Cronaca

I vestiti di Pamela in casa e tracce ematiche sul balcone: ecco gli indizi che inchiodano Innocent Oseghale

I vestiti di Pamela in casa e tracce ematiche sul balcone: ecco gli indizi che inchiodano Innocent Oseghale

I vestiti insanguinati di Pamela Mastropietro nell'abitazione di via Spalato a Macerata dove abitava da solo, le tracce ematiche sul balcone, due testimoni che lo hanno visto in compagnia della ragazza e mentre abbandonava i due trolley contenenti il corpo fatto a pezzi a Pollenza. Sono gli indizi che inchiodano Innocent Oseghale, 29 anni, nigeriano con precedenti per spaccio di droga, e lo collegano alla morte e allo smembramento del corpo della 18enne romana che si era allontanata dalla comunità di recupero Pars di Corridonia. L'uomo è anche accusato di vilipendio di cadavere. Dopo una notte di accertamenti e un lungo interrogatorio notturno è stato fermato per omicidio e occultamento di cadavere, anche se l'autopsia non ha sciolto ancora il giallo sulle cause della morte, e cioè se la ragazza è stata uccisa o è rimasta vittima di una overdose. Domani la convalida dell'arresto, mentre nel Paese divampa la polemica politica, con Matteo Salvini che attacca: "è morte di Stato, la sinistra ha le mani sporche di sangue" Gli inquirenti sono al lavoro per rispondere a una serie di interrogativi rimasti appesi. Come è arrivata Pamela da Corridonia a Macerata? Come ha incontrato Oseghale? Ha comperato droga da lui? Ci sono dei complici? E soprattutto: come è morta? Le cause del decesso non sono state chiarite dall'autopsia, bisogna attendere i risultati degli esami tossicologici. Non ci sono segni di violenza sessuale. Ma la giovane aveva acquistato una siringa e lo scontrino è stato trovato in casa di Oseghale. Mentre la madre e i nonni di Pamela ne riconoscevano il corpo e i vestiti all'obitorio di Macerata, il nigeriano ha continuato a negare davanti ai carabinieri e al pm Stefania Ciccioli: "Non l'ho uccisa io", ha ripetuto in modo sconnesso. Ha tirato in ballo altre persone, sentite dai militari del Comando Provinciale guidati da Michele Roberti, risultate poi estranee. Il nigeriano è richiedente asilo con carta di soggiorno scaduta nel 2017, ha una compagna e una figlia che non abitano con lui. Nell'appartamento mansardato in affitto, non a suo nome, i carabinieri hanno trovato anche 70 grammi di hashish, ma non eroina. Nell'inchiesta però ci sono anche dei punti fermi: Pamela si è allontanata senza cellulare il 29 gennaio dalla comunità, il giorno seguente è stata ripresa da varie telecamere di sorveglianza a Macerata, ha fatto acquisti nella farmacia di via Spalato, dove è stata vista con il nigeriano. La sera stessa Oseghale ha chiesto a un conoscente di accompagnarlo in auto ad abbandonare due trolley in campagna: solo il giorno successivo, con la scoperta del cadavere, il 'tassista' si sarebbe reso conto di quello che era successo. I carabinieri del Ris stanno ancora setacciando con il luminol l'appartamento. Anche per cercare gli attrezzi con i quali il corpo sarebbe stato fatto a pezzi. Nulla di elettrico o rumoroso: i vicini non hanno sentito nulla. Sul fronte politico il centrodestra attacca, con Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, che dice "Ora basta! Fuori dall'Italia tutti i clandestini", Gasparri di Forza Italia che chiede una "pena esemplare" e soprattutto il leader della Lega Matteo Salvini che spara ad alzo zero, parlando di "un'altra morte di Stato" e della sinistra con "le mani sporche di sangue. Espulsioni, espulsioni, controlli e ancora espulsioni! La Boldrini mi accuserà di razzismo? La razzista (con gli italiani) è lei", dice. Salvini "coglie l'occasione per diffondere odio e pensa a lucrare voti con un cinico sciacallaggio", replica la presidente della Camera, che esprime vicinanza alla famiglia di Pamela: "lo spacciatore nigeriano dovrà pagare caro". (Ansa)

