Scontro tra auto e camion: una donna di 70 anni trasportata a Torrette in eliambulanza. L’incidente si è verificato, intorno alle 13:20 di oggi, lungo la strada Regina nel territorio comunale di Montelupone.
A seguito dell'urto, il mezzo pesante si è ribaltato su un fianco e l'auto è stata sbalzata sul fossato a lato della carreggiata. La conducente del veicolo è stata estratta dalle lamiere dai vigili del fuoco e affidata alle cure dei sanitari del 118. La donna, non cosciente al momento dello schianto, è stata trasportata all’ospedale di Torrette in gravi condizioni. L'uomo alla guida del mezzo pesante, un 42enne, è stato trasportato al nosocomio di Civitanova Marche per accertamenti.
Servizi mirati della Questura di Macerata per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti: sanzionati due giovani. I poliziotti hanno operato nella giornata di martedì nelle zone antistanti le scuole e nei luoghi di maggiore aggregazione giovanile, specialmente nelle fasce orarie coincidenti con l'inizio e il termine delle attività scolastiche.
In particolare, nei pressi dei giardini di via Isonzo e poco distante l'Istituto "San Giuseppe", personale della squadra mobile ha proceduto al controllo di alcuni giovani con precedenti per reati in materia di stupefacenti. Due di loro, extracomunitari, dopo perquisizione, sono stati trovati in possesso di hashish, che è stata poi sequestrata. Nei loro confronti si è proceduto con la sanzione amministrativa.
Arriva la sentenza della Corte d'Assise di Macerata per la morte di Alika Ogorchukwu, il 39enne ambulante ucciso il 29 luglio 2022 a Civitanova Marche. L’imputato dell'omicidio, Filippo Ferlazzo, è stato condannato a 24 anni di carcere.
La Procura di Macerata aveva chiesto la pena dell'ergastolo, per il 33enne salernitano che aggredì e uccise nella città rivierasca, il 39enne ambulante nigeriano, dopo che quest'ultimo aveva chiesto l'elemosina a lui e alla sua compagna.
La richiesta del pm Claudio Rastrelli è arrivata stamani al termine della sua requisitoria - durata circa un'ora - davanti ai giudici della Corte d'Assise di Macerata."Ha usato un'aggressione brutale che si usa per uccidere un animale", è stato uno dei passaggi più forti pronunciati dal pubblico ministero nel ricostruire la condotta dell'imputato nei confronti di Alika.
Il pm ha anche più volte evidenziato la capacità di intendere e di volere di Ferlazzo, così da non poter concedere le attenuanti generiche per il suo "disturbo borderline della personalità". Per l'accusa di rapina del cellulare dell'ambulante, il pm ha chiesto l'assoluzione.
Derubricare il reato da omicidio "volontario a preterintenzionale" è stata, invece, la richiesta avanzata ai giudici della corte di assise dell'avvocato Roberta Bizzarri, legale di Filippo Ferlazzo, il giovane che uccise l'ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu a Civitanova Marche (Macerata).
Nella sua arringa, l'avvocato nel chiedere "l'assoluzione solo per dovere difensivo", ha ammesso che di "condanna si dovrà parlare", chiedendo contestualmente una "pena alternativa al regime carcerario perché Ferlazzo sta male".
Richiesta che ha trovato contrarie le posizioni del pubblico ministero e dell'avvocato di parte civile. Il legale della difesa, nel suo intervento, ha evidenziato a più riprese che "Filippo ha un disturbo della personalità significativo".
Aggiungendo che "Ferlazzo non era in grado di comprendere che la sua azione era sproporzionata rispetto all'accaduto". "Ferlazzo - ha sottolineato il legale difensore - non è una persona sana". I giudici della corte di sono ritirati in camera di consiglio.
Incidente sul lavoro avvenuto a Matelica nella mattinata di oggi: grave un operaio . L'uomo, mentre stava lavorando in un cantiere, è rimasto schiacciato da una porta.
Subito è scattato l'allarme e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri e gli ispettori dello Spsal dell'Ast. Dopo le prime cure del caso, l'operaio è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale di Torrette ad Ancona.
La dinamica esatta di quanto avvenuto è ancora in fase di ricostruzione.
La polizia locale della città di San Severino Marche è intervenuta questa mattina, intorno alle ore 8, per prestare soccorso a una anziana signora caduta all’interno della propria abitazione sita in via Aleandri, nel rione Di Contro.
