Edifici in legno e case in terracotta:questa la nuova frontiera dell'edilizia post sisma.
Dopo le "tiny houses" di origine americana - piccole case eco-friendly e dal prezzo accessibile - espressione di un modo nuovo di concepire la vita, all'insegna della sostenibilità e dell'essenzialità, un nuovo modello di "abitare" che sta prendendo piede in Italia è il c.d. ecovillaggio.
Si tratta cioè di un complesso abitativo totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico ed economico.
E nelle Marche il primo esempio prenderà il via dal 2018, nelle campagne del comune di Montefano, nel maceratese: l'idea rientra nell'ambito dell'attività dell'impresa sociale Montefauno, azienda agricola di prodotti biologici.
Il progetto dell’ecovillaggio “La Magione” - che sarà realizzato in convenzione con l’Università Politecnica delle Marche di Ancona - viene concepito come un esempio concreto di un nuovo modo di abitare e vivere su questo pianeta.
Nel sito della Montefauno si legge infatti:
"La creazione del villaggio ecosostenibile, nello splendido contesto delle colline marchigiane, tra mare e montagna, contempla:
unità abitative in paglia e terra cruda (circa 40);
una struttura ricettivo-turistica;
due imprese agricole sociali: una destinata alla produzione, lavorazione e trasformazione di ortaggi ed un'altra per l'estrazione di tinture naturali.
una cooperativa sociale: per le attività di assistenza, i corsi di crescita personale, centro olistico, percorsi educativi e formazione professionale"
Inoltre, nonostante l'utilizzazione per la realizzazione delle case di materiali totalmente riciclabili e prodotti sul posto, "per praticare il vero risparmio energetico e per le naturali caratteristiche coibentanti dei prodotti (paglia e legno)", la loro durata sarà garantita nel tempo e si caratterizzeranno per l'isolamento termo-acustico e la resistenza ad eventuali scosse di terremoto.
Le finalità del progetto di ecovillaggio sono chiaramente indicate dagli ideatori:
"Il progetto di eco-villaggio “La Magione” vuole essere un esempio concreto della fattibilità di un nuovo modo di abitare e vivere su questo pianeta:
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Sostenibilità dal punto di vista abitativo ed alimentare,
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Posti di lavoro etici ed integrati nel contesto socio-economico locale;
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Attività socio culturali di comunità che portano un valore aggiunto alla qualità della vita;
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Nuovo modo di abitare e costruire, possibile impiegando tecniche innovative con materiali naturali e incentivando l’autocostruzione.
Le parole chiave dell’intervento sono: basso impatto ambientale, utilizzo di materiali naturali recuperati in loco totalmente riciclabili, risparmio energetico.
Chiaramente tutto il villaggio sarà autosufficiente dal punto di vista energetico e saranno presenti tutti gli accorgimenti possibili per ridurre i consumi; nello specifico della risorsa acqua, oltre a dispositivi e sistemi di minimizzazione degli sprechi, verrà creato un impianto di fitodepurazione che fornirà acqua depurata da riutilizzare per usi agricoli. Sarà al contempo incentivata la vita sociale con la creazione di spazi comuni dove poter condividere, oltre agli spazi, anche tutte le esperienze significative quali ad esempio la crescita e l’educazione dei figli alla vita sociale, la condivisione".
Nel villaggio è previsto che si stabiliscano 40 famiglie ed uno dei membri di ciascuna potrà lavorare in una delle varie attività che nasceranno. Ovviamente anche l’azienda agricola Montefauno rientrerà nell'ecovillaggio con la consueta attività di coltivazione di prodotti biologici, per la trasformazione dei quali verrà anche costruito un apposito capannone.
(foto tratta dal sito www. montefauno.it)
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