02/02/2018 12:27
La Pars torna sull'allontanamento di Pamela: "Abbiamo fatto di tutto per dissuaderla"

La Pars torna sull'allontanamento di Pamela: "Abbiamo fatto di tutto per dissuaderla"

"Abbiamo fatto di tutto per non farla allontanare, ma non potevamo certo trattenerla con la forza". La Pars torna a parlare della vicenda di Pamela e lo fa in una nota stampa. "Comprendiamo e condividiamo appieno i sentimenti di dolore della mamma e la sua ricerca di chiarezza e giustizia. Abbiamo dato a lei ed agli inquirenti" scrive la Pars "ampia disponibilità a chiarire tutti i fatti accaduti. Poiché però è stato sollevato sulla stampa il sospetto di una scarsa vigilanza, siamo costretti a rompere il riserbo che ci eravamo proposti per rispetto di Pamela e dei suoi familiari ed a descrivere nel dettaglio il succedersi dei fatti accaduti, anche a tutela del buon nome della Pars e dei suoi operatori. Precisiamo innanzitutto che la nostra struttura non ha carattere di contenimento coatto e non può impedire con la forza la permanenza dell'ospite che vuole abbandonarla. L'allontanamento volontario della ragazza è stato prontamente rilevato dai nostri operatori, uno dei quali ha seguito a piedi la ragazza ed ha cercato in tutti i modi di dissuaderla dal suo intento di allontanarsi, offrendole anche di parlare con la famiglia e, in extremis, di accompagnarla alla stazione. Visto che la ragazza continuava ad allontanarsi, ferma nell'idea di non tornare indietro, l'operatrice si è recata rapidamente a recuperare un'auto per cercare di farla salire con sé, ritornata sul posto la ragazza era scomparsa, probabilmente avendo recuperato un passaggio da qualche autista. Immediatamente sono stati informati tutti i familiari a noi noti (mamma e nonna), i servizi competenti e i carabinieri di quanto accaduto. Confidiamo pienamente negli organi inquirenti perché facciano rapidamente piena luce sui fatti accaduti".

