Loro Piceno, giù il sipario per il festival "Storia e Bellezza al Femminile" con in dote 70 nuovi alberi
Con la tappa all’Orto dei pensieri di Loro Piceno del 16 agosto, si è momentaneamente concluso il Festival “Storia e Bellezza al Femminile”, promosso e organizzato dall’Unione dei Monti Azzurri e ideato dall’architetto Sandro Polci. Un format itinerante che è riuscito in 14 eventi a presentare storie di donne che grazie a passione, determinazione, sensibilità e coraggio, si sono messe in luce a livello internazionale o hanno inciso sulla storia dei nostri piccoli borghi.
Così l’incontro, partendo dal “Dizionario biografico delle donne marchigiane, 1815-2018”, presentato da Lidia Pupilli, cocuratrice del testo con il Prof. Marco Severini e condotto dalla giornalista Barbara Olmai, è divenuto occasione di sintesi e partecipazione. Un evento particolare tra leggerezza, buona musica e ascolto di 16 storie di donne, la cui breve biografia è stata letta dal pubblico, appassionato protagonista dei racconti delle marchigiane che sono state capaci di distinguersi, negli ultimi due secoli, in ambito politico, civile, culturale, socio-economico, come la prima votante, la prima avvocata, la prima sindaca, la prima medico-condotta.
Il trio “Estro Armonico”, con Anna Antonelli al violino, ha offerto le melodie delle colonne sonore di film indimenticati. “Siamo molto soddisfatti di come è andato il Festival” ha dichiarato Giampiero Feliciotti presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri che ha aggiunto: “Molte riflessioni sono diventate proposte ragionevoli circa i cammini, il turismo slow, la qualità della vita dei residenti nei borghi e le possibili occasioni di impresa. Ora sarà mio compito, insieme ai sindaci che ringrazio per la partecipazione attiva, portarle concretamente avanti.”
L’ideatore Sandro Polci: “la parola di sintesi è “Vicinanza”, perché la solitudine è molto peggio della miseria e solo insieme – nei borghi, nelle scuole, nell’abitare di prossimità – possiamo creare lavoro e dignità. E’ un passato, efficace e senza nostalgie, che grazie all’emancipazione femminile, crea futuro buono”.
Il Festival itinerante “Storia e bellezza al femminile” in 14 tappe ha dialogato con circa mille partecipanti, prodotto 20 mila visualizzazioni social e offerto il pensiero di numerosi testimoni locali e nazionali con un dibattito franco e stimolante sui “progetti di futuro necessario”. Inoltre, musiche, danze e degustazioni hanno favorito serenità e condivisione. “Oggi - affermano il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti e il curatore del Festival Sandro Polci - ci fermiamo momentaneamente, cancellando gli aspetti negativi del festival: verranno infatti messi a dimora oltre 70 alberi, uno per ogni donna narrata e, secondo una metodologia cautelativa, quanti sono in grado di assorbire la CO2 prodotta negli eventi.”
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