Una grande anteprima del 32° festival con l’artista che ha vinto 3 Grammy Awards per il miglior album di blues contemporaneo. San Severino Blues si è assicurato una delle sole tre date che Fantastic Negrito terrà a maggio in Italia, dopo che avrà aperto il concerto di Bruce Springsteen a Ferrara, da tempo sold out. Xavier Paul Dphrepaulezz, in arte Fantastic Negrito, originario di Oakland, California, vince nel 2015 il primo NPR Tiny Desk Contest.
L'appuntamento è per sabato 20 maggio, alle ore 21:30, presso Largo Servanzi Confidati, a San Severino Marche (posto unico in piedi, 25 euro + d.p.). Grazie alla sua originale miscela di blues, R&B e rock negli anni seguenti Negrito si aggiudica tre Grammy Awards consecutivi nella categoria "Best Contemporary Blues Album" con i dischi "The Last Days of Oakland", "Please Don't Be Dead" e "Have You Lost Your Mind Yet?", conquistando un vasto pubblico, anche oltre il genere blues.
Negrito s’imbarca in tour con personaggi che vanno da Sturgil Simpson a Chris Cornell, collabora in studio con Sting e E40, lancia la sua etichetta Storefront Records, si esibisce a Lollapalooza, Glastonbury, Newport Folk, Bryon Bay Blues e in quasi tutti gli altri grandi festival e fonda Revolution Plantation, una fattoria urbana finalizzata all’educazione e all’empowerment dei giovani.
Quest’anno Negrito ha ricevuto anche la quarta nomination ai Grammy Awards per "Oh Betty", singolo tratto da White Jesus Black Problems, straordinario ultimo lavoro, ispirato ad una storia d’amore interraziale e illegale nella Virginia del 1750 tra una serva bianca e un schiavo di colore, una trascinante ode alla forza della famiglia e alla persistente resilienza del genere umano. Imperdibile.
L’Azienda dei Teatri di Civitanova annuncia il gran finale del suo programma di primavera: giovedì 18 maggio, alle 21.15, sarà al teatro Annibal Caro Paolo Crepet, che presenterà Comizi d’Autore. Dialogo Sentimentale.
L’appuntamento è in collaborazione con Amat, per una produzione di Teatro Ristori di Verona e la distribuzione di Reggio Iniziative Culturali, con l’ideazione del maestro Alberto Martini.
Si tratta di una libera riflessione di Paolo Crepet sull’amore e le passioni umane contestualizzate nella nostra epoca, un tema tra i più dibattuti e cari allo psichiatra-scrittore, che prenderà spunto anche dalle suggestioni musicali offerte da alcune opere di compositori come Arvo Pärt, Michael Nyman, Philip Glass, Eric Satie. Lo spettacolo vedrà sul palco anche Marcello Mazzoni al pianoforte.
“Tutto parte dalla ricerca della felicità e per questo credo che la psichiatria sia l’arte di rimuovere gli ostacoli alla felicità. Sono convinto che la psichiatria abbia più a vedere con l’arte che con altro”, ha spiegato Crepet, che ha aggiunto: “Le emozioni e i sentimenti? Il rischio è che diventino preconfezionati. Sta passando di moda la passione e quindi anche l’amore passionale. Nella seduzione, cioè nell’approccio tra due persone che si piacciono, non può saltare un elemento, che è quello faticoso del conoscersi, dell’approfondire e del creare complicità".
"Complicità vuol dire stare assieme nei momenti difficili, in quei frangenti in cui ci può essere una crisi dell’uno o dell’altro, nel capirsi e nell’ascoltarsi. È per tutta questa roba qui, che la relazione amorosa è per forza difficile e faticosa e non può essere agevolata”.
Per l’appuntamento con Crepet verrà nei prossimi giorni attivata la biglietteria del circuito Vivaticket/Amat per la vendita online e nei punti autorizzati (gli altri spettacoli del cartellone sono sul circuito Ciaoticket), con i biglietti che saranno presto acquistabili anche alla biglietteria “fisica” dell’Azienda Teatri (aperta al Rossini il giovedì dalle 17.30-19.30 e il sabato 10.00-12.00; all’Annibal Caro, il venerdì dalle 17.30 alle 19.30 e i giorni di spettacolo dalle 18.30 per gli spettacoli serali e dalle 15.30 per gli spettacoli pomeridiani).
In moto la macchina organizzativa del comune di Macerata in vista della Festa dell'Europa 2023 che si svolgerà dal 9 al 13 maggio prossimi richiamando, come ormai è consuetudine, una vastissima partecipazione di pubblico.
Assicurato anche quest’anno il viaggio alla scoperta dei sapori attraverso cui apprezzare le tradizioni dei vari Paesi della Ue grazie agli Aperitivi europei che si svolgeranno da mercoledì 10 a sabato 13 maggio.
Proprio per questo l’amministrazione comunale ha convocato per martedì 14 marzo, alle 15.30, nell’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, una riunione preliminare con gli esercenti commerciali per coinvolgerli negli attesissimi Aperitivi.
Collegata alla Festa dell’Europa anche la seconda edizione del contest "L’Europa per me", promosso dagli assessorati alla Cultura e all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del comune di Macerata. Un’occasione per stimolare una riflessione sull’Unione Europea e su cosa significa essere cittadini europei nel mondo, nella propria città e nella vita di tutti i giorni.
Il contest è rivolto a tutti i giovani di età compresa tra gli 11 e i 19 anni residenti nel territorio della provincia di Macerata. I ragazzi e le ragazze potranno partecipare come singoli, come gruppo informale di massimo 10 componenti o come classe presentando un elaborato testuale o multimediale che rappresenti la loro visione dell'Unione Europea in modo creativo riprendendo le tematiche promosse dalla Strategia Europea per i giovani o il tema delle competenze, della formazione e del lavoro.
Ai partecipanti del contest sarà dedicato un evento specifico all’interno del programma della Festa dell’Europa durante il quale i giovani potranno confrontarsi e costruire il modello della loro città ideale secondo i valori europei da presentare poi all'amministrazione comunale, con attività dinamiche ed interattive. In questa occasione verranno anche premiati i vincitori del contest che potranno presentare i prodotti presentati a tutta la cittadinanza. La scadenza per presentare la candidatura è fissata per il giorno 21 aprile 2023.
Il 27 gennaio del 1967, mentre tutta l’Europa si apprestava a vivere un grande periodo di contestazioni, a Sanremo, durante il Festival della canzone italiana, il cantautore Luigi Tenco veniva trovato cadavere in una stanza del lussuoso albergo Savoy.
Il racconto della vita di un cantautore romantico e dannato, il suo sguardo glaciale così vero da renderlo diverso dai colleghi dello star system della musica italiana del tempo, finti e patinati; rivivranno sul palco del teatro comunale Feronia domenica 12 marzo, alle ore 17, grazie allo spettacolo di Filippo Paolasini: "Ciao amore ciao. Un’inchiesta su Luigi Tenco", per la regia degli Asini Bardasci.
