Cultura

"Dal Maceratese a Roma":  successo per il convegno del Centro studi storici

"Dal Maceratese a Roma": successo per il convegno del Centro studi storici

Il 60° convegno annuale organizzato dal Centro Studi Storici Maceratesi e tenutosi nei giorni 15 e 16 novembre nella Sala Verde dell’Abbadia di Fiastra sul tema: “Dal Maceratese a Roma. Studi, carriere, fortune (Secc. XVIII-XX)”, è stato un successo sotto ogni punto di vista, confermando e anche superando ampiamente le aspettative degli organizzatori, grazie al programma di alta qualità, all’organizzazione complessiva perfetta e ad una eccellente partecipazione di pubblico. La prima parte della mattina di sabato 15 è stata dedicata alla celebrazione della ricorrenza del 60° anno di attività del Centro Studi, fondato nel 1965. Il presidente Alberto Meriggi ha aperto i lavori ricordando le origini dell’Associazione e i suoi fondatori, definendoli tre pilastri della miglior gioventù maceratese del secondo dopoguerra: i professori Dante Cecchi e Pio Cartechini e Aldo Adversi. Ha poi parlato delle attività svolte da allora, ricordando che dal primo convegno del 1965 all’ultimo non ci sono mai state interruzioni e che da diversi anni il Centro Studi organizza anche eventi nel corso dell’anno, oltre al tradizionale convegno di due giorni.  Meriggi ha poi invitato le autorità presenti per i saluti istituzionali.  Il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi ha richiamato l’attenzione su un personaggio maceratese, il cardinale Gabriele Filippucci, insigne giurista,  che nel 1796 rinunciò alla porpora cardinalizia conferitagli da Clemente XI. Di elevato spessore culturale i saluti portati dal consigliere regionale Leonardo Catena, dall’assessora alla cultura del Comune di Macerata, Katiuscia Cassetta e dalla professoressa Simona Antolini dell’Università di Macerata. Il presidente Meriggi ha poi invitato Mario Ascheri, noto in Italia e all’estero per i suoi studi e pubblicazioni sulla giustizia e giurisprudenza in età medievale e moderna e sugli Statuti comunali medievali. Il professore Ascheri ha svolto un intervento, come prolusione, parlando de “Il presente della storia. Il viaggio che continua”. Il prof. Meriggi ha poi avviato la serie delle relazioni inerenti al tema del convegno. Le due relazioni iniziali sono state affidate a Donatella Fioretti e Alfredo Luzi, già docenti dell’Università di Macerata. Richiamata la grande attrattiva esercitata nei secoli da Roma e anche il suo cosmopolitismo, Donatella Fioretti ha preso in esame alcuni personaggi maceratesi che in diverse epoche hanno cercato a Roma una affermazione personale, il miglioramento del proprio status o il compimento di una missione, religiosa o laica, individuando in questo modo alcune tipologie di trasferimenti nella capitale. Alfredo Luzi, con le parole di alcuni scrittori originari del Maceratese come Libero Bigiaretti, Dolores Prato, Sibilla Aleramo e Ugo Betti, ha evidenziato come il vissuto della “dislocazione” crei la necessità di dare un senso allo spazio metropolitano, in contrapposizione inevitabile con la realtà periferica di provenienza, cui si tende in qualche modo a tornare. Aperto in questo modo il convegno, le successive relazioni hanno illuminato singole figure attive a Roma nel Sei e Settecento, quali gli artisti Pasqualino Marini, Pasquale Ciaramponi e l’architetto Giovanni Antinori, personaggi ricordati da David Frapiccini. Ivano Palmucci ha parlato di una figura femminile, la polacca Maria Klementyna Sobieska, moglie del pretendente al trono d’Inghilterra Giacomo Stuart, a lungo considerata di nascita maceratese per i rapporti con la famiglia Marefoschi. Alessandra Sfrappini ha ricordato il cardinale Simone Buonaccorsi, secondo porporato nella storia della nobile casata maceratese, trasferitosi a Roma nella seconda metà del Settecento. Tra le figure maceratesi del XIX secolo, operanti nella capitale, sono stati presentati l’astronomo Francesco De Vico, che diresse la Specola del Collegio romano (Angelo Angeletti); il letterato e patriota liberale Francesco Ilari, emigrato a Roma come precettore presso la famiglia Patrizi (Massimo Lanzavecchia); il cingolano monsignor Luigi Bruschetti, diplomatico della Santa Sede (Luca Pernici) e il pittore decoratore Domenico Lanciani, nativo di Corridonia, attivo in numerosi cantieri artistici della capitale (Fabio Sileoni). La seconda giornata del convegno è stata dedicata a personalità del XX secolo. Dal sacerdote Gaetano Balelli, autore di testi teatrali, insegnante e scrittore appartenente alla nota famiglia di fotografi (Emanuela Baletti), a Biagio Biagetti, pioniere del restauro in Vaticano, pittore e innovatore dell’arte sacra (Paolo Ondarza), a Claudio Cintoli, artista contemporaneo scomparso nel 1978, che esordì nella Roma degli anni Sessanta per poi spostarsi sulla scena americana (Paola Ballesi). Alla figura del musicista Domenico Alaleona, compositore, musicologo e didatta della “Generazione dell’Ottanta”, è stata dedicata la relazione di Paolo Peretti, mentre Claudia Scipioni e Andrea Carnevali hanno presentato la fortunatissima carriera romana del fotografo Arturo Ghergo, nato a Montefano. Infine Giuseppe Trivellini ha illustrato la figura di Aldo Tomassini Barbarossa, architetto e scenografo nella Roma del secondo dopoguerra, in pieno boom dell’industria cinematografica italiana. Il convegno è stato chiuso dal presidente Alberto Meriggi, che ha ringraziato i relatori,  le autorità, i soci e tutti coloro che sono intervenuti nei due giorni. Ha ricordato il prossimo appuntamento del Centro Studi del 9 dicembre, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata, consistente in una giornata di studi sulle più antiche pergamene inedite del Comune di Macerata, che saranno illustrate e commentate da Giammario Borri. Meriggi ha poi dato l’annuncio del prossimo convegno del 2026, che si terrà a Camerino in collaborazione con il Comune e la locale Università, sul tema riguardate i rapporti in passato tra l’Umbria e le Marche lungo la dorsale appenninica.

