Controlli all’interno del cantiere dell’ex casa di riposo di Monte San Giusto: tre persone denunciate. L'operazione di servizio è stata svolta a cavallo della settimana scorsa con quella attuale, dai carabinieri della locale stazione, con l'ausilio del nucleo ispettorato del lavoro di Macerata.
I militari hanno riscontrato diverse violazioni per il mancato rispetto della normativa di settore. Pertanto i militari, al termine delle verifiche, hanno deferito in stato di libertà all'autorità giudiziaria i titolari delle due imprese edili ed il professionista incaricato di coordinare la sicurezza del cantiere.
Nello specifico al primo imprenditore è stata riscontrata l'omessa tenuta ed esibizione della documentazione tecnica relativa al ponteggio allestito; mentre al secondo è stata contestata la mancata formazione dei lavoratori, la mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del responsabile e la mancata redazione del piano operativo di sicurezza. Al professionista incaricato di coordinare la sicurezza in fase di esecuzione è stato, invece, contestato il mancato coordinamento e l’omessa verifica delle condizioni di sicurezza.
I carabinieri hanno anche accertato la presenza di due operai senza regolare assunzione. Oltre alle gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro accertate, è stata, quindi, disposta l'immediata sospensione dell'attività. Nel complesso i militari hanno comminato ammende pari a 21.379 euro e sanzioni amministrative pari a 9.200 euro.
Continua senza sosta l'attività del Gruppo interforze antimafia della Prefettura di Macerata. In particolare, nella giornata di ieri, 30 maggio 2024, è stato effettuato un controllo in un cantiere sito nel territorio provinciale di Macerata, nell'ambito del quale sono state riscontrate da parte dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro gravi irregolarità, tra le quali la presenza di quattro operai non in regola.
Gravi anche le inosservanze riscontrate rispetto alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. All'esito del controllo, è stata disposta la sospensione delle attività del cantiere, in attesa dello svolgimento dei necessari accertamenti e dell'adozione delle conseguenti eventuali sanzioni.
"Le attività del Gruppo interforze antimafia proseguiranno in maniera costante e frequente al fine di assicurare il rispetto della legalità e la concreta verifica del corretto utilizzo dei fondi stanziati per la ricostruzione post sisma nei Comuni rientranti nell'area del cratere – si legge in una nota della Prefettura -. Questo sulla base di un serrato calendario di controlli nei cantieri resosi necessario per via dell'ingente quantità di fondi messi a disposizione dall'ufficio del commissario straordinario per la ricostruzione”.
Morto uno dei giovani coinvolti nella rissa a colpi di coltello che si è consumata a Porto Sant'Elpidio (leggi qui). Erano stati momenti di paura quelli vissuti in piazza Garibaldi, nella notte di giovedì, per un parapiglia senza esclusione di colpi tra persone di origine nordafricana davanti a un ristorante: questa notte è deceduto il giovane rimasto ferito più gravemente, un 23enne italiano di origine marocchina, che era ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione ad Ancona.
Tutte e quattro le persone coinvolte, subito identificate dalla polizia di Stato, avevano riportato delle ferite. Due di loro non sono in gravi condizioni mentre un terzo ragazzo è tuttora ricoverato all'ospedale di Civitanova ma le sue condizioni non preoccupano.
Subito gravissime erano invece apparse le condizioni di salute del 23enne, trasportato d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona. La situazione clinica del ragazzo è precipitata nelle ultime ore, fino al tragico epilogo. Intanto proseguono serrate le indagini della Squadra Mobile della Questura di Fermo che, dopo i primi rilievi sul posto, insieme alle volanti e alla Scientifica, sta lavorando per risalire alle cause della sanguinosa rissa. Per il responsabile della coltellata fatale, si prospetta l'accusa di omicidio.
Il 27 aprile scorso i carabinieri della stazione di Tolentino, a seguito della segnalazione al 112 del proprietario di un supermercato per un furto avvenuto all’interno dell’esercizio, sono intervenuti presso il centro commerciale La Rancia di Tolentino e hanno rincorso e fermato l’autore del reato che stava scappando a piedi con la refurtiva.
