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San Venanzio primo atto: a Camerino 'Un nuovo sole' fa luce sul ruolo di Elisabetta Malatesta

San Venanzio primo atto: a Camerino 'Un nuovo sole' fa luce sul ruolo di Elisabetta Malatesta

L'Offerta dei Ceri, il primo atto delle feste in onore di San Venanzio Patrono di Camerino (prima rievocazione storica a riaprire i battenti nel Centro Italia dopo la pausa imposta dal Covid nel 2021), ha aperto lunedì 17 maggio la settimana della Corsa alla Spada e Palio.

“Questa è una festa di unità e di pace”. Le parole che tradizionalmente scandiscono l'inizio dei riti in onore del Santo sono state affidate per l'occasione al sindaco Sandro Sborgia nelle vesti del Podestà di Camerino, per ricordare lo spirito dei camerti nei giorni di maggio, uno spirito non sopito dal sisma ma che l'anno scorso non ha potuto esprimersi per la pandemia, ma quest'anno la sensazione di marciare in maniera costante verso la desiderata libertà si affianca ad una ritrovata sensazione di rinascita, suffragata dalla concreta speranza di una più veloce ricostruzione. “Questa tradizionale cerimonia assume oggi un rinnovato significato: Camerino è ancora qui, è ancora viva e lo sarà per sempre – così il sindaco ha chiuso il suo messaggio – Chiediamo a San Venanzio di guidarci in questo percorso di rinascita, di sostenerci nel momento del bisogno, di illuminare i passi di quanti sono chiamati a responsabilità pubbliche, affinché ogni loro scelta sia rivolta al bene delle comunità, alle necessità dei più deboli e dei più bisognosi, di volgere il Suo sguardo verso quanti soffrono a causa di conflitti armati affinché il frastuono delle armi sia soffocato dal rintocco delle campane, simbolo di pace e di concordia tra le popolazioni.”

“L'omaggio della Consegna dei Ceri, nella vigilia della festa del nostro Santo Patrono Venanzio, è da sempre un momento suggestivo e molto importante per la nostra comunità di Camerino, perché apre ufficialmente i giorni di festa – ha esordito l'Arcivescovo Mons. Francesco Massara – Anche quest'anno, a motivo del perdurare della situazione pandemica, vivremo il solenne rito senza il consueto e vivace folclore, ma conservando ugualmente il suo profondo valore evocativo. Così forse, riducendo all'essenziale l'evento esteriore, potremo maggiormente godere del suo aspetto più intimo e autentico.”

La Corsa non può essere quindi una semplice competizione agonistica, ma deve diventare monito, richiamo alla consapevolezza che, in un tempo dove tutto si è fermato e dove la vita è stata costretta a rivedere le sue priorità, tutti siamo chiamati a correre, ognuno nel proprio ambito e nel proprio ruolo, religioso, sociale, scientifico, lavorativo, amministrativo.

Una festa a lungo attesa, uno spirito caldo, come il tradizionale “focaraccio” acceso dai 30 atleti nella piazza antistante la Basilica di San Venanzio.

La Corsa alla Spada e Palio da sempre ha unito l’agone sportivo alla ricerca storica, riscoperta e racconto della storia di Camerino. Quest'anno l'Associazione, presieduta da Stefania Scuri, ha voluto sperimentare un nuovo linguaggio narrativo, promuovendo la produzione di un cortometraggio storico dal titolo, “Un nuovo sole”, che racconta il ruolo di Elisabetta Malatesta nel ritorno della Signoria dei Da Varano a Camerino.

Un progetto ambizioso affidato ad una giovane casa di produzione marchigiana, T-Rex Studio, che insieme alla Associazione Corsa alla Spada ha avviato un dialogo con la Fondazione Marche Cultura. “Il cortometraggio ci ha permesso di veicolare attraverso la narrazione di personaggi storici messaggi molto attuali – spiega Giuseppe Di Paola, regista di “Un nuovo sole” – Si parla infatti del ruolo della donna, e della resilienza. La forza di Elisabetta Malatesta, esiliata da Camerino, e la sua lotta per ritornare, è la stessa di questi territori, sempre vivi nonostante tutto. Siamo riusciti a sfruttare le location storiche ancora fruibili della nostra città e del suo territorio, creando così un cortometraggio storico a km 0”.

Il progetto vuole essere il primo di una serie di approfondimenti da realizzare nel corso dei prossimi anni. “La scommessa di T-Rex Studio e dell'Associazione Corsa alla Spada e Palio è stata anche quella di affidarsi ad un team made in Marche – prosegue Di Paola – Ad esempio la sceneggiatura è curata da Michele Giri, giovane camerte, fresco di Attestato da sceneggiatore. Coinvolti tanti professionisti marchigiani noti, come Michele Conti per l'audio, Laura Perini per la scenografia, che si sono prestati al progetto con grande entusiasmo; 60 le candidature alla nostra offerta di casting, di persone di fuori Camerino che però si sono volute spendere per rievocare la vita di questi territori nel contesto del Medioevo. Siamo felici che si sia visto tanto movimento”.

Maria Carla Generali, Ludovica Perali, Emily Moretti, Lorenzo Schiesaro, Marco Leopardi, Lorenzo Macchioni ed Andrea Bucci gli attori principali del corto a cui hanno collaborato anche Simona Pagano (direzione della fotografia e co-fondatrice T-Rex Studio), Arianna Semplici (trucco), Fabio Monteneri (capo elettricista), Michele Cavallaro (assistente alla scenografia), Gloria Gesuelli (assistente trucco), Fabio Grillo (backstage), Gabriela Di Biase e Greta Lamelza (illustrazioni). A loro, a tutti i volontari e a tutte le comparse che hanno partecipato, va il più sentito ringraziamento dell'Associazione Corsa alla Spada e Palio.

 

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