Al Giometti di Tolentino riprende la rassegna la "Decima Musa" con film di qualità
Ad ottobre al multiplex Giometti di Tolentino, in collaborazione con Unitre, riprende la rassegna cinematografica "La decima musa", con l’introduzione alla visione filmica del prof. Alberto Cingolani, con due film di alta qualità e con il buffet offerto da Cellulopoli, e proseguirà per tutto l’anno accademico. Questa sessione della rassegna si apre giovedì 18 ottobre alle ore 21.15 con il film ‘Un affare di famiglia’ del regista giapponese Kore’eda Hirokazu, premiato con la Palma d’Oro nello scorso Festival cinematografico di Cannes.
La trama è semplice, ma al contempo fa emergere la complessità della famiglia: in un umile appartamento vive una piccola comunità di persone, che sembra unita da legami di parentela. Così non è, nonostante la presenza di una ‘nonna’ e di una coppia, formata dall’operaio edile Osamu e da Nobuyo, dipendente di una lavanderia. Quando Osamu trova per strada una bambina che sembra abbandonata dai genitori, decide di accoglierla in casa. Il conflitto tra legge morale e legge sociale trasforma i toni quasi da commedia della rappresentazione della famiglia in un dramma colorato di nero, che colpisce come una sferzata, dopo aver aperto il cuore al sentimento. Il film è uno squarcio su un Giappone marginale, in cui le tensioni sociali sono messe a fuoco dal basso.
Quello del divario socio-economico è un tema che il regista nipponico ama incrociare alla sua tematica prediletta, quella dei rapporti fra generazioni diverse. Mentre giovedì 25 ottobre la mini rassegna ottobrina si chiude con il film ‘La ragazza dei tulipani’ del regista americano Justin Chadwick, premiato con 4 Oscar: nella città di Amsterdam del XVII secolo il ricco mercante Cornelis Sandvoort sposa la giovane Sophia, cresciuta orfana in un convento. Nella spasmodica attesa di un erede, i due posano di fronte al pittore Jan van Loos per un ritratto che cambierà le loro vite. Quando, infatti, Sophia si innamorerà del pittore, i due escogiteranno un piano per vivere la loro passione clandestina, con l’aiuto della cameriera Maria. Impossibile non far correre la mente alla grande pittura seicentesca olandese vedendo il film diretto da Justin Chadwich: non solo la trama, ma anche luci e ombre, colori e inquadrature sono debitori dichiarati dell’arte fiamminga, Veermer in testa.
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