Dall’8 al 10 settembre la città di Castelraimondo tornerà indietro nel tempo grazie all’evento “MarcheStorie”, manifestazione regionale tra racconti e storie dei borghi partecipanti al progetto. Tra questi c’è proprio Castelraimondo, che convoglierà i vari eventi in piazza Della Repubblica. ”Historie de lo Castrum Raimundi” (questo il titolo scelto) è un viaggio.
Un viaggio nella fantasia e nell’immaginario dell’epoca di mezzo: il medioevo. Questo viaggio narra la storia di armi e cavalieri, di pulzelle e di spasimanti vissute e spesso tragicamente interpretate all’ombra delle poderose mura delle nostre città medievali.
Il personaggio principale è il Castrum, la cittadella fortificata che fungeva da avamposto alle tante scorrerie e scorribande che animarono l’Italia centrale nel periodo medievale, attraversata da soldati di ventura e truppe affamate, spesso mercenarie, comandate da capitani di ventura sfrontati e truci.
I personaggi vivi sono gli abitanti del Castrum e le storie sempiterne di amori, lotte ed inganni che, soprattutto nel medioevo, rendevano la vita dei cittadini incerta, avventurosa e sempre sottoposta alle vicende belligeranti delle varie signorie. Un’epoca in cui Castelraimondo è al centro di eventi e mutamenti che lo rendono protagonista della storia della Marca. Il Cassero torre d’avvistamento dei Varano e avamposto dei loro territori, veniva spesso “messo a ferro e fuoco”; assedi, attacchi improvvisi, avvistamenti, caratterizzavano la vita del borgo.
Partendo da questa suggestione e immaginando come poteva essere la vita a Castelraimondo in quei tempi è stato stilato un programma di spettacoli ed eventi che partono proprio da questa idea che Castelraimondo era spesso “messa a ferro e fuoco”. Si parte quindi dal “fuoco” e si finisce col “ferro”. Il venerdì sera (8 settemvre) la Compagnia dei Folli di Ascoli presenta “Fuoco”.
Dalla preistoria ai giorni nostri attraversando epoche e paesi diversi, il fuoco non ha mai smesso di esercitare il suo fascino magico e stupire gli uomini, eccolo nei riti ancestrali e religiosi, nelle lotte, nel gioco delle visioni.
“Fuoco” è uno spettacolo che coinvolge tutti i sensi, dove il fuoco è protagonista. Si susseguiranno coreografie di teatro danza, di fuoco e pirotecnica, di trampoli e macchine sceniche che accompagneranno lo spettatore in un viaggio fantastico attraverso personaggi ed eroi mitologici.
Il sabato (9 settembre) invece focus sulla vita nel borgo con le famiglie e i bambini che abitavano e animavano Castelraimondo. Dalle ore 18 la piazza intorno al Cassero ospiterà gli “Antichi Ludos” e si trasformerà in un campo di giochi e giostre medievali dove bambini e famiglie potranno vivere la piazza come se fossero gli abitanti di Castrum Raimundi, tra giullari, dame e cavalieri.
Queste antiche giostre permetteranno ai bambini di tutte le età di cimentarsi in divertenti prove di abilità e destrezza. Le grandi strutture in movimento degli Antichi Ludos coloreranno e animeranno Piazza della Repubblica, lasciando gli spettatori a bocca aperta. Il Tagliacaviglie, la Giostra dei sacchi rotanti, il Triangolo del coraggio, sono sfide di agilità e tempismo.
E poi i birilli, il labirinto dell’elfo, la torre dell’assedio… insomma la velocità da sola non basterà, serviranno riflessi prontissimi e tanta voglia di divertirsi. La domenica (10 settembre) è il giorno del “ferro”. La Militia Bartholomei in collaborazione con Orme del tempo, Compagnia dei Morlacchi, A.S.D. Ferreo core e soavi allegrezze dei da Varano, presenta "Dalla danza alla spada". Una serata sotto la mole del Cassero tra atmosfere lontane e antichi racconti di battaglie.
Dalle ore 18.30 apertura dell’accampamento storico, didattiche di scherma per adulti e bambini, cucina danze e molto altro. Alle ore 21.00 l’epilogo di MarcheStorie è affidato a "La paga del mercenario", rievocazione di una battaglia d’assedio al Cassero.
Il Comune di Castelraimondo ha affidato la realizzazione dell’evento alla Compagnia teatrale “Fabiano Valenti APS” di Treia, con la direzione artistica di Francesco Facciolli. La compagnia Valenti, espressione autentica delle radici culturali del territorio, attiva da diversi anni con proposte di grande richiamo, soprattutto legate alla cultura del dialetto, viene individuata quale soggetto in grado, meglio di chiunque altro, di esprimere lo spirito che anima questo progetto popolare e coinvolgente che potrà raccontare una fetta, anche immaginifica, di storia antica e veritiera, vera protagonista del tempo passato della città di Castelraimondo.
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