Cosa prevede la nuova normativa sul diritto allo studio contenuta nell'ultima legge di Stabilità? Com'è stata recepita dalle Marche che hanno da poco votato la riforma degli Ersu? Sono solo alcune delle domande alle quasi si darà risposta nel dibattito “Diritto allo studio e politiche per l'Università”, promosso dal gruppo Pd del Consiglio regionale e della Camera. L'appuntamento è per lunedì prossimo, 20 febbraio 2017, a Macerata, alle 17.30, alla sala convegni dell'Hotel Claudiani (vicolo Ulissi, 8).
Se ne discuterà con Francesco Adornato, rettore dell'Università di Macerata, Pietro Casalotto, responsabile Saperi dei Giovani democratici delle Marche, Maurizio Natali, presidente della Fondazione Endisu, Gianluca Busilacchi, capogruppo Pd in Consiglio regionale, le onorevoli Manuela Ghizzoni e Irene Manzi, componenti Pd della commissione Cultura ed istruzione della Camera.
«Quella di lunedì sarà un'occasione di confronto aperto sulle novità introdotte dalla legge di Stabilità per quanto riguarda il diritto allo studio – spiega la deputata Irene Manzi – con l’introduzione di misure importanti a sostegno degli studenti.. Si dialogherà su questo e delle previsioni contenute nella legge regionale appena approvata, che ha stabilito la nascita dell'Erdis. Sarà un dialogo a più voci, grazie al coinvolgimento degli studenti, saranno infatti presenti i Giovani democratici, esponenti del mondo accademico, come il rettore dell'Università di Macerata, e l’onorevole Ghizzoni, da sempre impegnata su queste tematiche all’interno del Pd».
Rimarca il presidente del gruppo Democratico in Consiglio regionale, Gianluca Busilacchi: «L'iniziativa consentirà di fare chiarezza e approfondire meglio il tema del diritto allo studio, molto sentito soprattutto dalle fasce d'età più giovani. La riforma degli Ersu approvata in aula martedì scorso (14 febbraio, ndr) – afferma Busilacchi – pone fine ad una lunga fase di incertezza e centra le finalità etiche fissate dalla Costituzione, ovvero la rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale, consentendo ai capaci e ai meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi».
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