Domenica 14 aprile, nell’aula Scirocco del F.I.C.O. di Bologna, Montelupone ha battuto Castellammare-Sant’Antonio Abate (area metropolitana di Napoli).
Non si è trattato di un incontro di calcio né di pallavolo, ma della "Disfida del Carciofo" tra il prodotto dell’Associazione Produttori del Carciofo di Montelupone presidio Slow Food e il Carciofo violetto di Castellammare Terra-amore-fantasia Sant’Antonio Abate (Napoli).
Il verdetto è stato decretato da una giuria che, riunita con un accattivante: “Vieni anche tu alla scoperta del carciofo e delle ricette della tradizione pasquale che esaltano questo tesoro dei campi italiani”, ha premiato “Il Carciofo più buono” scegliendo quello monteluponese.
Un ennesimo e prestigioso riconoscimento, dunque, per il Carciofo presidio Slow Food di Montelupone, che continua a mietere successi e a ben rappresentare il borgo.
Il parco tematico bolognese F.I.C.O. (acronimo di Fabbrica Italiana COntadina) è una grande area dedicata al settore agroalimentare e alla gastronomia, uno dei parchi più grandi al mondo sul tema, situato negli ex spazi del Centro agroalimentare di Bologna. Nel 2018 ha contato 1,5 milioni di visitatori e un fatturato di 25,9 milioni di euro.
TalentiNati è il festival rivolto ai giovani talenti artistici del territorio, organizzato dal Politeama e dal Comune di Tolentino. Tre serate, sempre di giovedì, nei giorni 9, 16 e 23 maggio dove si esibiranno sul palco del Politeama giovani artisti di Tolentino, Castelraimondo, San Ginesio e San Severino. Il programma prevede performance nel campo della musica, della danza e del teatro.
Giovedì 9 maggio, alle ore 21:15, si esibirà il gruppo 'Amy Winehouse Tribute', sei musicisti e amici uniti dalla passione per Amy Winehouse, in un concerto dedicato a quella che è stata una delle esponenti della nuova generazione del soul bianco nonché una grande interprete della scena internazionale. La formazione prevede Catherine Brandi, voce; Sara Pascucci, tastiere; Valentina Bibini, basso; Riccardo Brandi, sax; Maikol Pazzelli, batteria; Luca Matteucci, chitarra.
Giovedì 16 maggio, alle ore 21:15, sarà una serata con cinque diverse esibizioni di artisti nel campo della musica, del teatro e della danza. Irene Rapanelli in 'Dormo qui', un monologo teatrale dove a fare da fil rouge sarà il terremoto; un racconto in prima persona dove la protagonista conduce lo spettatore nelle fessure dei suoi ricordi e dei suoi pensieri seguendo una temporalità che parte dalle scosse di Amatrice fino al sisma dell’ottobre 2017.
ABF in 'Dispendio', tre ballerine individuali – Beatrice Castelli, Fabiola Tacchi e Alice Zucconi - unite dallo studio della danza che presentano una coreografia contemporanea dove con il passare del tempo, il ricordo svanisce o si rafforza, gli incontri modificano il percorso o lo deteriorano, ma tutto inevitabilmente tende ad esaurirsi o a modificarsi.
Il duo formato da Alessandra Petrini e Daniele Giuseppucci in 'Il flauto virtuoso' tra ‘700 e ’800 che condurrà lo spettatore in un viaggio che parte dall’Austria con Mozart e arriva in Francia con Chaminade, passando per l’Italia e la Germania.
Giacomo Pinciaroli in 'I grandi classici: The Piano Recital', un recital pianistico dedicato ai grandi classici del repertorio di Schubert, Debussy e Beethoven.
L’Associazione 'Altra Scena' in 'Anima fragile' che presenta cinque quadri coreografici (teatro-danza) nei quali si narra la storia di un amore che nasce tra due persone e che a poco a poco si consuma, si rincontreranno dopo molti anni e sarà come se quel tempo non fosse passato. Si esibiranno Sofia Vitali, Valeria Capponi, Pamela Del Pupo, Rita Sgamma, Alice Casadidio, Andrea Persichini, Alessandro Ferracuti, Giulia Sancricca, Leonardo Vitali e Jacopo Frascarello.
Giovedì 23 maggio, alle ore 21:15, si esibirà il gruppo 'Le colonne d’Ercole', una band rock-pop italiana che ama cimentarsi nella scrittura di pezzi inediti caratterizzati da sound e testi accattivanti ma allo stesso tempo riflessivi. Al Festival TalentiNati presentano il loro primo album di inediti dal titolo 'Il deposito dei sogni'. La band è formata da Marco Calisti, voce; Dario Gentili, chitarra; Francesco Vescia, basso; Michele Conforti, tastiera; Fabrizio Borsi, batteria.
I biglietti possono essere acquistati direttamente al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo. L’organizzazione ringrazia BPER Banca che ha voluto sostenere la manifestazione con il proprio contributo.
La prima edizione di IT.A.CÀ Parco Nazionale dei Monti Sibillini è nata dall’incontro tra C.A.S.A. Cosa Accade Se Abitiamo (Ussita) e Alcina -Centro di Educazione Ambientale (Fiastra), organizzatori del festival, con il patrocinio del Comune di Ussita, del Comune di Fiastra e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Tutto questo è stato possibile grazie al confronto, al supporto e all’impegno di tantissime persone, territori e realtà che credono e vogliono impegnarsi per un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive, coniugando la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini.
Da giovedì 25 aprile a domenica 28 aprile: quattro giorni di incontri, passeggiate, film, documentari, installazioni, lezioni di yoga, letture, mostre e riflessioni su turismo sostenibile, esperienze di comunità, restanza e resistenza, recupero della memoria storica, responsabilità e beni comuni, ricettività diffusa, terremoto, spopolamento, cammini, cucina, comunanze agrarie, progettazione partecipata,tradizione e futuro, accoglienza e integrazione, economie possibili, alternative di sviluppo e cooperazione.
La Restanza - termine nato dall’antropologo Vito Teti e tema nazionale del festival IT.A.CÀ 2019 – è per noi una riflessione collettiva e aperta su come abitare le terre colpite dal sisma, contro l’abbandono e lo spopolamento delle aree interne dell’Appennino Centrale.
Riscoperta di memorie e tradizioni perdute per strada, comunità inclusive che si prendono cura l’una dell’altra, messa in discussione dei modelli di sviluppo ostili e calati dall’alto, identità interrotte da recuperare, territorio come bene ma anche come responsabilità comune, centralità e tutela del patrimonio naturalistico, rivendicazione di servizi negati o perduti.
Diritto a partire, restare, tornare, arrivare.
Dovere di accogliere e non abbandonare.
L'obiettivo a lungo termine è quello di unire sempre di più i territori sensibili ai valori del turismo sostenibile per trasformare IT.A.CÁ Parco Nazionale Monti Sibillini in un momento di confronto esteso e trasversale, uno spazio di cooperazione e ritrovo tra paesi fragili ma non per questo marginali. Dopo il festival si terrà un incontro tecnico e di messa in rete per l'edizione 2020.
