Caldarola, torna fruibile l'area archeologica di Pievefavera: riapre al pubblico l’Antiquarium
Sabato 5 e domenica 6 aprile, presso l'area archeologica di Pievefavera, a Caldarola si svolgeranno due giornate dedicate alla riapertura e al riallestimento dell'Antiquarium di Pievefavera. Dopo i lavori di ristrutturazione il piccolo museo riapre le sue porte ai visitatori, offrendo di nuovo la possibilità di ammirare la sua collezione archeologica, frutto dei ritrovamenti casuali restituiti dal territorio, grazie anche al senso civico di tanti cittadini e dallo scavo sistematico che ha interessato la villa romana rinvenuta nell'area adiacente all’antiquarium, permettendo di vivere un'esperienza completa, integrando la visita agli scavi con l'esposizione museale.
Una parte della collezione, il lapidario, rimane fruibile all'interno della torre poligonale della cinta muraria di Pievefavera, presso la chiesa di Santa Maria Assunta, prima sede del Museo archeologico di Caldarola. L'antico insediamento di Faveria si trovava in una zona strategica, lungo la valle del fiume Chienti e vicino a un'importante via di comunicazione che, partendo dalla via Flaminia, conduceva verso la costa adriatica.
"Siamo riusciti a riattivare un sito culturale tra i più significativi del territorio, da tempo inattivo per lavori. Grazie ai contributi della Regione Marche, della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, dell’Unione Montana dei Monti Azzurri e grazie al lavoro della Soprintendenza Archeologica Belle Arti Paesaggio per le province di Ascoli Piceno Fermo e Macerata, ci apprestiamo ad inaugurare l’Antiquarium. Per i cittadini ci sarà la possibilità di vivere due giornate di conoscenza e scoperta della bellezza del territorio. Dopo gli eventi inaugurali, al cui taglio del nastro sono state invitate diverse autorità, ci sarà la possibilità di fruire degli spazi dell’Antiquarium su prenotazione". Parole del sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni riferite al nuovo allestimento dell'Antiquarium, curato dalla Soprintendenza Abap per le provincie di Ascoli, Fermo e Macerata, in collaborazione con la Sabap An Pu.
Si tratta di un progetto nato per esporre una selezione di reperti provenienti dagli scavi e dal territorio al fine di raccontare, attraverso gli oggetti di uso comune, le fasi significative della vita dell'antico sito che testimoniano la presenza umana databile dalla media età repubblicana fino all’età imperiale romana e per mettere in luce i reperti più rilevanti dal punto di vista tipologico. Ricco il programma delle due giornate inaugurali. Sabato 5 aprile, alle ore 10:00, si inizierà con un momento inaugurale, di seguito il taglio del nastro con le autorità e la visita alla collezione archeologica dell’Antiquarium e della villa romana con spiegazione introduttiva.
Domenica 6 aprile giornata aperta al pubblico su prenotazione. Il ritrovo sarà alle ore 10:00 presso l’Antiquarium e, dopo una spiegazione introduttiva, si visiterà la collezione archeologica dell'Antiquarium e della villa romana per poi iniziare la passeggiata verso Pievefavera con visita narrata del borgo e arrivo di fronte la chiesa di Santa Maria Assunta per la performance artistica: "Dissertazioni archeologiche tra il conte Desiderio Pallotta e la sua serva" con Elena Fioretti e Mauro Capenti, da un'idea di Barbara Olmai; autrice dell’adattamento Genny Ceresani.
A fine evento, all'interno della torre poligonale della cinta muraria di Pievefavera, presso la chiesa di Santa Maria Assunta, sarà possibile visitare il lapidario che conserva importanti reperti. Alle ore 12:15 nella Piazzetta del Circolo Acli, degustazione con pane bruschettato e olio varietà Coroncina, tipico del luogo a cura dell'Associazione Olio Coroncina. Durante la visita al borgo, previste delle testimonianze dei pievani. Alle ore 13:00 termine della manifestazione, il gruppo ripartirà dal borgo per dirigersi verso l’Antiquarium.
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