02/02/2018 12:07
Omicidio Pamela, l'autopsia non chiarisce le cause della morte

Omicidio Pamela, l'autopsia non chiarisce le cause della morte

Si chiama Innocent Oseghale il nigeriano dichiarato in stato di fermo per la morte di Pamela Mastropietro, la 18enne romana il cui cadavere fatto a pezzi è stato trovato ieri mattina in due valigie nelle campagne di Pollenza. A casa dell'uomo, in un appartamento in via Spalato 124, i carabinieri del Ris hanno trovato i vestiti della vittima sporchi di sangue e altre tracce ematiche. Trovato anche uno scontrino di una farmacia poco distante dove la vittima aveva acquistato una siringa.L'autopsia sul corpo  di Pamela, già effettuata dal medico legale Antonio Tombolini a Macerata, non ha chiarito le cause della morte: se ne saprà di più con i risultati degli esami tossicologici. L'esame autoptico non avrebbe rilevato segni evidenti di violenza sessuale.Oshegale è stato interrogato durante la notte in presenza del suo legale e di un interprete e poi dichiarato in stato di fermo, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Ad inchiodarlo, c'è anche la testimonianza resa volontariamente da un cittadino straniero, estraneo ai fatti, prima alla polizia e poi ai carabinieri del comando provinciale di Macerata, che ha detto di avere visto il nigeriano nella tarda serata del 30 gennaio in possesso delle valigie contenenti i resti di Pamela e nei pressi del luogo dove i bagagli sono stati gettati, in un fossato nelle campagne di Pollenza. Davanti agli investigatori, Oseghale apparso "confuso, poco lucido". L'uomo, un richiedente asilo con carta di soggiorno scaduta, continua a negare e avrebbe cercato di tirare in ballo altre due persone, risultate estranee. Le indagini sulla morte di Pamela Mastropietro "non sono finite". Lo ha detto all'ANSA il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata Michele Roberti. "Al momento ci sono elementi per il fermo di una sola persona (il nigeriano Innocent Oseghale, ndr) - ha aggiunto -, ma non escludiamo che possano emergere spunti di indagine sull'eventuale coinvolgimento di altre persone".Oseghale individuato grazie a telecamere  - Le telecamere dei sistemi di sicurezza sono state determinanti per ricostruire gli spostamenti di Pamela Mastropietro, la 18enne romana scomparsa il 29 gennaio, il cui cadavere smembrato è stato rinvenuto ieri in due trolley in un fossato nei pressi di Pollenza. Le indagini avviate dai carabinieri del comando provinciale di Macerata e del Ros hanno imboccato subito la pista che i resti appartenessero alla ragazza scomparsa: la visione di tutte le telecamere che in qualche modo avrebbero potuto riprenderla dal 29 gennaio al primo febbraio, ha permesso di appurare che era ancora in vita nelle giornate del 29 e del 30 mattina. Le sue tracce si sono sono perse nella tarda mattinata del 30 gennaio in via Spalato a Macerata. Poi anche grazie a prove testimoniali e ancora immagini video, è stato individuato Innocent Oseghale, il 29enne nigeriano dichiarato in stato di fermo, come l'ultima persona che aveva avuto contatti con lei in vita. (Fonte Ansa)

01/02/2018 23:06
Polverina, si rifiuta di sottoporsi ai controlli e viene arrestato

Polverina, si rifiuta di sottoporsi ai controlli e viene arrestato

Si oppone ai controlli dei carabinieri e viene arrestato. È accaduto oggi pomeriggio a Polverina durante un controllo finalizzato al contrasto di reati predatori e spaccio. Un uomo, R. L. del '71, pregiudicato e residente a Valfornace, ha rifiutato di sottoporsi al controllo su strada, senza un motivo. Inoltre l'uomo, che ora si trova agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo che avverrà domani mattina, avrebbe anche minacciato i militari. Per questo motivo è stato arrestato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

01/02/2018 18:20
Civitanova, frontale tra due auto in contrada Cavallino

Civitanova, frontale tra due auto in contrada Cavallino

Un frontale tra due auto è avvenuto oggi pomeriggio in contrada Cavallino, a Civitanova. Ad essere coinvolte nello scontro due auto appunto e le due persone a bordo sono state entrambe codotte al pronto soccorso di Civitanova per accertamenti. Non ci sono comunque feriti gravi. Sul posto vigili del fuoco e 118.

01/02/2018 17:20
Omicidio Pamela, la Pars non rilascia dichiarazioni: "Condividiamo il dolore della famiglia"

Omicidio Pamela, la Pars non rilascia dichiarazioni: "Condividiamo il dolore della famiglia"

La direzione della "Pars", la comunità dalla quale Pamela Mastropietro uccisa e fatta a pezzi, era scappata lo scorso 29 gennaio non si esprime sull'accaduto ma esprime il suo cordoglio "In riferimento al tragico evento - si legge nel comunicato ufficiale firmato dalla direzione della comunità - della morte di Pamela riteniamo doveroso per il momento non rilasciare nessuna dichiarazione sui fatti accaduti. Un riserbo necessario per rispetto della famiglia, del lavoro degli inquirenti e dei nostri ospiti. Alla famiglia esprimiamo la nostra condivisione del dolore, le più vive condoglianze e la nostra piena disponibilità; agli inquirenti abbiamo dato e daremo piena e totale collaborazione; ai nostri ospiti dobbiamo riservatezza e tutela della privacy".    

