Si è svolta venerdì 16 giugno la seconda tappa della Festa dell’architettura a Civitanova Marche, nella cornice dell’edificio dell’architetto Adalberto Libera, oggi sede della biblioteca comunale.
Architetture delle relazioni è stato il tema del dibattito nel quale è stata invitata anche la popolazione. L’apertura del convegno ha visto i saluti dell’assessore all’urbanistica Roberta Belletti, che ha purtroppo dovuto lasciare il dibattito per impegni personali.
Gli ospiti intervenuti hanno affrontato temi che riguardano concetti di rigenerazione urbana e strumenti d’azione per la cura dei territori costieri, con esempi diffusi su tutto il territorio nazionale.
L’architetto Tommaso Fantini ha illustrato un progetto di recupero di un’area periferica di Rimini, puntualizzando sull’approccio di rimando dall’analisi della città alla focalizzazione sull’area di interesse, operando nell’ottica della progettazione integrata.
Altro intervento è stato la realizzazione del water front di Riccione, progettato dall’architetto Domenico La Gioia, frutto della progettazione partecipata con il coinvolgimento della popolazione e l’utilizzo del financial project.
Da Lecce è intervenuta l’architetto Rita Miglietta, attuale assessore all’urbanistica, la quale ha illustrato l’impegno nella rivalutazione e rifunzionalizzazione della costa leccese, attraverso il coinvolgimento della popolazione e promuovendo concorsi di progettazione che offrano uno studio approfondito e multidisciplinare sulla città.
Si è poi affrontato il tema della rigenerazione urbana attraverso l’illustrazione da parte dell’architetto Ruben Baiocco del progetto sul riuso dell’ex mattatoio di Civitanova Marche in collegamento con lo sviluppo del percorso ciclopedonale del Chienti.
Ultimo intervento è stato quello dell’ecologo Marco Cervellini, il quale ha mostrato i dati scientifici legati al consumo di suolo e ai conseguenti effetti nocivi sull’uomo. Si è poi aperto un cospicuo dibattito dove purtroppo è risultata assente l’amministrazione, con la quale sarebbe stato proficuo il confronto, in quanto temi quali urbanistica e qualità dell’abitare sono urgenze da affrontare in una città come Civitanova.
La manifestazione è poi proseguita esternante con la mostra delle realizzazioni degli Architetti della provincia sul territorio nazionale e non, per poi concludersi con un pic-nic e serata danzante sui prati del parco dell’edificio simbolo del razionalismo italiano.
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