17/11/2025 17:00
Civitanova, dalla memoria alla rinascita: Monica Palloni dedica la mostra "L'Altra Me" a tutte le donne e all'Ant

Civitanova, dalla memoria alla rinascita: Monica Palloni dedica la mostra "L'Altra Me" a tutte le donne e all'Ant

Dal 21 al 26 novembre 2025, la Palazzina Liberty del Lido Cluana si prepara a ospitare un evento che unisce arte, profonda emozione e solidarietà: "L’Altra Me", la nuova mostra fotografica di Monica Palloni. Con trent'anni di carriera alle spalle, la fotografa dedica questo significativo progetto a tutte le donne e alla loro straordinaria capacità di resilienza, di resistere, cambiare e rialzarsi dopo ogni battaglia.  L'iniziativa, patrocinata dall’amministrazione comunale, va oltre l'aspetto puramente artistico poiché nasce da una storia personale e da un profondo gesto d'amore. "Questo progetto è il mio grazie ad Ant (Associazione Nazionale Tumori), che ha seguito mia madre negli ultimi mesi della sua vita," racconta Monica Palloni. Per questo motivo, una parte del ricavato della mostra sarà devoluta all’associazione, "restituendo qualcosa di importante a chi ogni giorno si prende cura delle persone più fragili" e trasformando il dolore in un gesto concreto di supporto.  Le opere esposte nascono da sessioni fotografiche intime e autentiche, capaci di catturare emozioni che si esprimono attraverso volti, sguardi e mani. Sono storie di donne che raccontano coraggio, desideri e l'identità nella sua forma più vera.  La mostra è concepita come un luogo aperto e accogliente, pensato per creare un punto d'incontro per appassionati, associazioni, realtà culturali e cittadini che vogliano lasciarsi toccare da un messaggio universale: la bellezza della donna nella sua autenticità. La serata inaugurale, in programma venerdì 21 novembre alle ore 18.30, sarà arricchita da performance di danza, musica e poesia, grazie al coinvolgimento di artiste e artisti civitanovesi che renderanno il momento ancora più intenso e partecipato.  I visitatori potranno sostenere il progetto e l'Ant attraverso donazioni libere, l'acquisto delle fotografie esposte o l'acquisto di pacchetti di sessioni fotografiche speciali offerte dall'artista nel suo Family Studio.  "L’Altra Me’ è un grande progetto, che porto nel cuore con responsabilità ed emozione,"aggiunge la fotografa. "È un abbraccio collettivo, un modo per dire che siamo tutte diverse, tutte forti, tutte bellissime. Lo dedico a mia madre, Rosella: la mia guida, la mia radice, la mia più grande ispirazione”.  Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha accolto l'iniziativa con sensibilità: “Civitanova accoglie con grande emozione un progetto che unisce arte, sensibilità e solidarietà. Ringrazio Monica Palloni per il coraggio di trasformare una storia personale in un dono per tutta la comunità, sostenendo l’ANT in una sfida difficile con dignità”.

17/11/2025 13:31
Matelica, il regalo di Natale è la riapertura del Museo Piersanti: svelata la data

Matelica, il regalo di Natale è la riapertura del Museo Piersanti: svelata la data

Matelica è in fermento per la riapertura del Museo Piersanti che torna a sfavillare nel cuore della città, dopo la ferita che gli aveva inflitto il terremoto del 2016. Una struttura importante a livello storico, culturale e turistico per il comune dell'entroterra maceratese. Il taglio del nastro ci sarà domenica 21 dicembre, alle ore 16, in Via Umberto I n.11. Ai saluti delle autorità presenti presso il Teatro Piermarini, farà seguito la visita alla casa museo ed un buffet. Il sindaco della città di Matelica Denis Cingolani ha evidenziato l’importanza di riavere a disposizione un fulcro culturale importante, che attira ogni anno visitatori, come il Museo Piersanti. "Con grande emozione finalmente domenica 21 dicembre, dopo anni, tornerà a risplendere il Museo Piersanti - ha affermato -. Una casa museo che sarà riconsegnata alla comunità dopo un importante restauro avvenuto a seguito del sisma 2016. Grazie all’impegno del Commissario straordinario Guido Castelli, dell’USR e della Curia Vescovile potremmo tornare ad ammirare uno dei musei più importanti del nostro entroterra". L’assessore alla Cultura della città di Matelica Barbara Cacciolari ha sottolineato: "Sono profondamente orgogliosa e felice di condividere con la cittadinanza, dopo l’annuncio del nostro sindaco, che, dopo anni di attesa e dopo un attento restauro in seguito al sisma del 2016, il Museo Piersanti di Matelica riaprirà finalmente le sue porte alla nostra comunità. Questo museo, custode di opere uniche e di straordinario valore culturale, torna a essere un punto di riferimento per tutti noi". "Inoltre, voglio sottolineare quanto la cultura sia un motore fondamentale per la rinascita dei nostri borghi. La riapertura del Museo Piersanti non è soltanto un ritorno al passato, ma un passo verso il futuro: un modo per attrarre visitatori, appassionati e turisti che potranno riscoprire la bellezza del nostro territorio. Crediamo fermamente che investire nella cultura significhi investire nella vitalità della nostra comunità e nella sua capacità di accogliere e di crescere", ha concluso Cacciolari.    