Poiché nello stesso negozio risultavano essere state sottratte numerose bottiglie di superalcolici tra la fine del mese di marzo e i primi giorni di aprile, i militari hanno visionato le immagini del circuito di videosorveglianza interno, individuando lo stesso uomo mentre si impossessava, il 25 marzo, di 5 bottiglie di rum e il 2 aprile, a più riprese, di 17 bottiglie di superalcolici e altri beni che aveva abilmente occultato sotto gli abiti; il tutto per un valore commerciale di 600 euro circa.
Seguito comunicazione della notizia di reato alla Procura della Repubblica di Macerata, il pubblico ministero titolare delle indagini ha chiesto ed ottenuto dal giudice per le Indagini preliminari una misura cautelare, ritenendo sussistente il pericolo di reiterazione del reato, anche a fronte di una precedente condanna e dei numerosi precedenti specifici di cui l’uomo risulta gravato.
Nel fine settimana, in collaborazione con i carabinieri di Recanati, il 34enne, di origine rumena, è stato rintracciato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Incidente mortale lungo la Strada statale 76 "della Val D'Esino", in direzione nord, all'altezza dello svincolo Fabriano est: a scontrarsi sono stati un furgone e un autotreno. Nell'impatto è deceduto il conducente del furgone, un 42enne umbro.
L'incidente è avvenuto al chilometro 17+500 e, per assicurare i soccorsi e le operazioni di messa in sicurezza della sede stradale, la carreggiata è stata chiusa al traffico per circa tre ore, in direzione nord, nel comune di Fabriano.
Le cause dell'impatto sono in fase di accertamento: secondo una prima ricostruzione il furgone sarebbe finito sotto il tir. Sul posto sono intervenuti - oltre ai vigili del fuoco del locale distaccamento e ai sanitari - le squadre Anas, i carabinieri del comando stazione di Fabriano e del nucleo radiomobile, un'ambulanza del 118 dell'ospedale Engles Profili di Fabriano e la polizia stradale per la gestione del traffico in piena sicurezza.
Perde il controllo del camion che si ribalta e invade parzialmente la corsia opposta al proprio senso di marcia sfondando le barriere spartitraffico: due feriti e traffico in tilt. È il bilancio di un incidente avvenuto intorno alle 10 di questa mattina, tra i caselli di Porto Recanati e Civitanova Marche, in direzione sud, lungo l'autostrada A14. Stando ad una prima ricostruzione ad innescare il sinistro sarebbe stata una foratura, ma è ancora da accertare l'esatta dinamica. Ai rilievi procede la polizia autostradale di Porto San Giorgio. Coinvolte nell'incidente anche tre auto.
Nella zona sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco ed i sanitari del 118 (tra cui la Croce Gialla di Recanati), per la messa in sicurezza delle corsie e l'assistenza dei feriti. Ad essere trasferiti all'ospedale di Civitanova Marche sono stati il conducente del camion frigo, che trasportava latte, e quello di una delle auto coinvolte. Il parziale blocco della viabilità in entrambi i sensi di marcia ha causato lunghe code e pesanti rallentamenti. Ancora in corso le operazioni di ripristino del tratto interessato dal sinistro, a seguito del ribaltamento del mezzo pesante, che ha anche perso parte del carico dei cartoni di latte lungo la carreggiata.
Nottata da incubo a Porto Sant'Elpidio, una rissa sfocia nel sangue: quattro feriti di cui tre accoltellati, un ragazzo in arresto cardiaco e ora in condizioni gravissime. Erano circa le 4:30 quando la centrale 118 ha raccolto l'sos partito da piazza Garibaldi, nel centro della città.
Al loro arrivo, i sanitari hanno trovato quattro persone ferite, tutte di origini nordafricane. Tre di loro hanno riportato ferite da taglio. Il più grave, un giovane di origini tunisine, è stato ferito con un'arma da taglio a un gluteo, al fianco e all'addome; è andato in arresto cardiaco, è stato trasportato a Civitanova Marche dove ad attenderlo c'era l'eliambulanza del 118 per il trasferimento all'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona.
