"Tolgo il disturbo": Loriana aveva scritto tutto in un profilo segreto di Facebook
Loriana Dichiara aveva quasi sicuramente un secondo profilo Facebook e gestiva una pagina pubblica dove il 12 febbraio aveva scritto un post che, letto oggi, era una triste premonizione: "Certe persone dovrebbero capire quando è il momento di togliere il disturbo. E io tolgo il disturbo".
Alla notizia del ritrovamento del corpo senza vita dell'avvocatessa di Montegiorgio, sulla pagina Pippi Calzelunghe non a caso è comparso questo post che lascia chiaramente intendere come la pagina stessa fosse collegata a Loriana Dichiara: "Questa pagina è in lutto per la scomparsa della sua Fondatrice Maria Chiara Bionchi (Pippi Calzelunghe), non si pubblicherà nulla finchè la famiglia non deciderà il destino della Pagina. Riposa In Pace Amica Mia.... Ti Adoravo e Rimarrai per sempre Nel Mio Cuore. Ciao Malandrina". A seguire una lunghissima serie di messaggi di sgomento e cordoglio, tutti riconducibili a Loriana, anche se in tantissimi non sapevano che a gestire la pagina fosse proprio lei.
Fra i commenti si legge "ma sì, Pippi c'è... ha lasciato il segno di una visione ironica e scherzosa e insieme disincantata della vita. ha aiutato me, tutti noi,ad affrontarla sorridendo, mentre lei..." e ancora " nessuno ha saputo cogliere il suo disagio, lo nascondeva bene con la sua ironia, ma rileggendo adesso i post del 12 e 14 febbraio... r.i.p.".
E un altro amministratore sta pensando per rispetto di chiudere questa pagina aggiungendo "Un dispiacere immenso ... una cosa che ancora non riesco a percepire come vera ... ciao tesorino ti ricorderò con tenerezza per la tua ironia .. per la tua forza che purtroppo ha ceduto all'improvviso".
Stesso discorso per il profilo di Maria Chiara Bionchi (Pippi Calzelunge). Anche questo era gestito quasi certamente dall'avvocatessa di Montegiorgio e pure qui ieri sono comparsi centinaia di messaggi di incredulità e affetto.
Paradossale come in questo profilo (chiuso e accessibile solo agli amici), Loriana Dichiara scrivesse di frequentare "l'università della vita. E la frequento ancora".
Nulla di losco, nulla di segreto. Probabilmente con questo secondo profilo, la donna esprimeva meglio la sua enorme sensibilità, senza dover rendere conto a conoscenti e amici di quanto scriveva.
Di certo, nessuno è riuscito a comprendere l'enorme disagio che viveva e che pure ha cercato di esternare, anche se la sua apparente gioia di vivere non ha dato la possibilità di poterla aiutare prima che mettesse in pratica il suo tremendo proposito. E che oggi, alla luce di quello che scriveva poche ore prima di sparire, lascia tutti gli amici ancora più attoniti e sconcertati.
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