PieveTorinAcuore, tradizioni in tavola e sul palco per raccontare le bellezze del territorio
PieveTorinAcuore, una serata magica in programma martedì 14 agosto al Parco Rodari.
Dopo la cena della comunità, InsiemeATavola, con i piatti proposti da Ciak Saloon, Locanda del Re e Expo Bar, alle 21,30 il suggestivo Parco Rodari sarà il palcoscenico dell'operetta morale “Dialogo di un attore di teatro e di un passeggere”, scritta e diretta dall'attice Allì Caracciolo.
Un concerto per voci recitanti, canto, musica, solista e danza, dedicato alla Terra di Marche, alla sua bellezza, alla sua gente, a ogni rinascita, realizzata in coproduzione con Sperimentale A Teatro e La Macina, gruppo di ricerca e canto popolare. Si esibiranno Fabio Bacoloni (Attore), Maria Novella Gobbi (Passeggere), Genny Ceresani, Allì Caracciolo, Gastone Pietrucci, Adriano Taborro, Marco Gigli, Roberto Picchio, Riccardo Andrenacci.
“Quella che proporremo a Pieve Torina – ha spiegato l'autrice e regista – è una riduzione di un'opera scritta da me, un testo teatrale che si basa sul concetto di bellezza, la bellezza del paesaggio marchigiano fa da filo conduttore, quella bellezza nascosta, non prorompente o da cogliere a prima vista, ma che va scoperta con attenzione, attraverso il silenzio, il saper cogliere ciò che è profondo e non appariscente. Il passeggere si innamora di questo posto, si meraviglia della bellezza che gli si rivela. Se non siamo in grado di scoprire le cose nascoste, i talenti fuggono. Questa è una terra che rischia di rimanere impoverita. E alla fine si capisce che la vera bellezza non è salire sul palcoscenico e farsi applaudire, ma è cogliere l'essenza profonda del proprio essere, dell'anima. Si tratta di una forma di concerto, con i canti della tradizione orale, che unisce la voce alla danza e alla recitazione, attraverso la scoperta graduale del paesaggio. Infine, abbiamo aggiunto un accenno al rimpianto di quando la bellezza viene distrutta da qualcosa e della sensazione di voler lasciar perdere tutto, un richiamo al terremoto che ha distrutto queste zone. Ebbene, invece, dobbiamo essere come le ginestre leopardiane, che rinascono dalla lava".
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