Le sue condizioni restano gravissime: è ricoverato in terapia intensiva, con prognosi riservata. Un secondo ferito ha riportato ferite da arma da taglio alla guancia, al petto e alla schiena. Anche lui è stato trasportato in ospedale ma le sue condizioni non sembrano critiche. Lo stesso per una terza persona che riportato ferite e portata in ospedale per le cure del caso.
C'è anche una quarta persona che ha riportato delle lesioni: proprio quest'ultima è stata fermata dagli agenti delle volanti della polizia di Stato. Gli investigatori della Questura sono al lavoro per cercare di ricostruire la nottata di violenza vissuta in centro a Porto Sant'Elpidio e risalire ai motivi alla base della rissa.
Ritenuto responsabile della vendita di 900 dosi di hashish, anche a minorenni, per un guadagno di circa 7 mila euro: ai domiciliari un giovane pusher tolentinate.
I FATTI - Tutto è partito nel novembre dello scorso anno quando i carabinieri della Compagnia di Tolentino hanno notato e seguito una minicar, il cui conducente, a fari spenti, aveva effettuato degli spostamenti sospetti nel centro della città per poi parcheggiare nei pressi di un vicolo, facendo salire a bordo un altro giovane.
Stante l'atteggiamento sospetto dei ragazzi, i militari hanno deciso di approfondire quanto stava avvenendo. È emerso così che il giovane alla guida custodiva in un borsellino posto nel cofano dell'auto, due barattolini contenenti undici dosi di hashish già suddivise e confezionate per lo spaccio.
È, quindi, scattata la perquisizione a casa del ragazzo che ha portato al sequestro di un panetto da 30 grammi, sempre di hashish, di un bilancino di precisione e di un coltello per il taglio delle dosi. Materiale che era stato nascosto tra gli abiti nella stanza del ragazzo.
Su queste basi è stata avviata un’attività d’indagine finalizzata a ricostruire i canali di spaccio del ragazzo. I rilievi hanno consentito di dimostrare numerose vendite a giovani di Tolentino negli ultimi mesi del 2023. Nelle conversazioni i clienti concordavano il luogo della consegna e il numero di dosi, usando espressioni convenzionali (pizzette, paste al cioccolato) o più esplicite (una pana), oppure mandavano un messaggio con indicato il numero corrispondente al prezzo di acquisto (40 a significare 40 euro per 4 grammi di hashish).
Da tali conversazioni e dai riscontri acquisiti è emerso, quale dato probatorio chiaro, che l’indagato aveva costante disponibilità di hashish in panetti, oltre a marijuana, con una fiorente e costante attività di propaganda e successiva cessione verso numerosi clienti, anche minorenni.
I militari hanno così presentato al Pubblico Ministero gli elementi probatori raccolti e relativi alle vendite di circa 900 dosi di hashish, con un guadagno di circa 7000 euro.
Ieri il giudice per le indagini preliminari, in accoglimento della richiesta del pubblico ministero titolare delle indagini, ha emesso l’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con il dispositivo di controllo del braccialetto elettronico, subito eseguita dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile. La misura prevede il divieto di incontro e colloquio con soggetti non conviventi, stante il pericolo di reiterazione del reato.
Durante il processo d'appello ad Ancona per l'omicidio in casa della 78enne Rosina Carsetti a Montecassiano, il marito della donna, Enrico Orazi, 82 anni, assolto in primo grado, ha confessato in aula di aver ucciso la moglie al culmine dell'ennesima lite. Il colpo di scena, nella penultima udienza del processo davanti alla Corte d'Assise d'appello di Ancona che si celebra al quinto piano del Palazzo di Giustizia. La sentenza è prevista per il prossimo 10 luglio.
Stamattina in aula l'82enne ha fornito una rilettura dei fatti avvenuti la sera della vigilia di Natale del 2020 quando l'anziana venne strangolata nella villetta di famiglia. Sotto accusa finirono la figlia di Rosina, Arianna Orazi, 52 anni, il marito della vittima, Enrico, e il nipote Enea Simonetti, 24 anni: secondo l'accusa la settantottenne sarebbe stata vessata e uccisa, dopo un periodo di liti in famiglia anche per questioni economiche.
