Civitanova, Premio Annibal Caro: il 6 giugno la cerimonia di premiazione
Tre traduttori, tre libri, un prestigioso Comitato Tecnico, una folta Giuria di Lettori, hanno dato animato, in nome del grande umanista civitanovese Annibal Caro, la seconda edizione del Premio alla traduzione che lo omaggia.
Giovedì 6 Giugno, nel giorno della sua nascita avvenuta a Civitanova Marche nel 1507 si svolgerà presso la Sala Ciarrocchi della Città Alta, alle ore 18.00, la cerimonia di premiazione che annuncerà il vincitore dell’edizione 2019, alla presenza dei Rita Baldoni e Giovanni Giri, in rappresentanza del Comitato Tecnico, di Silvia Pareschi, finalista e di Gino Troli, tra i promotori della prima edizione. Gli altri due finalisti, Bruno Arpaia e Luca Fusari, saranno collegati in video conferenza.
Durante la cerimonia sarà annunciato anche il vincitore del contest #BuonCompleannoCaro e alla fine sarà possibile visitare la Pinacoteca Moretti accompagnati dalla Direttrice Enrica Bruni.
Tre i finalisti, scelti dal Comitato Tecnico per le migliori traduzioni in lingua italiana del 2018: Bruno Arpaia, Luca Fusari, Silvia Pareschi.
Bruno Arpaia, scrittore, giornalista. Vince tra gli altri il Premio selezione Campiello e il Premio Bagutta ed è finalista del Premio Strega nel 2011. Tra i maggiori traduttori in Italia dalla letteratura spagnola e latinoamericana, è la voce italiana tra gli altri di Carlos Ruiz Zafon. E’ in finale al Premio Annibal Caro con la traduzione di “Anni lenti” dello scrittore spagnolo Fernando Aramburu di cui ha tradotto anche il pluripremiato “Patria”, pubblicato sempre da Guanda editore.
Luca Fusari, traduttore editoriale dal 2003. Annovera una lunghissima serie di titoli tradotti dall’inglese, sia di narrativa contemporanea che di saggistica. John Grisham, Thomas Ligotti, Joyce Carol Oates, John Cage, sono solo alcuni degli autori a cui ha dato la voce italiana. E’ in finale al Premio Annibal Caro con la traduzione di “Ossa di sole” dello scrittore irlandese Mike McCormack, vincitore dell’International Dublin Literary Award., pubblicato da Il Saggiatore.
Silvia Pareschi, tra le più note traduttrici dalla lingua inglese. Ha dato voce italiana a scrittori come Jonathan Franzen, Don De Lillo, Cormac McCarthy a al Premio Nobel Alice Munro. E’ anche autrice di “I jeans di Bruce Springsteen e altri sogni americani”. Vive tra san Francisco e il Lago Maggiore. E’ in finale al Premio Annibal Caro con la traduzione di “Jesus’Son” dello scrittore statunitense Denis Johnson, vincitore del National Book Award.
La Giuria dei Lettori nell’arco di quattro mesi ha letto i tre libri finalisti e sta esprimendo in questi giorni, la propria preferenza. Hanno votato sinora 84 giurati su 120 iscritti. Un numero considerevole in controtendenza rispetto ai dati italiani sulla lettura che ci vede sempre meno amanti dei libri e che suggerisce che una modalità condivisa potrebbe essere una strada da intraprendere per riavvicinare gli italiani al mondo dei libri.
Il Premio Annibal Caro ha ricevuto il Patrocinio della Regione Marche e del Comune di Civitanova Marche.
È realizzato grazie al contributo del Banco Marchigiano, delle Farmacie Angelini e della ClinicaLab di Civitanova. Ha il sostegno dell’Hotel Dimorae, della Cantina Boccadigabbia, del BeBop Centenario.
Si è avvalso della collaborazione dell’ISS Da Vinci, delle Librerie Giunti al Punto, Il Maestro e Margherita, Ranieri, Ubik di Civitanova e del Mondadori Store di Porto sant’Elpidio.
È organizzato dalla Associazione Culturale La Fabrica Teatro.
Del Comitato promotore fanno parte Maria Grazia Baiocco, Anna Maria Domenella, Rosetta Martellini, Lorella Quintabà.
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