Quello di Tenco è stato un suicidio o un omicidio? Rimane certo che la sua esistenza in vita abbia donato a tutta la musica italiana un’immensa eredità artistica. Lo spettacolo, proposto dai Teatri di Sanseverino, ha un taglio cinematografico e la narrazione è unita a momenti in cui la messa in scena entra in "quarta parete", rivivendo a pieno l’emozioni e le atmosfere di quegli anni. Sul palco, con Filippo Paolasini, anche Lucia Bianchi e Mario Orlandi al contrabbasso, Andrea Jimmy Catagnoli al sassofono e Lucio Matricardi al pianoforte.
Continua la serie di incontri a tema filosofico, promossa dalla Scuola Popolare di Filosofia, con la conferenza su Aristotele della professoressa Arianna Fermani, docente di storia della filosofia antica all'università di Macerata.
Con il titolo "Chi parla male, pensa male e vive male. Linguaggio e verità nell’ascolto di Aristotele", verrà affrontato uno dei temi più dibattuti e sempre attuali del pensiero e dell’etica umana: il concetto del male nella possibilità dell’individuo e l’articolazione conseguente nella sua vita. L'appuntamento è per venerdì 10 marzo, alle ore 21:00 alla Galleria degli Antichi Forni.
Sabato prossimo (11 marzo), dopo un periodo di chiusura per lavori di sistemazione e miglioramento, riapre ai visitatori il museo della Guerra allestito nelle sale espositive al primo piano di palazzo Servanzi Confidati.
Il museo raccoglie reperti e documenti della linea gotica, opera difensiva che durante la seconda guerra mondiale divenne un baluardo importante per tutto il territorio dell’Italia centrale.
In mostra oltre 3mila reperti del secondo conflitto donati alla città di San Severino Marche da padre Ivo Marchetti, frate cappuccino, che intendono sottolineare gli orrori del secondo conflitto mondiale con la volontà di preservare la memoria storica e sollecitare la conoscenza del passato.
La raccolta resterà poi aperta tutti i fine settimana e i giorni festivi con il seguente orario: sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, domenica e festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Sabato prossimo (11 marzo), alle ore 17.30, l’ex sala udienze del giudice di pace, a palazzo dei Governatori, ospita la presentazione del libro dal titolo: “Figurine italiane. Ritratti e storie tra un millennio e l’altro”, pubblicato da Avagliano editore.
L’autore del saggio, Dario Biagi, dialogherà con Mauro Grespini, giornalista e insegnante, ripercorrendo quasi un secolo di vita italiana e tratteggiando personaggi della nostra cultura come Guareschi, Zavattini, Labranca, Gassman, Berto e altri, fino a Enzo Biagi, il grande giornalista e scrittore che dell’autore è lo zio.
Nato in Brasile, Dario Biagi svolge la professione di giornalista. Ha vissuto gran parte della sua vita a Milano ma attualmente risiede a Osimo. Ha lavorato in vari periodici e, a lungo, alla Rai. Ha pubblicato una quindicina di libri, fra cui otto biografie.
Con Avagliano editore sono usciti “L’incantatore. Storia di Gian Carlo Fusco” (2005), “Il dio carta. Vita di Erich Linder” (2007) e “Lettere d’amore di un eccentrico. Epistolario tra Gian Carlo Fusco e Floriana Maudente” (2020).
L’iniziativa, promossa dall'associazione Gopher, è patrocinata dal Comune di San Severino. Sono in scaletta anche la lettura di alcuni brani del libro e una serie di intermezzi musicali a cura della violoncellista Lavinia Repupilli.
Al termine del pomeriggio sarà offerto un aperitivo dalla storica pasticceria Allegretto di San Severino. Collabora alla realizzazione dell'evento la libreria Gulliver di Giorgio Montecchia.
Record di presenze per la mostra "Saluti dal Porto", allestita nella palazzina del Lido Cluana, da Giulio Vesprini, ideatore del progetto “Vedo a Colori”. Domenica la mostra ha chiuso i battenti registrando oltre 500 visitatori. "Un grande successo di pubblico - ha detto soddisfatto Vesprini – voglio ringraziare tutti coloro che sono passati a trovarmi e che hanno dimostrato interesse e curiosità”.
Un pubblico giovanile, ma anche famiglie, scuole e addetti ai lavori in una palazzina avvolta da un fantastico gioco di luci. “Abbiamo dedicato un’intera mattinata alle scuole e accolto, tra gli altri, anche gli studenti dell’ IIS Bonifazi con 2 classi quarte del grafico Pubblicitario. Molti anche fotografi e fotografe – ha continuato Vesprini - che hanno apprezzato il grande lavoro di archiviazione del progetto con oltre 200 fotografie ufficiali e altrettante da selezionare e stampare”.
La mostra – cantiere, un viaggio nella vita del progetto “Vedo a Colori” illustrato da 70 nuove fotografie realizzate da Federica Borroni, Monica Capretti, Silvia Diomedi e Massimo Perugini, è rimasta “aperta una giornata in più per via della grande richiesta da parte del pubblico. Nella sola giornata di sabato – dice Vesprini - “Saluti dal Porto” ha registrato 100 visitatori in poco meno di tre ore”.
Vedo a Colori, quindi, un progetto che ha fatto di Civitanova la città con il porto più colorato d’Italia e che sta, pian piano animando sottopassi e scuole, incassa un altro successo e si prepara a volare all’estero. Grazie all’invito del direttore Marco Gioacchini, direttore dell’istituto di cultura italiana a Dublino, infatti, questa mostra sbarcherà in Irlanda e sarà la sua prima volta fuori dai confini nazionali.
“Complimenti a Giulio, alla mostra e al suo progetto - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - che ha fatto di Civitanova un museo urbano e del nostro porto, il porto più colorato d'Italia. “Vedo a Colori” è senza dubbio un valore aggiunto per Civitanova”.
Due grandi attori amati da pubblico e critica, Lino Guanciale e Francesco Montanari con "L’uomo più crudele del mondo", testo e regia di Davide Sacco, giungono al Teatro Lauro Rossi di Macerata l'11 e 12 marzo, nel cartellone teatrale promosso dal Comune con l'Amat.
Una stanza spoglia, in un capannone abbandonato. I rumori della fabbrica fuori e il silenzio totale all’interno. Paul Veres è seduto alla sua scrivania, è l’uomo più crudele del mondo, o almeno questa è la considerazione che la gente ha di lui. Proprietario della più importante azienda di armi d’Europa, ha fama di uomo schivo e riservato.
Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale è stato scelto per intervistarlo, ma la chiacchierata prende subito una strana piega. "Lei crede ancora che si possa andare avanti dopo questa notte… lei crede che questa vita domani mattina sarà la stessa che viveva prima?" dirà Veres al giornalista.
In un susseguirsi di serrati dialoghi emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva. "Fino a dove può spingersi la crudeltà dell’uomo? – si domanda il regista Davide Sacco – Qual è il limite che separa una brava persona da una bestia? A cosa possiamo arrivare se lasciamo prevalere l’istinto sulla ragione?"
