“Sono sola e malata, ho bisogno di aiuto”, truffa via Instagram: la vittima è una 50enne civitanovese
"Sono sola e malata, ho bisogno di parlare con qualcuno", la truffa corre via Instagram. Con questo approccio una donna civitanovese di 50 anni è stata raggirata via social nello scorso mese di marzo. Le indagini del commissariato di polizia di Civitanova Marche hanno portato alla denuncia di una 61enne residente in Veneto, già gravata da precedenti.
Nella denuncia la 50enne ha spiegato come, circa un mese prima, fosse stata contattata via direct da una donna che le ha riferito la sua condizione di profonda solitudine. La denunciante, presa dalla compassione, ha scambiato vari messaggi con lei fino a quando l'interlocutrice, come forma di ringraziamento per la sua gentilezza e disponibilità, le avrebbe fatto una donazione come regalo.
La civitanovese non ha dato credito a quanto riferito dalla donna fino a quando, qualche giorno dopo, attraverso Whatsapp è stata contattata con un numero straniero da un uomo che si è presentato come notaio/avvocato.
Il sedicente avvocato le ha comunicato che il suo nome compariva nella donazione di una grossa somma di denaro, per la precisione 750.000 euro, da parte della donna con cui aveva avuto conversazioni via chat sul social. A supporto ha inviato alla vittima della truffa una copia della conversazione Instagram avuta tempo prima con quella donna, chiedendole conferma della veridicità della stessa.
L'uomo, inoltre, ha sottoposto alla 50enne civitanovese un atto apparentemente ufficiale di donazione registrato in Francia, chiedendole di sottoscriverlo. La donna, a questo punto, ha eseguito quanto richiesto e inviato al falso avvocato i suoi dati con copia dei documenti di identità.
Alla vittima è stato, però, spiegato che per ricevere la donazione era necessario il pagamento di una piccola tassa, da effettuare tramite versamento su un Iban italiano del quale ha fornito il numero. La donna ha effettuato il versamento, di 181 euro, ma il giorno seguente le è stato chiesto un ulteriore versamento di 336 euro sul medesimo Iban.
La cinquantenne, anche in questo caso, ha eseguito. Alla richiesta di un terzo versamento da 195 euro, però, si è insospettita e non ha più pagato alcunché. Il truffatore ha insistito, chiedendo alla donna di farsi prestare il denaro da qualche amico in quanto l’iter burocratico finalizzato alla donazione era ormai quasi concluso.
Anche in questo caso, ai fini del raggiro, ha inviato la copia di una email proveniente apparentemente da una banca francese dove era inserita la cifra a lei donata e accreditata sul suo Iban con tassa di 195 euro da pagare per lo step finale dello sblocco. La donna si è rifiutata di pagare e si è recata presso la sua banca per cercare di bloccare i due versamenti effettuati nei due giorni precedenti. Qui ha realizzato di essere stata vittima di una truffa.
Ricevuta la denuncia, il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche ha attivato immediate indagini al termine delle quali, è stata individuata una donna ritenuta responsabile della truffa ai danni della 50enne civitanovese: si tratta di una 61enne residente in Veneto, gravata da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. È stata denunciata all’autorità giudiziaria per il reato di truffa. L’attività di indagine da parte del Commissariato di Civitanova continua al fine di individuare i suoi complici.
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