Sarnano, alle radici dell'Abbazia di Piobbico: inaugurata la mostra "Santa Maria tra i torrenti"
Sabato 3 agosto, alla presenza del sindaco di Sarnano, Fabio Fantegrossi, del presidente del Consiglio regionale delle Marche, Dino Latini, e del consigliere regionale Pierpaolo Borroni, è stata inaugurata la mostra "S. Maria tra i torrenti: il recupero dell’Abbazia di Piobbico tra arte e storia" presso la pinacoteca comunale di Sarnano, organizzata dal Centro studi sarnanesi con la collaborazione dell’Università di Macerata, l’associazione culturale "L’Ospite" e "I Tamburini del Serafino".
L’iniziativa, ideata in occasione della recente riapertura al pubblico dell'Abbazia di Piobbico, è un percorso tra documenti e immagini pensato per valorizzare il suo ricco patrimonio storico-artistico nonché il significato simbolico e identitario che la stessa tuttora riveste per la comunità.
L'abbazia di Piobbico, la cui fondazione si fa risalire all'anno 1030, rappresenta l'istituzione più antica del territorio sarnanese; a quella prima comunità di monaci è possibile ricondurre l’inizio del processo che nei secoli XI – XIII porterà alla nascita del comune di Sarnano.
Attraverso una selezione dei documenti più significativi provenienti al prezioso archivio dell'Abbazia di Piobbico (pergamene di XI-XIV secolo) viene proposta al pubblico la storia delle sue origini e del periodo di suo massimo splendore, in cui l’istituzione monastica ha giocato un ruolo estremamente determinante per i futuri assetti del territorio. Oltre agli originali sono esposte riproduzioni di importanti documenti conservati negli archivi dei comuni di Amandola, San Ginesio e Montalto Marche.
Un'apposita sezione è dedicata all'edificio abbaziale, splendida chiesa romanica, e al recente restauro reso necessario dalle pesanti lesioni subite a seguito del sisma del 2016/17. L'allestimento è stato realizzato con il contributo scientifico di Maela Carletti, Stefano Degli Esposti, Maria Franca Ghiandoni, Costanza Lucchetti, Antonio Montefusco, Francesco Pirani, con il patrocinio di numerosi enti del territorio.
All’inaugurazione sono intervenuti anche il sindaco di Amandola, Adolfo Marinangeli, l’assessore dell’Unione Montana Monti Azzurri, Monia Batassa e l’Abate amministratore don Marcello Squarcia. La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta fino al 3 novembre 2024.
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