Montecosaro, la realtà virtuale per disabili e anziani: al via il corso di formazione
Dopo un periodo di studi, "Io Faccio da Solo" ha ideato "Giochi seri", un corso di introduzione alla realtà virtuale. I laboratori "Io Faccio da Solo" della Cooperativa Sociale "Il Camaleonte" (con sede a Montecosaro) sono nati nel 2010 in collaborazione con l’Anffas Civitanova Marche: la sua equipe multidisciplinare concentra il proprio lavoro sul potenziamento delle abilità di autonomia e di comunicazione delle persone con disabilità, con servizi pensati anche per la terza età.
Da alcuni anni ha anche avviato un lavoro sulla realtà virtuale (VR): una delle tecnologie tra le più utilizzate in svariati settori, dalla medicina al turismo, dall’immobiliare al settore culturale, educativo e sociale. Proprio in quest’ultimo ambito, la VR rappresenta un interessante strumento che, oltre ad essere divertente e coinvolgente, propone un ampio ventaglio di opportunità per un’utenza vasta e variegata.
Il corso, della durata di 3 ore, si rivolge a gruppi di 3-5 persone e offre ai destinatari una guida pratica al primo impiego del visore Oculus Quest, un quadro generale sulla realtà virtuale e aiuta a scoprire questa tecnologia per capire quali sono le potenzialità e i molteplici scopi di utilizzo e sviluppo. Dando anche utili suggerimenti sulle precauzioni da tenere a mente prima di avviarsi ad un’esperienza immersiva. "Giochi seri" è curato da Lorenzo Sbrascini, psicologo esperto in ausili per la disabilità intellettiva/relazionale dei laboratori "Io Faccio da Solo".
“Abbiamo dedicato il mese di marzo e questo aprile alla realizzazione di corsi per la realtà virtuale - le parole del referente dei laboratori Simone Forani -, formando venticinque operatori socio-educativi. A loro abbiamo presentato proprio le possibilità di questa tecnologia, che ormai è entrata nelle nostre vite. Una tecnologia che tuttora presenta molte potenzialità inesplorate, soprattutto in ambito educativo e riabilitativo".
"Da tempo abbiamo sperimentato sul campo, durante i nostri laboratori, i vantaggi di operare anche con la realtà immersiva, con riscontri quantomeno interessanti con persone disabili o anziane: dal mantenimento e potenziamento cognitivo, fino a tutto il ventaglio di usi a livello riabilitativo e psicologico. Le tecnologie compiono passi da giganti e non possiamo restare fermi: dobbiamo invece capire che alcuni strumenti sono occasioni per migliorare la qualità della vita delle persone che assistiamo e delle loro famiglie” conclude Forani.
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