Grande paura intorno alle ore 17:30 in Via Severini, al civico 8, dove una parete di un appartamento situato nel seminterrato di una palazzina in ristrutturazione è improvvisamente ceduta. Il drammatico episodio ha coinvolto una famiglia con due bambini piccoli, che al momento del crollo si trovavano all'interno dell'abitazione.
L'incidente è avvenuto mentre alcuni operai della ditta incaricata Paolini di Recanti stavano effettuando dei lavori di ristrutturazione nella palazzina. La causa esatta del cedimento strutturale è ancora sotto indagine, ma sembra che il lavoro in corso abbia in qualche modo compromesso la stabilità della parete.
L'allarme è scattato immediatamente e sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza l'area e fatto evacuare l'appartamento. Anche l’ambulanza è arrivata tempestivamente per assicurarsi che nessuno fosse rimasto ferito, mentre la polizia ha avviato le prime indagini per capire le dinamiche dell'incidente e accertare eventuali responsabilità.
Per fortuna, nessuno dei membri della famiglia è rimasto ferito, ma lo shock per l'accaduto è stato notevole. L’episodio solleva però nuovamente l'attenzione sulla sicurezza nei cantieri edili, specialmente quando i lavori interessano edifici abitati.
Salvataggio insolito quanto spettacolare per i vigli del fuoco. Nella mattinata di oggi, una squadra della centrale e un elicottero del Nucleo di Pescara hanno operato in sinergia per il recupero di un cavallo, in località Altino, a Montemonaco.
L’animale si era allontanato dal branco fino a raggiungere un'altitudine di circa 1600 metri. Non era poi riuscito a ritrovare il sentiero per riscendere di quota e da circa un mese non rientrava in stalla. Una volta individuato è partita l’operazione di salvataggio.
Prima di essere imbragato dai pompieri a terra, che lo avevano raggiunto dopo un cammino di circa due chilometri, è stato sedato da un veterinario. Successivamente ci ha pensato l’equipaggio del Drago a riportarlo alla base.
I carabinieri delle Stazioni di Fiuminata, Fiastra e del Radiomobile della Compagnia di Camerino, nel corso della notte appena trascorsa, hanno tratto in arresto un pensionato cinquantacinquenne che si era introdotto nell’eremo di San Cataldo di Esanatoglia.
L’uomo, originario di Monte Roberto ma residente a Jesi, dopo aver sfondato la porta con attrezzi da scasso di cui era fornito aveva iniziato a rovistare internamente al mobilio in cerca di oggetti sacri e di valore presenti.
All’arrivo dei carabinieri si era inoltre nascosto in un sottoscala per non farsi individuare. L'uomo è stato, tuttavia, fermato e tratto in arresto con l’accusa di danneggiamento e tentato furto aggravato. Nella mattinata odierna presso la Procura della Repubblica di Macerata è prevista la celebrazione del processo per direttissima.
I carabinieri arrivano proprio nel momento dello spaccio: scattano la denuncia per il venditore e la segnalazione per l'acquirente. Provvedimenti a cui si aggiungono altre due segnalazioni per altrettanti automobilisti trovati con la droga al seguito. Sono questi i numeri dei recenti controlli effettuati dai carabinieri della compagnia di Fermo.
A Porto San Giorgio i militari dell'Arma hanno notato, durante un servizio sulla costa, un uomo di origini bengalesi di 21 anni e un 46enne di Montegranaro scambiarsi qualcosa. Il primo, alla vista dei militari, ha cercato di eludere il controllo dandosi alla fuga. L'italiano invece, fermato, è stato trovato in possesso di alcuni grammi di eroina e denunciato alle autorità competenti quale assuntore di sostanze stupefacenti.
Per lui anche una sanzione amministrativa e l'allontanamento. Al giovane di origini bengalesi invece è stato contestato il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di un servizio coordinato, i carabinieri di Porto Sant'Elpidio hanno segnalato alla prefettura, quale assuntore di sostanze stupefacenti, un uomo pregiudicato 40enne residente ad Ancona.