16/11/2025 09:58
Civitanova - "Madonne, streghe, sante, pute e badesse”: Mauro Perugini ai Martedì dell'arte

Civitanova - "Madonne, streghe, sante, pute e badesse”: Mauro Perugini ai Martedì dell'arte

Nuovo appuntamento con la diciannovesima edizione dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte e promossa con il Comune e l’Azienda Teatri.  Martedì 18 novembre, alle 18, al cine-teatro Cecchetti, ci sarà la lectio di Mauro Perugini su “Madonne, Streghe, Sante, Pute e Badesse”.  L’edizione 25/26 vedrà 30 incontri e relatori di altissimo profilo. Sono: Roberto Mancini, Andrea Baffoni, Laura Colò, Michele Fofi, Giulio Vesprini, Mauro Perugini, Giancarlo Trapanese, Stefano Papetti, Roberto Cresti, Paola Ballesi, Peppe Barbera.  Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.   

15/11/2025 10:04
Cultura, luci e ombre nelle Marche: adolescenti poco nei musei, ma 1 su 2 legge libri extra scuola

Cultura, luci e ombre nelle Marche: adolescenti poco nei musei, ma 1 su 2 legge libri extra scuola

Nelle Marche gli adolescenti tra i 13 e i 19 anni visitano meno musei e siti archeologici rispetto alla media nazionale, ma mantengono una buona abitudine alla lettura. È quanto emerge dalla sedicesima edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, intitolata “Senza filtri”, diffusa da Save the Children a pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza. Secondo il rapporto, il 52,7% dei ragazzi marchigiani legge libri al di fuori dei testi scolastici, una quota in linea con il dato italiano del 53,8%. Sul fronte della fruizione culturale, invece, i valori risultano più bassi: solo il 44,5% ha visitato mostre o musei (50,1% la media nazionale) e il 37,3% ha visitato siti archeologici, contro il 40,2% del resto del Paese. Ancora più contenuta la partecipazione agli spettacoli dal vivo: il 28,3% è stato a teatro e il 31,9% a un concerto, dati inferiori a quelli nazionali. Un elemento positivo arriva però dall’attività fisica: il 15,3% degli adolescenti marchigiani non pratica alcuno sport, una percentuale migliore rispetto alla media italiana del 18,1%. In totale, gli adolescenti nelle Marche rappresentano il 6,7% della popolazione, un valore leggermente sotto la media nazionale (6,86%). Lo studio di Save the Children dedica un capitolo importante al sistema di cura. Nella regione sono disponibili 18 posti letto in Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Npia), su poco più di 400 presenti complessivamente in Italia. Critica, invece, la situazione della presa in carico successiva al ricovero: nelle Marche non esiste alcuna struttura residenziale pubblica o accreditata gratuita destinata agli adolescenti. Sul fronte dell’istruzione, il rapporto rileva che il tasso di dispersione implicita nella scuola marchigiana è pari al 7,5%, inferiore alla media italiana dell’8,7%. L’Atlante indaga anche il benessere adolescenziale attraverso un ascolto diretto dei ragazzi. In Italia il 60% degli adolescenti si dichiara soddisfatto di sé, ma il 9% ha vissuto periodi di auto-isolamento dovuti a problemi psicologici. Preoccupano due fenomeni in crescita: quasi un adolescente su otto ha usato psicofarmaci senza prescrizione e il 41,8% ha chiesto aiuto all’intelligenza artificiale nei momenti di tristezza, ansia o solitudine. “L'Atlante fotografa le tante, diverse, adolescenze vissute in Italia da una generazione duramente segnata dall'emergenza Covid, in termini di uso problematico di internet e rischi di isolamento, ma che oggi cerca con forza nuovi spazi di protagonismo – spiega Raffaela Milano, direttrice del Polo Ricerche di Save the Children – Le disuguaglianze economiche, educative e sociali si fanno più pesanti proprio in questa fase cruciale della crescita, rischiando di compromettere il futuro”.      

14/11/2025 11:40
L’Unione Montana fa rete: quattro teatri storici, un’unica  stagione culturale contro i campanilismi

L’Unione Montana fa rete: quattro teatri storici, un’unica stagione culturale contro i campanilismi