La donna era a terra e gridava aiuto. La sua voce è stata udita da un operatore ecologico del servizio porta a porta che si trovava a passare e che ha immediatamente fatto scattare l’allarme.
Un agente della polizia locale, in zona per un servizio di vigilanza nei pressi delle scuole, è prontamente intervenuto e, con l’aiuto di una scala, è riuscito a raggiungere il terrazzo dell’abitazione dell’anziana che è stata trovata riversa a terra all’interno dopo una caduta accidentale.
Prima dell’arrivo dei vigili del fuoco e del personale medico di un’ambulanza, l’agente ha prestato una prima assistenza poi ha aperto la porta di casa della donna che successivamente è stata trasferita all’ospedale di Camerino per accertamenti.
L’intervento della polizia locale per l’anziana, che di giorno viene assistita da una badante, è stato davvero provvidenziale. A complimentarsi per il soccorso prestato con l’agente intervenuto il comandante della polizia locale, il sostituto commissario Adriano Bizzarri, e l’assessore comunale alla polizia locale e alla sicurezza, Jacopo Orlandani.
Distrugge un candeliere, una porzione di pavimento e ruba i soldi delle offerte, lasciando solo le monete da 1 e 2 centesimi. È accaduto nel pomeriggio di ieri poco prima di pranzo, nella cattedrale di San Venanzio a Fabriano.
Protagonista della vicenda un giovane vandalo-ladro che è stato immortalato dalle telecamere di sicurezza della parrocchia. A denunciare l'accaduto il parroco, don Antonio Ivan Esposito.
Dopo aver informato il vescovo Francesco Massara, sono state contattate le forze dell'ordine e visionati i filmati del sistema di videosorveglianza interno al Duomo, mettendoli a disposizione delle forze dell'ordine. "Dalle immagini - dice don Antonio Ivan Esposito - si vede un giovane, con il volto coperto, che è entrato in chiesa. Prima si è fermato sul tavolo dove ci sono le riviste, poi è andato alla cappella Madonna delle Lacrime e quindi speditamente, forse perché conosce bene il posto, nella cappella del Battistero. Un giovane, quindi, che sapeva muoversi bene qui".
In attesa della sua identificazione, "la Cattedrale, almeno per una settimana, sarà aperta solo per la Santa Messa", conclude il parroco.
Ciclista investito da un’auto. È quanto avvenuto nel pomeriggio di oggi, in via Santa Caterina, in località Passo di Treia. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento da parte delle forze dell’ordine.
Immediati i soccorsi con gli operatori del 118. Il ciclista è stato visitato sul posto dal personale sanitario e, a seguito dei traumi riportati, è stato richiesto anche il supporto dell'eliambulanza. L’elicottero del soccorso, una volta atterrato nei pressi del luogo del fatto, ha trasferito l'uomo all'ospedale Torrette di Ancona.
Partite di cocaina provenienti dal Napoletano e destinate alle Marche occultate tra gli effetti personali di bambini in viaggio in auto con i loro genitori. Bambini che tra l'altro assistevano a operazioni di taglio e frazionamento dello stupefacente, tanto che in un'occasione si era temuto che uno di loro avesse ingerito una dose che si trovava sul tavolo della cucina.
È quanto hanno scoperto i carabinieri e la guardia di finanza che hanno sgominato una banda di spacciatori di cocaina, con centro operativo a Marotta di Mondolfo.
Diciassette le persone coinvolte a vario titolo, spesso imparentate tra loro, di cui 11 colpite da misure restrittive, eseguiti sequestri di droga (con l'ausilio di unità cinofile), denaro contante e veicoli.
Durante l'operazione "Affari di famiglia i militari dei Comandi provinciali di guardia di finanza e dei carabinieri di Pesaro Urbino, coadiuvati da colleghi di Torre Annunciata (Napoli), hanno dato esecuzione a un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal gip di Pesaro: custodia cautelare in carcere per 9 persone, per 2 divieto o obbligo di dimora nella provincia di Pesaro Urbino.
Sono quasi tutti originari del Napoletano, indagati per reati legati alla droga, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. Le indagini, partite nell'autunno del 2022, sono state svolte congiuntamente dal Nucleo di polizia economico-finanziaria del Comando Provinciale guardia di finanza di Pesaro e dalla Stazione carabinieri di Fano (Pesaro Urbino), con il contributo della Sezione di pg dei carabinieri.
