Treia - Rebecca, donatrice di midollo osseo a 23 anni: "Una delle scelte migliori della mia vita"
Iscriversi giovanissima ad Admo e ritrovarsi coinvolti in un’emozione che ti cambia la vita. È quanto accaduto a Rebecca Balloriani, treiese di 23 anni, studentessa dell’Università di Parma, dopo aver risposto alla chiamata del Centro Trasfusionale di Macerata ed essere stata individuata come donatrice compatibile di midollo osseo.
"Dopo pochi secondi di silenzio passati alla cornetta, ho dato subito la mia disponibilità - racconta -, è stato davvero qualcosa di fantastico, anche perché fin da piccola desideravo aiutare il prossimo". Ancora bambina, Rebecca ricorda quando, durante un evento per la promozione della donazione e del sangue, disse alla madre che avrebbe aderito ad Avis una volta maggiorenne.
Da lì a poco ha fatto seguito l’iscrizione nel registro dei donatori di midollo osseo (accessibile per chi abbia un’età tra i 18 e 35 anni) e, pochi anni dopo, la chiamata alla quale la giovane ha risposto con entusiasmo: "Assolutamente sì - conferma -, mi sono buttata in questa avventura con tutto il cuore: medici e infermieri mi hanno dato tutte le informazioni necessarie e ho iniziato il mio 'cammino' in questa esperienza, dai controlli di routine al prelievo".
Ad accompagnarla la mamma e un équipe medica davvero professionale: "Questa esperienza è entrata nella mia vita in un momento molto particolare - aggiunge Rebecca -, devo ringraziare tutto il personale del Centro Trasfusionale di Macerata e dell’Ospedale di Ancona, così come i volontari di Admo e di Avis. Si tratta di una delle scelte migliori della mia vita e che rifarei ancora una volta".
Se la prima telefonata è avvenuta nell’autunno del 2021, la chiamata che ha confermato la possibilità per Rebecca di donare il proprio midollo osseo è avvenuta in una data molto simbolica: "Era l’8 marzo del 2022 - conferma -, ed è il giorno che ho capito come aiutare gli altri sia la cosa più bella che ci sia al mondo".
La donazione tramite prelievo dal sangue periferico prevede la somministrazione, nei 5 giorni precedenti la donazione, di un farmaco che promuove la crescita delle cellule staminali nel midollo osseo e il loro passaggio al sangue periferico. Tale tipologia di prelievo, indicata come aferesi, si avvale dell’utilizzo di separatori cellulari: il sangue prelevato da un braccio attraverso un circuito sterile entra in una centrifuga dove la componente cellulare utile al trapianto viene isolata e raccolta in una sacca, mentre il resto viene reinfuso nel braccio opposto.
Altra possibilità è invece il prelievo dal midollo osseo dalle ossa del bacino: il donatore viene sottoposto ad un’anestesia generale o epidurale, così che non senta alcun dolore durante l’intervento. Questa modalità di donazione ha una durata media di circa 45 minuti.
Dopo il prelievo, il donatore è tenuto normalmente sotto controllo per 24/48 ore prima di essere dimesso e si consiglia comunque un periodo di riposo precauzionale di 4-5 giorni. Il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente in poco più di una settimana e il donatore, generalmente, avverte solo un lieve dolore nella zona del prelievo, destinato a sparire in pochi giorni.
"Non posso dire che non sia un processo semplice - ammette Rebecca -, ma non c’è alcun rischio e ne vale ampiamente la pena, poi c’è tutto il tempo per recuperare anche pensando al fatto di aver potuto contribuire a salvare una vita". Un’esperienza, dunque, da consigliare anche ai propri coetanei: "Assolutamente - dice -, è importante che ognuno di noi possa fare volontariato secondo le proprie possibilità. Consiglio di iscriversi ad Admo appena possibile e di utilizzare ogni occasione per informarsi".
Tra queste, da non dimenticare, l’appuntamento con CorridAdmo a Macerata il 24 settembre prossimo: "Troverete tanto divertimento e personale qualificato a rispondere a ogni vostra domanda - conclude Rebecca -, invito tutti a partecipare e a iscriversi perché non c’è cosa più bella al mondo che donare".
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