L’Unione Montana Potenza Esino Musone ha presentato l'attesissima brochure che unifica l'intera programmazione teatrale per la stagione 2025-2026. L'iniziativa mette in rete quattro "gioielli storici" dell'entroterra maceratese: il teatro Mestica di Apiro, il Piermarini di Matelica, il Feronia di San Severino Marche e il Comunale di Treia. Il progetto, ideato e curato da Francesco Rapaccioni, mira a superare i campanilismi e a potenziare l'offerta culturale, rendendola accessibile a residenti, turisti e visitatori. La presentazione ha visto la partecipazione compatta delle Amministrazioni e dell’intera Giunta dell'Unione Montana, a testimonianza di una crescente sinergia culturale. Denis Cingolani, Sindaco di Matelica e Presidente dell’Unione Montana, ha messo in evidenza la visione strategica dell'ente: “da tempo esiste una vocazione dell'Unione nel fare rete. Questi quattro gioielli offrono stagioni di prosa, sinfonica e tanto altro che arricchiscono il panorama culturale del nostro entroterra. Come Unione Montana ci siamo sentiti in dovere di mettere in rete questi teatri che offrono un cartellone vasto e variegato, dando l'opportunità a tutti i cittadini del circondario di usufruirne. Abbiamo creato questa brochure riassuntiva che verrà distribuita in tutti i Comuni, per diffondere gli aspetti culturali dei nostri territori e, soprattutto, per portare avanti la ricostruzione sociale e della comunità, parallela a quella fisica post-sisma 2016. È fondamentale animare queste bellissime strutture con cittadini e contenuti. Creare rete è il ruolo dell'Unione Montana, come già fatto con successo quest'estate per gli eventi turistici e culturali dei 12 Comuni che ne fanno parte, per amplificare le opportunità e rendere l'offerta sempre più visibile”. Francesco Rapaccioni, curatore del progetto e direttore artistico del teatro Feronia, ha spiegato la filosofia che anima l'unione dei cartelloni: "Ogni teatro mantiene la sua individualità e dunque questo progetto rappresenta un'agglomerazione di intenti per superare il campanilismo, che purtroppo è la 'malattia' delle Marche. L'antidoto, e questa iniziativa lo dimostra, è un'Unione Montana che mette tutti sullo stesso livello. L'occasione è unica: avere a mezz'ora di macchina quattro stagioni diverse – quella di Apiro più sperimentale, Matelica più classica di prosa, San Severino Marche che spazia nel contemporaneo e nella sinfonica, e Treia con un respiro più contemporaneo e leggero – è come avere quattro teatri nella stessa città. L'idea è che, se aumenta il pubblico in un teatro, ne beneficiano tutti: è un circolo che si amplia. Questo sforzo è fondamentale per mantenere e alzare il livello culturale, rendendo il territorio attrattivo per nuove competenze e per combattere lo spopolamento”. Rosa Piermattei, sindaco di San Severino Marche, ha espresso soddisfazione per l'aggregazione, evidenziando la tradizione teatrale della sua comunità: "Ringrazio il presidente Cingolani per questa seconda stagione che ci permette di aggregare. La vicinanza dei nostri paesi e questa opportunità di avere un'area dove vengono descritte le varie stagioni è importantissima. A San Severino Marche abbiamo una stagione ricca grazie a Francesco Rapaccioni, che spazia dalla prosa al circo contemporaneo, dalla musica sinfonica al cinema. Ciò che mi ha colpito da sindaco è la forte cultura dell'andare a teatro. È cruciale unirsi: non togliamo nulla a nessuno, ma abituiamo le persone ad andare a teatro, favorendo la curiosità verso le proposte altrui. È un buon anno per il turismo e per far rinascere i nostri territori, vedendo anche un approccio molto giovanile in platea”. Barbara Cacciolari, assessore alla Cultura di Matelica, ha sottolineato l'approccio alla multiculturalità della programmazione matelicese: "La nostra è una stagione importante che si inserisce in un concetto di multiculturalità, toccando le diverse generazioni della nostra comunità, dai bambini delle elementari al teatro amatoriale. Senza la visione di Denis Cingolani e Francesco Rapaccioni non saremmo arrivati a questa unione di intenti, che serve ad aggiornare il concetto di cultura. La cultura non è solo l'opera in sé ma il pensiero di vivere un momento storico attraverso la rappresentazione. Il lavoro a Matelica è far rinascere l'interesse per il teatro e i libri, con una stagione che propone varie anime: sinfonica, opera classica, amatoriale e un musical. Per noi è significativa anche la celebrazione della riapertura del teatro nel 1995 con un evento che vedrà protagonista la Corale Polifonica Antonelli. Questa sinergia nelle aree interne sta attivando le 'sinapsi' delle persone, rendendoci sempre più attrattivi”. Infine, David Buschittari, vice sindaco e assessore alla Cultura di Treia, ha ricordato la funzione del teatro come fulcro della comunità: "Treia non è solo il Gioco del Pallone con il Bracciale e Dolores Prato, ma anche il teatro comunale, un luogo da vivere e simbolo di quella comunità patrimoniale immateriale che oggi tutti perseguiamo. Ringrazio l'Unione Montana per aver unito per il secondo anno consecutivo i quattro teatri storici. La Regione ci ha già messo in rete per il percorso di riconoscimento Unesco. Il teatro di Treia si caratterizza per due stagioni: la classica di prosa, che inizierà il 28 novembre, e lo spazio per i ragazzi con 'Domeniche da Favola'. Il teatro a Treia è vissuto dai giovani e, soprattutto, dalle compagnie locali, come la Compagnia Teatrale Fabiano Valenti e la compagnia di Camporota – entrambe specializzate nel dialetto – e Gli Smisurati di Santa Maria di Selva, legati alla disabilità, che organizzano il festival 'Fuori Misura' in rete con diversi Comuni”. La brochure riassuntiva sarà distribuita in tutti i Comuni, consolidando l'obiettivo di amplificare l'offerta culturale e di sostenere la ricostruzione sociale del territorio.

14/11/2025 10:55
"I Sogni di Park", a Macerata l'incontro con l'autore: quando la malattia diventa un bambino che sogna

"I Sogni di Park", a Macerata l'incontro con l'autore: quando la malattia diventa un bambino che sogna