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Promuovere un territorio ricco di opportunità, valorizzare prodotti agroalimentari di eccellenza e contribuire attraverso questi al turismo basato sulle esperienze, creare e consolidare una rete di imprese e avviare un modello basato su una sinergia tra pubblico e privato.
Nasce da questi obiettivi il progetto Food Trek finanziato dal Por Marche Fesr 2014-2020 nell’ambito dell’intervento di finanziamento “rivolto a progetti di sistema per la valorizzazione e riqualificazione delle piccole e medie imprese del settore turismo, cultura, commercio, dei servizi e dell’artigianato artistico e di qualità”.
Protagonista del progetto l’ATI, associazione temporanea di imprese, costituita da Mymarca di Emanuele Conforti, Crazy Burger di Pierpaolo Berdini, Just and pizza di Andrea Giustozzi, Osteria dei fiori di Iginia Carducci e il Comune di Macerata che ha aderito al progetto di sistema.
“Il progetto è virtuoso e il Comune ha aderito subito con convinzione – ha spiegato l’assessore alle Attività Produttive Paola Casoni – E’ la dimostrazione concreta di come quando si uniscono le idee, le istituzioni, le associazioni di categorie e le imprese nascano buone pratiche che fanno bene al tessuto produttivo e al territorio".
L’operazione è stata coordinata dal Cat (Centro assistenza tecnica per le imprese) di Confcommercio Marche Centrali per la parte tecnica ed è stata finanziata con un contributo a fondo perduto pari a 50.000 a fronte di una spesa realizzata di 100.405€.
“Abbiamo chiamato le imprese data l'opportunità del bando – così la coordinatrice del progetto Katia Cicola del Cat Confcommercio Marche Centrali - Ringraziamo l'amministrazione comunale che é partner attivo di questa operazione. Un progetto che non è solo volto alla riqualificazione delle attività coinvolte ma si basa su un’azione di marketing condiviso. Che rivitalizza la città con una rete anche fuori dal centro storico e fa da volano per tutto il turismo al fine di attrarre maggiori visitatori anche grazie agli eventi in programma”.
Oltre ad un piano di opere di ristrutturazione dei locali coinvolti infatti il progetto prevede una serie di attività volte a: raccontare il territorio attraverso un progetto di marketing condiviso, realizzare visite guidate in città, organizzare degustazioni incentrate sui prodotti agroalimentari-artigianali di eccellenza, attivare un modus operandi che prevede la collaborazione tra attività imprenditoriali e istituzioni, consolidare iniziative di fruizione gratuita della città per conoscerla meglio ed approfondire la cultura gastronomica.
In tale contesto si inserisce Tutti a tavola, programma di iniziative che si svolgerà dal 23 al 29 aprile attraverso i seguenti appuntamenti:
23 aprile, ore 17 presso Confcommercio Marche Centrali, viale Puccinotti 2: Un piatto per le feste: presentazione del progetto Vincisgrassi alla maceratese Stg, storia e degustazione della ricetta in collaborazione con l’Associazione cuochi della provincia di Macerata “A.Nebbia e Accademia ella Cucina italiana, sezione di Macerata;
24 aprile, ore 17 presso “Casa Marche”, via Velluti 32 Piediripa Piovono polpette, incontro informativo presso Crazy Burger su preparazioni di qualità e street food con Pierpaolo Berdini;
25 aprile, dalle ore 17 in Piazza Mazzini Festa contadina, animazione e giochi per grandi e piccini dalle ore 17 a cura dell’associazione “Eatgiovani”, musica popolare e stornellatori dalle ore 19, spazio dedicato alla cucina contadina con prodotti del territorio, preparazioni a tema prima e durante il Concerto per il 25 aprile;
26 aprile, ore 18 presso Casa Marche, via Velluti 32 Piediripa Vino della memoria, degustazione guidata di produzioni d’eccellenza con Emanuele Conforti;
27 aprile, ore 17 presso Osteria dei Fiori, via Lauro Rossi 61, Assaggi di dialetto: lettura di testi dialettali e merenda contadina con i fratelli Carducci;
28 aprile, ore 17 presso il Museo della Scuola P. ed O. Ricca, via Carducci 63, La merenda dei Nonni, in collaborazione con Unimc. (visita a pagamento) – laboratorio ed assaggio gratuito;
29 aprile, ore 17 presso Just and Pizza, via della Pace 3, La focaccia maceratese, incontro informativo e degustazione, con Andrea Giustozzi.
Giuristi, storici, medici, archeologi, giornalisti, scultori, missionari. Ci sono tanti nomi di settempedani illustri nella seconda parte della mostra “Per le vie di San Severino Marche, un percorso illustre nella storia della città”, inaugurata nelle sale espositive della Pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi” dal sindaco, Rosa Piermattei, dal presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, e dai curatori dell’esposizione: Milena Ranieri, Annalisa Piersanti, Chiara Codoni e Alice Cervigni.
La mostra, aperta fino al 26 maggio, è la seconda tappa di un viaggio alla scoperta di chi si è visto intitolare vie e piazze della città e che ha segnato, con il proprio fare e il proprio sapere, il glorioso passato di San Severino Marche.
Tornano così alla memoria il giurista Francesco Bruni, l’intagliatore Domenico Indivini, lo storico Girolamo Talpa, il letterato Severino Servanzi Collio, il chirurgo Oreste Margarucci insieme al giornalista e storico Alessandro Luzio, allo scultore Ercole Rosa, al fotografo Remo Scuriatti, all’archeologo Gualberto Piangatelli, al missionario Antonio Giuseppe Zampa.
Con loro ci sono, ovviamente, anche i “protagonisti” della prima parte dell’esposizione che era stata allestita, sempre in pinacoteca, nella scorsa estate.
“La memoria di una città è scritta negli edifici e nelle pietre, nei nomi delle strade, nelle lapiti del cimitero, nelle carte dell’archivio e nei libri della biblioteca - si legge nei pannelli che accompagnano i visitatori lungo il percorso espositivo - Spesso la città è il libro e la biblioteca è l’indice del libro che guida a conoscere, a capire e ad amare il luogo in cui si vive”.
L’evento culturale intende onorare e far conoscere insigni figure del passato per renderle ancora oggi vive nella memoria comune.
La mostra è visitabile durante l’orario di apertura della civica pinacoteca.
Si avvicina la seconda edizione di Sapori di Salute, la manifestazione sui corretti stili di vita che si svolge alla Terrazza dei Popoli e ai Giardini Diaz dal 24 al 26 maggio, organizzato dall’associazione Mediterraneamente e dal Comune di Macerata, con la direzione scientifica dell’Asur Area Vasta 3.
In questa settimana è partito, negli asili nido Aquilone e Topolino di Macerata, un progetto centrato sulla comunicazione genitore-bambino attraverso il contatto, per favorire uno stato di benessere nel bimbo e per aiutarlo a scaricare le tensioni provocate da stress o piccoli malori, come la stitichezza.
