Intorno all'una di notte di giovedì, in un'abitazione sita in via Tiziano, a San Benedetto del Tronto, mentre tutti i componenti di una famiglia dormivano, dalla lavastoviglie è cominciato a uscire del fumo probabilmente a causa di un corto circuito. Ben presto sono divampate le prime fiamme visibili dallo sportellone dell'elettrodomestico. Solo il gatto di casa si è accorto di quanto stava accadendo, e ha iniziato a miagolare e graffiare le porte fino a che ha svegliato i padroni. Grazie a quei richiami, i proprietari dell'appartamento si sono subito resi conto del principio di incendio e hanno allertato i vigili del fuoco di San Benedetto.
Giunti immediatamente sul posto, sono intervenuti a supporto dei residenti che si erano attivati anche grazie alla presenza di un estintore in casa. I danni sono stati, quindi, limitati. Nonostante ciò, l'appartamento è stato dichiarato temporaneamente inagibile a causa dei danni provocati dal principio d'incendio. Per tali ragioni la famiglia è stata, quindi, costretta a sistemarsi altrove in attesa del ripristino delle condizioni di sicurezza.
Sono ore di preoccupazione a Civitanova Marche per la scomparsa del 65enne Venanzo Nottolini. Dell'uomo non si hanno tracce da mercoledì 31 maggio, quando alle 22 circa, si era allontanato dal pronto soccorso dell'ospedale cittadino e da allora non ha fatto più rientro a casa. A lanciare l'appello, via social, è stata l'amministratrice di sostegno dell'uomo, Siria Carella.
Al momento della scomparsa, Nottolini indossava una maglietta bianca a mezze maniche, pantaloni tuta blu ed era sbarbato. Alto circa 1.75, corporatura robusta asciutta. Capelli e occhi scuri.
L'uomo anche lo scorso 23 maggio era scappato dall'Istituto Santo Stefano di Porto Potenza Picena in cui era ricoverato. In quell'occasione era stato ritrovato dopo un'ora circa di ricerche, nei pressi di un fiume.
Dopo le dimissioni era ritornato a casa e mercoledì scorso aveva detto alla compagna di uscire per fare una passeggiata quando è stato notato in stato confusionale da un passante che ha allertato i soccorsi. Il 65enne è stato condotto in pronto soccorso, ma si è allontanato nuovamente prima che i medici potessero visitarlo.
Chiunque individui Venanzo Nottolini, può contattare il 118, le forze dell'ordine o l'amministratrice di sostegno Siria Carella al numero telefonico 3408074472.
Mezzo agricolo finisce nella scarpata, il conducente riesce a salvarsi saltando dall'abitacolo prima del botto. È quanto avvenuto, intorno alle 12:30, in un'azienda agricola nella frazione di Montefiore, a Recanati.
Il macchinario, utilizzato per la raccolta della frutta, si è improvvisamente sfrenato arrestando la sua corsa in un fosso. Nel gettarsi a terra il conducente del mezzo ha riportato diverse ferite, di cui si sono presi cura i sanitari del 118 tempestivamente intervenuti sul posto.
Constatati i traumi riportati dall'uomo, un lavoratore di origini indiane, è stato predisposto anche l'arrivo dell'eliambulanza che - dopo aver caricato il paziente - lo ha trasferito all'ospedale regionale Torrette di Ancona. Presenti anche i vigili del fuoco, ai quali spetterà il compito di recuperare il mezzo, e i carabinieri, ai quali spettano tutti i rilievi del caso.
Una donna di 50 anni è rimasta folgorata dopo aver pestato un cavo elettrico sulla spiaggia del Passetto ad Ancona e un uomo di 52 anni che ha cercato di soccorrerla è rimasto ustionato. Il fatto si è verificato questa mattina, intorno alle 9.
