Egidio Pacella nominato direttore del Museo del Territorio di San Severino
Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, ha ufficializzato la nomina a direttore onorario del Museo del Territorio “Oberdan Poleti” di San Severino Marche del professor Egidio Pacella. Particolarmente attivo nel mondo del volontariato, Pacella è un grande appassionato di storia e del territorio. Di recente ha pubblicato il volume “Storie alla fonte”. Ad indicare il nome della sua candidatura è stato il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi”, professor Sandro Luciani. Indicazione che il primo cittadino e l’Amministrazione comunale settempedana hanno subito raccolto con grande favore. “Ho dato la mia disponibilità gratuita a tale incarico perché tengo molto al museo che porta il nome di un personaggio attivissimo e amato in città” – ha sottolineato il professor Pacella che per molti anni è stato impegnato nel mondo della scuola. Il Museo del Territorio di San Severino Marche unisce una casa colonica, il giardino botanico e una vera e propria raccolta di tanti oggetti, per lo più testimonianza della civiltà contadina, artigianale e protoindustriale. La casa colonica, con la sua aia, la capanna per il biroccio ed altri attrezzi agricoli, è un esempio di tipica abitazione mezzadrile marchigiana. Al piano terra si trovano la stalla con mangiatoie, una cantina e un terzo vano dov’è sistemato un telaio. Al piano superiore si possono visitare la cucina, fedelmente ricostruita secondo il modello comune agli inizi del Novecento, e le camere da letto con il tradizionale pagliericcio di foglie di granturco. Nel giardino botanico sono state messe a dimora specie arboree locali. Il museo è diviso in varie sezioni, a cominciare da quella della prima sala dedicata alla cultura contadina. Qui si conservano il grande torchio ligneo dell’800 e numerosi attrezzi per le attività agricole: aratri di antica tipologia, una seminatrice, una falciatrice, un erpice ed un tritaforaggi. A specifiche attività artigianali è dedicata la seconda sala in cui si può ammirare una vecchia apparecchiatura per la produzione di acque gassate e antichi strumenti appartenuti all’azienda elettrica municipale degli anni Venti. Vanno infine segnalate alcune macchine usate in tipografia, come un ciclostile ed una stampatrice Victoria degli inizi del secolo. Da ultimo le testimonianze dell’associazionismo a fini culturali ed educativi o di pubblica assistenza: tra queste la sezione dedicata alla gloriosa Croce Verde di San Severino Marche.
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