Investito da una slavina riesce comunque a chiamare i soccorsi: salvato grazie all'intervento dei vigili del fuoco e degli operatori del soccorso alpino. Un giovane di Assisi è stato travolto mentre si trovava tra valle Caprina ed il monte Amandola, ma è comunque riuscito a utilizzare il proprio cellulare e, attraverso il numero unico per le emergenze, a dare subito l’allarme.
Sul posto sono state immediatamente inviate una squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Amandola e una squadra del soccorso alpino che, in breve tempo, sono riuscite a raggiungerlo e recuperarlo, consegnandolo nelle mani degli operatori sanitari.
L'escursionista era partito in giornata da Pintura di Bolognola (Macerata) e arrivato in quota nei pressi di Monte Amandola, impaurito dal vento sferzante, ha tentato di scendere lungo il versante più coperto sopra Valle Caprina.
Arrivato al cambio di pendenza, è probabile che abbia ceduto sotto i suoi piedi la cornice di neve formatasi nei giorni scorsi a causa del forte vento.
Il giovane è scivolato nel bosco, senza però riportare traumi. Sul posto è intervenuta la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico di Montefortino (Fermo) che ha subito cominciato le ricerche: poco dopo è stato individuato il ragazzo, stremato ai margini del sentiero che da Garulla risale a Pintura.
Immobilizzato e imbarellato, è stato velocemente riportato sulla strada dove è stato consegnato all'ambulanza del 118. Sul posto anche i carabinieri di Amandola.
Sono stati assegnati a strutture di seconda accoglienza i minori sbarcati al porto di Ancona l'11 e 12 gennaio dalle navi delle due Ong Sos Méditerranée (Ocean Viking) e Medici Senza Frontiere (Geo Barents).
Per poco più di due settimane sono stati ospitati nel centro di accoglienza straordinaria 'Futuro' a Senigallia, gestito dalla Caritas, da cui oltre una decina si era allontanata alla ricerca di parenti e connazionali.
Ora per i minori non accompagnati provenienti da Sudan, Nigeria, Eritrea, Ciad e Ghana, inizia un secondo percorso grazie al lavoro della Prefettura di Ancona e dei Servizi sociali del Comune di Ancona che si sono occupati dell'inserimento dei ragazzi in altre strutture del sistema Sai (Sistema Accoglienza Integrazione) tra le Marche, l'Abruzzo e la Toscana.
Tramite adeguate comunità per minori, i ragazzi d'età compresa tra i 14 e i 17 anni potranno iniziare percorsi di studi a partire dalla lingua italiana e altre attività di socializzazione e integrazione nel territorio. Per la Caritas di Senigallia l'impegno però non termina qui, perché si sta occupando di alcuni profughi ucraini precedentemente accolti presso la stessa struttura Cas 'Futuro'.
Raffica di controlli nel weekend sulle strade della provincia di Macerata. A San Severino Marche, i carabinieri della locale stazione hanno segnalato al prefetto di Macerata un giovane cittadino italiano, 15enne, del luogo, poiché, nel corso di un controllo, alla guida del proprio scooter, è stato trovato in possesso, in un pacchetto di sigarette, di circa 3 grammi di marijuana e 3 grammi di hashish per uso personale. Per il giovane è scattata il ritiro la patente di guida per 30 giorni
I carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di macerata hanno denunciato, inoltre, tre uomini di 23, 40 e 48 anni, tutti del Maceratese, poiché alla guida delle proprie autovetture, sono risultati positivi all’accertamento alcolemico. Ai tre automobilisti stata ritirata la patente di guida per la successiva sospensione.
I carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Civitanova Marche, invece, hanno 5 persone: un uomo e quattro donne, tra i 24 ed i 53 anni, residenti rispettivamente nella cittadina costiera, nel Fermano, nel Teramano e nell’Ascolano poiché, nel corso di un controllo alla guida delle rispettive autovetture, sono risultati positivi all’accertamento alcolemico.
Anche per loro è scattato il ritiro della patente di guida per la successiva sospensione. Nel corso del weekend sono state sottoposto a controllo complessivamente circa 200 persone.