L'uomo infatti è stato fermato mentre era alla guida della propria auto e i carabinieri, insospettiti dal suo comportamento, hanno eseguito una ispezione personale e veicolare con il supporto di unità cinofila del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Fermo, trovando l'automobilista in possesso di alcuni grammi di cocaina, detenuta per uso personale. All'uomo è stata anche ritirata la patente.
Stessa sorte capitata ad un uomo di 51 anni, fermato a Lido Tre Archi, e trovato in possesso di due involucri contenenti cocaina. L'uomo, residente ad Ancona è stato denunciato per il reato di detenzione di sostanza stupefacente per uso personale e gli è stata anche contestata la violazione del regolamento di polizia urbana del Comune di Fermo, con ordine di allontanamento dal Comune.
Si intrufola in una villa e, senza curarsi di essere in una proprietà privata, inizia a prendere il sole nuda stendendosi su un lettino a bordo piscina. È quanto avvenuto nel pomeriggio di sabato in contrada Trave, ad Ancona. Il proprietario, accortosi della presenza della donna, ha chiamato la polizia.
Si tratta di una turista di origini boliviane, di 41 anni. Una volta vistasi coperta, ha tentato di rivestirsi in fretta e allontanarsi. A fermarla, però, è stato il proprietario della villa che si è riservato di formalizzare una denuncia.
Agli agenti delle volanti intervenuti sul posto, appurato che l'intrusa fosse da sola - con l'ausilio del traduttore simultaneo, visto che la donna parlava esclusivamente in spagnolo - ha riferito di aver raggiunto l'Italia da circa una settimana per incontrare un amico di Ancona, il quale non si era reso piú disponibile a vederla.
La 41enne era senza documenti e cellulare che, stando al suo racconto, aveva smarrito al suo ingresso in Italia. Senza telefono non sarebbe riuscita a contattare altri conoscenti che le potessero venire in aiuto.
Così, sempre stando alla versione che la turista ha fatto agli agenti, mentre camminava nei pressi della villa vi ha fatto ingresso tramite un passaggio nel giardino credendo che fosse disabitata e approfittando della situazione per riposarsi.
La donna è stata portata in Questura per gli ulteriori accertamenti e per la sua esatta identificazione. Sono in corso valutazioni relativamente al suo soggiorno nel territorio italiano.
Drammatico incidente questa mattina a Montefano, auto precipita in un laghetto: morta una coppia di anziani di Filottrano. L’allarme è scattato, intorno alle 10:30, nel lago del Circolo per la pesca sportiva Wild Fish Azzoni. A riconoscere il corpo dei genitori sono stati i figli, accorsi sul posto: Rita Caporaletti aveva 82 anni, e aveva da tempo problemi di salute, mentre il marito Giuseppe Paolorossi aveva 92 anni.
I carabinieri propendono per la pista del gesto volontario da parte dell'uomo. Il marito non avrebbe più sopportato il peso della malattia della consorte, che da tempo soffriva di Alzheimer. Nella giornata di ieri l'anziano avrebbe anche effettuato un sopralluogo sul posto, come confermato dal gestore del Wild Fish Azzoni, Franco Beccacece.
Secondo una ricostruzione, la vettura, una Fiat Punto, avrebbe attraversato la stradina di breccia che attraversa il lago, per poi inabissarsi nello specchio d’acqua.
Due giovani, che hanno assistito alla scena, hanno cercato di salvare la vita ai due occupanti del mezzo gettandosi in acqua, senza tuttavia riuscirci. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con i sommozzatori, il personale del 118 e i carabinieri della Compagnia di Macerata.
I sommozzatori, provenienti da Teramo, una volta in acqua hanno estratto dall'abitacolo i due anziani per poi riportarli in superficie. Successivamente i pompieri del Comando di Ancona, con l'ausilio di un'autogru, hanno recuperato l'auto precipitata nel lago.
Sul luogo della tragedia anche il medico legale Antonio Tombolini. Sulle motivazioni del gesto gli inquirenti non sembrano avere dubbi, il magistrato, Rosanna Puccini, ha disposto l'ispezione cadaverica sui corpi dei due anziani, a seguito della quale è prevista la consegna delle spoglie alla famiglia. La coppia lascia tre figli, Sauro, Rosalia e Piero. I due erano prozii del sindaco Luca Paolorossi.
