Sono passati ormai due mesi da quel tragico 24 agosto. L’emergenza sta cedendo il passo all’ordinaria amministrazione ed il rischio è che i paesi terremoti siano pian piano dimenticati. Ma c’è ancora molto da fare e per questo noi di Picchio News ci siamo recati di nuovo ad Arquata e Pescara del Tronto ospiti del Comando dei Vigili del Fuoco di Macerata. Abbiamo pranzato con loro nella mensa allestita dalla Protezione civile in uno spirito di cordialità e positività, in quanto la loro cucina “speciale” è stata smontata e in fase di ricollocazione.
I vigili del fuoco sono stati presenti sin dal giorno del sisma con uno spiegamento di circa 1000 uomini tra le Marche e le zone del Lazio colpite dal terremoto. Attualmente ad Arquata e Pescara il numero si è progressivamente ridotto a circa 150 uomini che si stanno occupando di mettere in sicurezza i tetti e rimuovere strutture a rischio in vista dell’avvicinarsi dell’inverno, oltre ad occuparsi delle richieste e di accompagnare i proprietari delle abitazioni inagibili che devono recuperare i propri beni nelle case.
Ogni reparto ha compiti bene definiti e l’organizzazione dei lavoro è dettagliata e prevista nei minimi particolari.
Il nucleo di Macerata nello specifico è dotato di una delle sole cinque cucine rientranti nella colonna mobile nazionale in grado di offrire vitto a oltre 240 uomini, mentre il gruppo proveniente dalla Toscana si occupa della sistemazione elettrica ed idraulica dei campi mobili. Ogni reparto è presente con gruppi di circa 10 uomini per cicli di nove giorni ciascuno, con un continuo ricambio di forze. Il nucleo di Macerata è ora presente con 17 uomini che si stanno occupando di spostare il campo dal centro di Arquata a Pescara del Tronto per permettere di destinare lo spazio alla realizzazione dei moduli abitativi per i cittadini di Arquata.
Presso il centro di coordinamento locale di Pescara sono stati installati 10 moduli abitativi ciascuno contenenti 4 blocchi di 4 alloggi letto ciascuno, con relativi bagni e docce.
Una macchina perfetta. E uomini sempre al lavoro con il sorriso in faccia. Un grande esempio di un’Italia che funziona, nostro orgoglio nazionale.
Un plauso doveroso dunque a questo grande Corpo del nostro Paese di cui troppo poco si parla.
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