Online il giorno della vigilia di Natale.
È il video girato qualche giorno fa a Castelsantangelo sul Nera, un video semplice, leggero, che esplode nello stomaco di chi lo vede, frutto della collaborazione tra la produzione ed il comune di Castelsantangelo sul Nera.
Vittorio Cogliati Dezza lo ha definito "Bellissimo: suggestivo e massacrante, una dichiarazione poetica del fallimento dell'intero sistema paese".
Nasce da un'idea di Gianfranco Mancini e Anna Marzoli, riprese di Ennio Tiburzi, montaggio di Chiara Tiburzi.
Cavi elettrici ormai a terra, una culla riempita di neve, mura aperte sull'intimità di una casa, le tiare del sacerdote nella sagrestia, un surgelatore sospeso su quel che resta di un pavimento, materassi e reti imbrigliate tra le rovine crollate.
Castelsantangelo si presenta così: intoccata dopo la rovina, come se tutti fossero scappati lasciando per sempre oggetti e passato alle spalle.
Il riverbero di una zampogna risuona spettrale in quell'abbandono e il fantasma di mille esistenze vaga inquieto tra quella desolazione in cerca di un futuro che sembra lontano.
La zampogna (zampogna molisana per la precisione) suona "il canto della montagna rosa", scritta ed eseguita dal conosciutissimo Maurizio Serafini

 cielo coperto (MC)
									cielo coperto (MC)
	                             
			 
		            		 
			
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