Dal Partito Democratico di Tolentino riceviamo:
Il sindaco Pezzanesi, dopo tre anni di nulla e di promesse disattese, è preoccupato, anzi ossessionato, soltanto dal consenso e si limita a fare la sola cosa che gli riesce bene: la propaganda.
L’Ospedale di Tolentino è stato usato dalla destra locale come un clava per fini politici trascurando i danni che questa strumentalizzazione può produrre.
Piuttosto che organizzare un Consiglio comunale istituzionale, per informare cittadini ed operatori ed addivenire ad un’intesa con il governo regionale e il servizio sanitario regionale nell’interesse dell’ospedale locale, Pezzanesi ha organizzato una convention del centro destra con tanto di slogan e attacchi propagandistici contro il PD e i Dirigenti dell’Asur e area vasta (presenti 4 Consiglieri Regionali della Minoranza regionale).
Mai era accaduto nel passato. Tutti i sindaci di centro, di destra e di sinistra della nostra città avevano sempre dismesso la maglia politica per indossare quella istituzionale. Questo atteggiamento fazioso e irresponsabile rischia di condannare la città all’isolamento e di danneggiare il nostro Ospedale.
Se Pezzanesi non cambierà atteggiamento nei prossimi giorni organizzeremo noi a Tolentino un incontro con il Governo regionale, l’Asur, gli Operatori sanitari e i Sindaci della zona per discutere seriamente e non propagandisticamente dell’Ospedale di Tolentino.
Nei prossimi giorni faremo conoscere alla città, anche attraverso incontri ed iniziative, le proposte concrete e realistiche che abbiamo avanzato in consiglio comunale.
Dal PD è stata pretesa solo un’adesione cieca ed incondizionata ad un documento ricco di errori grossolani (evidenziate con imbarazzo dai Dirigenti Asur presenti), falsità e azioni palesemente in contrasto con la normativa nazionale e regionale. Una documento pensato e scritto al solo scopo di non farlo sottoscrivere al PD e poterlo cosi usare durante la convention elettorale del centrodestra regionale riunita da Pezzanesi in un farsesco consiglio comunale aperto.
Il PD ha presentato un suo documento serio, concreto, coerente, soprattutto compatibile con la riforma nazionale e regionale e che rafforza e qualifica i servizi sul territorio e che il governo regionale non avrebbe potuto rifiutare
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