"Queste domande mi hanno guidato durante la stesura del testo e, successivamente, nella direzione degli attori. Volevamo che il pubblico fosse costantemente destabilizzato e non avesse certezze, che si calasse insieme ai personaggi in un viaggio in cui il rapporto tra vittima e carnefice è di volta in volta messo in discussione e ribaltato - conclude Sacco -. La 'feccia' di cui parlano i protagonisti non è visibile nella scena, fatta essenzialmente di luci fredde e asettiche, ma deve emergere gradualmente fino al finale, in cui speriamo che il titolo dello spettacolo possa diventare nella testa degli spettatori non più un'affermazione ma una domanda per riflettere sulla natura del genere umano".
Dopo la tappa inaugurale di Ancona, prosegue a Macerata il festival europeo della scenografia "Prima Scena", con la direzione artistica del premio Oscar Dante Ferretti. Parte del brand "Scenaria", concept di ambito formativo/spettacolo ideato dall’Associazione di Promozione Sociale Centro Culturale, il festival "Prima Scena" ripropone il fil rouge che accomuna i quattro appuntamenti marchigiani: grazie alla presenza di ospiti di livello internazionale, infatti, saranno sviluppati diversi momenti di confronto sullo splendido mondo della scenografia, protagonista assoluta di questo prestigioso festival.
Alcuni puramente formativi, affidati allo special guest dell’evento, altri dal carattere più ludico (mostra monografica, visione di un film, spettacolo o installazione). In occasione dell’appuntamento maceratese, sarà protagonista la scenografa Margherita Palli, direttrice del Triennio di Scenografia e Set Design Advisor Leader al Naba di Milano.
Il 9 marzo Palli racconterà la sua recente esperienza al Teatro Regio di Parma sulla messa in scena dell’opera "Ascesa e caduta della città di Mahagonny". Insieme a lei, per l'occasione, Giancarlo Colis (scenografo e costumista di film come "Il Mercante di Venezia" e "L’Ultimo Imperatore") e Henning Brockhaus (drammaturgo e regista).
Il giorno seguente Margherita Palli condurrà un laboratorio che vedrà coinvolti in prima persona gli studenti di scenografia dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata e di Urbino. Lo stesso giorno sarà inaugurata la mostra "Ascesa e caduta della città di Mahagonny", con i bozzetti scenografici di Margherita Palli e dei costumi realizzati da Giancarlo Colis per l’omonimo spettacolo (regia di Henning Brockhaus). Chiuderà la tre giorni il concerto "Oh Moon of Alabama" con un recital brechtiano (al pianoforte Paolo Ceccarini, voce della soprano Afra Morganti).
Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Potenza Picena sono i quattro comuni scelti per ospitare i grandi appuntamenti in programma, che si porranno l’obiettivo di promuovere e divulgare l’arte magica della scenografia, in tutte le sue forme artistiche: da quelle storiche artigianali a quelle tecniche, fino ad arrivare alle ultime innovazioni tecnologiche e spettacolari dei grandi allestimenti cinematografici, teatrali e televisivi. Un viaggio unico nel panorama internazionale diretto dal grande Maestro, che tanto lustro ha portato alla sua città, alla Regione e all’Italia nel mondo.
Gli appuntamenti di Macerata
GIOVEDÌ 9 MARZO
Ore 16
Auditorium biblioteca Mozzi Borgetti
Margherita Palli, Henning Brockhaus, Giancarlo Colis, Pierfrancesco Giannangeli, Francesco Calcagnini, Benito Leonori e Cristina Alaimo dialogano sul tema “La didattica della scenografia”.
I docenti parleranno dell’insegnamento della scenografia nelle Marche, Margherita Palli racconterà la sua recente esperienza al Teatro Regio di Parma sulla messa in scena dell’opera “Ascesa e caduta della città di Mahagonny” con la regia di Hanning Brockhaus e i costumi di Giancarlo Colis. Infine darà un tema agli studenti presenti che sarà sviluppato nel laboratorio del giorno successivo.
VENERDÌ 10 MARZO
Ore 9.30
Sala Cesanelli – Sferisterio
Laboratorio di Margherita Palli con Cristina Alaimo e gli studenti di scenografia.
Ore 17:00
Sala Cesanelli e Corridoio Innocenziano (Arena Sferisterio)
Inaugurazione della mostra “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”, con i bozzetti scenografici di Margherita Palli e dei costumi realizzati da Giancarlo Colis per l’omonimo spettacolo presentato al Teatro Regio di Parma ad aprile 2022 per la regia di Henning Brockhaus.
SABATO 11 MARZO
Ore 17:00
Sala Cesanelli
Visita guidata alla mostra e concerto finale “Oh Moon of Alabama”, recital brechtiano, pianoforte Paolo Ceccarini e la soprano Afra Morganti. Ingresso libero su prenotazione al n. 392 445 0125
Durante le giornate verranno fatte riprese degli eventi e ulteriori interviste dei protagonisti ambientate in scorci significativi della città. Tale materiale audio e video confluirà nel docufilm di progetto, con la regia di Lorenzo Cicconi Massi. In ogni location Enrico Maria Lattanzi, uno dei maggiori platinotipisti italiani, realizzerà un fotoritratto in platinotipia dei protagonisti del festival.
Il Centro Studi Storici Maceratesi, in collaborazione con il comune di Macerata che ha concesso il patrocinio, organizza un incontro pubblico intitolato "Storici, letterati e scienziati maceratesi nei rapporti con la cultura nazionale. Viaggio tra 'pillole' di storia locale".
L’evento è previsto per venerdì 10 marzo, alle ore 16, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata. Verranno presentati e commentati alcuni brevi video curati dai professori Nazzareno Gaspari e Alberto Meriggi e realizzati dall'emittente locale Emmetv.
I video riguardano pagine inedite di storia locale, concernenti fatti, circostanze curiose e personaggi dei quali il trascorrere del tempo sta mettendone a rischio il ricordo. I video che verranno trasmessi sono corredati da immagini inedite attinenti il tema trattato.
L'incontro sarà aperto dalla presentazione, per la prima volta, di un video riguardante un ricordo del dottor Aldo Adversi, cofondatore del Centro Studi Storici Maceratesi (con i professori Dante Cecchi e Pio Cartechini), coautore della Storia di Macerata (con Dante Cecchi e Libero Paci) e direttore della Biblioteca Mozzi-Borgetti dal 1965 al 1987.
Seguirà un breve commento della dottoressa Alessandra Sfrappini. Poi altre "pillole" riguardanti la fioritura di accademie a Macerata nel Cinquecento e la partecipazione dei letterati maceratesi alle polemiche letterarie del secolo XVI, a cui seguiranno commenti del professor Nazzareno Gaspari.
Verranno mostrate pillole sul medico condotto locale, sostenitore del vaccino del vaiolo, Benedetto Boccanera, detto per la sua bravura "l’Ippocrate delle Marche", con commento della professoressa Donatella Fioretti, sul filosofo, medico e storico della medicina Francesco Puccinotti e i suoi studi sulle malattie epidemiche, sull’estroso sacerdote treiese don Guido Pasqualini, inventore della macchina da scrivere per musica e della prima macchinetta per il caffè.