L’attività viene svolta grazie ad uno dei partner di Sapori di Salute, la Nova Salus di Morrovalle, con la dott.ssa Samanta Galiè, specializzata nella riabilitazione perineale dell'adulto e del bambino.
“Il massaggio è una tradizione antica - afferma la professionista -, che risale almeno al 2500 a.C., con origini e tradizioni differenti in ogni parte del mondo. È stato dimostrato che il massaggio è un modo di stare con il proprio figlio. Ricerche odierne e l’evidenza clinica hanno evidenziato l’effetto positivo del massaggio sullo sviluppo e sulla maturazione del bambino a diversi livelli: cognitivi, emotivo-affettivi e fisici. Il massaggio non è una tecnica, ma aiuta il piccolo a scaricare e dare sollievo alle tensioni provocate da situazioni nuove, stress e piccoli malesseri. Stimola, fortifica, regolarizza il sistema circolatorio, respiratorio, muscolare, immunitario e gastro-intestinale, poiché previene e dà sollievo al disagio delle coliche gassose e della stitichezza. Favorisce il legame di attaccamento e favorisce la relazione genitore-bambino; infine nutre e sostiene nell’arte di essere genitori”.
Durante l’incontro, dopo una spiegazione teorica, i genitori hanno sperimentato praticamente sui propri bambini tutte le fasi dei massaggi per stimolare la peristalsi intestinale. L’appuntamento si ripeterà il 13 maggio al nido Arcobaleno e in questa occasione si aggiungerà il nido Gianburrasca, sempre di Macerata.
Villa Colloredo Mels, lo scorso sabato, dalle ore 17.00 alle 19.00, con la calma e la precisione di un chirurgo, Maurizio Boldrini da le “misure” dell’Infinito di Giacomo Leopardi, su invito del Sistema Musei, Recanati Città dell’Infinito.
L’attore direttore del Minimo Teatro non fa sconti a nessuno, nemmeno a Leopardi, dopo aver segnalato i punti deboli del testo, ne evidenzia, con dovizia di dettagli, i punti di forza.
Distingue chiaramente il contestabile delle singole parole dal formidabile dinamismo quando esse sono combinate e prendono vita nel corpo del verso. Fa notare cose che non figurano nella vasta bibliografica critica leopardiana, eppure sono sotto gli occhi di tutti, ad esempio l’uso della punteggiatura nell’Infinito, apparentemente contraddittorio, in quanto punteggiatura indicherebbe pausa, solo che, il poeta la pone dentro l’atomo sillabico, spesso tra due vocali, spessissimo una delle vocali è la “e” congiunzione, tutti indizi opposti di continuità sonora. Invece che contraddizione è testimonianza della capacità musicale del Leopardi di tagliare e cucire al tempo stesso.
Ciò obbliga l’interprete a trovare soluzioni all’atto della traduzione in voce e Boldrini le dimostra con una vasta e sorprendente esemplificazione vocale, al di là delle facili scappatoie proposte dai “metricisti”. E ancora, le questioni della continuità acustica dei versi, dell’accentazione ritmica, delle sequenze anagrammatiche, questioni tecniche affrontate e risolte dal relatore. Per farla breve, Boldrini rivolta L’Infinito come un calzino, nessuno prima era riuscito ad indicare con tanta esattezza la partitura musicale del testo.
“L’Infinito su misura” è stata una magistrale e spietata lezione, una sorta di “vendetta” di Leopardi per voce del suo compagno di giochi Maurizio, sono stati giustiziati tanti luoghi comuni praticati e ripetuti con disarmante faciloneria da “simula(t)tori” professionisti, alcuni dei quali trasmessi in reperti audiovisivi per indicare ciò che va evitato all’atto interpretativo dell’Infinito.
Martedì 16 aprile l’Orchestra Filarmonica Marchigiana porta i concerti per pianoforte di Bach, Mozart e Beethoven a Macerata. Appuntamento alle 21 al Teatro Lauro Rossi: la FORM si esibisce in Pianomania insieme a due acclamati pianisti marchigiani, Gianluca Luisi e Lorenzo Di Bella, per tracciare, in forma di piccola-grande antologia, l’evoluzione della scrittura per pianoforte e orchestra.
In programma il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in fa min. BWV 1056 di Johann Sebastian Bach, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in la magg., K. 488 di Wolfgang Amadeus Mozart e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in do min., op. 37 di Ludwig van Beethoven.
Tre brani che esprimono tre concetti - Dio, Uomo, Natura - su cui si snoda la storia del concerto per pianoforte e orchestra nella sua fase classica. Nessuno dei compositori come Bach è stato capace di condensare i complessi e misteriosi meccanismi che regolano l’universo in una sola linea melodica, né di stratificare stili, generi ed epoche distanti nel tempo. La sua è davvero musica divina: tanto la sacra quanto la profana riflettono l’occhio onnisciente di Dio.
Nel concerto per pianoforte, Mozart porta a maturazione una nuova e ricca forma di dialogo musicale che crea un modo speciale di fare musica, fondato su una visione dialettica dell’esistenza, in cui tutto è movimento e dove ogni idea è rapportata alla mutevole profondità della natura umana che filtra ogni cosa attraverso di sé, rendendola palpitante.
Quindi la natura, espressa da Beethoven, musicista geniale, con un’eccezionale potenza drammatica e forte contrasto che ne rivelano il duplice aspetto: avversa all’uomo e al tempo stesso benevola nei suoi confronti.
Biglietto intero a 18 euro; 12 euro per gli spettatori fino a 30 anni e oltre 60, per i possessori della Carta Giovani, per le Associazioni musicali, per i Club Services, per gli abbonati alla stagione teatrale AMAT; 4 euro per le scuole.
Sabato 13 aprile, in contrada Bura a Tolentino, di fronte ad un pubblico proveniente da diversi paesi della provincia di Macerata, si è chiusa la XVIII edizione della “Sacra Rappresentazione popolare della Passione di Cristo”.
L’evento, promosso dall’Associazione Don Primo Minnoni, segna da anni l’avvio della Settimana Santa, che oltre 180 figuranti narratori vogliono vivere immergendosi nella sacra storia. La grande cura con cui viene realizzata ogni anno la Sacra Rappresentazione, frutto della collaborazione tra professionisti e volontari, la rende un evento unico anche sotto il profilo artistico, affidato alla regia di Ada Borgiani. Nei panni di Gesù per la seconda volta Riccardo Tartuferi, che ha saputo immedesimarsi con l’espressione di volto e gesti nella narrazione, guidata dalla voce di Saverio Marconi. Per 16 edizioni ad interpretare il dolore di Maria, Donatella Fianchini. Negli scatti affidati al Fotoclub Diaframmazero è possibile cogliere l’intensità del raccoglimento partecipativo valorizzato anche dall’illuminazione curata dai tecnici di Tonico Service, che hanno realizzato anche la diffusione capillare della parte audio.