Frontale tra due auto, due feriti, uno trasportato a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 4 della notte appena trascorsa, lungo la provinciale 362 (Jesina) nel territorio comunale di Montefano.
Per cause in corso di accertamento una Bmw, condotta da un 26enne, e un Jeep, condotta da un 40enne, sono entrate in collisione frontalmente. Nell’impatto la Bmw ha poi finito la sua corsa nel fossato
Lanciato l’allarme sono intervenuti sul posto i mezzi di soccorso del 118, della croce Gialla e dei vigili del fuoco.Il ragazzo di 26 anni alla guida della Bmw è stato trasportato a Torrette in ambulanza con un codice rosso, mentre l’uomo che si trovava al volante della Jeep è stato trasferito all’ospedale di Macerata.
I rilievi sono spettati ai carabinieri.
Picchia la compagna ferendola con un coltello e colpisce anche la suocera; tutto davanti ai suoi figli piccoli. I carabinieri della compagnia di Ascoli Piceno hanno arrestato un operaio 35enne accusato di lesioni aggravate dall'uso di un'arma da taglio, dal vincolo di parentela e dallo stato di ubriachezza.
È accaduto nella serata di venerdì a Roccafluvione (Ascoli Piceno) quando l'uomo, rientrando a casa per cena, è stato rimproverato dalla compagna per il suo stato alterato per aver bevuto; circostanza che recentemente sarebbe accaduta troppe volte e che la donna non tollerava. L'operaio ha reagito male, ha colpito la moglie con una testata e pugni.
Fuori di sé, ha afferrato un coltello da cucina. Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, nel tentativo di disarmarlo anche la compagna si sarebbe ferita alle mani tanto da dover ricorrere alle cure del pronto soccorso dell'ospedale Mazzoni, così come la madre, intervenuta per difenderla e rimasta a sua volta contusa. Sono state dimesse con una prognosi rispettivamente di 15 e 12 giorni. I carabinieri hanno sequestrato il coltello insanguinato e i telefoni cellulari della coppia.
La stazione del Soccorso Alpino e Speleologico di Macerata, intorno alle 13.00 di oggi, è stata attivata dalla Centrale 118, per un intervento di soccorso a un’escursionista che ha accusato un malore sul “Sentiero li Vurgacci”, Pioraco.
Le squadre del Cnsas, insieme ai colleghi del 118, una volta giunti sul posto e dopo aver valutato le condizioni sanitarie della donna, hanno stabilizzato ed imbarellato la paziente sul posto.
Successivamente trasportata con “la barella portantina”, speciale barella utilizzata dal Cnsas in ambiente impervio, fino al parcheggio dove un ambulanza del 118 era in attesa.
Perde il controllo dell’auto che si ribalta: interviene l’eliambulanza.
Poco prima di mezzogiorno di oggi, la squadra del presidio di Arquata del Tronto è intervenuta nel frazione San Martino per un’auto che si è ribaltata lungo la carreggiata.
All’Interno due persone, una delle quali è stata estratta agli operatori dei vigili del fuoco e consegnata ai sanitari per poi essere trasportata in eliambulanza all’ospedale di Teramo.
La Squadra Mobile di Fermo ha arrestato un quarantenne di origini campane, condannato in via definitiva a più di due anni e mezzo di reclusione per svariati delitti contro il patrimonio e per spaccio stupefacenti. Dovrà infatti rispondere di: lesioni personali continuate, furti aggravati, furti in abitazioni, ricettazioni, rapine, risse, violazioni delle norme sulle armi, resistenze a pubblico ufficiale, minacce, violazioni degli arresti domiciliari, guida senza patente, spaccio di sostanze stupefacenti.
Decine i furti e reati contro il patrimonio di cui è stato protagonista, soprattutto la notte, nei comuni della costa fermana in diversi anni di attività delinquenziale. L'intensa attività dell'uomo è iniziata presto ed è proseguito in un crescendo di reati.
A nulla sono infatti valse le condanne subìte e i periodi che ha trascorso in carcere o sottoposto ad altre misure cautelari. Appena libero ha continuato la sua carriera criminale, intessendo rapporti con altri delinquenti delle zone, inseguito e denunciato dal personale della polizia di Stato e dell'Arma dei carabinieri.