Accessori per i quali il sacerdote attenne il brevetto. Verrà mostrata al pubblico quella prima "moka" per il caffè, conservata a Treia da Luigi Lausdei e Giacinto Germani e anche il manifestino pubblicitario della ditta Montedoro che la costruiva e vendeva, conservato da Giorgio Bartolacci. Non mancheranno altri video a sorpresa. La conduzione sarà affidata ad Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi Storici Maceratesi.
Taglio del nastro da applausi e fila all’ingresso, nei primi due giorni d’apertura, per la mostra delle pittrici inaugurata sabato scorso nell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza Del Popolo.
L’iniziativa, promossa dall’associazione Del Colle di Colleluce e organizzata dall’instancabile Serenella Eugeni, ha visto la partecipazione, all’evento inaugurale, del primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e del vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi.
Ritratti, panorami e paesaggi, nature vive e morte, fanno da sfondo alla collettiva che ospita le opere di oltre 40 artiste ed accoglie, in via del tutto eccezionale, anche le sculture di Fabrizio Savi, settempedano che alla donna ha dedicato due sue meravigliose creazioni.
La mostra anticipa, ma solo di qualche giorno, la Festa della donna e, come da tradizione, celebra la creatività femminile. Partita da una ventina di artisti, nella prima edizione, oggi è arrivata a contarne più di quaranta per quella che è l’edizione numero sette.
Negli spazi espositivi che accolgono la rassegna sono presenti i lavori di Adriana Antonini, Fiorella Biondi, Laura Bartolacci, Giulia Bellini, Inge Bathelt, Maria Teresa Cristini, Milvia Catena, Martina Cochi, Anna Palma Conforti, Angelica Dignani, Eliana Della Mora, Anna Evangelisti, Alba Frezzini Crognali, Ginevra Fiori, Simona Giachetta, Barbara Giorgi, Genny Iachetta, Clara Lucarini, Nunzia Lorenzini, Maria Luisa Lacchè, Michela Melchiorri, Maria Paola Marconi, Shura Oyarce, Clara Paciaroni, Samuela Rotili, Laura Tombesi, Anna Maria Valenti e Maria Ersilia Valentini.
Con loro anche le pittrici Maria Luisa Belli di Passo di Treia, Monica Conforti di Tolentino, Tiziana Cameli di Pieve Torina, Clauda Del Curto di Fano, Gabriella Gattari di Tolentino, Serenella Gregorio di Isernia, Andrea Jager di Passo di Treia, Silva Monaco di Pesaro, Silvana Rossi di Fano e Susi Rastelli di Montecassiano
Teatro Valmisa, con il contributo della Regione Marche e in collaborazione con l'Unione Montana dei Monti Azzurri, organizza il Festival "Il Sogno, il Caffè, la Poesia". In quattro comuni del territorio dell'Unione Montana dei Monti Azzurri nel mese di marzo si svolgeranno spettacoli, presentazioni di libri e un originale instameet, per vivere il territorio in modo innovativo e multidisciplinare.
Il Festival muove dall’ispirazione poetica di Giacomo Leopardi che nelle Rimembranze per primo definisce "monti azzurri" questo territorio della regione Marche. Alla sollecitazione leopardiana fa seguito il verso di una poesia di Frida Kalho, da cui il Festival ha preso il nome.
Teatro Valmisa, organizzatore del Festival, immagina il progetto come un piccolo omaggio alla bellezza e alla scoperta dei luoghi, un modo per coniugare la tradizione al contemporaneo grazie al teatro, alla letteratura, alla musica e al digitale, declinati in una chiave popolare e ipercontemporanea.
Il primo degli appuntamenti in programma è per sabato 11 marzo alle ore 18:00 al Centro Culturale "E. Pasquali", in piazza Vittorio Emanuele II a Ripe San Ginesio con Giorgio Biferali, giornalista e saggista ed Emanuele Trevi, critico letterario e scrittore, in un dialogo sul tema Pasolini partendo dal libro “Qualcosa di scritto” di Trevi e dal racconto di Biferali su Pasolini "Finchè siamo vivi”, uscito nell'antologia "Nuvole corsare".
Un omaggio nel segno della poesia a un grande intellettuale del ‘900, Pier Paolo Pasolini, di cui è appena trascorso il centenario della nascita a cui Trevi dedica, attraverso la storia dell’Archivio Pasolini, un ritratto inedito. Il libro, che narra dell’incontro di un giovane scrittore con l’opera di Pier Paolo Pasolini, è edito da Ponte alle Grazie e nel 2012 è arrivato secondo al Premio Strega.
Domenica 19 marzo, il Festival si sposta al Politeama di Tolentino dove alle ore 18.00 ci sarà lo spettacolo Teatrale “Dream”, un grande omaggio teatrale alla capacità che ha l’uomo di determinarsi in un sogno di realizzazione e miglioramento.
Scritto da Angelo Carbone, diretto da Marco Nateri, lo spettacolo vedrà in scena gli attori Ivan Castiglione,Lucia Bendia, Domizia Russo e Roberto Scorza. “Dream” nasce come progetto teatrale europeo nell’ambito del Creative Europe ed è stato rappresentato in Spagna, Danimarca e Belgio dopo aver debuttato al Festival Adriatico Mediterraneo nell’estate 2021.
Sabato 25 marzo a Sarnano, in collaborazione con il Comune, residenti e turisti potranno immergersi in una intensa giornata di eventi divisa in 3 parti. Si inizia con il primo Instameet dedicato ai Monti Azzurri con partenza in Piazza Benedetto Perfetti alle ore 11.. L’Instameet è un evento organizzato da una o più community presenti su Instagram, è un modo in cui coloro che condividono la passione per questo social network e per la fotografia, si incontrano e pubblicano foto con hashtag predefiniti su un determinato tema.
L'obiettivo principale è quello di diffondere e promuovere la cultura fotografica e l’utilizzo consapevole di Instagram e della fotografia come strumento per la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico del Paese.
In una passeggiata guidata da Orazio Spoto, presidente nazionale dell’associazione Instagramers Italia, i partecipanti avranno l’occasione di approfondire il funzionamento dei social network anche in ambito professionale. Al termine dell’Instameet, alle ore 13:00, è previsto un dj set green ambientale, una selezione di suoni a cura di dj e selector che, in relazione con l’ambiente, costruiranno percorsi sonori alla scoperta di nuove dimensioni di relazione fra uomo e habitat naturale.
L'organizzazione di questa parte di giornata sarà curata da Medioera, uno dei più importanti festival italiani sulla cultura digitale. La giornata chiuderà alle ore 18:00 nella Sala Consiliare con lo “Spazio Caffè”, in cui Massimiliano Capo, direttore artistico di Medioera, esperto di comunicazione digitale, dialogherà con Federico Meschini, docente di informatica umanistica presso l'Università della Tuscia.