Un lavoro corale che coinvolge associazioni e tanti cittadini, Enti e sponsor che sostengono l’evento. La logistica come sempre è stata portata avanti dal Cb Club Maceratese, mentre alcuni studenti dell’Istituto d’ Istruzione Superiore F. Filelfo, hanno accolto il pubblico all’ingresso della collina raccontando le parti salienti della Passione. Alcuni camminatori del Cai hanno percorso a piedi il tragitto che separa San Severino Marche dalle colline della Bura.
Il Presidente dell’Associazione Don Primo Minnoni Giovanni Ciarapica, ringrazia quanti hanno collaborato alla Passione della Bura, ricordando che alcune scene dell’evento verranno riprese prossimamente dalle telecamere della produzione Mediaset “Freedom oltre il confine”, condotta da Roberto Giacobbo. Le immagini che verranno registrate saranno utili alla produzione della trasmissione per i diversi casi affrontati. La produzione ha scelto questa rappresentazione per la sua qualità e per la serietà dell’organizzazione, caratteristiche su cui la Don Primo Minnoni ha puntato in tutti questi anni.
Eko Music Group, uno dei maggiori produttori di strumenti musicali nel mondo, compie 60 anni e li celebra lanciando una nuova chitarra, interamente prodotta in Italia, e chiamata "Infinito" in occasione del bicentenario del celebre testo poetico di Giacomo Leopardi. Lo ha annunciato l'Amministratore Delegato di Eko Stelvio Lorenzetti, durante una serata di gala al Teatro Persiani di Recanati.
All'evento, condotto da Neri Marcorè, hanno partecipato alcuni dei più noti artisti che hanno usato chitarre Eko durante la loro carriera: Shel Shapiro, Giuliano Sangiorgi, Dodi Battaglia, Edoardo De Angelis, Saturnino Celani, che si è esibito in una travolgente versione disco dell'ouverture del rossiniano Guglielmo Tell con il suo primo basso, targato Eko e "ricomperato su Ebay", Riccardo Onori, Johnny Ponta, Massimo Varini e Marco Manusso.
Durante la serata è stata ripercorsa la storia dell'azienda, fondata nel 1959 da Oliviero Pigini, imprenditore che anticipò lo sviluppo della musica elettronica.
I capolavori che raccontano la storia della Spagna e di un intero continente si mostrano sul grande schermo. E lo fanno con una guida d’eccezione: il premio Oscar Jeremy Irons, che porterà gli spettatori alla scoperta di un patrimonio di bellezza e di arte.
Martedì 16 e mercoledì 17 aprile al cinema Cecchetti (ore 18.30 e 21) di Civitanova Marche c’è il documentario Il Museo del Prado. La corte delle Meraviglie, con il soggetto di Didi Gnocchi, la sceneggiatura di Sabina Fedeli e Valeria Parisi, e diretto da Valeria Parisi.
In questo 2019 che ne celebra il duecentesimo anniversario, raccontare il Prado di Madrid dal giorno della sua “fondazione”, quel 19 novembre 1819 in cui per la prima volta si parlò di Museo Real de Pinturas, significa percorrere non solo questi ultimi 200 anni, ma almeno sei secoli di storia, perché la vita della collezione del Prado ha inizio con la nascita della Spagna come nazione e con il matrimonio tra Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia.
Ci troviamo in uno dei templi dell’arte mondiale, un luogo di memoria e uno specchio del presente con 1700 opere esposte e un tesoro di altre 7000 conservate. Una collezione che racconta le vicende di re, regine, dinastie, guerre, sconfitte, vittorie.
Nei 90 minuti di film si potranno apprezzare le opere di Vélazquez, Rubens, Tiziano, Mantegna, Bosch, Goya, El Greco conservate al Prado, ma anche l'Escorial, Pantheon dei reali, il Palazzo Reale di Madrid, il Convento de Las Descalzas Reales, il Salon de Reinos. Un affresco che contrappone interni ed esterni, quadri e palazzi, pennellate e giardini.
Aprirà i battenti oggi, domenica 14, alle ore 17:30, in piazza della stazione a Porto Potenza, il presepio pasquale, la splendida realizzazione della passione di Cristo realizzata da Umberto Marotti.
Il pluripremiato presepista portopotentino realizza, per la sesta volta, questo unicum nazionale, che attira moltissimi appassionati. Ogni volta un'emozione diversa, visto che ogni anno vengono aggiunte scene, arricchiti dettagli, inseriti suoni, movimenti e luci diversi. Un dono che, con dedizione e competenza, Marotti fa alla cittadinanza e che emoziona nel profondo.
Il presepe pasquale resterà aperto fino al 5 maggio nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Nei giorni feriali, invece, sarà possibile visitare la Passione di Cristo dalle 16 alle 19.
Si è svolto ieri pomeriggio in sala consigliare di Civitanova Marche, il primo dei tre incontri di "Dopo l'amore", ciclo di conferenze svolte da esperti sul tema e patrocinate dall’Amministrazione e l’Ordine degli Psicologi.
Per la cittadinanza e i professionisti di settore, le dottoresse Rubicondo, psicologa, e Corneli, avvocato, hanno approfondito le dinamiche relative alle separazioni alla gestione dei figli e ad un momento così delicato.
Nel primo incontro si è parlato di coppie conviventi e sposate e sono stati esposti i differenti iter legislativi: mediazione, negoziazione assistita, separazione davanti all'ufficiale di stato, separazione consensuale e giudiziale, approfondendo le tempistiche, i vantaggi e gli svantaggi di ogni percorso sia dal punto di vista giuridico che psicologico.
Sono stati analizzati gli aspetti emotivi, cognitivi e relazionali di bambini e adolescenti alle prese con genitori in separazione e come relazionarsi a loro evitando i maggiori errori da prevenire.
È stata spiegata la differenza tra bi-genitorialità e affidamento condiviso, prospettive e scelte possibili per affrontare il cambiamento e crescere serenamente insieme a papà e mamma.
"Si resta sempre genitori, anche quando ci si divide. La separazione è spesso vissuta come un evento in cui c'è qualcuno che vince e qualcuno che perde , è quello su cui vogliamo focalizzarci e che bisogna in ogni modo prevenire è il fatto che per vincere non si possano penalizzare i figli", così l’Assessore, Barbara Capponi.
Il secondo incontro dal titolo "Il conflitto sereno" si svolgerà in sala consiliare venerdì 10 maggio alle ore 18.
Partirà il 28 aprile, con un’anteprima, la nona edizione di Macerata Racconta la festa del libro dedicata quest’anno al tema "Le derive", presentata questa mattina dall’assessora alla Cultura del Comune di Macerata Stefania Monteverde, Giorgio Pietrani direttore artistico del festival, Lina Caraceni presidente dell’associazione conTESTO , Daniele Salvi Capo di Gabinetto del Cosniglio della Regione Marche e Lucia Rosa per la
Promossa dal Comune di Macerata e organizzata dall’associazione ConTESTO, anche quest’anno con la collaborazione dell’Università degli Studi di Macerata e il sostegno della Regione Marche, dal 29 aprile fino al 5 maggio Macerata racconta sarà un susseguirsi di eventi gratuiti che animeranno 17 luoghi del centro storico cittadino con 70 appuntamenti tra incontri letterari, spettacoli, mostre, laboratori e convegni con molti ospiti tra i quali Carlo Lucarelli, Jhumpa Lahiri, Maurizio De Giovanni, Enrico Mentana, Simonetta Agnello Hornby, Teresa Ciabatti, Marco Missiroli, Rosella Postorino, Iain Chambers, Gian Piero Piretto, Lorenzo Pavolini, Tommaso Pincio e Loredana Lipperini.