Lo stupefacente, fornito da ambienti criminali di Torre Annunziata, veniva trasportato a Marotta, dove era stoccato in grandi quantità, poi tagliato e frazionato in dosi e ceduto al dettaglio. Un'attività gestita come un'impresa familiare e quasi monopolistica: a dirigerla un pregiudicato napoletano, residente nella provincia di Pesaro Urbino, che benché detenuto in carcere per reati di droga, riusciva a impartire disposizioni ai suoi familiari e alla sua compagna. Nel solo periodo d'indagine sono stati movimentati circa 5 chilogrammi di cocaina, con frequenza di approvvigionamento di 500 grammi ogni 15 giorni.
(Fonte Ansa)
Viaggiano nascosti a bordo di un tir proveniente dalla Tunisia sino a Civitanova: quando il conducente apre il portellone per il controllo del proprio carico, in cinque saltano giù dal camion per darsi alla fuga. È quanto avvenuto questa mattina in occasione del controllo a un mezzo pesante di una ditta italiana, fermato alla dogana.
Dei cinque, soltanto uno dei migranti, dichiaratosi minorenne, è rimasto nella zona industriale ed è stato sottoposto ad accertamenti medici da parte dei sanitari del 118. Si troverebbe in buone condizioni di salute.
Attività produttive abusive e gestione illecita di rifiuti: i carabinieri forestali impegnati in controlli ambientali nelle campagne del Recanatese individuano "il casolare del degrado ambientale". Tre denunciati: rischiano, al termine dell'iter processuale, pesanti sanzioni penali.
Si tratta, nello specifico, di un vecchio casale, censito come d’interesse storico e architettonico. All'interno di un capannone della proprietà, in uso a una ditta del settore trasporti, è stata scoperta dai militari un'attività abusiva di autoriparazione in assenza delle prescritte autorizzazioni di legge.
I carabinieri hanno, pertanto, proceduto al sequestro penale delle attrezzature e delle strumentazioni adoperate illecitamente. Contestualmente è stata accertata una gestione illecita dei rifiuti speciali, sia pericolosi che non pericolosi (filtri usati, tubi in metallo e plastica, batterie fuori uso, radiatori, ganasce e freni usati, pompe idrauliche, blocchi motori, ingranaggi e rottami ferrosi), che prodotti nell’ambito dell'attività abusiva, non sono stati conferiti a soggetti autorizzati, per il successivo smaltimento e/o recupero, secondo le previsioni di legge.
All'esterno dell'officina, inoltre, erano presenti diversi veicoli dismessi e, in parte, privi di componenti essenziali. È stata quindi contestata anche una gestione, non autorizzata, di veicoli fuori uso e dei rifiuti costituiti dai relativi componenti e materiali.
Nell’ambito di un successivo sopralluogo congiunto con la squadra di polizia giudiziaria della sezione della polizia stradale di Macerata è stata poi scoperta, all’interno di un altro deposito limitrofo, un’attività abusiva di commercio di pneumatici usati, destinati all’esportazione verso i paesi dell'Africa, anch’essa in assenza delle dovute autorizzazioni e comunicazioni alle autorità competenti.
Rinvenuto, infine, un semirimorchio centinato, all’interno del quale era stoccata una notevole quantità di rifiuti speciali, in particolare carta/cartone, plastica, legno, pneumatici fuori uso e due onduline in "simil fibrocemento". È emerso come il semirimorchio fosse stato acquisito in un’asta fallimentare e poi spostato, da una località sita in provincia di Ancona, nel piazzale del casale, senza che il responsabile si preoccupasse minimamente della presenza a bordo dei rifiuti, provenienti probabilmente dalla medesima procedura fallimentare, che andavano invece smaltiti, secondo le disposizioni vigenti e non spostati come normali materiali.
Grande apprensione nella prima mattinata di oggi, a Colbuccaro di Corridonia, quando i proprietari della nota sala da ballo "Ciao Ciao" hanno allertato il 115 per un principio di incendio. Sul posto sono immediatamente intervenute le squadre dei vigili del fuoco di Macerata che, proprio grazie alla tempestività, hanno impedito il generarsi delle fiamme.
Il fumo sembrerebbe essere scaturito da un corto circuito dell'impianto. Sul posto i carabinieri di Corridonia e le unità dei vigili del fuoco per stabilire le cause e l'esatta dinamica dell'accaduto e per monitorare la situazione.