Titolo del panel “Grande è la disinformazione sotto il cielo”. Domenica 26 marzo, l’ultima tappa del Festival porterà al teatro Angeletti di Sant'Angelo in Pontano, dove alle ore 18:00 il Festival chiuderà con lo spettacolo teatrale “Who is Me”, coprodotto da Teatro Valmisa, MediArteCultura e Fattore K, Tratto dal libro “Il poeta delle ceneri” di Pasolini, interpretato da Lucia Bendia, con selezione musicale dal vivo a cura di Dj Fantasma. Il progetto teatrale ha preso parte alle manifestazioni del comune di Roma legate al centenario Pasoliniano dell’anno 2021. Si ricorda che tutti gli ingressi agli eventi sono gratuiti.
La grande musica torna protagonista nel matrimonio tra i Teatri di Sanseverino e la Form, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, che sabato prossimo (4 marzo), alle ore 20:45, porta in scena al prestigioso comunale Feronia una straordinaria serata sulle arie di Richard Strauss e Ludwig van Beethoven.
In programma il poema sinfonico "Le Metamorfosi" di Strauss e la "Sinfonia Eroica" di Beethoven: un'occasione unica di ascoltare due splendidi momenti della musica con un organico orchestrale di alto livello diretto dal maestro Manlio Benzi.
Cambiare forma per rigenerarsi a nuova vita. Questo è il senso di ogni metamorfosi, a partire da quelle descritte nei racconti della mitologia antica, dove la trasformazione in un altro da noi stessi che conservi però intatto il nostro spirito è indicata come l’unica via di uscita da una crisi.
Lo stesso senso è racchiuso nelle Metamorphosen di Strauss, splendida, commovente composizione dell’estrema maturità artistica del musicista, scritta sulle macerie di un’Europa devastata dal secondo conflitto mondiale che aveva di fronte a sé un’unica speranza: raccogliere i frammenti sparsi di un passato buono, bello, sacro per traghettarlo, sotto nuove forme, nel futuro.
Le note della Terza Sinfonia Eroica di Beethoven, l’altro capolavoro della letteratura musicale che completa il programma di questo grande concerto della Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana, risuoneranno invece nella seconda parte quale espressione di un sogno musicale di un eroismo salvifico per l’umanità che mantiene intatta, anche oggi, la sua immensa forza comunicativa. Ingresso intero a 12 euro, ingresso ridotto (abbonati alla stagione di prosa) a 10 euro, biglietto di cortesia (giovani under 18 e scuole) a 5 euro.
"Sono molto felice di essere qui ad ascoltare gli artisti, mi gratifica far parte del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura e ritengo sia una bella responsabilità selezionare questi giovani, spero che arrivino in finale quelli che sono entrati con maggiore forza nella musica". Cosi Fabrizio Bosso ha salutato il pubblico di Musicultura nella quinta serata di Audizioni Live che lo ha visto protagonista insieme a Julian Oliver Mazzariello di una formidabile esibizione sul palcoscenico del Lauro Rossi di Macerata.
Bosso, virtuoso della tromba, ha duettato con le raffinate note del pianoforte di Mazzariello con un affiatamento magico. La tecnica e il lirismo della tromba di Fabrizio Bosso, la cura degli arrangiamenti e la personalità musicale di Mazzariello hanno reso unica e irripetibile la performance che ha visto l’esecuzione dei brani “Domenica è sempre Domenica” di Gorni Kramer, “Nuovo Cinema Paradiso” di Ennio Morricone e una travolgente versione di “Je so' pazzo” di Pino Daniele.
Applaudissimi, Bosso e Mazzariello hanno eseguito nei bis la canzone “E allora si” di Pino Daniele e concluso l’emozionante esibizione con la ninna nanna di Johannes Brahms. Da Napoli i Wum hanno conquistato il favore del pubblico e dei social e hanno vinto la Targa Banca Macerata grazie ai brani “Non me Chiamme Rosa” e “Piglia ciato” (prendi fiato) un invito a rallentare a ritmi umani.
L’assessore ai Grandi Eventi del Comune di Macerata Riccardo Sacchi, la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Ruiti Del Balzo e Rodolfo Zucchini di Banca Macerata hanno consegnato alla band partenopea l’ambito riconoscimento di Musicultura.
Wum è un trio composto da Carmen voce e danza, Massimo strumenti ed elettronica e Francesco alle percussioni, insieme fondono le musiche tradizionali del Mediterraneo e del Medioriente in una sperimentazione senza fine tra strumenti tradizionali dal mondo e strumenti elettronici. Al centro c’è la gioia del ballo, il sogno di una globalizzazione dal basso o dalla periferia e una festa ritmata.
Suggestive atmosfere quelle offerte da Riccardo Morandini con i brani “Unione” e “Raccolto” dove emerge la forza dell’unione dell’uomo con la natura e con il tutto. Riccardo Morandini di Bologna, studia jazz in conservatorio, collabora con cantautori di musica popolare, gruppi di liscio romagnolo elettrificato, di rock alternativo e avant-jazz.
Dopo l’esperienza decennale come strumentista decide di confrontarsi con una dimensione autoriale: nasce così il primo EP, “Even”, e l’LP “Il Leone verde” del 2022. Parallelamente al progetto solista, collabora con la band disco music Superpop.
Da Bergano arriva a Musicultura Federico Baldi con i brani intensi e pieni di rabbia “La macchina del tempo” e “Ridicolo”, canti vitali per il giovane artista, necessari per scuotere la stasi collettiva.
In bilico tra teatro e musica, calibrando al centimetro esistenzialismo e parodia, autobiografismo e polemica, Federico Baldi cerca in ogni medium un “dolce spaesamento”. Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma, nel 2022 affianca Filippo Timi come assistente alla regia. Nel tempo ha trasformato i suoi flow rapidi e parlati in un respirato sempre più melodico al piano.
Immagini delicate e surreali quelle proposte dalla performance di Glomarì con il suo ukulele e un set di archi formato da violino e violoncello nei brani “Il teatro dell'anima” e “Ciao settembre”. Musica, poesia e immagine combinate in modo trasversale con inconsueta sensibilità e uno stile molto personale. Figlia legittima della psicomagia di Jodorowsky e della nouvelle vague di Agnès Varda, Glomarì è un’artista fidentina poliedrica. Architetta e poetessa, esordisce con l’EP “Accadimenti”, una trilogia di video-poesie.
Con il secondo episodio della trilogia “Mostarda”, vince il primo premio al concorso “Artefici del nostro tempo” alla 58 Biennale d’Arte di Venezia, esposto nel Padiglione Venezia, ha rappresentato poi il panorama italiano dei nuovi artisti emergenti durante la 13 esima giornata del contemporaneo in Oman. Nel 2020 pubblica il suo primo album “A debita vicinanza”.
Con padronanza di palco e voce potente Zic di Firenze ha presentato al Festival le canzoni “Lampioni” e “Futuro stupendo” un vortice di emozioni tangibili che si scontrano senza fine nei testi.
