“Mediterranea. Onde Sonore”: Festival Off e Consiglio delle donne per un Lauro Rossi al femminile
Sono tutte bellissime le mani delle donne. Straordinarie quando sfiorano gli strumenti musicali. Sono piccoli contatti pulsanti che irradiano la figura a cui appartengono e che trasmettono "Onde Sonore" passando di mano in mano emozioni e battiti di cuore dentro quello spazio "Mediterraneo" che - soffusa e allo stesso tempo forte - la voce recitante interrogava: "Mediterraneo da capire, mediterraneo da confinare?".
Ieri sera al Teatro Lauro Rossi all'interno del Festival Off della stagione 2016 dello Sferisterio è andato in scena, in prima assoluta, "Mediterranea. Onde sonore", melologo in quattro Approdi (la seduzione, l'Illusione, l'abbandono, l'attesa) con Prologo ed epilogo, composto, oltre che eseguito, da quattro donne Carla Magnan, Cinzia Pennesi, Carla Rebora, Roberta Vacca insieme all'Accademia della Libellula, sotto la direzione di Cinzia Pennesi.
Una composizione musicale che ha accompagnato il testo recitato da Maria Letizia Gorga scritta oltre che eseguita - finalmente - da donne e dedicata agli infiniti simbolismi che il Mediterraneo - tema della stagione lirica di quest'anno - porta con sé. Il Mediterraneo come spazio da nutrire e custodire, il Mediterraneo delle mille culture e dei mille modi di vivere, gli stessi mille modi di vivere delle donne che troppo spesso sono state spinte dentro il riduzionismo di un modello da seguire, questo o quello che sia.
Il Mediterraneo degli scambi e dei commerci, dalla Magna Grecia alla Serenissima, ma anche il Mediterraneo dell'incontro che può diventare paura e scontro: l'Impero Ottomano di un tempo, la Turchia di oggi.
Il Consiglio delle donne del Comune di Macerata si è fatto pomotore di questa serata proprio per questo, per mettere in scena donne protagoniste e sensibili, dedite e attente, concentrate e brave in uno dei tanti ambiti, quello musicale, ancora profondamente maschili se guardato dal lato autorale. E invece no, le donne autrici ci sono e sono di esempio. Un esempio cui guardare perché esserci sia sempre possibile e perché, in ogni spazio sociale, la sensibilità delle donne possa portare il suo contributo di ricchezza da condividere.
Organismo misto di donne elette e di donne della società maceratese, il ruolo del Consiglio delle donne è proprio questo, promuovere il confronto, agire con pareri sull'azione amministrativa e con un lavoro di formazione continua volto al riconoscimento reciproco, al rispetto, alle stesse possibilità di mettersi in gioco facendo fruttare i 59 sguardi delle sue componenti.
E' stata la nostra prima volta ed è stato bello, anche se non abbiamo potuto dimenticare l'altra realtà, quella della violenza sulle donne, quella che ha portato a 61 femminicidi dall'inizio di quest'anno. Le due sedie drappeggiate di rosso che abbiamo voluto in prima fila volevano ricordare non solo le ultime due donne uccise, ma il loro essere 'persone' uccise, tolte alla rete delle loro relazioni, dei loro affetti con tutto il peso di drammaticità che questo comporta: famiglie straziate, figli orfani di madre e di un padre omicida, l'enormità di un dolore che quell'atto fa venire ad esistenza senza che più nulla lo possa veramente spegnere, per sempre.
C'erano molti uomini con noi ad assistere allo spettacolo però e questo ci conforta, perché il cammino di crescita va fatto insieme e solo così darà i suoi più buoni frutti.
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