Non c'é utente italiano che ieri sera, aprendo la sua bacheca Facebook, non si é trovato a fare i conti con commenti, talvolta anche fuori luogo, su quanto sta accadendo a Roma e sul rifiuto, da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di affidare l'incarico di ministro dell'economia a Paolo Savona. Il Governo non é mai nato e chiaramente questo, a distanza di quasi tre mesi dalle elezioni, sta generando interesse anche in chi non ha mai coltivato alcuna passione politica. Con il risultato che tutti hanno qualcosa da dire in proposito e che, ormai come per ogni aspetto del quotidiano, affidano a Facebook le loro riflessioni.
Ma gli addetti ai lavori? Loro, i diretti interessati, ossia i parlamentari eletti nelle Marche, non sono stati da meno e noi abbiamo scelto di andare a curiosare nei loro profili. Riportiamo di seguito i post che hanno affidato al social network, proponendovi anche un sondaggio social sulla nostra pagina Facebook.
Tullio Patassini (Lega): Avanti con te “capitano Matteo Salvini”. Mai più servi di nessuno, l’Italia non è una colonia, non siamo schiavi di tedeschi o francesi, dello spread o della finanza.
Mario Morgoni (PD): Io sto con Mattarella senza se e senza ma. La Costituzione prevede (art. 92) che sia il Presidente della Repubblica a nominare i Ministri. Chi non vuole rispettare la Costituzione si colloca al di fuori del regime democratico del nostro paese. Grazie di cuore e solidarietà incondizionata al Presidente che sta difendendo con coraggio e determinazione la dignità della Repubblica Italiana e gli interessi dei cittadini, dei lavoratori e delle aziende italiane. Informo tutti i lettori di questo post che ogni commento che vada oltre l' esercizio del legittimo diritto di critica e si connoti come offesa all'onore e al prestigio del Capo dello Stato sarà oggetto da parte mia di una immediata denuncia all'autorità giudiziaria per il perseguimento di reati previsti in merito dal codice penale.
Mauro Coltorti (M5S): Luigi Di Maio mi aveva inserito tra i Ministri del governo che avrebbe dovuto formarsi. Ne sono profondamente onorato e non posso che condividere lo sgomento per quello che sta succedendo. Il Presidente Mattarella ha impedito la formazione di un governo voluto dai cittadini. Lascia il paese senza un governo per i prossimi mesi, mesi importanti in cui si sarebbero prese decisioni importanti per il nostro paese. Non si è reso conto che facendo così mette in crisi il paese ? Ora non si è preoccupato dello spread e della borsa ?? Ma perchè mettere in discussione il nome di Savona che era stato ministro con Ciampi ?? L'uscita dall'euro non era prevista e dunque perchè prendere questo pretesto ? A chi giova questa situazione ? Per me è facile rispondere e Luigi Di Maio ha detto che procederà con la messa in accusa, l'impeachment, del Presidente. Credo sia facile per quasi tutti rispondere a chi giova. Che triste momento per il paese. Non scoraggiamoci, siamo in maggio e rispondiamo come quelli del maggio francese: "ce n'est pas qu'un debut continuons le combat" !!
Giuliano Pazzaglini (Lega): Formazione del governo. Oggi alcuni sostengono che Salvini avrebbe dovuto fare un passo indietro e cambiare ministro. Perché avrebbe dovuto farlo? La costituzione è chiara, la proposta dei ministri spetta al presidente del consiglio incaricato che ne risponde ai partiti che gli devono dare la fiducia in parlamento, non ad altri. Un presidente della repubblica che ingerisce in questo modo non solo si arroca un diritto che non ha ma lede in maniera irreparabile l’autorevolezza e l’autorità del governo in formazione. Esautorando governo e parlamento di prerogative loro in sostanza gli si sostituisce rendendo inefficaci le decisioni che poi questo organi andrebbero ad adottare, che da quel momento è come se dovessero essere sempre sottoposti a vaglio di legittimità del presidente. Il nostro stato non funziona così, la nostra è una repubblica parlamentare e il presidente della repubblica non ha il diritto di sostituirsi a governo e parlamento.
Andrea Cangini (FI): Il Quirinale ha sbagliato a farsi carico del veto su Savona: le conseguenze politiche e istituzionali non saranno migliori del male presunto. Ma resta vero che se Salvini avesse voluto cimentarsi coi rischi del governo avrebbe fatto ministro dell’Economia il fido Giorgetti .
Francesco Verducci (PD): La Costituzione è l'unica garanzia della sovranità popolare. Nessuno può calpestarla. Salvini, Di Maio, Meloni smettano di giocare allo sfascio sulla pelle degli italiani. Il Presidente della Repubblica ha precise prerogative che gli derivano dalla Costituzione, tra cui quella di nominare i Ministri. Nessuno può impedirgli di esercitarle. A Salvini e Di Maio è stato dato dal Presidente ampio mandato per fare il Governo. Giusto così, visto il risultato elettorale. Ma Salvini e Di Maio non possono trasformare il mandato ricevuto in una escalation autoritaria in sfregio alla Costituzione. Non possono imporre a Mattarella un Ministro di cui egli non è convinto per il grave rischio che un'uscita dall'euro comporterebbe per gli italiani. La smettano di sbraitare se davvero hanno a cuore il bene dell'Italia.
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