01/02/2018 11:00
Omicidio Pamela, l'uomo fermato nega e indica altre persone: altri fermi nella notte in via dei Velini a Macerata

Omicidio Pamela, l'uomo fermato nega e indica altre persone: altri fermi nella notte in via dei Velini a Macerata

Sono proseguiti nella notte controlli e accertamenti dei carabinieri per fare completa luce sull'efferato omicidio di Pamela Mastropietro. Conclusi quelli nella palazzina di via Spalato, ieri sera poco dopo le 23, un uomo di origini nigeriane è stato portato via dai carabinieri e caricato in auto. Da quanto emerso altre perquisizioni sarebbero state effettuate sempre a Macerata in via dei Velini in un appartamento dove vivono alcune persone, sempre di origini straniere, che potrebbero essere implicate nell'omicidio e, con molta probabilità, indicate proprio dal ragazzo nigeriano. L'uomo sarebbe stato individuato grazie alle immagini del sistema di sicurezza nei pressi di una farmacia a Macerata, nelle quali appare mentre sta seguendo la 18enne scomparsa. Da quello che si è appreso, i carabinieri si erano attivati subito dopo la denuncia della scomparsa di Pamela, che si era allontanata volontariamente dalla comunità "Pars" di Corridonia lo scorso 29 gennaio, e avevano capito che non se era andata via dalla zona, arrivando al massimo fino a Macerata. Non risulta, infatti, che abbia preso treni, bus o pullman. Il nigeriano, che si trova in Italia regolarmente, ha ammesso di avere notato e seguito Pamela, ma di averla poi persa di vista. Ha negato anche qualunque coinvolgimento nell'omicidio.  

01/02/2018 08:18
Blitz dei Ris in una casa di via Spalato a Macerata: probabile collegamento con l'omicidio di Pamela - VIDEO

Blitz dei Ris in una casa di via Spalato a Macerata: probabile collegamento con l'omicidio di Pamela - VIDEO

Un vistoso spiegamento di carabinieri e fra loro anche quelli del Ris, il Reparto Investigazioni Scientifiche. In serata i militari sono piombati in via Spalato, nella palazzina al civico 124, insieme a una persona in manette.  Quasi certamente, il sopralluogo del Ris è collegato alla vicenda relativa al ritrovamento del corpo di Pamela Mastropietro, la diciottenne fatta a pezzi e poi pessa in due valigie rinvenute nella mattinata di oggi lungo la strada fra Casette Verdini e Pollenza.  I militari sono entrati nella palazzina insieme a quello che potrebbe essere il sospettato, a lungo in precedenza interrogato in caserma, alla ricerca di elementi utili a poter collegare questa persona con il delitto di Pamela.  Intorno alle 23.30 l'uomo è stato accompagnato fuori dalla palazzina, caricato in macchina dagli agenti e portato via. (Foto Giammario Scodanibbio) (In aggiornamento)

31/01/2018 20:54
Pollenza, la morte di Pamela: un uomo sotto torchio nella caserma dei carabinieri di Macerata

Pollenza, la morte di Pamela: un uomo sotto torchio nella caserma dei carabinieri di Macerata

Una persona si trova da diverse ore all'interno della caserma dei carabinieri della Compagnia di Macerata in quanto sospettato di essere a conoscenza di qualche particolare, se non addirittura di essere coinvolto, nella morte di Pamela Mastropietro, la ragazza di appena 18 anni fatta a pezzi e lasciata in due valigie lungo la strada fra Casette Verdini e Pollenza. L'uomo viene sentito dagli inquirenti che non escluderebbero un suo coinvogimento nella tragica vicenda che ha sconvolto l'intero territorio maceratese. Al momento non si conoscono, però, ulteriori particolari.

