
Curiosità


Scatti da Civitanova di Roberto Vives, 14 maggio 2017

Scatti da Civitanova di Roberto Vives, 13 maggio 2017

Scatti da Civitanova di Roberto Vives, 11 maggio 2017

Scatti da Civitanova di Roberto Vives, 10 maggio 2017

Scatti da Civitanova di Roberto Vives, 9 maggio 2017

Scatti da Civitanova di Roberto Vives, 7 maggio 2017

Scatti da Civitanova di Roberto Vives, 6 maggio 2017

Scatti da Civitanova di Roberto Vives, 5 maggio 2017

Scatti da Civitanova di Roberto Vives, 4 maggio 2017

Scatti da Civitanova di Roberto Vives, 3 maggio 2017

A "La vita in diretta" vanno in scena le bellezze di Recanati
Ancora un passaggio televisivo nazionale per Recanati. Ad accendere i riflettori sulla città della poesia e del bel canto questa volta è stata "La vita in diretta", lo storico programma di Rai1 di attualità, cronaca e grandi eventi in tempo reale condotto da Marco Liorni e Cristina Parodi. Il servizio ha presentato i luoghi più rappresentativi della città partendo da piazza Giacomo Leopardi e spostandosi poi al Teatro Persiani con l'omaggio a Beniamino Gigli, il Colle dell'Infinito e la casa del grande poeta con le immagini del film "Il giovane favoloso" che nel 2014 si è accaparrato numerosi riconoscimenti tra cui le quattro statuette al David di Donatello, il Globo d'Oro e il Nastro d'Argento partecipando a prestigiosi festival del cinema, da quello di Venezia a quello del Mediterraneo. La finestra su Recanati, che è stata curata dalla giornalista Camilla Nata, si è arricchita con interviste e focus sulle eccellenze dell'artigianato locale con le pipe Moretti e gli organetti Castagnari. Il servizio, che è andato in onda lo scorso venerdì, rientra nella campagna “viaggio nel cuore dell’Italia” dedicata alle aree interessate dal terremoto. Un itinerario nei luoghi della bellezza, nei bei borghi del centro Italia per illuminare gli eventi, i percorsi e le esperienze turistiche delle aree colpite dal sisma e sostenere la ripresa dell’ospitalità turistica e il rilancio dell’indotto. La campagna è realizzata da #Rai in collaborazione con il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Vasco Errani. Il servizio è visibile sul sito del Comune o in quello della Rai al linkhttp://www.raiplay.it/video/2017/04/La-vita-in-diretta-0a80a067-b118-49a2-88a4-d24149228f9e.html(la parte relativa a Recanati parte da 1 ora e 7 minuti).

Scatti da Civitanova di Roberto Vives, 1 - 2 maggio 2017

Avviati studi clinici sul farmaco cubano contro il cancro renale: l'Heberferon
Partiranno nel corso dell'anno a L'Avana i test clinici sull'Heberferon, un farmaco contro il cancinoma renale, da parte del Centro di ingegneria genetica e biotecnologia (CIGB con il suo acronimo spagnolo), che lo ha sviluppato. Il dottor Iraldo Bello, il ricercatore che ha guidato l'equipe medica, ha annunciato che i primi test riguarderanno circa 300 pazienti che soffrono di cancro ai reni. Bello ha detto che questa formulazione, una combinazione sinergica di ricombinante umano alfa-2b e gli interferoni di gamma, è stata applicata con buoni risultati contro il carcinoma delle cellule basali, il più frequente tumore della pelle. Egli ha aggiunto che quest'anno condurranno anche una sperimentazione clinica con l'Heberferon in pazienti con tumori cerebrali maligni. Gli studi preclinici e altre ricerche pilota sugli esseri umani mostrano che i risultati con questo prodotto, unico nel suo genere nel mondo, possono essere molto promettenti in queste due indicazioni, ha detto l'esperto. Il CIGB e il gruppo di controllo nazionale sul cancro sviluppano laboratori a cui partecipano oncologi, patologi e altri specialisti per istruire i medici circa l'uso del farmaco, che è già stato applicato a 800 pazienti cubani con carcinoma delle cellule basali. Bello ha speso più di 20 anni nella ricerca di questo prodotto, che ha suscitato interesse in diversi paesi. La dottoressa Olaine Gray, coordinatore nazionale della forza lavoro speciale contro il cancro della pelle, ha detto che negli ultimi decenni il cancro della pelle è aumentato nel mondo ed è tra la prime cause d'incidenza di questa malattia maligna. La specialista ha ricordato che la causa scatenante del cancro alla pelle è l'eccesso di esposizione alla luce solare, in particolare alla radiazione ultravioletta.