I due sono stati poi prelevati dall'eliambulanza e trasportati all'ospedale di Torrette con codice di media gravità. L'incidente è avvenuto nella zona della Seggiola del Papa, il cavo serviva per portare energia elettrica ad un'imbarcazione. Oltre alla folgorazione, la 50enne è caduta battendo la testa.
Le persone presenti hanno subito chiamato i soccorsi e sono arrivati due gommoni, uno della guarda costiera, l'altro dei vigili del fuoco. Contestualmente si è levata in volo l'eliambulanza che è riuscita poi ad atterrare sulle rocce e a prelevare gli infortunati. Sul luogo anche una pattuglia terrestre della stessa guardia costiera.
(Foto Ansa)
Tamponamento a catena con tre auto coinvolte: il traffico va in tilt. È quanto avvenuto in via Dante Alighieri a Civitanova Marche. L'incidente, che si è verificato poco dopo le 11, non ha registrato feriti gravi.
Inevitabili i rallentamenti al traffico, che hanno interessato la via. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. Spetta alle forze dell’ordine ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto.
"In occasione della festa del due giugno, volevamo rivolgere un ringraziamento particolare all’Arma dei Carabinieri di Macerata, per l’arresto da loro effettuato a carico di noto spacciatore residente in questa via, alcune settimane fa". A scriverlo, all'interno di una lettera inviata alla nostra redazione, è una delegazione di cittadini residente in via Manzoni a Macerata.
“Non abbiamo scritto nulla nell’immediatezza del fatto, per paura di cantar vittoria troppo presto, si legge nella lettera. Per anni abbiamo assistito sconcertati a situazioni davvero insostenibili di persone losche che si aggiravano nel quartiere, ubriachi che urlavano la sera, liti in strada, e tutti questi episodi avevano come comune denominatore l’ingresso in un'abitazione di via Manzoni”.
“Le innumerevoli segnalazioni fatte alle forze dell’ordine sembravano essere cadute nel vuoto, ciò gettava nello sconforto noi residenti di una via che sempre stata ricca di vita e risate, portate anche dai giovani che si recavano al vicino Liceo Scientifico”.
“Con gran cuore oggi ed enorme stima – continuano i residenti - facciamo un caloroso ringraziamento a chi ha svolto in silenzio e dedizione un lavoro di indagine, che ha liberato noi cittadini dalla paura di uscire dalle nostre case per una passeggiata serale e da potersi affacciare alle finestre senza incontrare lo sguardo di persone persone poco raccomandabili”. “Grazie ancora all’Arma dei carabinieri di Macerata e buona festa Repubblica”.
++ AGGIORNAMENTO 15:50 ++
"Vogliamo esprimere tutto il nostro orgoglio e il nostro compiacimento per l’intervento dei colleghi che nella città di Macerata si sono misurati con una situazione difficile e spinosa nel migliore dei modi conclusasi con un arresto avvenuto qualche settimana fa. La professionalità e la competenza dei carabinieri è di evidenza lapalissiana ogni giorno in ogni luogo"
Così Antonio Voto, Segretario Generale Provinciale di Unarma Asc Macerata, dopo aver appreso del testo della lettera inviata da un comitato di cittadini alla nostra testata giornalistica.
"Un arresto per situazioni dichiarate insostenibili dagli stessi cittadini – conclude Voto – è la prova provata dell’encomiabile operato dei carabinieri di Macerata che operano con professionalità e umanità impareggiabili, motivo per cui l’Arma dei Carabinieri da lezioni a mezzo mondo. Questo deve essere ben chiaro, perché è proprio questo che non consente di ammettere in alcun caso gli atteggiamenti di chi, di fronte a un carabiniere che fa il proprio lavoro, reagisce, si oppone, dileggia, contesta, aggredisce".
(E.L.)
Evade dai domiciliari: arrestato 57enne. Grazie a un mirato servizio, i militari di Porto Sant’Elpidio sono riusciti a rintracciare e catturare l’uomo.