Lorenzo Ciolini, in arte Zic, classe 1998 comincia a studiare chitarra elettrica a 11 anni e a scrivere canzoni a 17. Nel marzo 2016 inizia il sodalizio artistico con il produttore Pio Stefanini. Dopo la partecipazione ad Amici, il 2018 è il suo anno: Zic pubblica il primo album, “Faceva caldo” e fonda insieme ad altri musicisti la tribù Bonshakara, una sorta di factory o famiglia dove la musica è il centro del tutto. Ultimamente collabora con il rapper fiorentino Shama24K.
Le canzoni, la musica, il disegno e la scrittura. Tutto questo è 'Arcipelago Ivan'. È il luogo che racchiude tutte le sfaccettature artistiche di Ivan Graziani, che convivono in equilibrio, proprio come le isole di un arcipelago. Questo è l’omaggio di Filippo Graziani al padre che come a bordo di una nave traghetterà gli spettatori tra musica, racconti e letture per rivivere i grandi successi di casa Graziani come ‘Lugano addio’, ‘Firenze’, ‘Pigro’, ma anche le canzoni d'esordio e il lato B dei suoi dischi più famosi per scoprire nuove curiosità sul primo cantautore rock italiano.
E di tutto questo potranno godere gli spettatori maceratesi, e non, che il prossimo 24 marzo avranno la possibilità di assistere dal vivo ad "Arcipelago Ivan" in programma al Teatro Lauro Rossi. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel foyer del teatro alla presenza dell’assessore agli eventi Riccardo Sacchi, del presidente Avis provinciale Macerata, Gaetano Ripani, del batterista Tommy Graziani e del manager Superb Music srl Francesco Fabbri.
Si tratta di un evento musicale che nasce sotto l’egida dell’Avis comunale di Macerata realizzata grazie al patrocinio del Comune di Macerata - Assessorato agli Eventi. La serata del concerto, nel foyer del teatro l’Avis allestirà un punto informativo sull’attività della sezione maceratese con la possibilità di iscrizione all’associazione.
"L’Amministrazione comunale ha accolto con convinzione la proposta poiché in linea con le scelte sinora operate e che hanno portato all’organizzazione di una serie di eventi musicali di rilievo, anche internazionale, che proponiamo alla città durante tutto l’arco dell’anno - afferma l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. Proprio in questi giorni poi il nostro teatro ospita le audizioni live di Musicultura, una delle più importanti kermesse musicali dedicate alle nuove proposte, un vero e proprio tuffo nei vari generi e questa stimolante, quanto originale cornice, ci è sembrata l’occasione più adatta per presentare ‘Arcipelago Ivan’."
"Uno scambio incondizionato di amore come quello dei figli verso il padre, il nostro dell’Avis verso i suoi donatori. È questa la motivazione che ci ha spinto ad organizzare il concerto – ha detto il presidente Gaetano Ripani -. Il nostro pensiero va soprattutto ai giovani dal momento che, per la prima volta, il 33% dei donatori maceratesi sono al di sotto dei 35 anni di età. In controtendenza con i dati provinciali e regionali la sezione maceratese Avis ha aumentato le donazioni arrivando a 1.752 sacche di sangue e a 701 di plasma, ben 110 sacche in più rispetto all’anno precedente".
"Quando abbiamo organizzato il tour - ha detto il manager Francesco Fabbri -, subito ho pensato di fare una tappa a Macerata perché il ricordo del concerto dell’estate scorsa alla Controra è indelebile e bellissimo, una delle più belle serate del tour e quindi volevamo dare continuità alla cosa e ci sembrava un legame da mantenere. Abbiamo così deciso di sposare questa causa. Il pubblico, nonostante ancora la promozione debba partire ufficialmente, sta rispondendo bene. Orgogliosi e contenti di stare qua".
La parola è passata poi al figlio di Ivan Graziani, Tommy: "La serata estiva dello scorso anno a Macerata è stata una delle più belle. Lo spettacolo che presenteremo prende lo spunto da un diario di mio padre intitolato ‘Arcipelago Chieti” scritto nei primi anni Settanta, nel periodo in cui era all’ospedale militare della cittadina abruzzese. Proporremo dieci pezzi immancabili ma anche una metà di canzoni che credo anche papà non abbia mai suonato dal vivo, cose vecchie, sconosciute che abbiamo riscoperto, riproponendole senza stravolgere nulla, senza riarrangiamenti. A metà spettacolo mio fratello Filippo leggerà anche alcune pagine tratte dal diario".
Con Filippo Graziani sul palcoscenico del teatro maceratese saliranno anche il fratello Tommy (batteria), Francesco Cardelli (basso e chitarra acustica) ed Elia Zambardino (pianoforte, tastiere e fisarmonica). La regia è di Gigi Bischi.
Da mercoledì 1 marzo, è possibile acquistare i biglietti per tutti gli appuntamenti in programma nel 59° Macerata Opera Festival 2023, sia alla biglietteria di Macerata (piazza Mazzini 10) che online su sferisterio.it o su vivaticket.it
Rimangono invariati rispetto allo scorso anno i settori e i prezzi per i titoli operistici (Carmen, La traviata, Lucia di Lammermoor), i cui biglietti hanno un costo da euro 15 a euro 150.
I biglietti per la Messa da Requiem di Verdi (Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna diretti da Donato Renzetti) e quelli per gli spettacoli di danza (Don Juan e Carmen) hanno un costo da euro 15 a euro 60. I biglietti per serata di proiezione dei film dedicati a Carmen con la colonna sonora eseguita dal vivo hanno un costo da 15 a euro 40.
Coloro che sono ancora in possesso di voucher emessi durante la pandemia riceveranno una specifica comunicazione per il loro utilizzo entro la data di scadenza, così come previsto dalla normativa vigente. È da notare inoltre che, dopo l’annuncio della programmazione a metà febbraio, la biglietteria ha già registrato attenzione e prenotazioni da singoli e gruppi per oltre 1.600 biglietti, in particolare una ventina di gruppi provenienti dal centro Italia e alcuni stranieri da Germania, Svizzera e Scandinavia.
Si conferma quindi l’attenzione verso la programmazione maceratese anche da parte del pubblico straniero; dal 22 al 26 febbraio scorsi, lo Sferisterio è stato inoltre coespositore dello stand della Regione Marche alla fiera F.RE.E di Monaco di Baviera, una delle più rinomate al mondo tra quelle dedicate al tempo libero e ai viaggi, aperta non solo agli operatori ma anche al pubblico che, avvicinandosi al desk per chiedere informazioni, ha dimostrato di conoscere il festival e di apprezzarne la proposta artistica. Il prossimo appuntamento promozionale nell’ambito del turismo sarà dal 7 al 9 marzo all’ITB di Berlino, il più prestigioso appuntamento internazionale per il settore dei viaggi con oltre 10.000 espositori da 180 paesi diversi.