Scatti da Civitanova di Roberto Vives, 29 aprile 2017

Immagini da Civitanova di Roberto Vives, 28 aprile 2017

Autostrade: dalle 22 casellanti in sciopero. Pedaggi solo con casse automatiche e Telepass
Dalle 22 di oggi, lunedì, e per 24 ore, sulle autostrade italiane scatta uno sciopero dei casellanti, che potrebbe provocare parecchi disagi al traffico. Diverse porte manuali resteranno chiuse per l’assenza degli esattori, mentre il pagamento del pedaggio sarà possibile solo attraverso le casse automatiche. I servizi di assistenza al cliente e il funzionamento degli impianti per il pagamento del pedaggio dovuto per legge, spiega Giovanni D’Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", saranno comunque garantiti con intervento di personale della Viabilità di Autostrade per l’Italia.

Cassazione: è un obbligo per i genitori mantenere anche i figli cinquantenni
Di nuovo la Cassazione decreta l’obbligo per un genitore di mantenere i figli. Anche se i pargoli sono ormai adulti, anche se hanno passato il quarto di secolo. Lo sa bene un'anziana donna che ha visto confermata anche in Cassazione la propria condanna a versare in favore del figlio ultracinquantenne 300 euro al mese a titolo di assegno alimentare. Gli ermellini con la sentenza numero 9415/2017 hanno posto fine a una controversia giudiziaria durata oltre venti anni, all'esito della quale ad avere la meglio è stato il figlio, maturo ma disoccupato, nonostante abbia quasi completato il percorso di studi per ottenere la laurea in giurisprudenza e si sia diplomato in violino in conservatorio. Le motivazioni alla base del riconoscimento del diritto dell'uomo ad ottenere gli alimenti dall'anziana madre si leggono chiaramente nella sentenza di appello, nella quale il giudice del merito ha ritenuto raggiunta la prova della sussistenza del presupposto della prestazione alimentare considerando la sua situazione di bisogno e le infruttuose: disponibilità a tenere lezioni di violino e svolgere attività di attacchinaggio, iscrizione all'ufficio di collocamento, richiesta di essere richiamato a svolgere il servizio militare, partecipazione a un concorso pubblico bandito dal Ministero della Giustizia. In corso di causa, inoltre, è emerso che la condizione soggettiva dell'uomo è gravemente compromessa dall'essere egli affetto da seri problemi psicologici e relazionali. Alla luce di queste e altre circostanze, pacifiche e comprovate, e ritenuti infondati tutti e quattro i motivi proposti dalla mamma in Cassazione per la riforma della sua condanna, la donna deve ora rassegnarsi a pagare e a continuare, quindi, a mantenere il figlio nonostante la sua età avanzata. Gli addetti ai lavori spiegano che è una sentenza della Cassazione del 2007 ad aver fatto scuola: «l'obbligo dei genitori di concorrere tra loro, secondo le regole dell'art.148 c.c. al mantenimento dei figli non cessa automaticamente con il raggiungimento della maggiore età, ma perdura immutato finché il genitore interessato non provi che il figlio ha raggiunto l'indipendenza economica (o sia stato avviato ad attività lavorativa con concreta prospettiva di indipendenza economica), ovvero finché non sia provato che il figlio stesso, posto nelle concrete condizioni per poter addivenire all'autosufficienza, non ne abbia, poi, tratto profitto per sua colpa…» (Cassazione civile , sez. I, 11 gennaio 2007 , n. 407). Questa abitudine molto italiana vizia il mercato del lavoro con enormi danni per la collettività: perchè quei giovani che si sentiranno sempre le spalle coperte potranno continuare ad accettare stage gratuiti o con rimborsi spese indignitosi, o cocopro sottopagati, tranquilli e certi che tanto la "differenza" ce la metteranno mamma e papà. Andando quindi a "dopare" il mercato. Il grande assente, in questo frangente, è lo Stato. Un welfare state degno di questo nome, con aiuti alle giovani coppie, affitti a prezzo agevolato, ammortizzatori sociali per non essere costretti a correre da mamma e papà tra un contratto a progetto e l’altro, sarebbero un sostegno ben più sano, per i giovani, di quello delle famiglie d’origine.

