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Cultura San Severino Marche

San Severino, la mostra su Crivelli porta in città un convegno molto partecipato

San Severino, la mostra su Crivelli porta in città un convegno molto partecipato

Dopo il boom di presenze a palazzo Bonaccorsi di Macerata, dove in meno di due mesi dall’apertura si sono registrate oltre 4mila visite, la mostra "Carlo Crivelli, le relazioni meravigliose", porta nelle città degli "itinerari crivelleschi" diverse iniziative itineranti.

In questo percorso a San Severino Marche, dove Vittore Crivelli ha lasciato un prezioso polittico conservato nella pinacoteca civica "P. Tacchi Venturi", è stato ospitato, con grandissima partecipazione di pubblico, il convegno dal titolo: "I fratelli Crivelli: museologia, storia dell’arte, fortuna".

Sul palco del Feronia, per quello che è stato un evento nell'evento, si sono ritrovati a parlare dei capolavori dei due grandi fratelli, ma non solo, il museologo Stefano Papetti, lo storico Alessandro Delpriori e l’economista Oronzo Mauro.

L’iniziativa, promossa e curata dal comune di San Severino Marche, è stata introdotta dal vice sindaco e assessore alla Cultura, professoressa Vanna Bianconi. Presente al convegno anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.

Il dibattito è stato animato da quello che viene rappresentato come un vero caso di studio: le relazioni tra i fratelli Crivelli che hanno permesso di parlare delle straordinarie opere di Carlo, certo, ma anche di quelle del fratello minore Vittore.

Di quest’ultimo viene custodito in città, come detto, il polittico che fa parte dei capolavori nella raccolta d’arte di via Salimbeni. Un’opera che stupisce per cromatismo, ricchezza decorativa e minuzia del particolare, risalente al 1462. I  poverissimi frati minori osservanti del convento di Santa Maria delle Grazie, ora santuario di San Pacifico da dove l’opera proviene, l’avevano commissionata al Crivelli anche se in un primo momento si pensò che fosse di Ludovico degli Urbani. 

Sulla figura di un pittore non affatto "minore" si sono incentrare le relazioni del professor Stefano Papetti, per anni alla guida della Fondazione Salimbeni, che ha parlato di come e dove si possono trovare le opere dei fratelli Crivelli nel territorio, del professor Alessandro Delpriori, che ha affrontato la questione legata al confronto stilistico tra i due fratelli, e del professor Oronzo Mauro, che ha presentato una retrospettiva sulle mostre del '900 mostrando il fortunato caso dei Crivelli nell’ambito del panorama delle “economie delle mostre”. A gennaio la Città di San Severino Marche ospiterà un press tour nei luoghi dove i Crivelli operarono.

 

 

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