Per l'addebito di omicidio aggravato, nel dicembre 2022, venne condannato all'ergastolo Enea, il nipote di Rosina, e furono assolti la figlia Arianna e il marito della vittima Enrico, anche dal reato di maltrattamenti. La condanna per questi ultimi due scattò solo per aver simulato una rapina in casa dopo la morte della donna.
Ora è arrivata in aula la confessione del marito di Rosina che però la Procura generale ritiene tardiva rispetto alla ricostruzione fatta dagli inquirenti e sostenuta durante il giudizio. In aula presenti, tra gli altri, gli imputati e il procuratore generale di Ancona Roberto Rossi che formulerà le proprie richieste di condanna durante l'udienza di oggi.
Inferno di fuoco in via delle Torri ad Ascoli Piceno, l’innesco partito da una fuga di gas. I vigili del fuoco sono impegnati da questa mattina, intono alle 9 in pieno centro storico, per l’incendio di un'autovettura alimentata a metano, provocato dalla fuoriuscita di gas da una tubatura di rete facente parte di un cantiere prospiciente.
Nella zona stavano svolgendo dei lavori i tecnici della Stato, e uno di loro è rimasto leggermente ferito in seguito al divampare delle fiamme. Sul posto stanno operando 11 uomini dei pompieri con l’ausilio di cinque mezzi. I vigili del fuoco hanno domato il rogo, evitando provvidenzialmente che le fiamme raggiungessero i teloni della alte impalcature. Ora sono in corso le operazioni per la messa in sicurezza dell'intera area.
Un'auto si è ribaltata lungo le mura cittadine in Viale Francesco Puccinotti, nei pressi del ristorante Palace. L'incidente è avvenuto intorno alle ore 23, quando il giovane conducente ha perso il controllo del veicolo, che ha urtato violentemente un muretto prima di ribaltarsi.
Nonostante l'impressionante dinamica dell'incidente, il conducente è fortunatamente uscito illeso dal veicolo. Immediatamente dopo l'accaduto, sul posto sono intervenuti i soccorsi, composti dai vigili del fuoco e dalla polizia, per prestare assistenza e mettere in sicurezza l'area.
La polizia ha provveduto a chiudere temporaneamente il tratto di strada interessato per consentire le operazioni di rimozione dell'auto e la pulizia della carreggiata. Il traffico è stato deviato su percorsi alternativi. Servizio in aggiornamento.
Riportiamo un fatto accaduto a Macerata nella notte fra il 20 e il 21 maggio. Intorno alle ore 4, uno schianto, seguito da un rumore di carrozzeria, ha rotto il silenzio della notte maceratese. Una Fiat Croma con due persone a bordo stava percorrendo Viale Giacomo Leopardi, quando è uscita di strada in vicolo Vecchio (il vicolo del Museo della Tessitura) colpendo 3 auto in sosta. Dapprima l’auto ha urtato il primo veicolo in sosta, che di conseguenza è andato a collidere con quello dietro di sé. La Fiat Croma si è poi schiantata contro l’ultima auto in sosta, finita per altro poi contro il muro, prima di concludere la propria corsa sul muretto antistante il Museo della Tessitura.
Gli occupanti del veicolo sono subito scappati, lasciando l’auto incidentata sul posto. Al suo interno, al momento dell’arrivo dei carabinieri, è stata ritrovata una bottiglia di whiskey vuota e varie tracce di contenuto gastrico. Intorno alle ore 6:30 del mattino, dopo aver completato i rilevamenti del caso, l’auto, non più marciante, è stata portata via dal carroattrezzi.
I proprietari delle auto coinvolte hanno provveduto a esporre denuncia.
Compra un Iphone sul "Market Place" di Facebook, ma nel pacco del corriere c'è un telefono diverso: denunciato il venditore dai carabinieri della Compagnia di Macerata. A rimanere truffato è stato un 43enne di Pollenza che aveva comprato sulla nota piattaforma sociale un Iphone 14 al prezzo di 660 euro, senza mai vederlo una volta pagato.
