"5G, discarica e inceneritori": l'allarme del consigliere Consalvi sui rischi ambientali per Cingoli
La recente notizia dell'installazione di un'antenna 5G nella frazione di Grottaccia ha riacceso i riflettori su una questione che, secondo Raffaele Consalvi, consigliere comunale di Per Cingoli, rischia di diventare una vera e propria emergenza per territorio. L’esponente del Pd non ha dubbi: quello che inizialmente potrebbe sembrare un singolo, banale progetto di infrastruttura, è in realtà la punta dell’iceberg di un problema più ampio e preoccupante, che coinvolge la salute e il benessere di tutti i cittadini.
"Parliamo di inquinamento ambientale – esordisce Consalvi – un 'mostro subdolo' che non si vede, ma che, nel tempo, mina la salute delle persone. Un fenomeno che fino a pochi anni fa Cingoli nemmeno si immaginava, ma che oggi sta diventando sempre più evidente".
Il consigliere de fa notare che nella zona di Grottaccia, dove è prevista l’installazione dell’antenna 5G, ci sono già altre fonti di inquinamento, come un elettrodotto ad alta tensione che passa a pochi centinaia di metri dalle abitazioni e dalle attività commerciali, e che emette onde elettromagnetiche. A pochi chilometri di distanza, poi, c’è la discarica provinciale, il cui ampliamento è già previsto dai progetti del Cosmari. "Siamo di fronte a un'accumulazione di fattori di rischio che, nel lungo periodo, potrebbero avere un impatto negativo sulla salute di chi vive in queste zone", sottolinea Consalvi.
Ma non è tutto. Consalvi allarga la sua analisi a questioni altrettanto rilevanti per la comunità. "Il piano di ampliamento della discarica prevede altri cinque o sei anni di attività, ma la vera preoccupazione arriva da ciò che potrebbe succedere dopo. La Regione Marche sta pensando di bandire le discariche e sostituirle con impianti di incenerimento. E il sito più probabile per un inceneritore potrebbe essere proprio quello di Botontano, che servirebbe l’intera regione", afferma i, mettendo in evidenza i possibili rischi legati a questa prospettiva.
Aggiungendo un altro capitolo alla lista delle criticità, l'esponente del Pd menziona anche le problematiche derivanti dall'allevamento intensivo nella zona di Rangole, che da tempo sta sollevando proteste tra i residenti e gli operatori economici locali. "Le difficoltà sono evidenti – prosegue Consalvi – e continuano a crescere, con una situazione che non sembra destinata a migliorare senza un intervento concreto da parte delle istituzioni".
Infine, c’è la questione del lago, una risorsa fondamentale per l’irrigazione e per l'approvvigionamento idropotabile. "Da anni il lago è soggetto alla proliferazione di un'alga rossa che rilascia tossine Inoltre, quest'estate abbiamo assistito a un episodio di contaminazione da pesticidi, che, pur non compromettendo i parametri di potabilità, ha comunque influito sulla qualità dell’acqua. Questo è un altro campanello d’allarme", spiega Consalvi, che non nasconde la sua preoccupazione.
Di fronte a questo scenario, Consalvi chiede un cambio di passo. "Cingoli ha bisogno di un'amministrazione che riconosca la gravità di questi problemi e che non si limiti a minimizzare o a nascondere sotto il tappeto le difficoltà. È il momento di unire le forze e affrontare queste sfide con coraggio e trasparenza, per la salute e la sicurezza dei cittadini", conclude il consigliere comunale.
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