La libreria Giunti al Punto di Macerata (corso Matteotti 1,3,5) si prepara ad ospitare un appuntamento di particolare rilevanza sociale e artistica. Sabato 15 novembre, alle ore 18.00, sarà presentata la graphic novel "I sogni di Park" di Mauro Mogliani, pubblicata da Bertoni Editore. L’evento si inserisce nel ciclo di incontri dedicati alla narrativa illustrata che utilizza linguaggi innovativi per affrontare tematiche sociali complesse. "I sogni di Park" nasce dall'esigenza profonda di narrare la realtà del Parkinson in maniera nuova, empatica e immediatamente accessibile. Mogliani compie questa scelta stilistica adottando lo sguardo puro e immaginativo di un bambino. Ne emerge un viaggio narrativo che bilancia con maestria delicatezza, ironia e un tocco di malinconia. L'opera è l’esempio di come la fragilità possa essere trasformata in un motore di creatività e consapevolezza, riuscendo a dare voce alla malattia senza rinunciare alla leggerezza e alla speranza del sogno. Le illustrazioni, caratterizzate da uno stile essenziale e incisivo, guidano il lettore in un percorso che coniuga riflessione, intensa emozione e un forte senso di profonda umanità. Nel corso dell’incontro, l'autore dialogherà con Tullia Leoni, offrendo spunti sulla genesi della graphic novel, il processo creativo alla base e il ruolo cruciale della narrazione visiva nella sensibilizzazione su temi di grande complessità. Sarà l'occasione ideale per conoscere da vicino un'opera che fonde arte, esperienza personale e solidarietà, fornendo nuove e importanti chiavi di lettura per comprendere la realtà del Parkinson. L'invito alla partecipazione è rivolto a un pubblico eterogeneo: lettori di tutte le età, appassionati di graphic novel, famiglie e, in particolare, operatori del settore socio-sanitario e a chiunque voglia avvicinarsi a una storia intensa, delicata e profondamente umana. L’appuntamento si propone come un momento di ascolto e sensibilità, in cui la malattia si fa narrazione e la narrazione diventa occasione di dialogo e vicinanza.

10/11/2025 17:59
Recanati celebra Mihai Eminescu, il "Leopardi della Romania": un ponte tra due culture

Recanati celebra Mihai Eminescu, il "Leopardi della Romania": un ponte tra due culture

Nel segno della poesia e del dialogo interculturale, sabato 8 novembre la città di Recanati ha ospitato un importante evento dedicato al grande poeta romeno Mihai Eminescu (1850–1889), figura simbolo della letteratura europea. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Politeia con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Recanati - Assessorato alla Cultura, ha fatto parte del progetto "Anno Culturale Mihai Eminescu", volto a promuovere la conoscenza reciproca tra Italia e Romania attraverso la poesia. La manifestazione si è aperta alle ore 15:00 nel cortile del Centro Nazionale di Studi Leopardiani con un momento di commemorazione davanti alla targa dedicata al poeta romeno. Successivamente, alle 15:30, i partecipanti si sono spostati presso l’Auditorium del Centro Mondiale della Poesia e della Cultura "Giacomo Leopardi", dove si è tenuto un incontro di approfondimento sulla figura di Eminescu e sui legami letterari tra Giacomo Leopardi e Mihai Eminescu, due spiriti affini accomunati da una profonda sensibilità verso l’uomo, la natura e l’infinito. Tra gli interventi istituzionali e accademici, di particolare rilievo quello di Ettore Pelati, Assessore alla Cultura del Comune di Recanati, che ha sottolineato come "la cultura sia un ponte tra i popoli e uno strumento di reciproca conoscenza". Il prof. Cristian Luca, Direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ha illustrato il percorso poetico e intellettuale che avvicina i due autori, mentre Edmond Neagoe, Console del Consolato Generale di Romania a Bologna, ha evidenziato il forte legame culturale tra Blaj e Recanati, città custodi di una tradizione poetica condivisa. Sono inoltre intervenuti Irina Ilona Lazar, Presidente dell’Associazione Politeia, Stefania Rosca, Segretario dell’associazione, e Paul Vatamanu, Presidente del Consiglio Comunale di Azzano Decimo e Vicepresidente di Politeia. Un ringraziamento speciale è andato anche ad Adriana Maria Weissenbacher e Gabriel Ghita, organizzatori locali che con impegno e dedizione hanno contribuito alla perfetta riuscita dell’evento. L’iniziativa ha rappresentato un momento di alto valore culturale e umano, confermando la volontà di rafforzare la cooperazione culturale tra Italia e Romania, nel nome della poesia e del rispetto reciproco tra le due tradizioni letterarie. Il progetto è stato realizzato con il sostegno di numerosi enti e istituzioni: Dipartimento per i Romeni all’Estero, Ambasciata di Romania in Italia, Consolato Generale di Romania a Bologna, Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Centro Nazionale di Studi Leopardiani, Rediviva Edizioni e Sistemi – Servizi Fiduciari. (Credit foto: Giorgio Calvaresi) 

10/11/2025 15:30
Teatro “Annibal Caro” gremito per la serata di poesia e musica dedicata a Dante e San Francesco

Teatro “Annibal Caro” gremito per la serata di poesia e musica dedicata a Dante e San Francesco

"Annibal Caro” al completo, sabato sera, per lo spettacolo di poesia e musica dedicato a Dante e San Francesco, promosso dall’Associazione dantesca cittadina insieme all’Associazione “Arte”, con la collaborazione del Comune, dei Teatri, e del Banco marchigiano.  Un evento a cui hanno dato il loro contributo anche l’Unitre, le Grafiche Fioroni e la Provincia picena dei Frati Cappuccini. Sul palco, il regista e attore Pietro Conversano, accompagnato dalle musiche di Elena Ludovici (pianoforte), Giacomo Bartolucci (percussioni) ed Eros Rambaldi (contrabbasso). Sono stati declamati brani del Purgatorio e del Paradiso e testi di Luzi, Rebora, Carducci e Palazzeschi. A Maria Laura Perini e Domenico Bartolini, dell’Associazione dantesca, il compito di tessere un percorso interpretativo che ha visto nella Commedia il poema del desiderio umano e del suo compimento e in Francesco la testimonianza di una vita il cui desiderio, attraverso la povertà, si compie in Dio. Sabato prossimo, nuovo appuntamento musicale: sempre al Teatro “Annibal Caro”, alle 21.15, grande concerto dell’Orchestra di fiati “Insieme per gli altri”, per sostenere la carità dei Frati Cappuccini di Civitanova. L’ingresso è gratuito ma è bene prenotarsi: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-nacque-al-mondo-un-sole-il-gran-finale-1865779018269