Per limitare la spirale di violenza contro le cose, le persone e la sicurezza pubblica il magistrato lo aveva sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, ma l'uomo, appena conosciute le decisioni della magistratura, ha continuato nella sua escalation criminale.Gli uomini della squadra mobile lo hanno pedinato e denunciato più volte per il reato di evasione, in quanto usciva spesso di casa in orari non consentiti. Fino a ieri, quando la sua libertà è finita con le manette.
I poliziotti lo hanno catturato e tradotto in carcere, dove dovrà scontare un residuo di pena detentiva fino al 2026. Si tratta di un ulteriore risultato raggiunto per garantire la sicurezza dei cittadini fermani nei confronti di soggetti "dediti alla commissione di reati che mettono in pericolo la sicurezza o la tranquillità pubblica", che si aggiunge al recupero "nottetempo", solo pochi giorni fa, di tre auto rubate a Lido Tre Archi e riconsegnate ai legittimi proprietari.
Non riesce la truffa ai danni di una donna da parte di un 20enne campano arrestato dai carabinieri di Osimo. Il giovane ha telefonato alla signora di Osimo fingendosi un maresciallo dei carabinieri per spiegare che il marito era rimasto coinvolto in un incidente e che sarebbe stata contattata da un avvocato. Per evitare la querela, la donna avrebbe dovuto pagare alla controparte 8mila euro.
La donna non si è lasciata ingannare, ha mantenuto il contatto telefonico e, attraverso la madre, ha contattato i carabinieri della Compagnia di Osimo che, in brevissimo tempo, hanno organizzato un servizio di osservazione e, dopo aver atteso l'uomo nell'abitazione della donna per riscuotere quanto chiesto, lo hanno arrestato. Sono ancora in corso le indagini per dare un nome ai complici dell'arrestato in flagranza di reato per tentata truffa aggravata Le indagini proseguono per individuare i suoi complici.
Non dovendosi applicare misure cautelari, ad arresto convalidato, l'uomo, incensurato, è stato posto in libertà. Il provvedimento eseguito costituisce misura precautelare e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.
Dramma a San Severino Marche. Un trentenne di origini albanesi ma da anni residente nel comune, intorno alle 17:30, è precipitato dall'impalcatura di un cantiere della ricostruzione post-sisma e ha perso la vita dopo un volo di circa 10 metri. L'incidente in viale Europa, nei pressi della Ferramenta O.K..
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 ed è stato subito allertato l'arrivo dell'eliambulanza da Ancona, mai atterrata. Nonostante i soccorsi tempestivi, infatti, per l'uomo non c'è stato nulla da fare.
Ai carabinieri della Compagnia di Tolentino e agli ispettori dello Spsal (Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro) il compito di ricostruire la dinamica di quanto avvenuto: sul corpo saranno svolte ispezioni anche da parte del medico legale. La salma è stata portata all'obitorio di San Severino Marche.
Secondo un prima ricostruzione si sarebbe trattato di un gesto volontario, l'uomo infatti non lavorava nella ditta che aveva in carico il cantiere. Era in auto con la madre quando si è fermato in viale Europa dicendo di recarsi alla ferramenta per acquistare del materiale edile, settore nel quale operava. In realtà, però, sarebbe salito lungo l'impalcatura per poi lasciarsi cadere nel vuoto.
Lascia la giovane moglie incinta, il fratello ed i genitori.
Un vasto incendio si è sviluppato nelle primissime ore del pomeriggio, in località San Claudio, nel territorio comunale di Corridonia. Chiuso, inizialmente, lo svincolo della superstrada di Corridonia e la corsia di percorrenza in direzione Foligno per permettere le operazioni di spegnimento. Si viaggia, invece, regolarmente sulla corsia di sorpasso.
Il rogo si è sviluppato in un campo adiacente ai margini della SS77 e, nonostante l'immediato arrivo dei vigili del fuoco, si è improvvisamente esteso fino a lambire un'abitazione.