La sua cattura è avvenuta in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso il 3 maggio dall’Ufficio Esecuzioni Penali presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Fermo.
L’individuo arrestato doveva scontare una condanna definitiva di sei mesi di reclusione per il reato di evasione commesso nel 2016 a Porto Sant’Elpidio, quando si trovava agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia e lesioni.
Dopo aver completato le formalità di rito, l’uomo è stato condotto alla Casa di Reclusione di Fermo ed è attualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Lutto a Macerata per la scomparsa di Maurizio Naso. Il 49enne, esperto di informatica, musicista e costruttore di chitarre, è deceduto all’età di 49 anni in seguito a un infarto.
L’uomo ieri mattina si trovava in casa quando è stato colto da un malore. Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118, ma ogni tentativo si salvargli la vita si è rivelato vano.
Maurizio Naso lascia i genitori Concetta e Luigi, la moglie Jessica, i fratelli Sante e Gianluca, le cognate Roberta e Samuela, i nipoti Emanuele, Cristina e Alessia.
Il funerale sarà celebrato sabato 3 giugno, alle 9, nella chiesa Buon Pastore di Macerata, a Collevario. La salma è composta presso il Centro Funerario “Città di Macerata” in via Dei Velini.
È arrivata dopo dieci anni di attesa la condanna al 50enne di San Ginesio denunciato dall’ex compagna dopo reiterate violenze. Lei si è detta "schifata dalla giustizia italiana", una giustizia lenta che a distanza di una decade riesce a punire per maltrattamenti l'uomo, solo in parte. A causa dei lunghissimi tempi processuali, infatti, delle accuse per lesioni, stalking e maltrattamenti in famiglia, l’uomo è stato condannato solo per quest’ultimo capo a un anno e quattro mesi di reclusione.
Nessun risarcimento è stato previsto per la donna, che dovrà intentare una causa civile se vorrà ottenerne: "È una vergogna per tutte le donne che denunciano di essere state vittima di violenza – ha commentato la donna – Il caso di Giulia Tramontano (la 29enne al settimo mese di gravidanza trovata deceduta in un bosco a Senago dopo la confessione del compagno, ndr) ne è l’ennesima prova: sono schifata dalla giustizia italiana che continua a tutelare questi mostri".
I FATTI - La prima denuncia risale al 2014, circa un anno dopo l’inizio della convivenza fra i due: l’uomo si era da subito mostrato estremamente geloso, sfociando spesso in esplosioni di rabbia violenta. Complice l’abuso di alcolici, si è passati presto alla sopraffazione violenta in una spirale di ferocia fisica, psicologica ed emotiva che non ha fatto altro che peggiorare.
Nell’agosto del 2014 l’uomo è arrivato a colpire con una ginocchiata il torace dell’allora convivente, rompendole due costole e provocandole un versamento pleurico. Non sarebbe trascorso molto tempo prima che il 50enne si presentasse di notte in camera di lei minacciandola con un coltello. Le sempre più frequenti minacce di morte hanno costretto la donna in uno stato di ansia, paura, prostrazione e umiliazione, portandola alla decisione di interrompere la convivenza nel 15 settembre 2014 e a denunciare l’ormai ex-compagno.
Dopo la fine della relazione, le vessazioni e gli abusi non si sono fermati, con aggressioni verbali fatte di insulti e minacce per strada e sui social e scenate a notte fonda sotto la nuova abitazione della donna, trasferitasi a casa dei genitori. I fatti sono continuati fino alla primavera successiva, quando la donna ha esposta denuncia una seconda volta nel marzo 2015 e il processo ha avuto inizio.
L’istruttoria si è protratta per molto tempo, costringendo il giudice Andrea Belli a rilevare la prescrizione dei reati di stalking e lesioni per cui l’uomo era imputato. La sentenza, depositata il 31 marzo 2023, condanna il 50enne ginesino a un anno e quattro mesi di reclusione.