Due denunce e 12mila euro di multe. Questo il bilancio dell’attività dei carabinieri forestali per quanto riguarda il controllo dei fiumi. Nel 2022 le 11 undici stazioni dipendenti dal Gruppo di Macerata hanno controllato un totale di 49 captazioni a scopo irriguo, attestandone la regolarità in gran parte dei casi.
Infatti, a fronte dei controlli effettuati, sono state contestate 11 violazioni, accertate nel reticolo fluviale ricadente nei comuni di Pieve Torina, Corridonia, Montecassiano, Montelupone, Recanati e Porto Recanati.
In particolare, tra queste, sono state elevate 3 sanzioni per prelievo in assenza di licenza o concessione di attingimento, mentre sono state 5 le sanzioni per mancata installazione dei misuratori di portata, infine 3 quelle per il mancato rispetto delle prescrizioni del disciplinare, tra cui i limiti quantitativi in funzione del razionamento orario.
Inoltre i militari del Nipaaf e delle Stazioni appositamente formati per l’impiego del mulinello idrometrico, hanno verificato il rispetto del deflusso minimo vitale (D.M.V.) presso 3 derivazioni idroelettriche, riscontrando che 2 impianti, collocati rispettivamente sui fiumi Chienti e Tenna, non stavano rispettando tale prescrizione.
Il deflusso minimo vitale è di essenziale importanza per la sopravvivenza dell’ecosistema fluviale in quanto viene definito come quel quantitativo di acqua minimo che consente il mantenimento in vita delle specie animali e vegetali presenti. L’ammontare complessivo delle sanzioni contestate nel periodo estivo, all’esito dei controlli sui prelievi irrigui e sulle derivazioni idroelettriche, è di circa 12000 euro.
Due, inoltre, le denunce all’autorità giudiziaria per opere eseguite in alveo senza autorizzazione o nulla osta idraulico, accertate in comune di Pollenza e di Civitanova Marche.
Infine, durante l’emergenza meteorologica dello scorso settembre, è stato svolto uno specifico pattugliamento rafforzato lungo il fiume Potenza, tra i comuni di San Severino Marche e di Treia, con tempestiva segnalazione agli organi tecnici e di Protezione Civile di varie criticità concernenti il regolare deflusso delle acque.
È stata dunque intensa l’attività sia preventiva che repressiva portata avanti dai carabinieri forestali, chiamati a rilevare situazioni illecite talvolta tecnicamente e giuridicamente complesse.
“Per l’anno 2023 il gruppo carabinieri forestali di Macerata, nell’ambito della convenzione con la Regione Marche – fanno sapere in una nota - predisporrà una intensiva campagna di controllo, con l’obiettivo di far fronte alle due grandi sfide che il cambiamento climatico sta lanciando anche nel territorio maceratese, ‘due facce della stessa medaglia’: la penuria d’acqua nella stagione estiva e la difficoltosa regimazione dei corsi d’acqua nel periodo invernale”.
Operazione di controllo all’interno e all’esterno del plesso “Alessandro Luzio”, che attualmente ospita diverse classi dell’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini”.
All'ispezione hanno partecipato gli agenti della polizia locale della città di San Severino Marche, guidati dal sostituto commissario Adriano Bizzarri, congiuntamente ai militari della locale stazione dell’Arma dei carabinieri coordinati dal luogotenente Massimiliano Lucarelli, insieme all’unità cinofila “Billy” e al suo conduttore Giorgio Aringoli, in servizio presso il comando della locale di Tolentino.
Le forze dell'ordine sono state impegnate nell’ambito del progetto “Scuole sicure” voluto dal ministero dell’Interno e coordinato sul territorio dalla Prefettura di Macerata.
L’attività, di prevenzione e controllo antidroga, è scattata a sorpresa ma dopo accordi preventivi con il dirigente scolastico, il professor Sandro Luciani, che ha assistito a tutte le operazioni insieme al personale docente in servizio a scuola. Gli studenti sono stati molti collaborativi con il personale operante che non ha comunque registrato situazioni particolari.
I controlli saranno estesi anche agli altri istituti cittadini per tutto il corso dell’anno scolastico. Le operazioni connesse al progetto “Scuole sicure” intendono anzitutto formare ed informare gli studenti allo scopo di aumentare la prevenzione.
