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Corridonia, El Duende al Teatro Lanzi con “Mariposas 3.0” contro la violenza di genere

Corridonia, El Duende al Teatro Lanzi con “Mariposas 3.0” contro la violenza di genere

Mattinata densa di spunti interessanti quella che si è svolta sabato 4 marzo a Corridonia al Teatro Lanzi, dove è andato in scena lo spettacolo teatrale “Mariposas 3.0”, a cura della compagnia El Duende con la regia di Lucia De Luca. Un parterre quasi tutto al femminile, per parlare di violenza sulle donne, con una platea composta dai ragazzi dell’Ipsia “Corridoni” di Corridonia, molto attenti.

L’evento, in vista dell’8 marzo giornata internazionale alla donna, patrocinato dalla Commissione per le Pari Opportunità tra uomini e donne delle Marche, è stato organizzato da una rete di associazioni, quali la HELP S.O.S. SALUTE E FAMIGLIA ODV di San Severino Marche, l’Equilibri e la AGE di Corridonia, la RED Rete Educazione Digitale di Macerata, supportate dal Comune di Corridonia, dalla scuola IPSIA “Corridoni” di Corridonia, con l’intervento nel dibattito finale dell’assistente sociale Valeria Pasqualini dell’ATS 15 di Macerata e dalla vice questore di Macerata Patrizia Peroni, moderatrice Daniela Zepponi vice presidente RED.

Uno spettacolo forte, dove non si risparmiano immagini e parole, dove protagoniste sono sempre le storie di donne vittime di violenza fisica, psicologica, spesso per mano di chi vive sotto lo stesso tetto. E’ stata data voce anche agli “invisibili” che restano dopo il tragico episodio: sono coloro che, come dopo che viene gettato un sasso in uno stagno, patiscono gli effetti delle onde provocate dal quel gesto.

"Particolare attenzione è stata posta dagli ospiti al linguaggio - si legge in nota -, uno strumento potentissimo che troppo spesso viene usato nel modo non corretto e che provoca ferite più profonde a volte di un gesto violento. Infatti, purtroppo, abbiamo assistito, negli ultimi anni, ad un crescente e allarmante uso di un linguaggio largamente violento, sessista e carico di odio cieco, soprattutto sui social media; ma, in modo meno eclatante e forse più subdolo, anche il linguaggio usato in altri contesti (sociale, giuridico, istituzionale, della formazione) purtroppo è ancora poco rispettoso del genere e ancora troppo spesso intriso di stereotipi. Se vogliamo creare una società in cui la parità sia strutturale, si può partire anche dal linguaggio: dall’uso delle parole può iniziare il cambiamento".

La sindaca Giuliana Giampaoli ha salutato i ragazzi invitandoli ad una riflessione, ribadendo l’impegno del Comune con iniziative di questo tipo per la prevenzione alla violenza di genere; il preside Mastrocola ha affermato inoltre che la scuola nel suo ruolo educativo deve essere la prima a trattare la problematica, ad essere vicina ai ragazzi nella loro crescita abbattendo gli stereotipi.

Le quattro associazioni che si sono unite in questo progetto, rappresentante da Cristina Marcucci per la HELP, Floriana Seri per l’Equilibri, Ivana Staffolani per l’Age e Daniela Zepponi per la RED, hanno tutte sottolineato l’importanza della prevenzione nelle scuole per un cambiamento culturale e l’appello ai ragazzi, soprattutto le ragazze ad un utilizzo anche tra di loro di un linguaggio meno “sessista”, cercando di trasmettere il valore del rispetto per sè stesse e per gli altri.

Nel dibattito finale, Peroni ha evidenziato come la rete istituzionale a supporto delle donne vittime di violenza oggi sia più ampia e formata, tanto nei CAV quanto nei pronti soccorsi dove ci sono infermieri formati, in questura dove ci sono stanze dedicate alla privacy.

Pasqualini ha invitato le ragazze in platea a "volersi bene per prime loro stesse per poi pretendere rispetto dagli altri". L’invito quindi di entrambe le relatrici è "aprirsi e parlare, che sia con gli amici piuttosto che con gli insegnanti qualora non fosse possibile a casa. Purtroppo, l’82% delle violenze avvengono da chi ha la chiave di casa, da una persona interna all'ambiente familiare, e l’80% di queste non viene ancora oggi denunciato. Il lavoro da fare è proprio questo: aiutare le donne in difficoltà ad aprirsi e fidarsi dei professionisti".

Lo spettacolo sarà replicato la mattina dell’8 marzo al Teatro Piermarini di Matelica per i ragazzi dell’Ipsia “Pocognoni” e la mattina dell’11 marzo al Politeama di Tolentino per i ragazzi dell’Istituto Filelfo e dell’Ipsia “Renzo Frau”.

 

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