31/01/2018 20:18
Cadavere nelle valigie: è Pamela Mastropietro la giovane ritrovata morta a Pollenza

Cadavere nelle valigie: è Pamela Mastropietro la giovane ritrovata morta a Pollenza

Ora è certo. Il cadavere ritrovato in una valigia a Pollenza questa mattina (leggi qui) corrisponde all'identità di Pamela Mastropietro, la giovane fuggita dalla comunità di recupero di Corridonia un paio di giorni fa (leggi qui). La ragazza aveva 18 anni. L'identità è stata appurata a seguito dell'ispezione effettuata dal medico legale e dalle indagini svolte dal nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Macerata. Profondo cordoglio di tutta la comunità per la scomparsa della giovanissima donna.

31/01/2018 18:13
Tragedia a Tolentino: donna trovata morta in casa

Tragedia a Tolentino: donna trovata morta in casa

Tragedia nel primo pomeriggio oggi a Tolentino. Una donna, A.P. di 56 anni, è stata trovata morta nella sua abitazione in via Valporro. A scoprire il corpo ormai senza vita sarebbe stato il figlio della donna che ha subito allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che però non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Ancora ignote le cause della morte.  

31/01/2018 17:04
Cadavere ritrovato in una valigia a Pollenza, si apre la pista che porta a Pamela

Cadavere ritrovato in una valigia a Pollenza, si apre la pista che porta a Pamela

Sgomento dopo la notizia del ritrovamento di un cadavere a Pollenza questa mattina (leggi qui). Ancora ignota l'identità della vittima, ma già si aprono le prime piste. Tra queste quella della ragazza scomparsa due giorni fa dalla comunità di recupero di Corridonia. Pamela Mastropietro, 18 anni, originaria di Roma, si era allontanata dalla struttura portando con sé una grande valigia, un trolley di colore rosso e blu, senza documenti né telefono. A raccontare l’accaduto è stata la trasmissione televisiva di Rai Tre “Chi l’ha visto?”. Da allora è caccia alla giovane. Le ricerche continuano e le forze di polizia stanno cercando la giovane ovunque.  Ma considerando che ancora non è stata ritrovata, una delle piste degli inquirenti porta proprio verso Pamela, nella speranza che la ragazza invece sia andata a cercare riparo da qualche amica e invece sia sana e salva.

31/01/2018 13:47
Cadavere a pezzi in una valigia: rinvenimento horror a Pollenza

Cadavere a pezzi in una valigia: rinvenimento horror a Pollenza

Il cadavere smembrato di quella che apparentemente potrebbe essere una donna è stato rinvenuto questa mattina all'interno di due valigie in una scarpata fra Pollenza e Casette Verdini, non distante dalla rotatoria che da Casette Verdini porta verso il centro del paese. A fare la macabra scoperta sarebbe stato un passante che ha subito avvertito le forze dell'ordine. Sul posto i carabinieri che hanno circoscritto la zona.

31/01/2018 12:03
Droga in macchina e un fucile non censito in casa: in manette pregiudicato di Camerino

Droga in macchina e un fucile non censito in casa: in manette pregiudicato di Camerino

Un 51enne di Camerino pregiudicato è stato arrestato martedì dai carabinieri dopo essere stato trovato in possesso di droga e di un fucile del quale non è chiara la provenienza. L'operazione è avvenuta durante il corso degli specifici servizi organizzati dalla Compagnia dei carabinieri di Camerino e finalizzati al contrasto dei reati predatori e dello spaccio di sostanze stupefacenti, oltre all'individuazione di soggetti di interesse operativo che gravitano nel territorio di competenza.  I militari hanno quindi arrestato in flagranza R.F., classe 1966, pregiudicato di Camerino, in quanto a seguito di un controllo su strada a Muccia è stato trovato in possesso di 5 grammi di hashish e altrettanti di marijuana. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito ai carabinieri di trovare in casa dell'uomo un fucile non censito nella banca data e del quale sono in corso accertamenti per stabilirne la provenienza, oltre a 117 cartucce calibro 9 e 36 bossoli del medesimo calibro. Il magistrato di turno ha disposto gli arresti domiciliari per R.F. in attesa del processo per direttissima che si svolgerà questa mattina in tribunale a Macerata.