La conferenza è stat introdotta dalla presidente Lina caraceni che ha, tra le altre cose, ha sottolineato come “nel programma di Macerata Racconta, lo spazio che dedichiamo alle presentazioni degli editori indipendenti è sempre maggiore ogni anno arrivano tante proposte che testimoniano come, nonostante le difficoltà, l’editoria marchigiana sia viva, plurale e ricca di contenuti”.
“È un festival di altissima qualità. Macerata Racconta è da nove anni un pezzo di storia bella della città di Macerata. Con i libri contamina piazze e luoghi della città, ma soprattutto contamina le persone che si trovano in giro con un libro in mano e i giovani che imparano ad amare i libri. Gli editori e le librerie trovano a Macerata una Città che Legge, una città dove leggere è una buona abitudine per stare meglio” ha sottolineato Stefania Monteverde assessora alla Cultura del Comune di Macerata, ricordando il riconoscimento ministeriale a Macerata di “Città che Legge” conferito dal Centro Per il Libro e la Lettura.
L’assessora Monteverde, prima del suo intervento, ha portato i saluti del sindaco Romano Carancini impegnato in una vista ufficiale a Taicang, la città cinese con la quale Macerata ha uno stretto rapporto di amicizia, riferendo alcune sue parole: “Macerata Racconta è un’eccellenza culturale su cui il Comune ha investito per il dinamismo e la qualità, e soprattutto per la grande capacità di coinvolgere i giovani e la città”.
A portare invece i saluti del presidente del Consiglio della Regione Marche, Antonio Mastrovicenzo, è stato Daniele Salvi, Capo di Gabinetto dell’assise regionale, che ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto in questi ultimi 9 anni “lavoro – ha affermato – che conferma Macerata città che coltiva la lettura e promuove la cultura del libro. Un’ulteriore dimostrazione che il lavoro con la Regione Marche, quest’anno ‘Regione Ospite’ al Salone Internazionale del Libro di Torino, è sinergico”.
“Deriva è una parola vorticosa. – ha affermato il direttore artistico della kermesse letteraria Giorgio Pietrani illustrando il programma del festival – . Avere coscienza del proprio cammino rappresenta la condizione per percepire il pericolo del naufragio a cui, sentimenti come la rassegnazione, la sfiducia e il rancore, rischiano di abbandonarci. Il nostro vuole essere un modo di interrogarci sull’animo umano, affidandoci alla letteratura, alle piccole e grandi storie, tentando di trovare una rotta che inverta la direzione portandoci invece verso felici approdi. E la barchetta leggera, perché fatta di carta, e ricca, perché carica di parole, è il mezzo di trasporto che abbiamo scelto per questo viaggio controcorrente”.
Particolare attenzione è rivolta al mondo della scuola con incontri dedicati, laboratori e il premio Macerata Racconta Giovani con le due sezioni dedicate alla scrittura creativa e ai booktrailer che in questa quarta edizione ha coinvolto 390 giovani delle scuole primarie e secondarie di I e II grado, ai quali vanno aggiunti circa altri 200 studenti che hanno frequentato i laboratori di lettura e scrittura a Macerata e Recanati partiti fin all’inizio dell’anno e che si concluderanno nella settimana del festival. Il progetto gode anche del patrocinio del Garante per l’Infanzia della Regione Marche.
Dal 3 al 5 maggio aprirà, negli spazi dell’ex Upim la Fiera dell’editoria Marche Libri, giunta alla VIII edizione, l’unica fiera del settore presente nel territorio regionale alla quale partecipano 47 case editrici indipendenti di cui alcune provenienti da fuori regione e che partecipano per la prima volta.
Il brindisi di apertura, con i vini del consorzio Terroir Marche, è previsto per il 3 maggio alle ore 16,30 e, subito dopo, inizieranno gli incontri letterari di questa sezione che proseguiranno fino al 5 maggio.
La ricca proposta culturale del festival non si limita al mondo degli adulti, ma come ogni anno offre tanti appuntamenti dedicati ai più piccoli, che si svolgeranno prevalentemente presso il Museo della Scuola Paolo e Ornella Ricca e il Centro Commerciale Val di Chienti che collabora con il festival. I 18 appuntamenti, curati dallo Staff del Museo, diretto dalla professoressa Anna Ascenzi, sono divisi sapientemente per fascia di età e comprendono laboratori, letture, narrazioni e l’ormai immancabile notte dei racconti del sabato sera il cui testo è stato scelto nei mesi scorsi dalla Giuria dei Ragazzi, un gruppo selezionato di 35 giovanissimi lettori forti tra i 10 e 12 anni, che si sono confrontati, in un acceso dibattito, su tre possibili testi.
Dato l’alto valore culturale e professionale, alcuni di questi eventi sono stati accreditati e, a chi si registra direttamente all’evento, verrà rilasciato un attestato valido per la formazione professionale per insegnanti e educatori. Per conoscere gli eventi accreditati consultare il programma o il sito della manifestazione nell’apposita sezione.
Tutti gli eventi sono a ingresso libero senza prenotazione se non dove appositamente specificato nel programma presto in distribuzione e pubblicato nel sito dedicato alla manifestazione www.macerataracconta.it e nel sito del Comune di Macerata www.comune.macerata.it. Ulteriori informazioni possono essere richieste scrivendo una e – mail a info@macerataracconta.it , seguendo la pagina facebook di Macerata Racconta o l’account twitter @mcracconta.
Promotori: Associazione ConTESTO, Comune di Macerata insieme a Regione Marche, Università di Macerata
Con il Patrocinio del Garante regionale dei diritti della persona - Regione Marche
Sponsor Centro Commerciale Val di Chienti, Adriatica Autonoleggio, Med Store, Mosca, APM
Partner tecnici Società Filarmonico Drammatica, Vere Italie, Meridiana cooperativa sociale.
Pillole di programma
Domenica 28 aprile – Anteprima festival
Si inizia alle 17,30 con un’anteprima del festival, da Vere Italie, con la presentazione della nuova antologia di scrittori marchigiani, Marche D’autore, curata da Jonathan Arpetti e David Miliozzi e che verrà lanciata al salone del libro di Torino dove le Marche è la regione ospite di questa edizione. Alle 18,30 alla Galleria Antichi Forni invece, verrà inaugurata la mostra fotografica Micropolis di Claudio Colotti e curata da Marchebestway che presenterà il progetto da cui è nata l’interessante esposizione.
