Primo Maggio a Civitanova nei luoghi simbolo: "Ripartire da temi di sicurezza e disparità salariale"
Autorità civili e militari hanno raggiunto questa mattina i luoghi simbolici nella città alta e nel porto che racchiudono in maniera perenne il ricordo delle lavoratrici e dei lavoratori che si sono spesi per la conquista dei diritti e di coloro che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro.
Le celebrazioni per il primo maggio organizzate dall’amministrazione comunale e dalla presidenza del Consiglio, hanno visto la partecipazione del sindaco Fabrizio Ciarapica e del vicesindaco Claudio Morresi, del vicepresidente del Consiglio comunale Giorgio Pollastrelli, e di una nutrita rappresentanza di consiglieri comunali di maggioranza e opposizione tra cui Mirella Paglialunga, Silvia Squadroni, Lavinia Banchi, Paola Fontana, Piero Gismondi, Letizia Murri, Lidia Iezzi, Armando Lazzarini, insieme a rappresentanti delle forze dell’ordine, polizia locale, protezione civile con il coordinatore tecnico Aurelio Del Medico e dei rappresentanti dell’associazione nazionale carabinieri e delle sigle sindacali CGIL, CISL, UIL.
Ad aprire il corteo, dopo il ritrovo in piazza XX Settembre e nel piazzale antistante l’ex sede Atac, come tradizione c’erano la banda della città di Civitanova Marche e il gonfalone comunale accompagnato dal Corpo di polizia locale in alta uniforme. Depositate le corone d’alloro al Monumento ai Caduti sul Lavoro dei giardini del Pincio e della Torre dell’Acquedotto, a seguire al parco pubblico ‘Caduti sul Lavoro Impresa Cecchetti’, fino al monumento ai caduti nel mare a piazzale del Mercato Ittico dove il sindaco Fabrizio Ciarapica ha portato i saluti a tutti i presenti.
“La festa delle lavoratrici e dei lavoratori è importante per la nostra nazione insieme a tante altre nel mondo che hanno deciso di festeggiarla – ha detto il primo cittadino –. Lavoro significa libertà e dignità, parole che sono direttamente connesse al progetto di vita di ogni individuo, perché senza il lavoro non c’è realizzazione e non c’è uguaglianza sociale. Se è vero, come ci dicono tutti gli indicatori economici che l’Italia, nonostante il perdurare della crisi economica e del tremendo periodo di pandemia, sta avendo una sensibile crescita economica ed occupazionale, è pur vero che il mondo è mutato con la globalizzazione e si è accentuato il lavoro precario, togliendo serenità a tante fasce della popolazione”.
“Mi riferisco ai giovani, alle donne e molto spesso ai cinquantenni che si sono trovati in mezzo alla bufera e della crisi. Fasce che faticano a trovare lavoro, acuendo drammaticamente così le disparità economiche fra cittadini. Ma il 1° di maggio è anzitutto la festa in cui si ricordano le battaglie operaie per la conquista dei diritti dei lavoratori e si commemorano purtroppo, anche le vittime sui luoghi di lavoro, che abbiamo ricordato con corone di alloro nei luoghi simbolo della nostra città. I dati ISTAT e quelli dell’INAIL purtroppo ce lo certificano, sono numeri altissimi, devastanti, dietro i quali si celano storie familiari di dolore cui va il nostro rispetto e il nostro cordoglio”.
“I temi della sicurezza e della disparità salariali sono le premesse indispensabili da cui ripartire tutti insieme, anche, in un confronto costante e continuo con le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro. Infine, in questa piazza così simbolica per nostra città che ha dato e continua a dare lavoro a tante famiglie civitanovesi, voglio dire forte che c’è ancora tanto lavoro da fare per raggiungere condizioni più rispettose dei bisogni e della dignità dei lavoratori. Buona festa a chi il lavoro ce l’ha ma, soprattutto, a chi non c’è l’ha. Ai tanti che lo cercano, Alle donne che restano ancora troppo indietro per esigenze familiari e per disparità di trattamento, Ai giovani che guardare al domani. Agli imprenditori senza i quali il lavoro non ci sarebbe e che fra mille difficoltà credono ancora nel futuro e nell’Italia”.
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