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Risorse forestali come nuova frontiera per lo sviluppo dei Sibillini

Risorse forestali come nuova frontiera per lo sviluppo dei Sibillini

Le esperienze del Martelloscopio e del forest bathing come esempi di gestione sostenibile delle foreste, una scelta vincente non solo dal punto di vista strettamente ambientale.

Si intitola "La gestione delle Riserve naturali e delle aree protette" il ciclo di seminari organizzato dall'Università di Bari “Aldo Moro” al quale parteciperà, tra i relatori, il direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Carlo Bifulco.

Il prossimo 28 maggio, in collegamento via web, Bifulco interverrà portando una testimonianza concreta di quella che è l'articolata realtà dei Sibillini, centrando l'attenzione sulla corretta gestione e valorizzazione sostenibile della risorsa forestale. Gli incontri, dedicati in particolare a docenti e studenti dell'ateneo pugliese, prevedono approfondimenti sulla biodiversità ed i cambiamenti climatici, sulle politiche forestali e su molti temi riguardanti la tutela e la valorizzazione della flora e della fauna, ma anche alcuni focus specifici sulle realtà dei parchi italiani e le loro peculiarità.

A coordinare i seminari la Professoressa Patrizia Tartarino, docente del Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali dell'Università di Bari e presidente di For.Rest.Med., spin off dello stesso Ateneo che si occupa dello studio e della progettazione per il restauro del paesaggio mediterraneo. Proprio For.Rest.Med. ha realizzato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, grazie ad un contributo del Rotary di Ancona, un progetto denominato Martelloscopio con l’intento di simulare una gestione sostenibile di un’area forestale attraverso il diradamento virtuale della popolazione arborea: “una sorta di aula all’aperto che potrà fornirci strumenti utili per meglio comprendere come gestire un bosco” sottolinea Bifulco. “Anche perché – prosegue il direttore - la foresta sarà sempre più protagonista nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e non solo per il suo evidente valore ambientale, ma anche per il fatto che si caratterizza come fonte di benessere per chi ne fruisce”. È il forest bathing la nuova frontiera dei Sibillini, una disciplina che insegna come si possano ottenere significativi benefici psico fisici semplicemente sperimentando una passeggiata di pochi chilometri in un bosco: “in compagnia di un maestro opportunamente preparato si potrà imparare ad osservare ed ascoltare la natura, a prestare attenzione a come cambiano le nostre percezioni, ad avviare un percorso di rilassamento in sintonia con l’ambiente circostante e noi stessi. È un’esperienza assolutamente straordinaria in grado di apportare un miglioramento della qualità della vita in ognuno di noi” prosegue il direttore.

“Non a caso abbiamo chiesto ad AIGAE, nel corso organizzato per formare le nuove guide del Parco, che sia introdotto uno spazio di approfondimento specifico per il forest bathing. All’interno del Parco abbiamo già individuato alcuni percorsi che si prestano per questo tipo di esperienza e speriamo che il territorio dei Sibillini possa candidarsi a diventare un luogo ideale, a livello internazionale, per il forest bathing. Parlerò anche di questo con gli studenti durante il seminario, per contribuire a dare della foresta una immagine sempre più articolata ed ampia, in un’ottica di sostenibilità”.

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