La linea della difesa, sostenuta dall’avvocato Giacomo Perri, negava qualsiasi coinvolgimento dell’uomo respingendo ogni accusa e sostenendo che la donna si sarebbe provocata le lesioni cadendo da sola. Il giudice ha creduto alle tante testimonianze in favore della donna e ha dato ragione alla parte civile, sostenuta dall’avvocato Marco Zallocco.
Scontro tra furgone e moto: giovane centauro trasportato d'urgenza a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 13, in via della Pace, nel comune di Macerata. Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia locale del capoluogo, i due mezzi sono entrati in collisione. Ad avere la peggio il ragazzo di 21 anni in sella alla due ruote.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi del 118. Gli operatori dell’emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza. Il motociclista è stato trasferito - in un primo momento - all'ospedale di Macerata dove i sanitari lo hanno stabilizzato, per poi caricarlo in elicottero e trasportarlo d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona. Le sue condizioni sono gravi. Praticamente illeso, invece, il cinquantenne al volante del furgone.
La zona in cui si è verificato l'incidente, è stata interdetta al traffico veicolare sino alle 14:45 per consentire il completamento delle operazioni di soccorso. Si tratta del terzo sinistro che coinvolge la provincia di Macerata e in cui è stato necessario l'intervento di Icaro nella mattinata odierna, dopo i sinistri avvenuti a Camerino e Civitanova Marche.
La polizia blocca un trasporto illegale di materiale radioattivo. Nel corso di specifici controlli, coordinati dal compartimento di Ancona, la sezione stradale di Macerata ha fermato nei pressi del casello autostradale di Civitanova Marche - nel corso della mattinata di mercoledì - un trasporto illegale di materiale radioattivo nascosto all'interno di un autocarro di nazionalità austriaca condotto da un cittadino dell’Est Europa.
Il mezzo, proveniente da una struttura sanitaria fuori regione, era diretto in Austria dove il materiale avrebbe subito un processo di smaltimento e rigenerazione. Il carico è risultato del tutto privo dei titoli autorizzativi per il materiale radioattivo e in violazione sia delle norme internazionali sul trasporto merci sia delle prescrizioni previste per le merci pericolose.
Il conducente dell’autocarro, a seguito delle domande specifiche poste dagli agenti, non è stato in grado di fornire adeguate giustificazioni sulla natura del carico.
L’autocarro è stato sottoposto a fermo amministrativo per tre mesi, mentre il conducente è stato denunciato all'autorità giudiziaria e sanzionato per varie violazioni amministrative per un importo di circa 6000 euro. Il materiale radioattivo è stato affidato ad un vettore regolarmente autorizzato al trasporto di tale tipo di sostanza per poi essere recapitato al legittimo destinatario.
Scontro tra auto e scooter: settantenne trasportato d'urgenza a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 10:45, in via Costamartina, nel comune di Civitanova Marche. Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia locale, i due mezzi sono entrati in collisione. Ad avere la peggio l'uomo in sella al due ruote.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell’emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza. Il motociclista - un settantenne - è stato caricato in elicottero e trasferito all'ospedale regionale Torrette di Ancona. Praticamente illesa, invece, la donna al volante dell’auto.
Scontro frontale tra due auto lungo la strada provinciale 256 Muccese, all'altezza della frazione Canepina, nel territorio comunale di Camerino: interviene l'eliambulanza. È quanto avvenuto nella mattinata odierna, attorno alle ore 7:30.
Ancora da chiarire con esattezza la dinamica dell'incidente, la cui ricostruzione spetterà ai carabinieri di Camerino. Sul posto sono prontamente intervenuti i soccorritori del 118 che hanno prestato le cure del caso alle due donne che erano al volante delle auto, un'Audi station wagon e una Citroen.
Ad avere la peggio è stata proprio la conducente della Citroen, trasferita d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona in eliambulanza. L'altra donna è stata condotta in ambulanza, per accertamenti, sempre all'ospedale regionale. La zona interessata dal sinistro è stata momentaneamente chiusa al traffico sino al completamento delle operazioni di soccorso.