31/01/2018 09:11
Porto Recanati, oltre due chili di droga, bilancini e coltelli trovati dalla polizia nel vano ascensore del River Village

Porto Recanati, oltre due chili di droga, bilancini e coltelli trovati dalla polizia nel vano ascensore del River Village

Proseguono i servizi straordinari di controllo della Polizia di Stato della Questura di Macerata, mirati al contrasto dei reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti, nel territorio di Porto Recanati, con particolare attenzione ai complessi residenziali dell’Hotel House e del River Village. Nel pomeriggio di ieri, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile, nel corso di questi servizi, hanno rinvenuto nel vano ascensore, peraltro fuori uso, del River Village 1,700 Kg di hashish (suddiviso in panetti di 100 grammi ciascuno) e 350 grammi di eroina, in parte già divisa in ovuli ed in parte confezionata in un unico pacco ancora da tagliare in dosi e pertanto allo stato puro. La droga era stata ben occultata tra i contrappesi dell’ascensore e nello stesso ambiente sono stati rivenute torce elettriche, bilancini di precisione, coltelli e numeroso materiale utile per il confezionamento di centinaia di dosi di sostanza stupefacente. Quanto rinvenuto fa presupporre che il luogo, privo di luce, sia stato utilizzato come base per lo smercio di droga per decine di kilogrammi.  In tutto il territorio della provincia le attività della Polizia di Stato hanno consentito di controllare 203 persone e 148 veicoli.   Nel contesto dei servizi di prevenzione la Polizia Stradale ha elevato 23 contravvenzioni al codice della strada, ritirata una patente di guida e sequestrato un veicolo.

30/01/2018 18:16
San Severino, uomo investito trasportato a Torrette in eliambulanza: è grave

San Severino, uomo investito trasportato a Torrette in eliambulanza: è grave

Incidente a San Severino Marche intorno alle 13:40 di oggi. Un uomo è stato investito da un’auto lungo via Settempeda, nei pressi di un supermercato. Ancora sconosciuta la dinamica ma i sanitari del 118 intervenuti sul posto hanno allertato l’eliambulanza. L’uomo in gravi condizioni è stato trasportato con urgenza a Torrette. Al momento non sembra essere in pericolo di vita.

30/01/2018 15:06
Civitanova, trovato privo di sensi nel bagno di un B&b: giovane finisce all’ospedale

Civitanova, trovato privo di sensi nel bagno di un B&b: giovane finisce all’ospedale

Ieri sera intorno alle 22 in un Bed&breakfast di Civitanova Marche un ragazzo si è chiuso dentro il bagno dell’appartamento. Gli altri ospiti non avendo risposta dall’interno del bagno insospettiti hanno chiamato i carabinieri. Intervenuti sul posto anche i vigili del fuoco che hanno aperto la porta e i sanitari del 118 che hanno soccorso il giovane trovato a terra in stato di incoscienza, probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il ragazzo è stato prima intubato e poi trasportato d’urgenza all’ospedale di Civitanova Marche.  

30/01/2018 08:40
"Hanno detto solo bugie. Devono vergognarsi": parlano i colleghi dei tre operai che avevano denunciato condizioni disumane nei cantieri Sae - VIDEO

"Hanno detto solo bugie. Devono vergognarsi": parlano i colleghi dei tre operai che avevano denunciato condizioni disumane nei cantieri Sae - VIDEO