In questo quadro saranno proposte ai ragazzi lezioni a tema sulle droghe per sviluppare una capacità critica sulle conseguenze del consumo delle sostanze stupefacenti. È previsto anche un incontro con uno psicologo, con particolare riferimento agli studenti dell’ultimo anno.
Scopre il ladro in casa e lo mette in fuga. L’episodio è avvenuto, nella serata di sabato, poco dopo le 21, in un’abitazione sita in viale Trento e Trieste a Tolentino.
Una donna, era in casa con il marito, quando si è accorta della presenza di qualcuno in una stanza della casa. A quel punto la proprietaria dell'immobile ha subito urlato mettendo in fuga il malvivente.
A quanto risulta il ladro sarebbe entrato in azione passando dalla finestra di un terrazzo al piano terra dell’abitazione, dopo aver forzato la serratura. Successivamente, dopo aver messo soqquadro alcune stanze, si è diretto al piano superiore dove è stato scoperto dalla donna.
Sono in corso le indagini da parte dei militari dell’Arma per risalire all’autore del furto e dei complici che probabilmente facevano da palo all’esterno della casa. Il malvivente è riuscito a rubare solo qualche monile in oro e collane, ma il bottino esatto è ancora da quantificare.
Nel tardo pomeriggio di ieri a Civitanova Marche, in un'abitazione di via D'Annunzio, un uomo di 54 anni è stato investito dalle fiamme propagatesi da una stufa a bioetanolo mentre, solo in casa, era intento a caricarla. In pochi minuti l'incendio si è propagato in tutta la stanza dove si trovava l'uomo sino all'ingresso della casa.
Il pronto intervento dei vigili del fuoco, che hanno domato l'incendio, ha impedito l'ulteriore propagarsi delle fiamme.L’uomo, trasportato all’ospedale di Civitanova Alta, ha riportato ustioni estese sulle gambe e a una mano, ma non si trova in pericolo di vita.
Un uomo sotto i fumi dell'alcol è entrato nel circolo "Pro Cairoli - Casba" di Macerata, in via Aleandri, creando scompiglio e provocando agitazione nel locale pieno di altre persone. L'individuo è stato quindi condotto forzatamente al di fuori del circolo e, secondo dinamiche ancora da chiarire, sarebbe caduto rompendosi un dito.
Rialzatosi da terra, si sarebbe quindi allontanato dal luogo senza richiedere l'intervento dei soccorsi. La segnalazione è arrivata intorno alle 20:30, quando sul posto sono accorse due pattuglie della Polizia e una dei Carabinieri. Le indagini verrano condotte dai Carabinieri di Macerata al fine di chiarire i dettagli della vicenda.
Un cinquantenne è stato trovato privo di vita all'interno della sua abitazione di via Giovanni Battista Tassara, in contrada Corneto, a Macerata. La tragedia si è consumata questa mattina, intorno a mezzogiorno.
A lanciare l'allarme erano stati i familiari. Sul posto sono immediatamente giunti i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo. Inutili i tentativi di rianimazione: la morte sembra essere dovuta a cause naturali.
Solleva la serranda del negozio e gli piovono calcinacci e pezzi di pietra in testa. È successo stamane ad un 49enne originario del Bangladesh, mentre stava aprendo il suo negozio, un minimarket di frutta e verdura, in via Marconi ad Ancona, di fronte all'ufficio postale.
È stato soccorso dalla Croce Gialla che lo ha trasportato all'ospedale di Torrette con un codice di media gravità. Sul luogo anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell'area.
Il questore di Fermo, Rosa Romano, dopo i provvedimenti di chiusura adottati nei giorni scorsi nei confronti di un bar a Porto San Giorgio, ha sospeso temporaneamente la licenza di un locale notturno dello stesso centro, facendone scattare i sigilli. La decisione è giunta a seguito di un'operazione condotta dalla Polizia di Stato insieme ad un’unità cinofila del Comando Provinciale della Guardia di Finanza intorno alle ore 23:30 del 27 gennaio, presso un noto night club della zona di Porto San Giorgio. All’interno, oltre alla marjuana, consegnata dopo alcuni tentennamenti da una ragazza, che la aveva occultata tra i suoi effetti personali, venivano rinvenute altre sostanze stupefacenti; in particolare hashish e cocaina, successivamente sequestrate a carico di ignoti.
