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Cronaca Provincia Macerata

Utilizzo irregolare dei pesticidi in agricoltura, controlli nel Maceratese: multe per oltre 8mila euro

Utilizzo irregolare dei pesticidi in agricoltura, controlli nel Maceratese: multe per oltre 8mila euro

Nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo nel settore agricolo, sono stati svolti nel mese di maggio una serie di controlli da parte dei Nuclei carabinieri forestali di Recanati, Macerata e Matelica volti a verificare il corretto utilizzo dei fitofarmaci da parte degli utilizzatori, ovvero coloro che utilizzano i prodotti fitosanitari nel corso di un’attività professionale (agricoltori, contoterzisti, ecc…).

L’azione era mirata a limitare o evitare pericoli per la salute umana e animale connessi con l’esposizione ai fitofarmaci considerato che quest’ultimi, pur nella loro utilità di impiego in agricoltura, sono per la massima parte sostanze nocive, persistenti, bioaccumulabili e spesso estremamente pericolose non solo per l’uomo, ma per l’intero ecosistema e per qualunque organismo vivente.

Dalla campagna di monitoraggio, a seguito di ventidue controlli svolti, sono state accertate 13 violazioni e contestati illeciti amministrativi per un totale di 8.706 euro, riscontrando mancanze e attenzioni soprattutto per quanto concerne sia la corretta tenuta dei registri e le  modalità di detenzione dei prodotti fitosanitari che il loro utilizzo in campo.

Le violazioni hanno riguardato il mancato rispetto delle distanze dai corsi d’acqua, strade, abitazioni e altre aree sensibili, nonché la detenzione di fitofarmaci in maniera non conforme alle indicazioni e prescrizioni definite dalla legge, le quali impongono che gli stessi, se classificati molto tossici, tossici o nocivi, debbano essere conservati in appositi locali o armadi, ambedue da tenere chiusi a chiave idonei.

L’utilizzo irregolare dei pesticidi ha inoltre riguardato il loro uso durante il periodo di fioritura: al fine di garantire la tutela e la conservazione degli insetti impollinatori e in particolar modo delle api, la normativa vieta categoricamente trattamenti con prodotti fitosanitari ad attività insetticida o acaricida durante il periodo di fioritura sia delle piante della coltura che quelle cresciute spontaneamente.

Da ultimo, nell’ambito di tali controlli sono stati rinvenuti anche contenitori di fitofarmaci con autorizzazioni revocate o scadute, detenuti oltre il termine di un anno senza essere correttamente smaltiti. Dal giorno successivo alla revoca e alla data di smaltimento delle scorte, così come definito dal Ministero della Salute, essi devono essere infatti considerati come rifiuti pericolosi (rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose) e pertanto la violazione di quanto prescritto costituisce un’attività di gestione rifiuti pericolosi non autorizzata, punita con la pena dell’arresto da 6 mesi a 2 anni e l’ammenda a 26.000 euro.

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