Lunedì 29 aprile - Iniziano gli incontri del festival
Si comincia presto, alle 10,30 con l’incontro per gli studenti del Liceo Scientifico Galilei di Macerata con Antonio Motta e Anna Maria Sciascia, che ritroveremo alle 17,30 al Teatro della Filarmonica per presentare al pubblico il volume “Sciascia trent’anni dopo” che raccoglie i contributi di oltre 45 grandi firme della letteratura italiana dedicate allo scrittore siciliano scomparso appunto trent’anni fa. Alle 21,15 all’ex cinema Sferisterio, il primo dei big in programma quest’anno. Maurizio De Giovanni, il creatore dei celebri personaggi del Commissario Ricciardi, e dei Bastardi di Pizzo Falcone dai quali è stata tratta anche una delle serie di successo in onda su Rai 1. L’autore, introdotto da Valerio Calzolaio, viene a presentare il suo nuovo personaggio Sara, protagonista degli ultimi suoi due libri. La giornata si conclude alle 22,30 ala Galleria Antichi Forni con lo spettacolo del CTR Il sentiero della felicità, dedicato a Renato Marziali, “Il Poeta Pastorello”, presente all’incontro, che nelle ore si solitudine passate tra le nostre montagne ama cantare e citare a memoria i grandi classici della letteratura.
Martedì 30 aprile
Segnaliamo 2 appuntamenti letterari: quello delle 17,00 alla Biblioteca Mozzi Borgetti con il giornalista del TG3 Vincenzo Varagona che presenta il suo ultimo libro Grazia e mistero e quello delle 18,30 da Vere Italie con lo scrittore argentino, che vive a Recanati, Adrian Bravi e il suo ultimo romanzo L’idioma di Casilda Moreira. Gli appuntamenti serali sono: lo spettacolo In punta di Voce, omaggio a Luigi Tenco, alle 21,15 al Teatro della Filarmonica, con la cantante Serena Abrami, accompagnata da Fabio Capponi e Federico Bracalente e le letture di Pamela Olivieri e in conclusione di serata, alle 22,30 alla Galleria Antichi Forni, lo spettacolo The Big Thing di Francesca Rossi Brunori con Gianpaolo Valenti.
Giovedì 2 maggio
Dopo la pausa del 1° maggio si riprende giovedì 2 maggio alle 9,30 con la premiazione del Premio Macerata Racconta Giovani al Cinema Italia. Nel pomeriggio segnaliamo alle 16,30, all’Auditorium UNIMC, il convegno organizzato con il Dipartimento di Giurisprudenza sulla questione mediterranea con Iain Chambers, antropologo e sociologo britannico massimo esperto internazionale di studi culturali. Alle 18,00 invece alla Biblioteca Mozzi Borgetti sarà la volta di Massimo Raffaeli che presenta il suo ultimo saggio Marca Francese nel quale raccoglie il frutto di una ventennale, finissima scrittura sulla letteratura francese, realizzata da un punto di osservazione – e di lettura – dichiaratamente eccentrico e periferico. Alle 19,00 alla Galleria Antichi Forni, il trio Claudio Sopranzetti, Sara Fabbri e Chiara Natalucci, presenteranno la loro originale Graphic Novel, appena fresca di stampa, Il re di Bangkok frutto di un decennale studio della storia politica, economica e culturale della Thailandia. In serata alle 21,15 al Teatro della Filarmonica un duo di eccezione Gian Piero Piretto, docente e esperto di letteratura e cultura sovietica, insieme al performer Shari DeLorian del collettivo Classical Hooligans presenteranno Quando c’era l’URSS la storia di un’utopia che è finita, per raccontarne la trama e per capire meglio quel mondo, e di rovescio anche il nostro. La giornata si conclude alle 22,45 al Cinema Excelsior con Wu Ming Contingent e lo spettacolo La terapia di Shrapnel, una progressione di emozioni forti, dirette, ispirate dalle testimonianze di chi venne mandato a morire sui campi di battaglia di quella che è una delle più atroci e vergognose guerre: la Grande Guerra
IL FINE SETTIMANA
Venerdì 3 maggio
Il ricco week end del festival, con più di dieci appuntamenti al giorno, inizia la mattina alle 10,30 con il laboratorio didattico all’aula magna dell’ITC Gentili e con l’incontro alle 11,30 con Nicola Attadio al Dipartimento di Studi Umanistici. Nel pomeriggio alle 16,30 nei locali dell’ex Upim il brindisi inaugurale, con i vini del consorzio Terroir Marche, della Fiera dell’editoria MARCHE LIBRI con 47 case editrici tra partecipanti e rappresentate. Dalle 17 alle 19, ogni mezz’ora si succederanno i numerosi appuntamenti proposti dagli espositori, nello specifico: Altraeconomia, Edizioni Simple, Ventura Edizioni, Controvento Editrice e EUM. Mentre alle 18,30, al Teatro della Filarmonica, l’anteprima nazionale della nuova opera di Jhumpa Lahiri, prestigiosa ospite internazionale e vincitrice del Premio Pulitzer nel 2000, che presenta, introdotta da Chiara Valerio, la sua nuova antologia, un omaggio alla grande letteratura italiana del novecento. Sempre al Teatro della Filarmonica e sempre sotto la conduzione di Chiara Valerio, alle ore 21,15, il doppio appuntamento con Teresa Ciabatti e Marco Missiroli: la prima finalista dello Strega 2017 e il secondo tra i dodici finalisti dello Strega 2019. Un incontro che esplora le ossessioni familiari a partire dai loro rispettivi romanzi Matrigna (Ciabatti) e Fedeltà (Missiroli). Concludono la serata lo spettacolo della Strana Compagnia, alle 22,30 alla Galleria Antichi Forni, Deriva-Riazioni-Umane scritto e diretto da Lucia De Luca e il live musicale di Paolo Tarsi, A perfect cut in the vacuum, alle 23,00 al Terminal.
Sabato 4 maggio
Alle 12 il primo dei due aperitivi letterari in programma alla Galleria Antichi Forni, quello con Loredana Lipperini che presenta il nuovo libro Magia Nera, una raccolta di racconti ispirati a H.P. Lovecraft e Stephen King. Dalle 16 riprendono gli incontri degli espositori della fiera Marche Libri che si alterneranno fino alle 19,30: Italic Pequod, Edizioni Nisroch, Fara Editore, Affinità Elettive, Seri Editore, Giaconi Editore, Zefiro Edizioni e Incaute Voci. Alle 18,30 invece, al Teatro della Filarmonica, lo scrittore, drammaturgo e attore Giulio Cavalli presenta il suo ultimo romanzo, Carnaio un incubo di carne e soldi nel quale, con uno sguardo che ricorda Saramago e Bolaño, mette in scena la profezia di un mondo prossimo, in cui l’ultimo passo verso l’abisso è già alle nostre spalle. La serata si apre al Teatro Lauro Rossi alle 21,15 con uno degli ospiti d’eccezione di questa edizione: Carlo Lucarelli che converserà con Loredana Lipperini sui suoi tanti personaggi che popolano le sue storie a partire dall’ultimo libro Navi a perdere. Alle 21,30 al cinema Italia, andrà in scena la Notte dei Racconti, un appuntamento fisso del festival, con Simone Maretti che narrerà il racconto scelto dalla Giuria dei Ragazzi. Conclude la giornata alle 22,30 alla Galleria Antichi Forni, il reading jazz del trio toscano Alessandro Agostinelli alle letture, Andrea Pellegrini e Nino Pellegrini agli strumenti che seguendo l’avventurosa vita di Dean Benedetti, un jazzista italiano, ci proietteranno nel magico mondo dei jazz club americani dove nacque il mito di Charlie Parker.
