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Politica Civitanova Marche

Amministrative Civitanova, il candidato sindaco Stefano Ghio incontra i residenti del quartiere Fontespina

Amministrative Civitanova, il candidato sindaco Stefano Ghio incontra i residenti del quartiere Fontespina

Il candidato sindaco Stefano Ghio e la sua coalizione civica ieri, lunedì 22 maggio, hanno incontrato i residenti del quartiere Fontespina di Civitanova Marche presso la bocciofila.

Numerosi gli intervenuti, che hanno condiviso le proposte e le criticità. "L'amministrazione uscente - ha affermato Ghio - si è dimenticata la cura della città nella sua interezza rivelandosi incapace di incidere in modo realmente efficace sulle dinamiche di crescita della comunità, limitandosi alla gestione dell'esistente e dell'ordinario senza significative progettualità: lo spazio dell'ex Ente Fiera è stato restituito alla città senza la necessaria riprogettazione; sull'area industriale di Civitanova Alta dopo cinque anni ci si è ricordati che il piano particolareggiato era scaduto; inoltre, dopo cinque anni di governo, nonostante fosse uno dei punti cardine del programma dell'attuale amministrazione, c'è stata solo l'adozione, ma non l'approvazione definitiva, del piano Ceccotti esattamente come è avvenuto durante l'amministrazione Mobili".

"Assecondando la naturale vocazione del quartiere Fontespina, il mio programma e quello del mio polo civico hanno tra gli obiettivi strategici e prioritari lo sviluppo economico, tale da rendere il territorio più fruibile in senso turistico. Civitanova - ha aggiunto Ghio - è l'unica città che crea immigrazione da nord verso sud grazie alla sua attrattività, si trova al centro di una realtà territoriale importante e va pensata e ridisegnata come un luogo che riesca a contenere un'utenza sempre più numerosa soprattutto dopo l'apertura della superstrada Foligno-Civitanova. Occorre immaginare Civitanova nel suo sviluppo complessivo come un capoluogo di provincia e sfruttare le potenzialità del territorio, che è cresciuto soprattutto grazie all'operosità dei suoi cittadini, attraverso un'azione di governo efficace e virtuosa. Affinchè tutto ciò sia possibile sarà necessario abbattere i conflitti sia istituzionali che sociali a favore della programmazione e dell'operosità".

"La città è chiamata a ricercare nella riqualificazione degli ambienti urbani e rurali, nella coesione sociale, le ragioni, le energie e le occasioni per rafforzare la propria attrattività: molto c'è da fare sul fronte del rapporto tra il centro urbano e i quartieri, i tessuti periferici sono privi di occasioni di centralità, il progetto di riqualificazione della città trascina con sé le prospettive di rifunzionalizzazione delle periferie che costituiscono la più piccola cellula territoriale di una comunità".

Le linee lungo le quali si è snodata la riflessione del candidato Ghio rispetto ai fabbisogni della città e nello specifico di Fontespina sono:

- il risanamento delle aree degradate del camping “Le Giare” (che originariamente creava una microeconomia locale) e dell'ex liceo scientifico che vanno messe in sicurezza anche attraverso apposite ordinanze;

- l'alleggerimento del traffico urbano attraverso la progettazione di piccoli stralci di vie alternative;

- la risoluzione dei problemi legati alla ricerca di un parcheggio attraverso la realizzazione di aree apposite e di una cintura di parcheggi intorno alla città: area Ceccotti, area Cecchetti, zona del porto e nello specifico la zona di Cristo Re sono le zone strategiche su cui investire per raggiungere l'obiettivo di implementare le aree di sosta dei veicoli;

- la riqualificazione del lungomare che va continuata da nord e non dallo stabilimento “Batik”;

- la ripresa dei lavori delle scogliere a difesa del suolo per bloccare l'erosione delle spiagge;

- il futuro urbanistico di Fontespina passa anche attraverso l'opera di urbanizzazione, mai conclusa, della zona P.E.E.P. ;

- inoltre, nell'ambito di una corretta programmazione delle opere pubbliche, va progettata la rete fognaria che ancora manca in alcune aree del quartiere.

Sulla partecipazione, un discorso a parte. "I Comuni sono la prima realtà di frontiera nel rapporto coi cittadini pertanto voglio promuovere un approccio innovativo al fine di favorire la coesione attraverso una modifica del regolamento comunale sulla partecipazione: lo sviluppo dei quartieri dovrà prevedere la partecipazione dei comitati considerati esperti dello spazio sociale in cui vivono, che andranno pertanto coinvolti nello sviluppo dei progetti. Serve istituzionalizzare i comitati di quartiere, il Comune deve fare da volano assumendo un ruolo di coordinamento e collaborazione anche decisionale, la partecipazione adeguata dei comitati  garantirebbe il sostegno necessario per operare i cambiamenti".

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