Domani il progetto di accessibilità dello Sferisterio sarà oggetto di dibattito durante la tavola rotonda “L’apporto dei festival alla diversificazione del pubblico” organizzata a Rotterdam da Opera Europa, l’organizzazione leader per i teatri d'opera e i festival lirici professionali in Europa con oltre 182 membri in 42 paesi diversi. A parlarne sarà Elena Di Giovanni, professore associato di traduzione inglese dell’Università di Macerata e coordinatrice del progetto che costituisce una parte imprescindibile della politica gestionale del Sovrintendente Luciano Messi e che si è aperta anche a nuovi progetti di accessibilità legati all’infanzia con il progetto artistico di Barbara Minghetti.
Come è noto dal 2008 il Macerata Opera Festival ha intrapreso un percorso volto a favorire l’accessibilità all’opera lirica con un progetto unico in Italia e gratuito: da dieci anni è attivo il servizio di audio descrizione delle opere in cartellone a beneficio dei non vedenti e degli ipovedenti. Dal 2009, inoltre, il Macerata Opera Festival offre inoltre il servizio di sopratitolazione di tutte le opere in cartellone, a beneficio dei non udenti ma di grande utilità per il pubblico tutto.
Un altro passo in avanti verso un modello di teatro inclusivo è stata l’ideazione nel 2011 di tre percorsi tattili tematici, pensati per i non vedenti ma aperti anche al pubblico generale, che precedono le serate di spettacolo con audio descrizione e che possono riguardare l’esplorazione del “dietro le quinte”, la scenografia, gli spazi della sartoria, ma anche un appuntamento in collaborazione con i musicisti della FORM che fanno toccare e provare i propri strumenti musicali.
A queste iniziative si sono aggiunte in anni più recenti la versione tradotta in inglese dei sopratitoli per tutte le opere, e un percorso guidato da una guida segnante in LIS per i non udenti, alla scoperta del teatro. Il progetto partito dallo Sferisterio sta riscuotendo grande attenzione in Italia e all’estero con recenti occasioni di adozione al Teatro Grande di Brescia e ad Anversa in Belgio.
Partner del progetto sono l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Sezione di Macerata, il Museo Statale Tattile Omero (Ancona), l’Università degli Studi di Macerata, la Montclair State University (New Jersey, USA) con la quale è stato organizzato lo scorso febbraio un incontro all’Istituto Italiano di Cultura di New York.
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