Due giorni di sapori, colori e tradizioni dell'India a Camporotondo di Fiastrone (FOTO)
Sabato 19 e domenica 20 ottobre si è tenuta al confine fra i comuni di Camporotondo e Cessapalombo la cerimonia annuale in onore della nascita del santo e profeta Valmiki autore del poema Rāmāyaṇa che è il più antico poema scritto in sanscrito, ed è perciò chiamato Adi kāvya ("il primo poema"); per questo Vālmīki è anche noto come Adi kāvi ("il primo poeta"). Dai comuni limitrofi di Cessapalombo, Caldarola e San Ginesio, dove risiedono diverse comunità di indiani, insieme ad altri giunti anche da altre parti d'Italia, sono arrivati numerosi i fedeli per rendere omaggio al santo nel capannone attrezzato a tempio, con canti, discorsi e un grande bhandara finale, un pranzo rituale offerto a tutti i partecipanti.
Valmiki è un celebre cantore a cui viene attribuita la composizione del Ramayana, il più antico poema epico dell’induismo, risalente a oltre 10mila anni fa, Valmiki lo compose oralmente e per parecchi secoli fu ripetuto a voce da studiosi e saggi che lo imparavano a memoria. In esso vengono narrate le avventure del principe Rāma, Avatāra di Viṣhṇu, ingiustamente esiliato e privato della sua sposa. Alla cerimonia presenti anche diversi italiani che, a gambe incrociate e seduti sui pavimenti ricoperti di stoffe hanno avuto così il piacere di trovarsi in una atmosfera completamente indiana, con tutti i colori, gli odori ed i sapori dell’India.
Coloratissime le donne, agghindate negli abiti della tradizione, mentre i bambini giocavano vivaci in mezzo alla gente e gli uomini con il capo coperto da turbanti e fazzoletti. A presiedere la cerimonia uno swami (monaco) con lunga barba bianca. La sala ha visto un continuo movimento di nuovi arrivati, oltre 250 le persone presenti, con volontari che offrivano il tipico “prasad” una pasta dolce ed acqua fresca.
Alla cerimonia del sabato hanno partecipato anche i tre sindaci Giuseppina Feliciotti (Cessapalombo), Giuliano Ciabocco (San Ginesio) e Massimiliano Micucci (Camporotondo di Fiastrone). Durante la cerimonia della domenica la comunità indiana ha consegnato all’architetto Antonello Andreani (Vicepresidente del Club per l’Unesco di Tolentino e delle Terre Maceratesi) la targa della fratellanza, un bell’esempio di integrazione fra culture diverse, un bel modo per superare le distanze culturali e rafforzare il senso di fratellanza universale, il senso di pace e di accoglienza che si poteva respirare durante la cerimonia ne è stato d’insegnamento.
La cerimonia annuale dedicata al profeta Valmiki è ormai un appuntamento fisso annuale che si ripeterà ogni prossimo anno e la comunità indiana di Camporotondo, Cessapalombo, San Ginesio e Caldarola invita fin da ora, tutti coloro che lo volessero, a partecipare alla prossima cerimonia annuale che si terrà nel 2020, sempre nello stesso luogo e periodo dell’anno.
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