A Mogliano tornano le "Giornate Fai di primavera": ecco i luoghi inediti da scoprire
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024 si rinnova anche a Mogliano l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio storico-artistico e paesaggistico del nostro Paese. In questa edizione, la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano- e FAI giovani, offre l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari, numerosi tesori culturali in tutta Italia con visite nei luoghi che per la maggior parte sono inaccessibili, poco conosciuti o, come nel nostro caso, recentemente restaurati.
Le Giornate FAI di Primavera sono ormai l’emblema di una inclinazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del patrimonio culturale, una vocazione che il comune di Mogliano sente propria tanto che in questi 5 anni ha recuperato ben 11 dipinti ed è in procinto di ristrutturare il palazzo municipale, palazzo Forti, e la chiesa di S. Colomba, oasi francescana dove furono scritti i “Fioretti di S. Francesco”.
Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno di migliaia di volontari del FAI, affiancati da altrettanti studenti delle nostre scuole – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione dalle insegnanti con l’ausilio dell’Assessore alla cultura Simone Settembri. Un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, una buona azione per “il Paese più bello del mondo” che va a beneficio di tutti.
Grazie alle Giornate del FAI siti poco noti e trascurati sono tornati all’attenzione del pubblico, e tutto questo ha cambiato talvolta il loro destino scoprendo di avere un valore da promuovere e soprattutto da condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.
Altrettanto largo e trasversale è il ventaglio di luoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi.
«È un appuntamento importante concentrato sul patrimonio artistico e storico della nostra cittadina. Le Giornate FAI sono un'iniziativa che unisce l'Italia, un tragitto di approfondimento e presa di coscienza indispensabile. Per occuparci del nostro patrimonio bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo - ha detto il sindaco di Mogliano, Cecilia Cesetti».
L’evento si svolgerà grazie alla Delegazione FAI di Macerata, presieduta dal prof. Rivetti e dalla sezione FAI giovani, nei giorni 23 e 24 marzo (sabato dalle ore 10 alle 13, domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14,30 alle 18) e coordinata dal gruppo giovani del FAI sempre di Macerata (info sul sito FAI e all’ufficio turistico moglianese e ProMogliano 3355329539)
Il punto di accoglienza dei turisti è nel piazzale San Michele (sono previsti parcheggi in diversi punti del centro) dove si formeranno i gruppi per le visite.
Ecco le aperture di Mogliano:
Palazzo S. Michele - l’ex ospedale che fu anche chiesa dedicata alla Vergine Maria nel cui interno i saloni, che un tempo furono corsia ospedaliera, ospitano il Circolo degli anziani che si occupa anche della guida agli ambienti settecenteschi impreziositi da alcuni dipinti parietali di Giambattista Fabiani (1724-1791). Dai soffitti pendono preziosi lampadari di Murano. Monumentale la scala dell’architetto Luciani, autore anche del locale teatro.
Autopalace - antica rimessa di pulman costruita nel 1912 dall’ingegner Gaetano Caradonna su incarico della la ditta “Caradonna & Bettucci” che assunse il servizio automobilistico di Mogliano, Pausola (l’attuale Corridonia) e Macerata. All’interno per l’occasione è allestita la mostra di un giovane artista, scenografo, Luca Luchetti
Chiesa di S. Maria di Piazza con l’opera di Lorenzo Lotto – edificata di fianco all’antico oratorio della Madonna della Misericordia, venne ultimata nel 1774 ad opera degli architetti luganesi Antonio e Giambattista Rusca. Nell’interno si è colpiti dalla grande tela di Lorenzo Lotto realizzata dal pittore veneziano nel 1548. Negli altari laterali sono esposte tele di autori importanti fra i quali Girolamo Dente, detto Girolamo di Tiziano e Domenico Peruzzini. Di rilevante interesse storico è l’altare dedicato all’unico beato moglianese, fra’ Pietro vissuto alla fine del secolo XV. Restaurata dall’Amministrazione comunale nel 2023.
Teatro Apollo – La vocazione teatrale moglianese affonda le sue radici nel Settecento quando gli spettacoli venivano messi in scena in una sala del palazzo pubblico. Bisognerà attendere il secolo XIX per vedere innalzato un vero e proprio teatro condominiale. Le fasi costruttive furono molteplici e si conclusero con le innovazioni realizzate nel 1871 fra le quali la facciata sulla piazza, liberata da ingombranti edifici. Fra gli artisti che vi lavorarono meritano segnalazione il conte Bonarelli di Ancona che dipinse il velatino con il Giardino delle Esperidi che diede il nome iniziale al teatro cambiato poi quando il pittore Luigi Fontana affrescò il vòlto (andato perduto in seguito ad un crollo). Vi operarono il plasticatore Luca Seri ed il cartapestaio Giambattista Latini, entrambi valenti artisti moglianesi del secolo XIX.
Arco di Levante o da Piedi – eretto dopo la caduta del grande Gentile da Mogliano, signore di Fermo è stato uno degli accessi principali al borgo. Di struttura goticheggiante, risalente alla fine del Trecento, è una porta a torre verosimilmente munita di apparato a sporgere con beccatelli, caditoie e merli non più esistenti. In alto si scorge entro una cavita cuspidata un bassorilievo con un’aquila imperiale a testimonianza della militanza ghibellina dei signori del luogo. La più interessante attrattiva è riservata ai conci dell’arco che mostrano dei simboli esoterici che, secondo alcuni, rimandano al passaggio dei cavalieri Templari.
Nel percorso del centro storico di Mogliano potranno essere liberamente visitati: l’Auditorium di S. Nicolò con la proiezione di un video sul paese contenente due importantissimi interventi quello della Direttrice dei Musei Vaticani e del Direttore delle Scuderie del Quirinale. Proseguendo si raggiunge il MASM (museo di arte sacra di Mogliano) dove si possono ammirare alcune pregevoli opere fra le quali una tavola con la Sacra Famiglia del raffaellesco Innocenzo da Imola e numerosi manufatti di argenteria come la Croce astile di Antonio da Sant’Elpidio (1420 ca.). Scendendo poi per la piazza principale (Garibaldi) e proseguendo l’itinerario FAI ci si imbatte in una esposizione di prodotti tipici locali fra i quali spicca l’olio del Piantone di Mogliano, estratto dal frutto di una specie autoctona di olivo. Per i più curiosi delle attività artigianali tradizionali ci sarà ad attenderli uno stand della “Bottega dell’intreccio” che mostrerà l’antica arte dei cestai ed intrecciatori del vimine con la possibilità di cimentarsi in tale attività. Non mancheranno prodotti gastronomici e curiosità di vario genere.
Infine chi visiterà Mogliano in questa occasione potrà partecipare al concorso fotografico “Moglianopictures”. Le foto del paese dovranno essere caricate su Instagram e/o Facebook con I' hastag: #Moglianopictures ed inviate tramite mail a: infopoint@comune.mogliano.mc.it. Le tre immagini più belle saranno premiate rispettivamente con un buono per due persone al centro benessere di Villa Anitori a Loro Piceno, una cassa di vini della cantina Murola di Urbisaglia ed infine un abbonamento alla prossima stagione teatrale di Mogliano.
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