Pieve Torina, il Green Deal europeo protagonista di un convegno dell'Europe Direct
“Credo sia un dovere, per chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica, ai diversi livelli, cercare di alzare lo sguardo, provare a immaginare come potrebbe essere il futuro di queste terre tra qualche anno, di fronte a scenari che mutano, e costruire strategie possibili di sviluppo. Per questo abbiamo voluto organizzare qui, a Pieve Torina, un incontro sul green deal europeo, un’occasione per conciliare ricostruzione e sostenibilità. Una grande sfida che dobbiamo avere il coraggio di raccogliere e vincere”.
Alessandro Gentilucci ha così introdotto il convegno organizzato dall’Europe Direct Unione Marca di Camerino sul green deal come chiave per la ripresa e opportunità per il territorio.
"Siamo in un contesto territoriale apparentemente periferico, in un’area disastrata dal terremoto e che conosce l’accentuarsi del fenomeno di de-antropizzazione" ha proseguito Gentilucci, "eppure, questa perifericità, questo essere marginali, dobbiamo avere la capacità di trasformarlo in una risorsa perché qui vive gente che sa resistere. Vive gente che conosce il valore della natura. E il green deal è proprio questo: conoscere il valore della natura, come biodiversità, come spazi aperti, come risorsa fondamentale perché l’uomo possa continuare ad abitare questo pianeta".
Ad aprire il dibattito l’intervento di Sauro Scaficchia, sindaco di Fiastra, che ha richiamato la necessità per il territorio alto maceratese di un lavoro di rete sul fronte dei servizi, e di come siano necessarie scelte coraggiose per affrontare il tema delle fonti d’energia rinnovabili, a partire dall’eolico.
A seguire l’eurodeputato Salvatore De Meo, membro della commissione per l’Agricoltura, che ha richiamato la necessità di considerare le ricadute economiche e sociali in tema di sostenibilità, perché i passaggi siano graduali e risultino non deleteri per il sistema produttivo nazionale.
L’assessore regionale Guido Castelli ha ricordato, invece, la necessità di adeguare la ricostruzione post sisma ai principi del green deal, a partire dall’efficientamento energetico dei nuovi edifici. Andrea Vettori, della dg Ambiente della Commissione europea, ha ripercorso a grandi linee il significato del green deal richiamando il tema della neutralità climatica per il 2050 e delle scelte necessarie per raggiungere tale obiettivo.
Elena Torri, in rappresentanza dell’associazione italiana per lo sviluppo sostenibile, ha portato la propria esperienza di sindaco di un piccolo centro dell’appennino emiliano e di come sia fondamentale creare reti di supporto e condivisione con i cittadini su scelte strategiche come quelle che il green deal imporrà sul fronte energia, approvvigionamento idrico e quant’altro.
Andrea Stella, manager dell’innovazione, ha accennato ad alcune azioni improcrastinabili per una efficace transizione verde, dalla digitalizzazione alla mobilità elettrica. Andrea Spaterna, presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ha presentato le diverse progettualità attivate dall’ente con i comuni del Parco come collettore di fondi messi a disposizione dal Ministero della Transizione ecologica in tema di sostenibilità, e di come sia necessario conciliare esigenze di tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale con le aspettative di chi vive e lavora in questi territori.
È intervenuto anche, per un breve saluto, il generale Fabiano Salticchioli, comandante legione carabinieri Marche, "a significare la vicinanza dell’Arma a questo territorio" e di come il green deal debba essere realizzato, evitando qualsiasi rischio speculativo, su basi di legalità.
A chiudere i lavori l’intervento del presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, in collegamento da Ancona, che ha salutato tutti i convenuti e ringraziato il centro Europe Direct e il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, per l’impegno sui temi dell’Europa e per il costante stimolo alla conoscenza rivolto alle comunità del territorio dell’alto maceratese.
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