Un uomo di 76 anni, originario del Lazio, è stato trovato ieri privo di vita nel letto della sua abitazione invia Metaurilia, nel comune di Fano. Dopo aver perso la moglie, viveva oramai da solo una vita molto riservata, ma questa volta la sua assenza si era protratta senza alcun segnale da troppi giorni; preoccupati, amici e parenti hanno allertato le forze dell'ordine. I vigili del fuoco, giunti sul posto insieme ai carabinieri di Marotta, sono riusciti ad entrare nel suo appartamento al piano terra da una finestra, poiché la porta era chiusa dall'interno, e hanno rinvenuto il corpo steso sul letto; la morte sembra essere stata dovuta a cause naturali.
Ragazzi ormai non più abituati a pensare, che agiscono, credendo di vivere in una canzone o in un reality show e perdono il contatto con la realtà. Giovanissimi che emulano i comportamenti "di un mondo adulto autocentrato, dove io mi sento offeso e quindi reagisco, senza rendermi conto di avere davanti una persona e non un ostacolo che posso buttare sotto al treno", e con un atteggiamento verso la donna che dovrebbe essere ormai superato per le nuove generazioni, "che è una persona e non un oggetto di contesa".
Queste sono state le parole del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano, Ciro Cascone, sulla grave vicenda verificatasi tre giorni fa a Monza: due minorenni italiani, di 14 e 15 anni, della provincia di Monza, hanno aggredito un coetaneo spingendolo contro un treno in corsa, rischiando di ucciderlo. I due sono ora accusati di tentato omicidio; la giovane vittima, immediatamente soccorsa e trasportata all’ospedale, ha riportato una ampia ferita alla testa, oltre a una frattura alla caviglia, ma non rischia la vita.
Secondo le indagini della Squadra Mobile di Monza, la vicenda è stata scatenata da un messaggino whatsapp che la vittima avrebbe inviato ad una ragazzina; uno dei due aggressori, interessato alla stessa giovane destinataria di quel messaggio, avrebbe raggiunto insieme ad un amico il coetaneo, nella stazione ferroviaria dove stava aspettando il treno per fare rientro a casa, al fine di “fargliela pagare” per aver “osato tanto”: insulti, accuse, sino alla richiesta di una felpa firmata per “saldare i conti” , avendo mandato quel messaggio a chi “non doveva toccare”.
Quando il giovane ha opposto il rifiuto a questa richiesta ed è scappato verso il binario dove avrebbe dovuto prendere il treno, è scattata l’aggressione fisica, l’inseguimento, sino alla violenta spinta che lo ha fatto cadere su un treno in transito. Il giovane per miracolo è rimasto incastrato tra la banchina e le ruote della carrozza e non è finito sotto il treno.
Gli autori dell’aggressione sono fuggiti, per poi venire rintracciati nel tardo pomeriggio, grazie all'analisi delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza. Portati in Questura a Monza, sono stati interrogati dal pm della Procura minorile, che ha poi emesso il provvedimento di fermo per tentata rapina aggravata e tentato omicidio in concorso.
Il continuo aumento di reati sempre più violenti, commessi dai giovanissimi, è oramai argomento diffusamente trattato: non può non far riflettere il riferimento fatto del Procuratore di Milano all’emulazione di “un mondo adulto autocentrato”. Secondo le ricerche condotte dagli esperti, proprio la esorbitante visione narcisistica del “sé”, negli adulti come nei ragazzi, provoca reazioni abnormi di rabbia e violenza, ogni volta che la propria autostima viene minacciata; la competizione diventa incessante, e con tutti: anche con sé stessi.
(fonte e foto Ansa)
Una 'gargolla' del Duomo di Milano, una scultura in marmo a forma di drago alato che faceva parte della guglia numero 6, è stata posta sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Milano dopo che i carabinieri l'hanno ritrovata, a Vallefoglia (Pesaro-Urbino), nelle Marche.