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Dopo il sopralluogo dei carabinieri di Corridonia è emerso che all'interno della discoteca sono state trovate taniche contenenti liquido infiammabile, probabilmente lo stesso liquido con cui erano state cosparse le piste da ballo da cui poi sarebbero partite le fiamme.
L'immediato intervento dei bigili del fuoco, avvenuto subito dopo la chiamata dei gestori che avevano visto fuoriuscire del fumo, ha permesso di spegnere l'incendio sul nascere quando aveva intaccato solo un mobile di arredamento.
Dati gli ultimi risvolti delle indagini, i carabinieri non escludono nessuna ipotesi circa l'origine delle fiamme
Comunità maceratese in lutto. Una malattia ha strappato alla vita Ilaria Lattanzi, a soli 31 anni. La donna si è spenta all'Hospice di Macerata, proprio dove - pochi giorni fa - si era sposata, coronando il suo sogno d'amore, con l'adorato Pierpaolo.
Un'unione voluta fortemente da entrambi, nonostante Ilaria si fosse resa conto che la malattia contro la quale stava combattendo, non le avrebbe lasciato scampo. La donna, conosciutissima in città, lavorava nel centro ottico "Vista Plus" in Corso Cairoli.
Oltre al marito, lascia i genitori Adriana e Alberto, la sorella Alice e l'amato nipote Leonardo. I funerali sono stati fissati per martedì 26 settembre, alle ore 15:30, nella chiesa di Santa Maria della Pace, a Macerata.
Questa mattina una squadra dei vigili del fuoco della sede centrale di Ascoli Piceno è intervenuta nel capoluogo, sul ponte di Porta Cartara, per un incidente stradale che ha visto un'auto finire contro la balaustra in travertino che delimita la carreggiata e un lampione della pubblica illuminazione. Nell'urto parte del muretto in travertino è finito nell'orto sottostante. Gli operatori dei vigili del fuoco hanno provveduto all'isolamento elettrico del lampione e alla messa in sicurezza del mezzo e della zona in cui si è verificato l'urto. Successivamente è stata interdetta l'area sottostante la balaustra crollata.
C'è voluto l'intervento dei vigili del fuoco di Jesi e Ancona, con l'ausilio di un'autogrù, per recuperare questo pomeriggio un mezzo pesante il cui rimorchio, per cause da definire, si è ribaltato in un fosso. Il fatto è avvenuto lungo la strada provinciale 502 in via Piandelmedico, nel comune di Jesi. Il mezzo conteneva delle gabbie per il trasporto di pollame e, a seguito dell'incidente, centinaia di animali si sono riversati nei campi.
L'autoarticolato è stato riportato sulla sede stradale e gli animali recuperati al termine di lunghe operazioni. Il tratto è rimasto chiuso al traffico per ore. Sul posto presenti anche gli agenti della polizia stradale, i carabinieri della locale stazione e il servizio veterinario per l'igiene ambientale.
Le cade addosso una pentola di acqua bollente: ustionata una bimba di due anni. L’incidente è avvenuto, questa mattina, in via delle Palombare ad Ancona. Stando a una ricostruzione, la bimba si trovava in casa con la madre quando è avvenuto il fatto.
Ha riportato ustioni di secondo grado su gran parte del corpo, si è salvato il volto e il capo. Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Dopo le prime cure del caso, la bambina è stata trasportata all’ospedale Salesi con un codice rosso. In giornata poi il trasferimento al centro grandi ustionati di Cesena.
Un grave lutto ha colpito il mondo della boxe. Questa notte è morto improvvisamente all’età di 68 anni Luigi Minchillo soprannominato per la sua tempra “il guerriero del ring”; olimpionico a Montreal nel 1976, campione d’Italia nel 1979 e campione europeo nel 1981.
Nel corso della sua carriera ha affrontato, nelle categorie dei welter, dei superwelter e dei pesi medi, i pugili più forti dell’epoca come Sugar Ray Leonard, Roberto Durán, Thomas Hearns, Maurice Hope, Mike McCallum. Nel 1988 aveva appeso i guantoni al chiodo, dopo aver disputato 60 incontri, ottenendo 55 vittorie, di cui 31 per KO.