Sul posto i vigili del fuoco di Macerata, Tolentino, Civitanova e Camerino. Necessario anche l'arrivo dell'elicottero del servizio antincendio regionale. Disagi alla circolazione si sono riversati anche nella zona industriale di Piediripa, con traffico fortemente congestionato. Sul luogo del rogo è intervenuta anche la polizia stradale.
++ AGGIORNAMENTO ORE 17:15 ++
A causa dei fumi sprigionatisi durante il rogo la polizia stradale ha previsto la chiusura della superstrada dallo svincolo di Morrovalle sino allo svincolo di Corridonia, in direzione Foligno, con inevitabili ripercussioni sul traffico. La colonna di auto in coda arriva sino allo svincolo di Montecosaro. Disagi segnalati anche in direzione mare a causa dell'incendio di un veicolo commerciale.
Macerata - Ha provato a “fare il furbo” all'esame della patente, usando cellulare e auricolari wireless, ma è stato denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato dai carabinieri. Colto sul fatto un ventottenne egiziano, residente a Rimini, sorpreso a barare all’esame per la patente di guida di categoria B.
Ha pensato di superare il test con l'aiuto della tecnologia, ricevendo dall’esterno le risposte ai quiz teorici attraverso uno smartphone ed un auricolare senza fili e ci sarebbe anche riuscito, se il suo comportamento non avesse destato qualche sospetto da parte dell’esaminatrice, che ha richiesto l’intervento dei militari prima del termine dell’esame teorico. L’episodio è avvenuto nella tarda mattinata del 4 luglio, nel corso della sessione di esame organizzata nella locale Motorizzazione civile.
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Macerata, a seguito della segnalazione del funzionario della motorizzazione che si era insospettita del comportamento anomalo di un aspirante alla prova di esame, sono intervenuti negli uffici ove era in corso l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida, sorprendendo il giovane cittadino extracomunitario che, tramite l’ausilio della tecnologia (un auricolare color carne ben occultato) stava ricevendo le risposte corrette da un complice che si trovava all’esterno.
Il ragazzo ha tentato inutilmente di negare l’evidenza, ma è stato contraddetto dalle verifiche dei carabinieri che hanno trovato addosso all’uomo l’auricolare ancora collegato con lo smartphone, ritirato in precedenza dall’Ispettore del locale ufficio, e hanno perciò sequestrato entrambi gli oggetti.
L’uomo è ora indagato dalla Procura della Repubblica di Macerata e dovrà ingegnarsi ancor di più per difendersi dall’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato che pende nei suoi confronti.
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Civitanova Marche hanno individuato e denunciato, alla procura della Repubblica, quattro cittadini di origine tunisina, tutti tra i 20 e i 30 anni che, la sera del 16 giugno scorso, si sono resi protagonisti di una violenta rissa in corso Umberto I, arteria centrale della città rivierasca.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, effettuata mediante l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza cittadino e l’escussione di alcuni testimoni, i giovani si sarebbero affrontati con un altro gruppo di coetanei, attualmente in corso di identificazione, a seguito di una lite per motivi legati presumibilmente allo spaccio di droga.
Nel corso della colluttazione, avvenuta mentre i negozi erano ancora tutti aperti e vi era un notevole passaggio di residenti e turisti, sarebbero volati cocci di bottiglia e, secondo quanto accertato dai carabinieri, uno dei partecipanti avrebbe brandito un machete di grosse dimensioni.
La perquisizione, condotta nei giorni scorsi presso un’abitazione occupata dai giovani nel comune di Civitanova Marche, ha permesso ai militari dell’Arma di rinvenire e sequestrare proprio il machete utilizzato nella rissa.
Nella disponibilità dei soggetti coinvolti, inoltre, è stato rinvenuto anche un ingente quantitativo di hashish e cocaina, oltre a denaro contante (verosimilmente provento di spaccio) e a materiale per il confezionamento della droga, quali bilancini e contenitori in cellophane. Elemento, questo, a sostegno della tesi che all’origine del violento scontro tra bande vi sia un contrasto legato al controllo del territorio per lo spaccio di stupefacenti.