Il fregio ornamentale, infatti, del peso di 250 chili per un metro e mezzo di altezza, si era staccato dopo un bombardamento degli Alleati, nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale, che aveva danneggiato il Duomo.
Il pezzo è stato trovato in possesso di un gallerista marchigiano, ora "indagato per ricettazione ed esportazione illecita di bene culturale", che era intenzionato a venderlo a una fiera d'antiquariato in Olanda. La vicenda del dragone è molto complessa, e affonda le radici in possessi a tratti legittimi a tratti dubbi, con il sospetto dell'aggiramento delle norme, ed è stata resa ancor più complessa da una controversa successione di leggi nel tempo.
Uccise a Civitanova Marche l’ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu: processo al via il prossimo 5 aprile per il 32enne campano Filippo Ferlazzo.
Per l’uomo, accusato di omicidio volontario e rapina, il sostituto procuratore Claudio Rastrelli ha disposto il giudizio immediato davanti alla corte d’assise di Macerata. Ferlazzo ha ammesso l’aggressione.
In base a quanto ricostruito l’uomo, il 29 luglio scorso, avrebbe visto l’ambulante avvicinarsi alla sua fidanzata, insistendo per avere qualcosa da lei, e lui avrebbe reagito con in maniera incontrollata.
Ferlazzo ha aggredito l’ambulante a mani nude per poi colpirlo con la stampella che il nigeriano usava per camminare. Arrestato nell’immediatezza dalla polizia è stato condotto in carcere a Montacuto.
La procura aveva chiesto una perizia psichiatrica con l’incidente probatorio, affidata dal giudice Claudio Bonifazi al dottor Gianni Giuli. Lo psichiatra ha ritenuto Ferlazzo capace di intendere e di volere al momento del fatto: per questo potrà essere processato per l’omicidio e condannato, se ritenuto colpevole.
Il 32enne è difeso dall’avvocato Roberta Bizzarri. La moglie e il figlio della vittima si costituiranno, invece, parte civile.
"È stato lui a provocare" avendo "palesemente invitato allo scontro fisico" i giovani coinvolti nella rissa. Queste parole sono state utilizzate dal gip nel provvedimento con cui ha posto il poliziotto Alessandro Giordano ai domiciliari con il braccialetto elettronico, avendo rilevato i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di reiterazione del reato.
L'accusa è quella di aver tentato di uccidere in mezzo alla strada il 21enne Nicolò Giommi, tuttora ricoverato all'ospedale di Torrette. Il 40enne, da lunedì scorso formalmente sospeso dal servizio che prestava presso il commissariato di Civitanova Marche, dopo un litigio in discoteca con dei ragazzi avrebbe loro inviato messaggi che invitavano ad un "regolamento di conti"; ha cercato lo scontro con il gruppo che poi si è effettivamente portato in via Flavia, nel quartiere dove il poliziotto vive, e dove Giordano ha sparato due volte, colpendo la seconda volta uno di loro in una zona vitale: il colpo poteva essere fatale.
L'episodio già grave, è reso ancora più grave dalla posizione di pubblico ufficiale ricoperta dal Giordano. La difesa ricostruisce l'accaduto sostenendo che il secondo colpo è partito accidentalmente a seguito di una caduta del Giordano, a causa dell'aggressione subita.
Nei prossimi giorni le indagini proseguiranno con le analisi dei cellulari, per ricostruire attraverso i messaggi scambiati la vicenda, e con una probabile perizia balistica. Intanto i difensori stanno valutando il ricorso al Riesame.
Paura nel tardo pomeriggio di oggi nel centro storico di Tolentino, quando alcuni residenti hanno avvertito un crollo all'interno di un'abitazione allertando le autorità.
Sono quindi giunti sul posto i vigili del fuoco di Tolentino e la polizia locale, che hanno provveduto immediatamente alla verifica di quanto segnalato, chiudendo la zona.
L'edificio, dalle prime notizie raccolte, sarebbe un immobile già fortemente interessato dal terremoto, sito in via 1° Maggio in pieno centro storico che, anche a causa delle abbondanti precipitazioni di questi giorni, ha subito il crollo parziale del tetto.
