Anche a Tolentino è stato celebrato il quindicesimo anniversario del barbaro attentato di Nassirya. Le autorità civili e militari si sono incontrati nei pressi della Caserma dei Carabinieri dove, qualche anno fa, è stato posto un monumento, opera dello scultore Lino Gentili, dedicato a tutti i caduti e al loro sacrificio.
Dopo l’alzabandiera, l’inno nazionale e l’apposizione della corona d’alloro, sono intervenuti il Vice Sindaco Silvia Luconi e il Tenente Antonio Masciarelli, Comandate della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino che hanno sottolineato l’importanza delle missioni di pace che sono un vero e proprio presidio umanitario istituito in situazioni di guerra, per garantire aiuto alla popolazione. Molto commovente il momento in cui il Maresciallo Gaetano Barracane, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Tolentino ha letto i nomi di tutti i caduti anche con l’intento di mantenere vivo il ricordo di tutti coloro che si sono sacrificati per i più alti valori ispirati dalla pace e dalla democrazia. E’ infatti importantissimo tramandare alle giovani generazioni la loro memoria, non solo per commemorarli ma soprattutto per mantenere vivo quell’orgoglio con cui tutti i caduti hanno servito la Patria e la missione internazionale “Antica Babilonia”.
A tal proposito erano presenti gli studenti del Liceo scientifico e dell’Istituto tecnico Economico del Filelfo, accompagnati dalla dirigente scolastica Santa Zenobi che sono intervenuti sottolineando proprio il sacrificio di tanti ragazzi come loro che servendo l’Arma dei Carabinieri o l’Esercito hanno sacrificato la propria vita per assicurare la sicurezza e la stabilità agli stati martoriati dalla guerra e per l'affermazione dei più alti diritti dell'uomo, quali la democrazia, la pace, la libertà.
Alla manifestazione, oltre a molti cittadini e autorità hanno preso parte le rappresentanze delle Associazioni dei Carabinieri in congedo di Tolentino e di Macerata. Il luogotenente in pensione Franco Luchetti ha letto la Preghiera del Carabiniere.
Nassirya, Iraq, 12 settembre 2003, ore 10.40. Un camion cisterna pieno di esplosivo, guidato da 2 kamikaze, scoppia davanti la base militare “Maestrale”. L’attentato provoca 28 morti: di questi 19 sono italiani di cui la maggior parte Carabinieri. Il contingente italiano della missione “Antica Babilonia” è impegnato in operazioni di peacekeeping: ovvero ricostruzione, mantenimento dell’ordine pubblico, addestramento della nuova polizia irachena.
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