I quattro stranieri, tutti con precedenti specifici in materia di droga, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Continuano nel frattempo le indagini per identificare gli altri giovani coinvolti. Le contestazioni mosse sono da ritenersi, allo stato, provvisorie, e la responsabilità penale degli indagati potrà essere accertata solo all’esito del giudizio.
Controlli interforze nel pomeriggio di ieri a Porto Recanati. Impiegato personale della questura, sia in uniforme che in abiti civili (squadra mobile e divisione di polizia amministrativa), dell'Arma dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia locale della cittadina rivierasca. Espulso un 28enne clandestino e fermata una 24enne ricercata per furto.
Durante i servizi, sono stati effettuati controlli alle aree di maggiore aggregazione oggetto di segnalazioni riguardanti episodi di degrado, bivacchi e spaccio di sostanze stupefacenti. Particolare attenzione è stata dedicata al parcheggio N.Sauro, al parcheggio di Via Dell'Industria, ai giardini "Eurovillage", al parcheggio Giovanni XXIII, piazza Cinque Giornate, al condominio denominato "Paradiso Azzurro", al parco dell'Amicizia di via Brodolini, alla piazza Kronberg e alla stazione ferroviaria. I poliziotti hanno proceduto all'identificazione di circa 20 persone tra le quali una donna di 24 anni, residente in provincia di Bologna, che si aggirava con fare sospetto tra le vie del centro città.
La stessa risultava gravata da un rintraccio per la notifica di alcuni provvedimenti giudiziari essendosi resa responsabile di un furto presso un centro commerciale della città di residenza. Durante i controlli, è stato altresì identificato un cittadino di nazionalità marocchina di 28 anni, il quale è risultato essere clandestino sul territorio nazionale.
Lo stesso pertanto è stato accompagnato presso l'ufficio immigrazione, dove è stato munito di decreto di espulsione e trattenuto in attesa di essere accompagnato presso un Centro per le Espulsioni e successivamente presso il proprio paese di origine. I poliziotti della Divisione di polizia amministrativa della Questura hanno inoltre effettuato controlli nei confronti di alcuni chalet ubicati nel lungomare Scarfiotti, al fine di verificare la regolarità delle autorizzazioni e il rispetto delle normative inerenti la somministrazione di alimenti e bevande.
Incidente sul lavoro, soccorso e trasportato a Torrette un operaio 29enne originario del Bangladesh. È quanto avvenuto, nella mattinata di oggi, in un’azienda di impianti fotovoltaici sita a Piediripa di Macerata, in via Velluti.
Per cause da accertare, il lavoratore è stato travolto da un box di legno. Sul posto è prontamente intervenuto il personale del 118 che, dopo le prime cure del caso, ha provveduto a trasportare l’operaio all’ospedale di Torrette in eliambulanza. L'uomo non si trova in pericolo di vita e avrebbe riportato una frattura del bacino.
La ricostruzione esatta di quanto accaduto spetta alla polizia e al personale Spisal.
I vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle tre di questa notte, 5 luglio, per l’incendio di una abitazione in via Nazionale, a Vallefoglia, che ha coinvolto un locale di servizio di un appartamento. La squadra dei pompieri ha spento le fiamme e messo in sicurezza la stanza coinvolta.
Sul posto anche il 118. Non si segnalano persone coinvolte.
Incidente stradale sulla strada Salaria all'altezza della galleria di Arli, nel territorio comunale di Acquasanta Terme. Due vetture si sono scontrate frontalmente. Il bilancio complessivo è di sei feriti, di cui uno traportato a Torrette in eliambulanza.
A bordo della vettura che procedeva in direzione Roma c'era una ragazza di 28 anni che nell'impatto ha riportato gravi traumi tanto che i sanitari del 118, giunti sul posto, dopo averla valutata hanno disposto il trasferimento in elisoccorso all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona.
Nell'altra auto, che viaggiava in senso opposto, c'era un uomo con i nipoti: una bambina di 7 anni, due ragazze di 14 e 16 e un ragazzo di 14. Sono stati tutti trasportati all'ospedale Mazzoni di Ascoli per accertamenti, ma le loro condizioni non sarebbero gravi. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine per i rilievi del caso. La Salaria è rimasta chiusa al traffico il tempo necessario per il completamento delle operazioni di soccorso.