10/11/2025 12:20
Colmurano, appuntamento con gli autori del libro "Oltre le trincee - Ricordi di guerra per costruire La Pace"

Colmurano, appuntamento con gli autori del libro "Oltre le trincee - Ricordi di guerra per costruire La Pace"

Domenica 9 novembre, in occasione del 107° anniversario della fine della prima guerra mondiale, si terrà a Colmurano la presentazione del libro “Oltre le trincee - ‘Ricordi’ di guerra per costruire La Pace”, pubblicato dalla casa editrice indipendente “Giaconi Editore” di Recanati. L'incontro, aperto al pubblico, inizierà alle 16:30 e si svolgerà nella Sala Consiliare che si affaccia sulla suggestiva piazza San Rocco. Si tratta di un libro giunto alla sua stampa in un periodo storico particolarmente drammatico, che vede l’uso indiscriminato di armi ad alto potenziale in diverse parti del mondo: un mondo che trema al pensiero di una possibile e imminente terza guerra globale, decisamente più distruttiva delle due che l’hanno preceduta. Gli autori Marco Vissani, Patrizio Quintili, Mario Lambertucci e Giovanni Paolo Carlino-Giuliani, basandosi sul ciceroniano concetto di "Historia magistra vitae", mettono in luce il grande valore educativo sia della Storia, sia delle piccole storie umane che si sono svolte nel periodo della “grande guerra” e che dovrebbero aiutarci a comprendere maggiormente il presente, così da permetterci di evitare il disumano futuro che incombe su ciascuno di noi e che consegneremo alle innocenti e ignare generazioni che verranno... se verranno. Il libro, corredato da un discreto numero di fotografie, prende vita dai “ricordi” delle persone e delle cose, cercando di mettere in risalto la drammaticità dei momenti vissuti - soprattutto nelle trincee - da tutti coloro che partirono per il territorio dichiarato in stato di guerra e che in molti casi furono uccisi, furono fatti prigionieri, tornarono a casa orrendamente devastati nel corpo e nella mente o scomparvero senza lasciare alcuna traccia del luogo che li aveva inghiottiti per sempre: soldati che, in molti casi, avevano da poco compiuto il diciottesimo anno di età. Per questi motivi e per molti altri (che potrete approfondire con la lettura del testo) gli autori auspicano che il loro lavoro non sia erroneamente circoscritto al piccolo paese di Colmurano, ma rappresenti una sorta di specchio sul quale potrebbe riflettersi ogni comunità umana, trasformandosi in un - seppur piccolo - importante contributo per la costruzione della Vera Pace mondiale, proprio a cominciare dall’animo di ogni suo lettore, e questo perché l’intera umanità può riprendere a percorrere la Giusta Via solo partendo dalle profondità del cuore di ciascun essere umano. Nessuno escluso. 

09/11/2025 11:00
Marche da amare,  Natasha Stefanenko conquista San Severino con la sua "Guida sentimentale"

Marche da amare, Natasha Stefanenko conquista San Severino con la sua "Guida sentimentale"

Una serata all'insegna dell'amore per il territorio, della cultura e del divertimento: il teatro Feronia di San Severino Marche ha ospitato l'evento di presentazione del libro “Dalle Marche con amore. Guida sentimentale alla regione dell'infinito” di Natasha Stefanenko. L'incontro, promosso e organizzato dall’associazione Help SOS Salute e Famiglia Odv presieduta da Cristina Marcucci e patrocinato dal Comune di San Severino Marche, ha registrato una grandissima partecipazione di pubblico, con il sold out in platea e sui palchi, ed ha affascinato i presenti per il racconto intimo e appassionato dell’autrice. Natasha Stefanenko, nota attrice, conduttrice e modella di origine russa, è ormai da anni marchigiana d'adozione. Il suo libro, edito da Cairo, è una vera e propria "guida sentimentale" che documenta il suo personale viaggio alla scoperta dei borghi, dei paesaggi, dell'enogastronomia e degli aneddoti che rendono unica la regione, terra di grandi artisti come Leopardi e Raffaello. La scrittrice, in dialogo con la moderatrice Daniela Zepponi, scrittrice anch’essa, ha condiviso con calore le sue esperienze, dalle scoperte culinarie (come le amate frignacce) ai suoi rifugi personali, definendo le Marche una regione "completa, con mare, montagna e gente accogliente". A rendere l’atmosfera esilarante e autentica è stata la partecipazione straordinaria di Alberto e Riccardo de “Il Doppiatore Marchigiano”. Il popolare duo comico tolentinate, famoso per le sue esilaranti parodie e doppiaggi in vernacolo che spopolano sui social, ha interagito con l’autrice in un dialogo che ha valorizzato la schiettezza e l'identità del dialetto locale. Il momento clou della serata è arrivato quando il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, è salita sul palco. Il primo cittadino settempedano si è prestato al gioco dei doppiatori, in una vera e propria intervista "in dialetto" sulla vita in città. Tra risate e battute, si è parlato del carattere dei settempedani e della rievocazione storica del Palio dei Castelli, in un mix di cultura, tradizione e goliardia che ha conquistato il pubblico. Grande merito del successo dell’iniziativa va all'associazione Help SOS Salute e Famiglia Odv.  

