Radical Joking Expressionism: a Recanati nasce un nuovo movimento artistico mondiale
Nella società odierna, dove la razionalità esasperata soffoca continuamente le ragioni della poesia e del sentimento, un gruppo di artisti ha sentito la necessità di creare una corrente pittorica nuova, incentrata sulla giocosità e sulla provocazione come cifra creativa.
È con questo spirito che ha preso ufficialmente il via il movimento del Radical Joking Expressionism, teorizzato dall’artista marchigiano Giancarlo Petrini in collaborazione con la collega belga Trui Bernaert.
E proprio le Marche hanno tenuto a battesimo il primo evento pubblico di questo Movimento internazionale, con una mostra evento inaugurata nei giorni scorsi a Recanati, alla presenza dell’assessore regionale alla cultura, Moreno Pieroni, presso la galleria dell’agenzia di comunicazione Segni e Suoni, da sempre attenta osservatrice e valorizzatrice di tutto ciò che è innovativo in fatto di arte.
Nello specifico, il Radical Joking Expressionism contrappone la ‘saggezza’ innocente del bambino che gioca allo squilibrio iper razionale della società di oggi, attraverso una pittura radicalmente priva di ragionevolezza, giocosa e provocatoria, per ricordare a tutti che la razionalità fine a se stessa porta ad una vita arida ed avvilente. Dopo aver mosso i primi passi on line, attraverso i social network, il movimento è ora pronto per aprirsi sulla scena internazionale mostrando già di possedere tutte le caratteristiche di una nuova avanguardia creativa.
All’appello del fondatore Giancarlo Petrini, artista con all’attivo numerose esposizioni negli anni ’80 e ’90, hanno già risposto numerosi artisti da ogni parte del mondo, che hanno scelto di sottoscrivere idealmente il Manifesto del Movimento RJE e di ispirare le loro opere agli stilemi della nuova corrente. In particolare, per l’esposizione di Recanati “Radical Joking Expressionism – L’Alba di un nuovo movimento artistico”, ne sono stati selezionati 9.
L’esposizione ha visto la partecipazione di pittori provenienti da Francia, Belgio, Olanda, USA, Canada, Urugay e Vietnam, i quali hanno inviato le loro opere: in tutto oltre 60 lavori di varie dimensioni che resteranno esposti per tutto il periodo natalizio, fino a domenica 13 gennaio 2019.
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