IL CASO - I fatti risalgono allo scorso mese di aprile quando l'uomo, di origine dominicana ma residente a Pollenza, ha concluso - tramite la sezione "Market Place" del popolare social network - l’acquisto di un Iphone 14, con pagamento previsto all'atto della consegna.
In effetti il pacco che avrebbe dovuto contenere l’articolo ordinato è regolarmente giunto a destinazione e lo straniero ha perfezionato l’acquisto versando al corriere la somma in contanti di 650 euro.
Fin qui tutto è sembrato andare per il verso giusto ma quando il 43enne ha aperto il pacco, al posto del telefono ordinato ha trovato uno smartphone diverso da quello previsto e di valore molto inferiore. L'uomo ha ricontattato il venditore e, su sua indicazione, ha restituito lo smartphone erroneamente ricevuto a un corriere.
Passano i giorni ma il pacco con l'Iphone non arriva, mentre su Facebook non c’è più traccia dell’annuncio così come del profilo del venditore. Anche il suo numero di telefono diventa non raggiungibile e quindi all’ignara vittima, resasi oramai conto di essere stata raggirata, non resta che rivolgersi ai carabinieri della stazione di Pollenza per presentare denuncia.
I militari dell'Arma, dopo un certosino lavoro svolto in breve tempo, sono riusciti a risalire al venditore. Si tratta di un giovanissimo cittadino austriaco, appena 18enne, residente nella provincia di Udine, già con precedenti. In base agli elementi raccolti dagli investigatori il ragazzo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata e dovrà rispondere del reato di truffa.
Massaggi hot nel centro estetico: denunciate due donne. A scoprirlo, nei giorni scorsi, sono stati i carabinieri del Nas e quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro nel corso di controlli congiunti con i militari della sezione operativa della Compagnia di Fermo, che hanno anche portato al sequestro di cosmetici nel negozio, sito a Campiglione di Fermo.
Le due titolari del centro, entrambe di origini cinesi di 57 e 46 anni, sono state denunciate alla Procura per sfruttamento della prostituzione. A praticare i massaggi alcune connazionali di età compresa tra i 30 e i 40 anni.
È stato appurato che la clientela era tutta proveniente dalla provincia e di età compresa tra i 18 e i 60 anni: in particolare alcuni giovanissimi usavano regalare un buono massaggio ad amici in occasione del compimento della maggiore età. In alcuni casi sarebbe stato proposto anche un rapporto completo, dietro corrispettivo di circa 200 euro mentre il solo massaggio erotico costava circa 50 euro, ovviamente tutto rigorosamente "in nero".
Saccheggiano case distrutte dal sisma: foglio di via per i sette autori del maxi furto. A fermarli sono stati i carabinieri della Compagnia di Camerino nel corso di un’operazione avvenuta lo scorso 17 maggio, ma resa nota soltanto nella giornata di oggi.
I setti uomini sono stati intercettati a bordo dei propri mezzi da lavoro mentre erano intenti a fare ritorno nel Casertano con la refurtiva trafugata nelle case di Ussita danneggiate dal terremoto. La successiva perquisizione ha consentito ai militari dell’Arma di recuperare oggetti per un valore complessivo di circa ventimila euro: gruppi elettrogeni, elettrodomestici, televisori, trapani professionali, canalette in rame, effigi sacre, poltrone, oggetti di antiquariato in ottone.
Per loro è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata per ricettazione. La refurtiva è stata sequestrata per la successiva restituzione ai legittimi proprietari. Ora i malfattori non potranno tornare per i prossimi due anni nei comuni di Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera.
Il questore di Macerata avvalorando le proposte fatte dai carabinieri ha infatti emesso, tramite la divisione anticrimine, i fogli di via obbligatori nei confronti dei responsabili dei furti e il contestuale divieto di ritorno nelle aree oggetto della razzia.
Un uomo di 82 anni, di Falconara Marittima, è stato trovato morto, nel pomeriggio di lunedì, in un sottopassaggio ferroviario del comune. Era a terra in una pozza di sangue con una ferita alla testa e lì vicino c'era una bicicletta.