08/11/2025 16:50
Civitanova, dalla pittura rupestre alla street art:  Giulio Vesprini protagonista ai "Martedì dell'Arte"

Civitanova, dalla pittura rupestre alla street art: Giulio Vesprini protagonista ai "Martedì dell'Arte"

Nuovo appuntamento con la diciannovesima edizione dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte e promossa con il Comune e l’Azienda Teatri. Martedì 11 novembre, alle 18 al cine-teatro Cecchetti, ci sarà la lectio di Giulio Vesprini su “Muri parlanti. Dalla pittura rupestre alla street art”. L’edizione 25/26 vedrà 30 incontri e relatori di altissimo profilo. Sono: Roberto Mancini, Andrea Baffoni, Laura Colò, Michele Fofi, Giulio Vesprini, Mauro Perugini, Giancarlo Trapanese, Stefano Papetti, Roberto Cresti, Paola Ballesi, Peppe Barbera.  Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

08/11/2025 11:36
Il senso del femminismo oggi in un libro curato da Anna Paola Concia e Lucetta Scaraffia

Il senso del femminismo oggi in un libro curato da Anna Paola Concia e Lucetta Scaraffia

Arriva in libreria Quel che resta del femminismo, una raccolta di riflessioni sul senso del femminismo nel 2025, a cura di Anna Paola Concia e Lucetta Scaraffia. Il libro si compone di sei saggi, che affrontano la questione da vari punti di vista: un bilancio storico dei femminismi di Lucetta Scaraffia, l’eventuale sopravvivenza del patriarcato oggi nell’analisi di Luca Ricolfi, l’inganno delle identità di Claudia Mancina, il rapporto fra femminismi e cultura woke di Fabrizia Giuliani, le riflessioni contro la strumentalizzazione del diritto e della libertà femminile di Silvia Niccolai, e infine un approfondimento sui generi, i ruoli e la storia di Aldo Schiavone. Come scrive Anna Paola Concia nell’Introduzione, gli autori sono «accademici con storie e culture diverse: storiche, sociologi, filosofe, scrittori e giuriste, accomunati dalla voglia di interrogarsi sulle trasformazioni del femminismo e su cosa stanno producendo nelle nostre società contemporanee». Un libro a più voci dunque, che nasce dall’esigenza di non disperdere le considerazioni emerse durante il convegno "I femminismi di fronte alla cultura woke", tenutosi a Roma lo scorso 8 marzo presso la Fondazione Einaudi. Proprio il diffondersi della cultura woke, condivisa soprattutto dalle giovani generazioni, ha creato in questi ultimi anni profonde spaccature nel femminismo italiano e non solo. Le critiche al femminismo ostacolano il tradizionale impegno politico e impongono un ripensamento teorico sulla profondità del cambiamento in atto e sulle sue prospettive future: si sta tentando di cancellare l’esistenza di una identità femminile, quella che è sempre stata alla base delle rivendicazioni dei movimenti femministi, per sostituirla con identità neutre, come “persone con l’utero” o “persone con le mestruazioni”. I sei autori, pur partendo da posizioni differenti, concordano sulla necessità di difendere e valorizzare le caratteristiche fondative del femminismo, come l’universalismo, il liberalismo e l’esistenza di una specificità femminile legata alla capacità riproduttiva. Anna Paola Concia, femminista, attivista dei diritti civili e scrittrice, è stata assessora al Comune di Firenze, presidente di Agensport Regione Lazio, Deputata della Repubblica e Consigliera di tre Ministre della Repubblica. Dal 2016 coordina il Comitato organizzatore di Didacta Italia, edizione italiana di Didacta International, la fiera sulla scuola del futuro più importante al mondo. Lucetta Scaraffia, storica, giornalista e scrittrice, ha insegnato Storia contemporanea presso la Sapienza Università di Roma. Ha collaborato con diversi quotidiani e, nel 2017, ha ricevuto per la sua attività le insegne della Legion d’onore dal presidente della Repubblica francese. Dal 2007 è membro del Comitato nazionale per la bioetica.

05/11/2025 13:25
Macerata, conoscere la Cina attraverso il cinema: torna la rassegna curata dall'Istituto Confucio

Macerata, conoscere la Cina attraverso il cinema: torna la rassegna curata dall'Istituto Confucio

Ritorna a Macerata la rassegna di cinema cinese “Luci cinesi - 中国电影周” e, insieme ad essa, un'occasione di riflessione per comprendere più da vicino la complessità del mondo cinese. L'Istituto Confucio dell'Università di Macerata propone due iniziative complementari: quattro serate di cinema contemporaneo al Cinema Italia e, giovedì 6 novembre, l'incontro con il sociologo Pino Arlacchi, autore del volume “La Cina spiegata all'Occidente”.   La rassegna prenderà il via mercoledì 5 novembre e porterà sullo schermo alcuni tra i titoli più significativi della nuova cinematografia cinese, offrendo uno sguardo su una società in rapido cambiamento attraverso le lenti di registi come Wei Shujun, Anthony Chen, Guan Hu e Jia Zhangke. Le proiezioni si terranno alle 21:00 al Cinema Italia di Macerata (via Gramsci, 25) con ingresso libero e gratuito. Ecco il calendario: mercoledì 5 novembre, “Il mistero scorre sul fiume” di Wei Shujun; giovedì  6 novembre “The Breaking Ice” di Anthony, mercoledì 12 novembre “Black Dog” di Guan Hu e giovedì 13 novembre “Generazione Romantica” di Jia Zhangke.   (Un'immagine tratta dal film "Generazione Romantica")   Giovedì 6 novembre, alle 16, l'Auditorium dell'Università di Macerata (via Padre Matteo Ricci 2) ospiterà Pino Arlacchi per la presentazione del suo ultimo libro, “La Cina spiegata all'Occidente”: un'opera che invita a superare stereotipi e diffidenze per comprendere le radici culturali e politiche del "miracolo cinese".   Sociologo e già sottosegretario generale delle Nazioni Unite, Arlacchi è noto a livello internazionale per i suoi studi sulla criminalità organizzata e per l'impegno nelle politiche di cooperazione e sviluppo. Negli ultimi anni ha rivolto il suo interesse alla Cina, approfondendo i fattori che ne hanno guidato l'ascesa economica e il ruolo crescente nello scenario globale.     "Con questo libro - afferma l'autore - "spero di contribuire a contrastare l'industria della paura e dell'ignoranza che alimenta gran parte della narrazione sulla Cina diffusa oggi in Occidente. La chiave per entrare nella mentalità della Cina e dei cinesi è la conoscenza delle istituzioni politiche originali che essi hanno creato nel corso dei millenni e dentro le quali vivono ancora oggi."   L'incontro, aperto al pubblico, potrà essere seguito anche da remoto. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito https://confucio.unimc.it. Con queste iniziative l'Istituto Confucio dell'Università di Macerata rinnova il proprio impegno nel promuovere il dialogo interculturale e la conoscenza della Cina contemporanea, attraverso linguaggi e prospettive capaci di unire cultura, arte e riflessione critica.

04/11/2025 14:00
Civitanova Film Festival, Dreams like paper boats (Haiti) fa incetta di premi: tutti i vincitori dell'edizione 2025

Civitanova Film Festival, Dreams like paper boats (Haiti) fa incetta di premi: tutti i vincitori dell'edizione 2025

Il Premio Stelvio Massi al Miglior Cortometraggio dell’undicesima edizione del Civitanova Film Festival è stato assegnato a Dreams like paper boats (Des rêves en bateaux papiers, Haiti, 2024) di Samuel Suffren, che si è anche aggiudicato il premio alla Miglior Regia e il Premio alla Miglior Sceneggiatura. Il Premio Claudio Gaetani al Miglior Attore del CFF 2025 è andato a Benjamin Sawyer (Rochelle, Nuova Zelanda, 2024), la Miglior Attrice è Brid Brennan (Room Taken, Irlanda, 2023). Il Premio del Pubblico è per Room Taken, mentre lo Staff del Festival ha dato la sua preferenza a Playing God (Italia, 2024). Il Premio Migliori Scene e Costumi è stato assegnato dal Comitato di Scenaria Festival a Paix Robinson (Such a lovely day, UK 2023). Quindi i due Premi di Corti Young, progetto di proiezioni per le scuole sostenuto dal Banco Marchigiano: gli studenti dell’IIS Bonifazi Corridoni hanno premiato il corto Superbi (Italia, 2024), quelli dell’IIS Da Vinci, Narciso (Italia, 2024).    Ieri, domenica 2 novembre 2025, il cinema Cecchetti di Civitanova ha ospitato le premiazioni dell’edizione 2025 della rassegna.    “Nove giorni di cinema intenso - hanno detto i direttori artistici Peppe Barbera e Michele Fofi -. Chi ha l’onore di dialogare con un pubblico ha l’onere di impegnarsi dando sostanza e corpo a quello che propone. Senza nessun tappeto rosso”. Tra gli eventi, Michele Fofi ha ricordato la grande partecipazione alle proiezioni “dei sette lungometraggi proposti e in un momento così difficile per il cinema questo è un bel segnale”.   “Torno molto volentieri alle premiazioni del Civitanova Film Festival - le parole del presidente della Fondazione Marche Cultura / Marche Film Commission Andrea Agostini -  una rassegna dove si respira una grande passione. Il livello di qualità cresce di anno in anno, con corti che provengono da ben oltre il confine nazionale. Occorre investire nella cultura della sala per alimentare le emozioni che circolano in questi luoghi: spazi dove incontrarsi, riflettere e fare comunità”.   A portare i saluti per Corti Young, le docenti Giulia Gianfelici (Bonifazi-Corridoni) e Maria Grazia Baiocco (Da Vinci). Presenti anche Cristiano Anania di Associak e il regista marchigiano Nikola Brunelli.    “I contenuti che lascia il CFF al suo pubblico sono un valore aggiunto - le parole di Maria Luce Centioni, presidente dei Teatri di Civitanova -: ci avete regalato degli incontri che sono una carrellata di profonda umanità”.    La giuria dell’undicesima edizione è stata composta dalla registra e autrice, nonché fondatrice dell’Ortigia Film Festival, Lisa Romano; dall’attore Ibrahim Keshk (SKAM Italia, Romantiche, Ma chi ti conosce?); l’organizzatrice di festival ed eventi culturali Chiara Caporicci; il presidente del Circolo del Cinema Metropolis e membro del consiglio direttivo FICC, nonché vicepresidente vicario Anec/Agis Marche Andrea Cardarelli.   Il comitato di Scenaria Festival è formato quest’anno da: Daniela Garbuglia (appassionata d’arte, gallerista d’antiquariato e figlia del grande scenografo Mario); Francesca Iacopini (storica dell’arte, specializzata in fotografia e comunicazione e consulente di direzione organizzativa e progettazione finanziata); Mauro Mazziero (direttore artistico per le arti visive del Mugellini Festival di Potenza Picena, oltre che ideatore di Scenaria Festival e Prima Scena).    Ricordiamo che quest’anno sono stati iscritti al concorso ben 300 cortometraggi, con i 19 finalisti provenienti da tutto il mondo: Argentina, Canada, Corea del Sud, Estonia, Francia, Giordania, Haiti, Irlanda, Lituania, Nuova Zelanda, Regno Unito, Russia, Turchia, USA e, ovviamente, Italia.   Il CFF è organizzato dall’APS Favolacce, dall’Azienda dei Teatri di Civitanova e dal Comune di Civitanova. 

03/11/2025 10:00
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