Minacce di morte e violenze sulla moglie: arrestato. Nel fine settimana i carabinieri di Penna San Giovanni hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso della Procura della Repubblica presso il tribunale di Macerata, nei confronti di un trentunenne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Le indagini condotte nel 2020 dai militari avevano consentito di accertare numerose condotte violente, compiute dall’uomo tra il 2017 e il 2020 nei confronti della coniuge, di origini straniere e residente in provincia.
All’epoca dei fatti, e nel corso degli anni, i carabinieri erano intervenuti più volte presso l'abitazione dei due conviventi per numerose chiamate e segnalazioni, a seguito delle quali era stato possibile provare un contesto di minacce di morte, percosse e azioni reiterate tali da configurare il reato di maltrattamenti in famiglia continuato.
Nel 2020 la vittima ha denunciato i fatti ricostruendo il vissuto di sofferenze dovuto alla convivenza, caratterizzata da liti senza apparente motivo che spesso si concretizzavano in insulti, minacce e atti di violenza fisica tali da farla ormai temere per la propria incolumità e spesso concretizzatesi quando il coniuge era in stato di alterazione psico-fisica.
Dal 2019, a seguito dell’entrata in vigore del cosiddetto "codice rosso", le condotte sono state relazionate all'autorità giudiziaria e, anche in relazione al fatto che gli episodi violenti sono stati consumati alla presenza del minore che viveva con la coppia; non è stata consentita oggi la sospensione dell’esecuzione della condanna. L'uomo è stato tradotto al carcere di Fermo, dove dovrà scontare la condanna a tre anni e otto mesi di reclusione.
Il 33enne Luca Traini di Macerata, condannato, per la sparatoria del 3 febbraio 2018 a Macerata, a dodici anni di carcere, non potrà salire questa sera sul palco della piazza di Jesi dove era stato invitato per le finali regionali del Campionato italiano Lips (Lega italiana poetry slam), all’interno del festival di poesia "La punta della lingua".
Traini, che ha già trascorso 5 anni in carcere, nella sua cella sembra si sia dedicato, tra le altre attività, alla poesia ed era risultato tra i vincitori della selezione svoltasi al carcere di Barcaglione, nell’ambito del laboratorio di poesia "Ora d’Aria": tale vittoria di fatto lo avrebbe potuto far partecipare all'evento di questa sera a Jesi.
L'avvocato Giancarlo Giulianelli, suo difensore nel processo sulla strage che ricopre il ruolo di Garante per i diritti della persona della Regione Marche, ha spiegato che dietro la decisione del sindaco ci sarebbero "motivi di ordine pubblico nel timore di manifestazioni da parte dei centri sociali, legate anche ad altre vicende".
Un detenuto, che si apprende essere un italiano con problemi psichici, l'altra mattina era in videoconferenza per un processo dal carcere di Marino del Tronto - in provincia di Ascoli Piceno - quando, una volta partita la diretta con il giudice, ha tirato fuori due lamette e le ha inghiottite.
Il magistrato ha immediatamente interrotto l'udienza per permettere il soccorso dell'uomo: intervenuti sul posto gli operatori del 118, sono state avviate le pratiche per sottoporre il detenuto a Tso ed intorno alle 19:30 è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di San Benedetto del Tronto, dove è stato ricoverato nel reparto di psichiatria.
Il detenuto, già poche ore prima di questo episodio, mentre era nella sua cella, aveva inghiottito tre batterie, come reazione al rifiuto ricevuto alla richiesta di poter fare una videochiamata ai familiari in un giorno non previsto per le videochiamate ai parenti; aveva dopo ciò opposto un netto diniego al medico di farsi visitare, se non a patto che gli venisse concesso di parlare con i parenti.
