Furono vittime della ferocia nazista: Sambucheto ricorda i suoi caduti dopo lo stop causa Covid
Si sono svolte ieri, domenica 11 luglio, le celebrazioni in ricordo della tremenda tragedia avvenuta il 3 luglio del 1944 in contrada Acquesalate, a Macerata, quando la ferocia nazista stroncò senza giustificato motivo la serenità e la pace di molte famiglie.
Quel giorno, infatti, Costantino Picchio, Raul Picchio e Lino Picchio si stavano recando al consorzio, con un carro di buoi, per prendere il grano. Durante il tragitto a loro si unirono anche Giuseppe Marcolini e Attilio Cicarè, che stavano procedendo piedi, in località Madonna del Monte.
Improvvisamente, quando la ruota del carro toccò una mina lasciata dai nazisti durante la ritirata, i corpi dei cinque furono dilaniati, e - chi sul colpo, chi dopo - morì, in maniera tragica.
In loro ricordo il 30 giugno del 1974 Filippo Picchio, padre del nostro direttore Guido Picchio e cugino di tre dei cinque uomini che persero la vita, realizzò personalmente - in occasione del trentesimo anniversario del loro sacrificio - un monumento ai caduti. Monumento davanti al quale, ieri, si è tenuta la consueta celebrazione annuale, che l'anno scorso saltò causa Covid. Ad officiare la Santa Messa a loro dedicata è stato Don Quinto, storico parroco di Sambucheto.
Commenti