Nato il 17 marzo 1955 a San Paolo di Civitate (Puglia) da circa trent’anni viveva a Pesaro dove aveva fondato la palestra di pugilato “Minchillo Boxe”. Il dramma si è consumato alle ore 23,00 di ieri 24 settembre, quando si è sentito male a casa. Vani sono stati i soccorsi dei medici intervenuti per tentare di rianimarlo prima a casa e poi all’ospedale San Salvatore di Pesaro, dove purtroppo è deceduto per un aneurisma. Luigi Minchillo lascia la moglie Cristina e i suoi tre figli Stefania, Paolo e Sabina.
Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social, dal presidente nazionale FPI Flavio D’Ambrosi a quello del presidente del Comitato Regionale Marche Luciano Romanella che ha commentato “Oggi il pugilato marchigiano e nazionale accusa una grave perdita, se ne è andato un campione, un atleta, un maestro di boxe e di vita a noi tutti caro”.
In occasione della Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni, stabilita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, lo Sferisterio si illumina di blu per ricordare ogni anno al mondo la necessità di riconoscere, promuovere e proteggere le oltre 200 differenti lingue dei segni nel mondo.
La WFD ha lanciato così la sfida “Blue Light for Sign Languages” per rendere più forte il messaggio e unire il mondo, i suoi cittadini, le comunità e le società attraverso la luce blu e la Federazione Internazionale delle Persone Sorde, di cui l’Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi – Aps ETS sezione provinciale di Macerata, ha aderito alla campagna.
Per l’occasione alcuni tra i luoghi più rappresentativi del mondo si sono illuminati di blu, colore che è stato usato dalla WFD fin dalla sua fondazione nel 1951 e il fiocco blu è stato il simbolo della lotta delle comunità sorde nel corso dei secoli per l’uguaglianza nella società, i diritti umani delle persone sorde e il riconoscimento delle lingue dei segni nazionali.
“L’Amministrazione comunale ha accettato la sfida patrocinando l’iniziativa – interviene il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro – e illuminando lo Sferisterio di blu, per riaffermare il nostro impegno a supportare le lingue dei segni, sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sordità ed esprimere vicinanza alla comunità sorda globale. Un’azione semplice ma significativa, a dimostrare anche che Macerata è sempre più una città inclusiva”.
Ancora un altro tentativo di truffa telefonica dopo quella raccontata nei giorni scorsi: un copione molto simile che questa volta dall'Anconetano si sposta nel Maceratese, in particolare a Treia. Una signora di 76 anni, Giuliana, è riuscita a non cadere nella trappola di una truffa telefonica che mirava a estorcerle 3000 euro.
Questa la dinamica: la donna ha ricevuto una chiamata da un sedicente carabiniere il quale le ha comunicato che suo figlio aveva investito una donna e che era stato arrestato e trattenuto in caserma. Per questo motivo, il falso militare le ha chiesto di inviare 3000 euro a un fantomatico avvocato che avrebbe potuto liberarlo. Inoltre l'ha invitata a lasciargli il suo numero di cellulare così da farla ricontattare al più presto dall' avvocato- truffatore che presumibilmente avrebbe portato avanti la truffa fino a chiederle le coordinate del conto corrente. Quando la donna ha comunicato di non avere a disposizione quei soldi ma solo mille euro, il falso carabiniere le ha risposto che sarebbero comunque stati sufficienti.
La donna, preoccupata per la sorte del figlio e allo stesso tempo insospettita per la dinamica della telefonata, ha chiesto di poter parlare con lui. Il truffatore le ha passato al telefono un suo complice che si è finto il figlio in lacrime chiedendole disperatamente aiuto: “Aiutami mamma”. A quel punto, però, la signora Giuliana ha confermato quello che inizialmente era solo un cauto sospetto: quella che aveva sentito naturalmente non era la voce di suo figlio, che peraltro era uscito di casa solo mezz’ora prima. Ha capito immediatamente che si trattava di una truffa e prima di riagganciare, ha ammonito il fraudolento dell'immininente denuncia che avrebbe sporto.
La donna ha poi segnalato il fatto ai carabinieri, che, avvisati da altre telefonate nei giorni precedenti, hanno già avviato le indagini per risalire ai responsabili della truffa.
Si tratta dell’ennesimo caso di truffa telefonica ai danni di anziani e non solo: un fenomeno sempre più diffuso e pericoloso, a volte talmente ben ordito da poter ingannare un numero ampio di persone, specialmente se ci si trova in un momento di fragilità psicologica ed emotiva.