Il programma. La seduzione e le sue mille sfaccettature sono il tema sotteso alla proposta artistica del Macerata Opera Festival 2023, presentata dal sovrintendente Flavio Cavalli e dal direttore artistico Paolo Pinamonti, che si svolgerà allo Sferisterio dal 20 luglio al 19 agosto: cinque weekend in cui si intrecceranno opera, letteratura, cinema e musica. Dalla fragilità di Lucia di Lammermoor – fatta sposa suo malgrado e per questo costretta a un gesto estremo – al mito eterno di Carmen uccisa per le sue scelte, all’ostinata voglia di vivere di Violetta Valèry, che rinuncia all’amore per amore e che da quasi due secoli si scontra contro ogni perbenismo.
Nel dettaglio, nell’Arena maceratese andranno in scena una nuova produzione di Carmen di Georges Bizet (20, 23 e 28 luglio, 6 agosto) firmata da Daniele Menghini e con il direttore musicale del festival Donato Renzetti sul podio, La traviata di Giuseppe Verdi (22 e 30 luglio, 5 e 13 agosto) nello storico allestimento di Josef Svoboda con la regia di Henning Brockhaus e la bacchetta di Domenico Longo, una nuova produzione di Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti (12, 14, 17 e 19 agosto) affidata a Jean-Louis Grinda con Francesco Ivan Ciampa sul podio.
Attorno al mito della sigaraia sivigliana, protagonista di una novella di Prosper Mérimée, si svilupperà un “festival nel festival” che, accanto all’opera di Bizet, avrà altri due appuntamenti imperdibili come il leggendario spettacolo di flamenco Carmen (4 agosto) firmato nel 1983 da Antonio Gades e Carlos Saura proposto dalla Compañía Antonio Gades, e una serata con due pietre miliari del cinema muto: Carmen di Cecil B. DeMille e A Burlesque on Carmen di Charlie Chaplin (11 agosto), sonorizzate dal vivo con la bacchetta di Timothy Brock.
A un altro grande personaggio come Don Giovanni, legato al mito della seduzione, creato nel Seicento dalla penna di Tirso de Molina e poi divenuto nei secoli soggetto di tantissime trasposizioni, è ispirato lo spettacolo di danza Don Juan (27 luglio), una creazione del coreografo Johan Inger, premio Danza&Danza 2020, coprodotta dall’Associazione Arena Sferisterio con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e un ampio gruppo di altre istituzioni teatrali.
L’appuntamento sinfonico 2023 sarà con il capolavoro di musica sacra di Giuseppe Verdi, la Messa da Requiem (29 luglio), coprodotto con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna che proporrà il brano anche nella stessa Bologna, a piazza Maggiore, per le celebrazioni in memoria della strage alla Stazione del 2 agosto; sul podio dell’orchestra e coro felsinei Donato Renzetti e un quartetto di solisti vocali come Eleonora Buratto, Clémentine Margaine, Antonio Poli, Roberto Tagliavini.
Per Lucia di Lammermoor di Donizetti (12, 14, 17 e 19 agosto), lo spettacolo sarà frutto di un’importante coproduzione con le Chorégies d’Orange, località francese celebre per l’imponente teatro romano in cui ogni estate si svolge un festival assai simile a quello maceratese (soprattutto per il luogo monumentale sede degli spettacoli).
Nel cast interpreti belcantisti di fama internazionale come Ruth Iniesta (Lucia), Dmitry Korchak (Edgardo) e Davide Luciano (Enrico), guidati da Francesco Ivan Ciampa (che il pubblico ricorderà per la lettura di Macbeth nel 2019), e la regia di Jean-Louis Grinda evocativa dell’ambientazione scozzese tipicamente romantica di questo melodramma. Com’è noto, l’opera più rappresentata al mondo è Carmen di Georges Bizet, che torna in scena a Macerata (20, 23 e 28 luglio, 6 agosto) in un nuovo allestimento firmato da Daniele Menghini, con le scene di Davide Signorini e i costumi di Nika Campisi (applauditi autori del Barbiere di Siviglia della scorsa estate): questo nuovo team creativo sta immaginando un’ambientazione che fa appello a chiari simboli della cultura spagnola e che trasformerà lo Sferisterio in una grande Plaza de Toros, un unico grande spazio, sfruttando il celebre muro in modo peculiare.
Protagonista sarà l’intenso mezzosoprano Ketevan Kemoklidze, con Ragaa Eldin come Don Josè, anche lui tenore emergente molto interessante, e ancora Roberta Mantegna (Micaëla) e Fabrizio Beggi (Escamillo). Violetta tornerà in scena con lo spettacolo più rappresentativo e iconico delle produzioni allo Sferisterio degli ultimi trent’anni – già in cima alle richieste dei gruppi internazionali – La traviata “degli specchi” ideata nel 1992 dallo scenografo Josef Svoboda con la regia Henning Brockhaus e i costumi di Giancarlo Colis (22 e 30 luglio, 5 e 13 agosto).
Nel ruolo della protagonista una delle più apprezzate interpreti di oggi, il soprano Nino Machaidze, con Anthony Ciaramitaro (Alfredo) giovane tenore emergente che sta conquistando le platee dei teatri di tutto il mondo, e Roberto de Candia (Giorgio Germont). Sul podio Domenico Longo.
Come tradizione la Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana sarà impegnata in tutti e tre i titoli operistici e quest’anno anche nei due spettacoli di danza e nell’esecuzione dal vivo delle colonne sonore dei film dedicati a Carmen; ad affiancarla il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” guidato da Martino Faggiani (coinvolto anche nel balletto Carmen), la Banda Salvadei e i Pueri Cantores “D. Zamberletti” diretti da Gianluca Paolucci in Carmen.
Ancora pochi giorni e poi sarà di nuovo “La notte dei Racconti”, l’evento in programma il prossimo 3 marzo alle ore 21:00, presso il CAG di Corridonia, rivolto a famiglie, bambine e bambini, organizzato dall’associazione Equilibri, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
L’iniziativa, quest’anno in via del tutto eccezionale, si svolgerà con qualche giorno di ritardo rispetto all’appuntamento promosso da Reggionarra per il 24 febbraio, ma lo spirito è esattamente lo stesso: rendere i racconti e le storie i veri protagonisti di questa magica serata.
Tema della “Notte dei Racconti” di quest’anno: “Le fiabe sono vere”, il cui sottotitolo è “Una notte tra le pagine di Italo Calvino”, a cento anni dalla nascita di questo grande scrittore. Si parlerà dunque di fiabe, che sono come sosteneva Calvino, il “catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e una donna”. E allora, per una sera, che siano le fiabe a condurci nel mondo della fantasia e regalare quelle magiche emozioni che si possono provare, solo se le si ascolta con il cuore.
Le volontarie dell’associazione Equilibri sono già pronte ad accogliere grandi e piccini, rigorosamente in pigiama e calzini antiscivolo, che non vorranno perdere l’occasione di vivere questa specialissima esperienza, lontano dagli schiamazzi e dalla frenesia quotidiana, con poche luci soffuse, fra comodi cuscini e morbidi tappeti e poi, per chi vorrà, spazio alla lettura più intima e raccolta. E infine, prima di augurarsi la buonanotte, un caloroso saluto, che sa di dolcezza e di meravigliosa infanzia, a base di latte e croccanti biscotti.