"Quei tre hanno raccontato solo bugie. Siamo sempre stati tutti pagati regolarmente, veniamo trattati bene e nessuno ci ha mai minacciato. La nostra è una comunità, una famiglia: non capiamo perchè solo loro tre abbiano detto tutte quelle menzogne". E' questo in estrema sintesi il racconto di due operai egiziani, anch'essi dipendenti della Gesti One (che risulta nell’elenco delle consorziate Gips, ditta che ha vinto il subappalto da Arcale) che da sette mesi stanno lavorando nei cantieri delle Sae nelle zone colpite dal terremoto. Ed è un racconto che smentisce completamente quanto nei giorni scorsi avevano raccontato tre loro colleghi che si erano rivolti alla Cgil e ad alcuni organi di stampa, facendosi riprendere solo di spalle, raccontando di pagamenti in contanti poi chiesti indietro, di minacce di licenziamento, di condizioni di vita inumane al campo base di Pieve Torina dove vivono gli operai che lavorano nelle Sae. A seguito di questa denuncia gravissima, abbiamo voluto indagare e andare a fondo della vicenda. E non c'è voluto molto a trovare persone disposte a parlare e a raccontare che, in realtà, quanto dichiarato dai tre non sarebbe la verità.  "Eravamo una settantina di egiziani all'inizio. Siamo sempre stati regolarmente pagati, a parte un ritardo di dieci giorni a dicembre. Loro tre quando sono arrivati, dopo aver preso il primo mese di stipendio, hanno chiesto 500 euro perchè ne avevano bisogno e gli sono stati dati dal conto personale di una persona, con la promessa che li avrebbero restituiti. A loro è stato fatto un favore e non ci si aspettava che si comportassero così. Hanno raccontato tutte bugie. Nessuno li ha minacciati, nessuno li ha licenziati: loro sono voluti andare via. Tutto quello che hanno raccontato è una bugia: al posto loro mi vergognerei di raccontare tutte queste menzogne. Qui lavoriamo regolarmente otto ore, a volte sette o sei a seconda del lavoro. Noi siamo arrivati da nove mesi, loro a novembre. Hanno nascosto la loro faccia perchè dicevano solo bugie: gli uomini non nascondono la faccia": questo, a grandi linee quello che ci hanno raccontato nell'intervista video allegata a questo articolo. Ognuno, a questo punto, può trarre le proprie considerazioni.  

29/01/2018 18:36
Ripe San Ginesio, incendio in una legnaia in contrada Castelrotto

Ripe San Ginesio, incendio in una legnaia in contrada Castelrotto

Questo pomeriggio, intorno alle 16:30, si è sviluppato un incendio in una legnaia nel comune di Ripe San Ginesio, in contrada Castelrotto. L’incendio ha interessato i locali della legnaia mettendo in pericolo un capannone confinante adibito ad autorimessa. L’intervento dei Vigili del Fuoco è valso allo spegnimento dell’incendio e alla messa in sicurezza dell’area circostante.   Non ci sono persone ferite.

29/01/2018 18:05
Fallimento Maceratese: iniziano da Collevario le operazioni di inventario - FOTO

Fallimento Maceratese: iniziano da Collevario le operazioni di inventario - FOTO

Iniziate oggi le operazioni di inventario da parte del curatore del fallimento della Maceratese Alessandro Benigni presso la struttura di Collevario. Insieme al cancelliere e all’estimatore, e in presenza di Crucianelli - proprietario del 95% delle quote della Maceratese - il curatore ha dato il via all’operazione per valutare quanto è di proprietà della società. La Maceratese ha una concessione da parte del Comune fino al 2024 per l’utilizzo della struttura sportiva a Collevario. In cambio la società ha svolto le modifiche dell’impianto fotovoltaico, ha innestato sul campo il manto sintetico, ha realizzato un campo da calciotto e un altro da calcetto, ha migliorato l’area spogliatoi. Tutte opere che hanno una valutazione dal punto di vista economico. Le operazioni di inventario proseguiranno all’Helvia Recina poiché ci sono altri beni di proprietà della Maceratese. In seguito il curatore dovrà richiedere indietro coppe, medaglie e gagliardetti che hanno un valore non tanto economico ma storico. Infine si dovrà verificare l’esistenza o meno di una contabilità.

29/01/2018 17:29
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