Domenica 5 maggio
L’ultima giornata del festival si apre alle 12 per il secondo aperitivo letterario alla Galleria Antichi Forni con Rosella Postorino che presenta il suo romanzo Le Assaggiatrici, vincitrice di 4 premi nazionali tra cui il Campiello 2018. Dalle 16 alle 19 gli appuntamenti legati alla Fiera dell’editoria con le proposte di Centro Studi San Claudio, Vydia Editore, Aras Edizioni, Le Mezzelane, Edizioni Ephemeria che propone il virtuoso e eccentrico Fabio KoRyu Calabrò con il suo ukulele. Alle 17 al Teatro Lauro Rossi un altro big: il direttore del TGLA7 Enrico Mentana, fondatore del giornale on line OPEN, che parlerà su come fare un’informazione differente al tempo del web. Alle 18,30 un altro doppio appuntamento letterario condotto da Chiara Valerio, quello con Tommaso Pincio e Lorenzo Pavolini che partendo dai due loro ultimi romanzi dialogheranno sul particolare talento di saper vivere, con un originale percorso che parte da Caravaggio e arriva al Windsurf. Alle 21,15 si torna al Teatro Lauro Rossi per l’evento di chiusura del festival con la prima tappa del nuovo tour dello spettacolo Credevo Che di e con Simonetta Agnello Hornby accompagnata dalla vocalist jazz Filomena Campus e per la regia di Daniele De Plano. Uno spettacolo che attraverso vere e toccanti testimonianze apre uno sguardo sulle storie di violenza domestica, un preoccupante fenomeno che coinvolge tutti, senza distinzione di genere, età, etnia e cultura.
Alla presenza di cittadini, autorità, studenti e insegnanti della locale scuola media, stamane presso la Pinacoteca Civica del Comune di Potenza Picena è stata presentata l’opera del Maestro Silvestro Pistolesi intitolata “Montesanto: i Volti della nostra Storia”.
Curatore dell’evento per conto del Comune è stato il Maestro Mauro Mazziero. A seguito della mostra di Pistolesi tenutasi a Potenza Picena nel 2017 è maturata l’idea di restituire un volto alla storia della città, in particolare di Montesanto. Il Maestro toscano, ultimo allievo di Pietro Annigoni, ha raccolto l’idea di elaborare un bozzetto arricchendosi di nuovi dettagli e di ritratti raffiguranti personaggi storici dell’antica Montesanto nei trascorsi 600 anni che si uniscono ad altre figure simboliche all’interno di una biblioteca dalle cui vetrate si scorgono gli edifici della Piazza, fino a diventare l’opera definitiva. Al centro Pistolesi ha immaginato un essere spirituale con in mano la filosofia di Platone la cui luce soprannaturale si unisce a quella proveniente dell’esterno. Ne risulta una scena suggestiva, colma di movimento e di espressioni, di sguardi che si animano circondati dai libri e sormontati da un grande orologio che riporta tutta la scena in un tempo reale e non solo ideale. Pistolesi ha, inoltre, realizzato circa 250 bozzetti numerati e firmati che il Comune metterà in vendita per co-finanziare l’opera.
Per l’occasione erano presenti anche le telecamere della rubrica “Viaggiare” di Rai2.
Giovedì 18 aprile 2019, alle ore 16.00, presso la sede della Sezione di Archivio di Stato di Camerino si terrà il quinto incontro dell’iniziativa “DiGiovedì. Incontriamoci in Archivio”, introdotto da Daniela Casadidio e presentato dal prof. Riccardo Graciotti.
Tema centrale dell’incontro, dal titolo “Musica e musici alla corte dei Da Varano: una prima indagine”, sarà il rapporto tra i Da Varano e la musica che, tra Quattrocento e Cinquecento, è stata protagonista nelle corti di principati e signorie, luoghi privilegiati del mecenatismo artistico, letterario, in ambito teatrale e dello spettacolo in genere, dunque anche musicale. Durante le feste e nei momenti dell’intrattenimento privato cantori e suonatori intervenivano per allietare il signore e i suoi ospiti, fungendo sempre come ornamento della vita di corte, ma spesso anche come mezzo di affermazione del signore e requisito della sua autorità.
I musei civici di Recanati continuano le celebrazioni dei duecento anni dalla stesura de L’Infinito di Giacomo Leopardi. Parallelamente alla mostra Infinito Leopardi che, fino al 19 maggio, vede eccezionalmente esposto il manoscritto della poesia perfetta del poeta recanatese, Sistema Museo ha organizzato tante attività didattiche per “occhi di bambini che amano l’infinità” da svolgere la domenica nel museo civico di Villa Colloredo Mels e che inizieranno il domani, domenica 14 aprile fino al 12 maggio.
ATTIVITÀ DIDATTICHE, ore 17
14 APRILE
INTERMINATI SPAZI
Cosa ti viene in mente se pensi all’infinito? Dai, ti aiuto, magari allo spazio e all’universo!
Leggiamo insieme le poesie di Giacomo, viaggiamo verso lo spazio come degli astronauti
e interpretiamone qualcuna con una tecnica sbrodolosa d’acquerello!
28 APRILE
VERSI INAUDITI, VERSI SMARRITI
Allarme! Sono svaniti i versi di alcune poesie di Giacomo Leopardi!
Risolviamo i misteri legati a questa sparizione seguendo gli indizi all’interno del museo!
Tra prove ed enigmi, trova le parole scomparse e riportarle a casa!
5 MAGGIO
TI TRATTO E TI RITRATTO
Mario Giacomelli ci racconta Silvia, tanto cara a Giacomo Leopardi, a modo suo. Ma noi
cosa vediamo da un’ipotetica finestra? Prova ad immaginare e pescando dal mucchio un
occhio o un naso e decidi tu come completare l’opera! Conosci la tecnica del collage? Da
tante tracce di Giacomelli nascerà la nostra Silvia!
12 MAGGIO
VISIONI POCO SERIE IN SERIE
È possibile creare un infinito scenario (o quasi) se prendiamo un lunghissimo rotolo continuo di carta e realizziamo un’unica grande opera? Tutti i ragazzi potranno disegnare in contemporanea ricreando una lunga idea artistica all’infinito!
INFO:consigliato per ragazzi dai 5 agli 11 anni.