Cosmetici cancerogeni, studio svizzero: "Attenti al mascara". Problemi anche per gli eyeliner
Attenti al mascara cancerogeno! Ormai da tempo come presidente dello “Sportello dei Diritti”, Giovanni D’AGATA, si occupa di segnalare le più recenti ricerche sul tema della salute al fine di poter stimolare gli istituti preposti ai controlli per interventi a garanzia e protezione del benessere dei cittadini. Non da ultimo, vale la pena porre all’attenzione della cittadinanza e delle suddette Autorità nazionali ed europee, le recenti indagini sugli effetti derivati dalla nitrosammina, che si trovano nei cosmetici degli occhi, sostanza dichiarata cancerogena per l’uomo dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC). In particolare, un'analisi condotta dall’Associazione dei chimici cantonali svizzeri ha permesso di trovare sostanze cancerogene come la nitrosammina in 15 cosmetici per gli occhi, mascara ed eyeliner: su 184 prodotti ben 15 (8%) non sono risultati conformi e per 11 di loro (6%) è stato decretato il divieto di vendita. "Tutto ciò che attualmente è sul mercato è sicuro, garantisce però il dottor Marco Jermini, chimico cantonale del Ticino, perché parte dei campioni trovati positivi sono già stati sostituiti o ritirati dal produttore"."I prodotti non conformi riguardano singoli lotti, precisa Jermini e non marche specifiche, nel senso che la contaminazione è imputabile a procedure sbagliate nei processi di produzione o di stoccaggio. Per questo raccomandiamo sempre ai produttori di prevedere date di scadenza".

Italia primo paese in EU con più autovelox per chilometro
Altro primato italiano di cui andare fieri: il Bel Paese è il primo in Europa per apparecchiature per la rilevazione del superamento dei limiti di velocità sulle strade. Con più di 7,043 radar fissi e mobili sulle autostrade, l'Italia è uno dei paesi con il più alto numero totale di radar. Seguono Francia e Spagna che hanno rispettivamente 3.324 e 1.800 dispositivi di controllo di velocità. Al polo opposto troviamo paesi come la Polonia, con 1.059 autovelox o Belgio, 1,034. Tuttavia secondo la piattaforma di servizio informazioni del traffico Coyote, la Spagna è uno dei paesi europei con il più alto numero di radar, se prendiamo in considerazione i chilometri di strada. Secondo questi dati, la Spagna è il secondo paese europeo con più radar per chilometro, seconda solo all'Italia. In Italia il numero ammonta a 1,5 radar ogni 100 chilometri. Inoltre, Spagna e Italia sono gli unici paesi che hanno aree di priorità residenziale (APR). Questi dati trovano conferma anche nel numero di sanzioni. Infatti, l’incremento delle multe in Italia ha segnato un bel +956%. Recenti statistiche condotte da associazioni, hanno infatti elaborato i dati forniti delle polizie locali e stradali dei singoli stati del'Ue, arrivando alla spiacevole conclusione che il nostro paese è in assoluto quello in cui il numero delle sanzioni è maggiormente aumentato. In particolare, i risultati degli studi parlano di un incremento delle multe nell’ultimo triennio del 976% nel Nord Est, del 971% nel Centro, del 926% nel Nord Ovest, del 921% nel Sud e del 896% nelle Isole. Giusto per farsi un’idea del fenomeno, basta considerare questo: in città come Milano e Napoli, ogni 10 minuti viene elevata una multa. Autovelox nascosti o, nella migliore delle ipotesi, mal segnalati e cartelli stradali indicanti limiti e divieti praticamente invisibili, denuncia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono infatti responsabili della maggior parte delle sanzioni e, conseguentemente, degli infiniti ricorsi. Sarcasmo a parte, il problema non è di poco conto, autovelox trappola e limiti spesso e volentieri mal segnalati o per nulla segnalati portano a un’infinità di ricorsi. Quest’ultimi, ecco il bello, risultano per giunta essere sempre più dispendiosi, faticosi e incerti: appellarsi al giudice di pace richiede un esborso di 43 euro (contributo unificato), nonché di un bel carico di affanni per districarsi nella famosa burocrazia italiana e che spesso e volentieri, in molti potrebbero confermarlo, non sono nemmeno minimamente in grado di assicurare alcuna esenzione dal pagamento della multa. Insomma, tutto sembra portare in un'unica direzione: fare cassa.