È stato un passante, attorno alle 16, a dare l'allarme, vedendo il corpo a terra, immobile. Inutili i soccorsi prestati dai sanitari del 118 e dell'ambulanza dell'Avis di Montemarciano. L'anziano era già deceduto e non è stato possibile rianimarlo.
Sul posto sono arrivati i carabinieri della tenenza di Falconara e del nucleo operativo di Ancona. Stando ad una prima valutazione del medico del 118, la ferita riportata dall'82enne sarebbe compatibile con una caduta dalle scale.
L'anziano scendeva lungo il sottopasso di via Baldelli in bicicletta e sarebbe caduto, forse per un malore o una perdita di equilibrio. Questa la prima ipotesi. Il pm di turno, Valeria Cigliola, ha trattenuto la salma per disporre un'autopsia che possa chiarire le cause della morte. Si escluderebbe possa essersi trattato di un'aggressione. Le indagini sono comunque in corso.
Brutta caduta da una scala: uomo soccorso in eliambulanza. È quanto successo questo pomeriggio, nel territorio comunale di Fermignano. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo era salito su una scala per svolgere dei lavori di potatura quando, per ragioni da chiarire, ha perso l'equilibrio e si è schiantato al suolo.
Una volta lanciato l'allarme, immediato è stato l'arrivo dei sanitari del 118 e della squadra dei vigili del fuoco di Urbino, giunti sul posto con un quad a causa della zona impervia in cui è avvenuto l'infortunio. Richiesto anche il supporto dell'elisoccorso.
A seguito delle prime cure ricevute in loco, il paziente è stato caricato in eliambulanza e trasportato all’ospedale di Pesaro in codice rosso. Non si troverebbe in pericolo di vita.
Dramma a Tolentino dove un uomo di 43 anni, Riccardo Craia, è stato trovato senza vita, nella serata di domenica, all'interno della propria abitazione sita in piazzale Europa.
A lanciare l’allarme sono stati i Servizi sociali, i quali hanno contattato i familiari dell’uomo in quanto non riuscivano a rintracciarlo. A quel punto il cognato del 43enne ha allertato i carabinieri.
Sul posto sono accorsi i militari dell’Arma e un medico del 118 che non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Ancora da stabilire le cause, ma verrebbe esclusa la morte violenta. L’ipotesi più probabile al momento resta quella di un malore fatale, tuttavia le risposte verranno fornite dall'autopsia che il pm di turno ha disposto sulla salma di Craia.
Paura stamattina a Pesaro per la fuga di un detenuto 30enne, di origine magrebina, da un centro di fisioterapia dove era stato portato dalla polizia penitenziaria.
L'uomo ha approfittato della seduta fisioterapica per uscire da una finestra e fuggire per i campi vicini. Scattate le ricerche, il 30enne è stato rintracciato e catturato dai carabinieri, insieme alla penitenziaria, a circa un chilometro di distanza dalla fuga.
L'uomo era nascosto in un capanno agricolo: è detenuto nel carcere di Pesaro per scontare una pena relativa a reati come tentato omicidio e violenza sessuale, per fatti avvenuti a Milano, con fine pena 2029. Il 30enne è stato riportato in carcere in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto e del processo per direttissima previsti per domani. Erano stati mobilitati per le ricerche almeno 30 uomini delle forze dell'ordine.
Si è spento all'età di 55 anni, a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo, l’appuntato scelto Giuseppe Lorica. Lutto nell’Arma dei carabinieri e a Mogliano, comune dove il 55enne prestava servizio.
Il suo cuore ha smesso di battere stanotte, da circa un anno combatteva contro la malattia. Giuseppe Lorica lascia la moglie Giuliana e i figli Saverio e Nicolò. Sgomento e commozione nella comunità moglianese dove Lorica, pugliese d'origine, era ben voluto e stimato. I funerali dell’appuntato scelto avranno luogo, martedì (28 mggio) alle ore 10, nell’Arcipretura di Santa Maria dove è stata anche allestita la camera ardente.