Da quanto appreso l'edificio era disabitato e dichiarato inagibile. Sul posto ancora a lavoro le squadre di pronto intervento che stanno lavorando per mettere in sicurezza lo stabile.
Troppi femminicidi, casi di violenza sessuale e di genere, troppi morti sulle strade e infortuni sul lavoro anche mortali, mentre aumentano i reati, anche gravi, commessi da minorenni. Questo il quadro delineato dal nuovo procuratore generale presso la Corte di Appello di Ancona Roberto Rossi, in una nota diramata alla vigilia dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, che si terrà domani ad Ancona.
Per i reati di genere Rossi parla di numeri "insopportabilmente elevati per un Paese che voglia definirsi civilmente e culturalmente avanzato", nonostante l'impegno di magistratura e forze dell'ordine. Ma è "notevole" anche il numero di decessi dovuti a violazioni delle norme sulla circolazione stradale, "ben 82" nel 2022 e "non si riesce a ridurre" il numero di infortuni sul lavoro, compresi quelli mortali, che richiederebbe un grande lavoro di prevenzione.
Definito "cospicuo" l'aumento dei reati commessi da minorenni: un caso di omicidio volontario, 57 rapine, 18 estorsioni e 28 reati contro la libertà sessuale, nonché reati di pedofilia e pedopornografia, che restituiscono "un quadro inquietante del disagio giovanile".
"Massima attenzione" rileva il pg, sul rischio di infiltrazioni sul territorio ad opera di associazioni criminali di stampo mafioso. Da indagini condotte è risultata la presenza di soggetti collegati ad associazioni di questo tipo e questo, unito ai cospicui finanziamenti legati al Pnrr, alla ricostruzione post sisma e alla messa in sicurezza dei territorio colpiti dall'alluvione, porta a ritenere significativo il rischio di infiltrazione legate alla criminalità organizzata.
Rossi sottolinea anche l'importanza dei reati ambientali, "strumento non secondario" per evitare "danni e dissesti che possono avere "tragiche conseguenze" come è successo nelle Marche a settembre. Sul versante degli aspetti positivi, il procuratore generale elenca la situazione carceraria ("soddisfacente") e la riduzione della durata media dei procedimenti penali nella fase delle indagini preliminari, con una riduzione del carico di arretrato.
Risultato positivo, quest'ultimo, grazie "all'impegno dei magistrati e dei capi degli uffici" che però rischia di essere vanificato dalle "ormai croniche carenze di personale amministrativo.
Lancia un fumogeno pochi minuti prima del termine della partita di serie C tra Recanatese-San Donato Tavernelle: denunciato dai carabinieri un tifoso 37enne .
L'uomo tra il 2008 e il 2010 aveva già avuto due Daspo emessi dalle questure di Torino e di Teramo. I militari dell'Arma di Recanati hanno avviato le procedure per un altro divieto di accesso alle manifestazioni sportive.
Il 37enne, domenica 22 gennaio, durante l'incontro allo stadio Nicola Tubaldi di Recanati è stato sorpreso dai carabinieri mentre accendeva un fumogeno rosso, abbandonandolo sulle gradinate dove vi erano altri 35 supporter della squadra giallorossa. Il fumo ha esposto i presenti a un potenziale rischio per la loro incolumità, pertanto l’uomo stato fermato al cancello di uscita dallo stadio, identificato e denunciato
Scontro in A14, tre feriti: grave una donna. È il bilancio di un incidente che si è verificato, poco prima delle 13.30, in autostrada, direzione sud, nelle vicinanze del casello di Civitanova Marche.
Per cause in fase di accertamento, due automobili, una Kia e una Volkswagen Touran, si sono scontrate. In seguito all’impatto le due vetture hanno sfondato il guardrail, finendo fuori strada su un campo che costeggia la corsia.
Una volta lanciato l’allarme sono accorsi sul posto personale e mezzi del 118 e dei vigili del fuoco. Tre i feriti, due lievi, la più grave una donna trasportata all'ospedale di Civitanova. Spetta ora alla polizia autostradale ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto.