Dal 14 al 16 settembre la comunità ludica –Treia gioco del pallone col bracciale – sarà a Verona per promuovere l'antico gioco.
Dopo le presenze del 2014 (Piazza delle Erbe) e del 2016 (Piazza Viviani) il gruppo di giovani atleti, categorie maschile e femminile, accompagnati dall’Ente Disfida del Bracciale, dai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Treia e dai dirigenti dell’Asd Carlo Didimi, si cimenteranno con la palla al bracciale al Tocatì festival internazionale dei giochi di strada.
La partecipazione di Treia a Verona era già stata anticipata nel corso delle premiazioni della disfida di domenica scorsa, durante la consegna del premio Carlo Didimi 2018 al presidente di Aga (Associazione giochi antichi) Giorgio Paolo Avigo, che ha ricevuto l’ambito riconoscimento per il suo grande lavoro, iniziato con il protocollo di Verona del novembre 2017, proseguito con le giornate dell’immateriale 2.0 a Roma nel mese di maggio, che dovrebbe portare il gioco del bracciale, insieme ad altre 9 comunità ludiche italiane, ad ottenere il riconoscimento del patrimonio immateriale Unesco.
Gli incontri tematici con le altre comunità ludiche italiane preseguiranno dal prossimo autunno con due incontri, in Lombardia e all’università di Siena, per proseguire il cammino verso il prestigioso riconoscimento Unesco.
Infine, parallelamente ai contatti con Aga-Tocatì, sono iniziati, i primi contatti tra con l’Amministrazione Comunale di Verona, sotto la regia della Fipap – associazione nazionale gioco pallone col bracciale; infatti dietro Piazza Cittadella, sopra l’odierno parcheggio Arena si giocava a pallone, nel 1610, in quella zona chiamata “del Crocefisso”, dove il comune di Verona concesse un terreno per il popolare gioco del pallone col bracciale, narrato da Goethe nel suo “Viaggio in Italia” dopo aver assistito il 16 settembre 1786 ad un incontro tra Verona e Vicenza. L’obiettivo dell’amministrazione di Treia e dell’Ente Disfida è proprio di riportare l’antico gioco del bracciale nella capitale veneta.
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