Civitanova, Ghio: "È necessario iniziare a parlare di politiche sociali integrate"
Il 06/05/2017 scorso presso il centro pastorale di San Marone si è tenuta un'assemblea pubblica dal tema “le politiche sociali integrate”organizzato dalla coalizione del candidato a sindaco Stefano Massimiliano Ghio e moderato dalla dottoressa Sabrina Tosi, psicologa e psicoterapeuta. Sono intervenuti al dibattito Luisa Fulvi, socio fondatore della onlus “Lavoriamo Insieme” e candidata della lista civica “Civitanova Vera”; Moira Giusepponi, ex presidente della Consulta dei Servizi Sociali di Civitanova e candidata della lista civica “Civitanova Cambia”; Silvia Spinaci in rappresentanza della CISL; Manuel Broglia in rappresentanza della Federazione Nazionale Pensionati. Si sono condivisi spunti e riflessioni rispetto alle varie problematiche riguardanti la coesione sociale e le realtà associative, si è discusso di sostegno alla genitorialità e in generale di prevenzione della disgregazione dei nuclei familiari, di politiche abitative, di educazione alla legalità, di integrazione e inclusione sociale, di assistenza agli anziani, di salute e lavoro.
Ghio afferma che è necessario iniziare a parlare di politiche sociali integrate perchè l'evoluzione del nostro sistema è caratterizzato da cambiamenti sociali enormi, assistiamo alla terziarizzazione dell'economia, fenomeno che rende più complesso il sistema economico e porta inevitabilmente a delle situazioni di difficoltà e a dei cambiamenti di genere nei ruoli all'interno delle famiglie.
Lo sviluppo demografico determinato dall'immigrazione è sempre più complesso e crea molte problematiche a causa del cambiamento dei meccanismi dei flussi migratori: oggi assistiamo ad una immigrazione che non è determinata dalle esigenze di un paese, ma dalle esigenze dell'individuo e siamo in difficoltà perchè questo determina gravi tensioni sociali. Rispetto a tutte queste complessità, la priorità di un'amministrazione pubblica è la realizzazione di una mappatura del rischio sociale: Civitanova è una città di frontiera, oggi l'Ente Comune ragiona solo sulle emergenze in quanto manca un coordinamento, una razionalizzazione tra le varie associazioni di volontariato e l' Amministrazione, pertanto andrebbe favorito maggiore dialogo per arrivare alla risoluzione dei problemi e non disperdere un' importante ricchezza come quella delle realtà associative.
Le politiche abitative sono il fulcro di tutto il discorso, perchè centrale è la politica della famiglia e primario è l'obiettivo della conservazione del nucleo familiare. L'amministrazione comunale può farsi promotrice, attraverso appositi progetti, di una innovativa politica sociale orientata alla prevenzione e quindi alla formazione di giovani coppie, alla costituzione di una rete di giovani famiglie che sostenga la soluzione preventiva delle occasioni di disgregazione familiare e genitoriale. Il progetto, può essere di sicuro ausilio ai servizi sociali tradizionali perché prevenendo i problemi e creando una rete sociale di sostegno ha il compito di alleggerire il quadro problematico che coinvolge un settore che viene percepito negativamente da coloro che dovrebbero invece valersene. La prevenzione è l’ambito di intervento sociale primario per evitare l’insorgere di manifestazioni sintomatiche quali la violenza domestica, le gravi situazioni di indigenza e le separazioni coniugali traumatiche; è lo strumento attraverso cui le risorse sociali debbono essere ottimizzate.
La famiglia, continua Ghio, deve essere supportata nelle sue criticità anche nella scelta dell'assistente familiare per favorire la permanenza degli anziani nelle famiglie e per questo è auspicabile la realizzazione, da parte dell' Ente Comune, di un “albo delle badanti”: un elenco certificato delle assistenti che rispondano ai requisiti necessari per assistere gli anziani malati. Sempre con l'imprescindibile ausilio delle associazioni di volontariato, va favorita e strutturata l'offerta dei micro-nidi per aiutare le madri lavoratrici. Anche sul fronte delle politiche giovanili va impostata una società che sia accogliente per i ragazzi perchè la cura, il sostegno e la promozione delle nuove generazioni sono elemento fondamentale per gli Enti che intendono promuovere uno stato di benessere generale che consenta ai giovani di divenire cittadini attivi.
Ghio ribadisce che la prevenzione è lo strumento attraverso cui le risorse sociali debbono essere ottimizzate.
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