L'episodio è avvenuto nella notte tra martedi e mercoledì quando alcune telefonate avevano allertato la sala operativa della Polizia Stradale segnalando un veicolo fermo nella corsia di sorpasso all'interno della galleria di Cupigliolo, nel tratto di superstrada compreso tra Colfiorito e Foligno.
Recatisi immediatamente sul posto, gli uomini della Stradale, sinceratisi che non vi fosse pericolo per la salute dell'occupante, provvedevano dapprima alla messa in sicurezza del tratto di strada con opportune segnalazioni agli utenti e poi procedevano all'identificazione dell'uomo.
Secondo le ricostruzioni l'uomo avrebbe imboccato contromano la superstrada non accorgendosi di nulla e una volta all'interno della galleria di Cupigliolo avrebbe avuto un guasto all'auto che si è piantata nella corsia di sorpasso.
Il conducente, in palese stato di alterazione psicofisica, si è poi rifiutato di sottoporsi alla prova dell'alcoltest collezionando quindi il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza, la denuncia alle autorità, il sequestro del veicolo, e la sanzione amministrativa per la guida nel senso di marcia contrario
Grazie alla sinergia tra le forze di polizia e la telerilevazione del traffico, si è potuto intervenire in una situazione di grande pericolo evitando che, anche a causa della scarsa visibilità, la situazione degenerasse con conseguenze per gli altri utenti della strada.
Tragedia nel parco San Bartolo lungo la strada panoramica Adriatica, alle porte di Pesaro. Un uomo – sui 60 anni - è morto schiacciato dall'albero che stava tagliando.
La scoperta è stata fatta da un passante che stava percorrendo il sentiero che collega la stessa strada e Baia Flaminia, attorno alle 11:15 di questa mattina, nella zona del ristorante Il Falco.
A quanto risulta, l’uomo stava svolgendo dei lavori potatura sulla quercia quando improvvisamente il grosso tronco gli è crollato addosso. Il colpo è stato letale per il 60enne.
La squadra dei pompieri di Pesaro giunta sul posto, in collaborazione con i sanitari del 118, ha estratto l’uomo da sotto il tronco. Disperati i tentativi di rianimarlo, tuttavia il medico dell’emergenza non ha potuto far altro che constatare il decesso del 60enne.
Sul luogo sono intervenuti anche i carabinieri di zona per ricostruire con esattezza la dinamica di quanto avvenuto e il personale CNSAS.
Auto contro moto: centauro trasportato d'urgenza a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 15:45, in via Fonte Orsola, nel comune di Corridonia. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri della locale stazione, una Seat Leon e una moto Kawasaki sono entrate in collisione lateralmente. Ad avere la peggio l'uomo in sella alla due ruote, che è finito a terra e ha battuto in maniera violenta sull'asfalto
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell’emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza. Il motociclista - un cinquantenne - è stato caricato in elicottero e trasferito all'ospedale regionale Torrette di Ancona. Praticamente illesa, invece, la persona al volante dell’auto. Si segnalano momentanei rallentamenti alla circolazione nella zona interessata dal sinistro.
Scivola dalla scala esterna della propria abitazione e precipita nel terrapieno: 60enne soccorso in eliambulanza. È quanto accaduto poco prima delle 8 a Camerino, in località Tirello.
Stando a una ricostruzione, l’uomo avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe caduto dal primo piano dell’immobile facendo un volo di circa due metri.
Una volta lanciato l’allarme, sono giunti sul posto i mezzi di soccorso del 118. Valutata la situazione, i sanitari hanno, quindi, richiesto il supporto logistico dell’eliambulanza che, una volta atterrata, ha trasportato il ferito all’ispedale di Torrette. L’uomo non sarebbe, comunque, in pericolo di vita.
Sul luogo del fatto sono giunti anche i carabinieri per ricostruire con esattezza quanto accaduto. In base alle indagini, non sembrano esserci dubbi che si sia trattato di un incidente.