All'apparenza un reminder ridondante e superfluo ma vale comunque la pena ricordare di prestare sempre la massima attenzione alle chiamate o messaggi sospetti e di non fornire mai dati personali o soldi a persone sconosciute o sedicenti enti pubblici ufficiali. In caso di dubbio, è sempre meglio verificare la veridicità delle informazioni ricevute e contattare le autorità competenti.
Serrati controlli dei carabinieri del comando provinciale maceratese nel weekend. Nel corso del servizio sono stati ispezionati 30 obiettivi sensibili e sottoposte a verifica 271 persone. Cinque le patenti ritirate e un arresto.
In particolare i militari della stazione di Corridonia hanno rintracciato e arrestato un cittadino italiano, operaio 43enne, di origini tunisine, già condannato per truffa consumata, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla procura della Repubblica del tribunale di Teramo.
L’uomo dovrà espiare la pena di mesi 9 di reclusione oltre al recupero della pena pecuniaria della multa di euro 500.000 euro. Ora il 43enne si trova nel carcere di Fermo.
I carabinieri di Macerata hanno denunciato in stato di libertà, invece, un cittadino italiano, 44enne, residente nel capoluogo poiché, controllato alla guida della propria auto, è risultato positivo all’accertamento alcolemico. All’uomo è stata ritirata la patente , per la successiva sospensione, e l’auto è stata affidata a persona idonea alla guida.
Segnalato anche un minore, cittadino albanese 17enne, domiciliato a Macerata, perché trovato in possesso di una sigaretta, poi sottoposta a sequestro, confezionata artificialmente e contenente marijuana.
Denunciati un uomo 61enne, artigiano, residente a Civitanova Marche, e una donna, 26enne , studentessa residente a Sirolo, poiché controllati alla guida delle proprie auto sono risultati positivi all’accertamento alcolemico. Per entrambi è scattato il ritiro della patente, per la successiva sospensione, e l’affidamento delle auto a persone terze idonee a guidarle.
Una giovane studentessa 23enne, residente a Potenza picena invece, è stata invece segnalata alla Prefettura di Macerata, quale assuntrice di sostanze stupefacenti, poiché durante un controllo è stata trovata in possesso di circa 7,2 grammi di hashish.
i carabinieri della compagnia di Tolentino, inoltre, hanno segnalato alla prefettura di Macerata quattro giovani uomini, tre operai ed un rappresentante, tra i 18 ed i 33 anni poiché, nel corso di controllo a luoghi di aggregazione giovanili ed esercizi pubblici, sono stati trovati in possesso ognuno un grammo di sostanza stupefacente tipo hashish, marijuana e cocaina.
Uno dei quattro segnalati, inoltre, nel corso del controllo ha provato maldestramente a disfarsi della sostanza stupefacente in suo possesso gettandola dal finestrino della propria auto, proprio davanti ai militari operanti. Le sostanze stupefacente sono state sottoposte a sequestro.
Un 55enne operaio tolentinate, è stato sanzionato poiché circolava con il proprio motociclo con un certificato di assicurazione digitale falsificato. Per quest’ultimo patente ritirata per la sospensione e motociclo sottoposto a sequestro amministrativo.
A Matelica i carabinieri della stazione di Camerino hanno denunciato, inoltre, una, 43enne, residente ad Esanatoglia, poiché controllata alla guida della propria autovettura, è risultata positiva all’accertamento alcolemico. Anche per lei è scattato il ritiro della patente di guida per la sospensione ed il veicolo affidato a terza persona idonea alla guida.
Nel corso del servizio i carabinieri di Mogliano hanno rinvenuto all’interno di un barattolo di vetro, che si trovava sul ciglio della strada in contrada Santa Croce, 20 grammi di hashish e circa 2 grammi di marijuana. Le sostanze stupefacenti sono state sottoposte a sequestro.
Tamponamento tra un camion e un carro attrezzi: un ferito. I vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 09.00 circa, in via Maggini ad Ancona, per un incidente stradale.
Per cause in fase di accertamento, i due mezzi pesanti sono entrati in collisione. La squadra dei pompieri di Ancona ha provveduto alla messa in sicurezza dell’area dell’intervento. Sul posto anche i sanitari del 118, i quali hanno trasportato uno dei due conducenti al Pronto Soccorso di Torrette per accertamenti. I rilievi spettano alla polizia locale dorica.