Per informazioni e prenotazioni contattare i musei civici di Villa Colloredo Mels 071 7570410.
Si terrà Lunedì Santo, 15 aprile 2019 alle ore 21,15 nel Santuario della Madonna della Misericordia di Macerata, la catechesi del Vescovo di Macerata Mons. Nazzareno Marconi sulla Passione secondo Giovanni dal titolo «Quem quæritis? Chi cercate?» che aiuterà a vivere con intensità le molte celebrazioni liturgiche della Settimana Santa. Come già proposto l'anno scorso, nel Santuario mariano maceratese sarà possibile ascoltare la lectio divina che, appunto, quest'anno sarà guidata dal Vescovo diocesano e l'esecuzione integrale della Passione secondo Giovanni in gregoriano alternata a parti polifoniche composte dal famoso musicista spagnolo Tomás Luis de Victoria (1548- 1611) eseguite dalla Cappella Musicale della Cattedrale di Macerata diretta da Carlo Paniccià, un ascolto poco usuale per le nostre comunità, ma un tempo normale consuetudine. Non vuole essere il recupero di pratiche antiche né far mostra di linguaggi accademici, ma ascolto del canto di chi ci ha preceduti con la consapevolezza che è Parola di Dio. In programma anche il salmo 50, “Miserere”, nella versione composta ad uso liturgico dallo stesso autore e lo “Stabat Mater”, su testo di Jacopone de Todi, messo in musica da Marc-Antoine Charpentier (1643-1704) per le religiose (“pour les religieuses” H.15). L'iniziativa è dell'Unità Pastorale 1.
Nel giorno del Venerdì Santo la Liturgia della Parola è particolarmente densa e la Passione secondo Giovanni viene normalmente proclamata a più voci. Questa soluzione, che aiuta nella drammatizzazione della lettura, è accertata fin dal XIII secolo con la distribuzione della recitazione intonata tra più cantori, probabilmente un’innovazione ad opera dei Padri Domenicani. La tripartizione è la soluzione più diffusa: il ruolo di Cristo è affidato a un basso, quello dell’Evangelista a un tenore e quello degli altri (soliloquentes) e delle turbae a un controtenore. Nel XVI secolo le turbae, ovvero le parti spettanti ai giudei e ai soldati, vengono talora assegnate a un coro, ma in forma monodica. Nel secolo XVI in Italia si vedrà la diffusione della Passione responsoriale, resa generalmente attraverso l’adozione delle tecniche mottettistiche polifoniche franco-fiamminghe.
Tomás Luis de Victoria, noto anche con il nome italiano Tommaso Ludovico da Vittoria (Ávila?, 1548 - Madrid, 27 agosto 1611), è stato un compositore, organista e cantore spagnolo del tardo Rinascimento (XVI secolo). Attivo principalmente in Italia, fu il più famoso musicista spagnolo dell'epoca e tra i più importanti compositori di musica sacra in Europa.
Terzo e ultimo appuntamento della rassegna Popsound, Rock revolution, a cinquant’anni da Woodstock. Un evento straordinario, che per forza dovrà essere replicato durante la seconda edizione di Popsophia a Civitanova Alta questa estate. Teatro in soldout sin dal secondo giorno dopo l’apertura delle prenotazioni. Pubblico arrivato da tutta Italia, dalla Sardegna al Veneto.
Popsound è stato il primo appuntamento in Italia e nel mondo a ricordare i cinquant’anni di una stagione memorabile, di giorni indimenticabili; quell’estate 1969 che ha sconvolto e sovvertito le leggi dello spettacolo.
“I tempi stanno cambiando, il perdente di ieri sarà il vincente di domani: non commentate se non comprendete il cambiamento che sta avvenendo.”
Bob Dylan nel 1964 scrive, canta e suona un inno generazionale e una profezia biblica; Bob Dylan non calcherà mai il palco di Woodstock ma le sue suggestioni rivoluzionarie hanno inaugurato la serata di chiusura di questo evento filosofico-musicale dove le note popolari e la canzone folk sono diventati un elemento della cultura alta che si trasforma agevolmente in oggetto a disposizione di tutti.
Ecco come Popsound ha dunque celebrato, ridefinito e interpretato “tre giorni di pace, amore e musica” attraverso le considerazioni di Alessandro Alfieri, filosofo e saggista, critico di cinema e di musica pop, con gli interventi della direttrice artistica Lucrezia Ercoli e le incursioni musicali della band Factory.
“A cinquant’anni di distanza è necessario tornare a riflettere sull’evento rock più celebre della storia – dice il filosofo – Woodstock non ha voluto settorializzare la società secondo generi e prodotti di consumo perché altrimenti avrebbe seguito la stessa dinamica dell’industria culturale capitalistica ovvero proporre dei prodotti destinati a determinate fette di mercato. No, Woodstock obbliga tutti a partecipare a qualcosa che comprende il tutto in sé. Un’intera generazione ambisce alle più disparate linee di fuga per sottrarsi alla morsa micidiale del modello borghese occidentale, claustrofobico e soffocante.”
Al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta il mezzo secolo trascorso dal concerto più importante della storia del rock si presenta come un cristallo dalle molteplici facce: dal folk dei Crosby, Stills, Nash & Young, al soul di Piece of My Heart di Janis Joplin; dall’intramontabile We Shall Overcome di Joan Baez fino al rock hard degli Who; dalla drammatica riproposizione del pezzo dei Beatles With a Little Help from My Friends da parte di Joe Cocker, all'incanto esotico e tribale del Soul Sacrifice di Santana, per arrivare all'epilogo leggendario della chitarra di Jimi Hendrix, capace di dare espressione struggente e tragica ad una stagione culturale complessa, ricca di contraddizioni come ogni inno all'amore sa essere.
“Il termine chiave della serata è stato “utopia”. L’utopia si materializza a Woodstock attraverso l’evento, la situazione, il concerto, la scorciatoia verso un non-luogo, sicuramente felice – spiega Lucrezia Ercoli - lo scopo di questo concerto e l’impatto sulle coscienze di quelle immagini e suoni sono così forti perché evocano un’utopia sulla terra, il paradiso perduto ma certamente sognato; la felicità raggiunta attraverso l’amore come forza che unisce tutte le comunità del mondo”.
Si comunica che causa condizioni meteo avverse e in considerazione anche delle previsioni per i prossimi giorni, è stato deciso di rinviare a data da destinarsi la manifestazione “Giochi, Briciole & favole” in programma per domenica 14 aprile.
Rinviata anche l’iniziativa, programmata sempre per il pomeriggio di domenica 14 aprile che prevedeva l’animazione dei clown presso il tendone della Basilica di San Nicola.
Infine, in considerazione del rinvio di “Giochi, Briciole & Favole” è stato disposto che il mercatino di prodotti tipici e artigianato “Le Piazzette” verrà allestito in piazza della Libertà e non in via Parisani come precedentemente programmato. Annullate anche tutte le modifiche del traffico.
Nei prossimi giorni sarà comunicata la nuova data in cui si terrà “Giochi, Briciole & Favole”.