Una domenica ricca di colori musicali ha concluso con successo il primo weekend di audizioni live di Musicultura che ha visto ogni sera il Teatro Lauro Rossi di Macerata gremito di pubblico, in ogni ordine di posti. Melga, con le canzoni “Qui e ora” e “Dolce Universitaria” ha conquistato il cuore dei presenti in sala e dei social aggiudicandosi il premio del pubblico, l’ambita Targa Banca Macerata.
Cantautrice di Massafra cresciuta a Taranto, Melga dopo la laurea in pianoforte classico ha aperto concerti a numerosi artisti italiani, partecipato al Raffo Fest, al Cinzella Festival e all’Uno Maggio Taranto Libero e Pensante. Nel 2018 la cantautrice ha suonato al TedX con Brunori Sas. Nel 2021 è arrivata seconda al premio De Andrè e nello stesso anno ha inaugurato un tour di oltre 20 date.
Protto è il cognome d’arte di Nicolò Protto, cantautore e pianista torinese che si è esibito con i brani “Ordine” e “Hiroshima”. Il suo progetto artistico nasce alla fine del 2016 e vede all’attivo due ep, “Di cattivo busto” del 2018 e “Dal vangelo secondo round” del 2020, oltre ai singoli “Jazz (a me piace il)” del 2021 e “Ordine” del 2022.
Nel 2021 Protto ha partecipato ad X Factor, superando le auditions di fronte ai giudici con il brano “Fossi ricco”. Uscirà quest’ anno il suo terzo ep Primavera Atomica che darà il via ad una nuova fase più matura del progetto.
Sul palcoscenico del Festival la giovane cantautrice romana Chiara Osso ha offerto le sue canzoni "L’otto" dove parla della bellezza di Roma, la sua amata città e "Emma" la storia di una donna che racconta il suo passato per non farsi giudicare.
Chiara Osso, classe 2004, scrive testi di vita vissuta e vecchie storie tramandate, con la sua penna tenta sempre di trasformare il dolore in arte. Fin da piccolissima prende lezioni di canto, pianoforte e batteria e studia il basso, l’ukulele e la marimba. Chiara Osso all’età di 13 anni ha cantato per Papa Francesco in Piazza San Pietro. L’artista ha recitato nel musical Don Bosco in giro per i teatri di tutta Italia e attualmente frequenta il Saint Louis College of Music.
Da San Giustino (Perugia) il paroliere e polistrumentista Michele Braganti ha proposto con la sua chitarra i brani "La migliore soluzione" e "Aggrapparti con un dito". Studente di lettere all’Università di Perugia, Michele Braganti classe 2002, appena diciassettenne ha partecipato al programma Rai Sanremo Young di Antonella Clerici e l’anno successivo ha vinto il premio speciale al concorso “Il primo giorno del giorno nuovo” di Simone Cristicchi, in collaborazione con l’Orchestra Instabile di Arezzo.
Gli otto x otto, Anna e Andrè di Verona hanno portato sul palco di Musicultura "Soli" la canzone che ha lanciato il loro progetto artistico nato dalla necessita e dall’urgenza di stare insieme e "Preferibilmente Agosto", brani che contengono messaggi di speranza, nonostante gli anni difficili passati e un futuro incerto. Per il duo la musica rappresenta una vera e propria medicina. otto x otto nasce dopo un assiduo ascolto di Alive 2007 dei Daft Punk e dalla volontà di sperimentare sonorità diverse.
Lilo è nome d’arte di Laura Pizzoli, cantautrice di Busto Arsizio che con una grande capacità tecnica e comunicativa ha offerto al pubblico le canzoni "Luce Ovunque" e "Gospel 121" , accompagnata da un coro di cinque elementi. Nel 2018 Lilo è una delle artiste della vetrina Just Discovered di MTV New Generation. Negli anni ha pubblicato numerosi singoli e nell’ottobre 2021 ha firmato un contratto discografico con l’etichetta Piuma Dischi. In uscita prossimamente il suo primo album.
Piacevole ritorno alla Audizioni Live di Musicultura dell’attore Massimo Viganò Fumagalli con la sua apprezzatissima performance del glossario teatrale, dove ha raccontato la figura del macchinista, una figura spesso in secondo piano ma di fondamentale importanza in teatro. Un momento poetico, magico ed intenso che si è concluso con il ricordo di Francis, Francesco Cervigni, storico macchinista dello Sferisterio e del Teatro Lauro Rossi scomparso da poco.
Domani, martedì 28 febbraio, Fabrizio Bosso è l'atteso ospite della serata delle Audizioni Live. Bosso, da quest’anno tra i membri del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, si esibirà sul palcoscenico del Festival accompagnato al pianoforte da Julian Oliver Mazzariello.
Il museo civico archeologico di Treia si arricchisce di un nuovo reperto egizio: un’importante acquisizione che, sicuramente, incuriosirà non solo gli appassionati di storia e di archeologia.
La cerimonia di consegna, avvenuta per mano dei funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, Stefano Finocchi e Francesco Pizzimenti, del comandante del nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, maggiore Mattia Ivano Losciale, e del luogotenente Alberto Monfardino, si è tenuta il 16 febbraio alla presenza del sindaco di Treia Franco Capponi, del vicesindaco e assessore alla cultura David Buschittari e del direttore scientifico del museo professor Enzo Catani.
Il reperto, particolarmente prezioso, è una scultura in legno di una mano destra aperta. Si tratta di un reperto tipologicamente pertinente al coperchio di un sarcofago antropoide ligneo, in discreto stato di conservazione, che mantiene parte della decorazione con stucco dorato e sovradipinture di colore rosso-marrone.
Secondo alcuni studi le mani aperte potrebbero essere indicative dell’identità femminile del possessore. Sul reperto è apposta un’etichetta in carta con la seguente dicitura: “mano lignea inserita nelle fasce di lino di mummia della valle dei re”. Per quanto concerne il luogo di provenienza, l’indicazione può considerarsi veritiera. Quanto ai riferimenti temporali, è possibile datare il manufatto a un’epoca compresa tra il XVI e il X Secolo a.C.
Il bene, di proprietà dello Stato, era stato consegnato nel 2021 ai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona da un privato cittadino che lo deteneva legalmente; successivamente è stato consegnato in via definitiva alla Soprintendenza, che ha ritenuto di destinarlo al museo civico archeologico di Treia, in attesa di formale autorizzazione alla mostra temporanea da parte della superiore direzione generale.
Il museo civico archeologico di Treia, inaugurato nel 2004, espone numerosi reperti egizi di notevole importanza, che testimoniano il legame tra la Trea classica e le civiltà orientali. In particolare Treia è tra i pochi siti a vantare, dalla prima metà del II sec. d.C., testimonianze del culto di Iside e del Serapide, divinità egizie alle quali sembra essere dedicato il complesso santuariale all’interno dell’area del Santissimo Crocifisso.
L’amministrazione comunale di Treia esprime gratitudine alla Soprintendenza perl a destinazione del bene al Museo archeologico della città e ringrazia il nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri per la preziosa opera svolta.