Matelica per il secondo anno vince la Spiga Verde. Il comune premiato a Roma insieme a Montecassiano ed Esanatoglia
Matelica fa il bis e per il secondo anno consecutivo si aggiudica la Spiga Verde, il prestigioso riconoscimento assegnato dalla Fee Italia (Fondazione per l'Educazione Ambientale che assegna anche le Bandiere Blu) dedicato alle località rurali più impegnate nell'educazione ambientale e nelle iniziative di sostenibilità. Se l’anno scorso per la prima edizione, sono stati 13 i Comuni italiani premiati (Matelica unico nelle Marche), quest’anno il numero è più che raddoppiato a livello nazionale: le spighe sono state infatti assegnate a 27 Comuni, di cui 3 nella provincia di Macerata.
«Per il secondo anno Matelica è Spiga Verde - ha dichiarato il sindaco del Comune di Matelica Alessandro Delpriori- non è solo una soddisfazione per il grande lavoro svolto in questi anni ma è soprattutto un riconoscimento per la voglia di ripartire, per la forza del territorio che punta sulle sue specificità più importanti e genuine. L’ambiente, la cultura, l’enogastronomia di qualità».
Oltre a Matelica anche Montecassiano ed Esanatoglia hanno ottenuto mercoledì scorso a Roma questa speciale certificazione che attesta l’adozione di buone pratiche da parte degli agricoltori, con effetti benefici per l’ambiente e tutta la comunità.
«Vogliamo portare avanti insieme agli imprenditori agricoli e ai cittadini, in un'ottica di partecipazione attiva, un percorso volto a migliorare la qualità di vita nel vostro territorio - ha sottolineato il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena- abbiamo vissuto un'altra bella pagina per la storia di Montecassiano, che ha ottenuto anche l’ottavo posto tra i borghi più belli d’Italia e la riconferma della Bandiera Arancione, e ne siamo orgogliosi».
«Nel manifestare la nostra soddisfazione per il riconoscimento ricevuto dal nostro Comune e dal territorio all’interno del contesto Spighe Verdi - ha detto il sindaco di Esanatoglia Luigi Nazzareno Bartocci- riteniamo questo un inizio importante di un percorso molto più articolato e di valenza territoriale che può e deve portarci a migliorare la qualità del nostro ambiente e del paesaggio e soprattutto a potenziare la nostra biodiversità e le produzioni agricole di qualità, in un’ottica di qualità ambientale integrata».
I criteri per l’assegnazione consistono in una serie di indicatori di sostenibilità, ben 67 suddivisi in 15 sezioni, che vanno dalla partecipazione pubblica all’educazione dallo sviluppo sostenibile fino al corretto uso del suolo. E ancora si premiano le produzioni agricole tipiche e l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica, gli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata, le aree naturalistiche, l’arredo urbano e l’accessibilità. Come per le Bandiere Blu, l’iter segue lo schema Uni-En Iso 9001-2008 e al gruppo di lavoro hanno dato un contributo diversi enti, dai ministeri competenti (Ambiente, Agricoltura, Cultura) al comando Unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri fino all’Ispra e al Cnr. E oltre al coinvolgimento attivo degli agricoltori è stato fondamentale anche quello di associazioni, enti, scuole, operatori economici, singoli cittadini.
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