Oltre 2000 presenze e almeno 2500 passaggi hanno caratterizzato la serata di Montelupone Medievale 2018 , che si è tenuta nel centro storico del borgo lo scorso sabato 2 giugno. Una tale affluenza di pubblico non era scontata, nonostante il grande e inaspettato successo della prima edizione nel 2017 ed una pubblicità non capillare.
In effetti, la formula dell’evento “Montelupone Medievale” è senz’altro innovativa e, come si è constatato, attira non solo famiglie, ma soprattutto molti giovani e anche bambini: si tratta, in pratica, di un maxi “Gioco di Ruolo” che invita e stimola alla partecipazione attiva. Il coinvolgimento è inevitabile.
L’intero borgo, nel tornare al 1353, si è trasformato magicamente in un suggestivo apparato scenico popolato dalla spietata soldataglia mercenaria di Fra’ Moriale (personaggio storicamente presente in paese in quell’anno), da mercanti, artigiani, balestrieri, meretrici, cavalieri in groppa ai destrieri, danzatrici, musici errabondi, lebbrosi, pazzoidi frati eretici, boia e quant’altro. Chiaro, nel 1353 il borgo era ben più animato rispetto ad oggi.
L’evento, ideato e organizzato dall’Asd Ferreo Core e dal Comune, è stato costruito da oltre cento figuranti del posto che, per mesi, guidati dal vulcanico Ivo, hanno preparato – socializzando molto e divertendosi - i costumi d’epoca, i trucchi, i comportamenti . . .medievali. Sono intervenuti, poi, anche dei professionisti, quali Quam Pulchra Es, Trillalero, Errabundi Musici, Horse Harmony, Ferreo Core e Mastri del Tempo. Ma, i veri protagonisti, forse sono stati i tantissimi convenuti: frotte e frotte di ragazzini che esploravano ogni angoli per ottenere le monete di ferro (necessarie per decidere il finale della controversa storia d’amore, aperta fino all’ultimo), giovani donne e uomini che facevano un tifo da ultras allo stadio, le postazioni street food sempre affollate, l’assalto agli strumenti di tortura per foto ricordo, le continue e corali risate con il pazzo frate eretico e con le meretrici altrettanto pazze. Dulcis in fundo, i due veri neosposini Serena e Alessandro che, ancora vestiti come all’altare, non hanno voluto rinunciare alla grande festa popolare.
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