Crisi Alma, dipendenti senza stipendio preoccupati per mutui e bollette da pagare
Aspettando la decisione del tribunale in merito alla richiesta di concordato liquidatorio, presentata dal consiglio di amministrazione ed attesa nei prossimi giorni, a parlare sono alcuni dipendenti ed ex lavoratori di Alma che hanno subito lo stop dei pagamenti di stipendi, buonuscite e tfr.
"Lavoro in azienda da 13 anni - dice uno dei dipendenti - e sono molto preoccupato per questa situazione. Dopo la separazione da mia moglie vivo solo e purtroppo ho il mutuo da pagare. Se la situazione non si sblocca velocemente, dovrò andare in banca per cercare di sospenderlo". "Senza stipendio - continua l'uomo - avrò difficoltà persino a pagare le bollette ma la cosa che mi dispiace di più è di non poter partecipare alle spese fatte per i figli. Al momento non posso nemmeno andare a cercare un nuovo lavoro perché formalmente sono ancora assunto e finché non veniamo licenziati, siamo in una sorta di limbo".
Leggermente migliore è la situazione di coloro che sono usciti nell'ultima tornata di licenziamenti, lo scorso dicembre, come questo impiegato della modelleria: "Avevamo concordato con l'azienda la rateizzazione delle mie spettanze - racconta -, sommando buonuscita e quasi 16 anni di tfr, che dovevano essere pagate in quattro rate. Le prime due sono state regolarmente saldate, della terza ho ricevuto metà della somma ed ora sono in attesa degli eventi". "Al momento sto ricevendo l'indennità di disoccupazione - conclude il modellista - mia moglie fortunatamente lavora e sto aspettando una risposta importante proprio in questi giorni per un possibile nuovo lavoro".
L'ultima testimonianza che abbiamo raccolto, riguarda un altro ex dipendente, questa volta dell'ufficio acquisti, anche lui uscito con i licenziamenti dello scorso dicembre.
"Sono entrato in azienda nel 2004 - ci racconta l'uomo - anni in cui la crisi non sapevamo nemmeno cosa fosse e bastò quel primo contratto semestrale, poi diventato a tempo indeterminato, per farmi decidere di fare il grande passo e sposarmi. Ora ho una famiglia bellissima, con tre splendide bambine e quando ho saputo del mio licenziamento, il primo pensiero è andato a loro e al muto da pagare". "Sono stato liquidato completamente dall'azienda - conclude l'ex dipendente - avendo dovuto riscuotere solo la buonuscita, mentre il tfr l'avevo accantonato in un fondo, ed ho avuto anche la grande fortuna di trovare subito un nuovo lavoro. Quello che più dispiace è veder scomparire l'ennesima grande azienda di Montecosaro, una ditta con quasi settant'anni di storia che ha dato lavoro a generazioni di montecosaresi, sia direttamente, che indirettamente, con tutte le piccole aziende che faceva lavorare".
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